(Ro 8:38-39; 2Co 11:2-3; Pr 17:17)
(Sl 63:1-8; Ap 14:4)
1:1 Il Cantico dei Cantici di Salomone.
1:2 Mi baci egli dei baci della sua bocca,
poiché le tue carezze sono migliori del vino.
1:3 I tuoi profumi hanno un odore soave;
il tuo nome è un profumo che si spande;
perciò ti amano le fanciulle!
1:4 Attirami a te!
Noi ti correremo dietro!
Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti;
noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te;
noi celebreremo le tue carezze più del vino!
A ragione sei amato!
(Ca 3:1-4; Sl 73:28) Gv 10:2-5
1:5 Sono scura ma bella, o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone.
1:6 Non guardate se sono scura;
è il sole che mi ha abbronzata;
i figli di mia madre si sono adirati contro di me;
mi hanno fatta guardiana delle vigne,
ma io, la mia vigna, non l'ho custodita.
1:7 O tu che il mio cuore ama,
dimmi dove conduci a pascolare il tuo gregge,
e dove lo fai riposare sul mezzogiorno.
Infatti, perché sarei io come una donna sperduta,
presso le greggi dei tuoi compagni?
1:8 Se non lo sai, o la più bella delle donne,
esci e segui le tracce delle pecore,
e fa' pascolare i tuoi capretti
presso le tende dei pastori.
(Gv 14:21-23; Ef 5:25-27; 3:17-19)
1:9 Amica mia, io ti assomiglio
alla mia cavalla che si attacca ai carri del faraone.
1:10 Le tue guance sono belle in mezzo alle collane,
il tuo collo è bello tra i filari di perle.
1:11 Noi ti faremo delle collane d'oro
con dei punti d'argento.
1:12 Mentre il re è nel suo convito,
il mio nardo esala il suo profumo.
1:13 Il mio amico è per me come un sacchetto di mirra,
che passa la notte sul mio seno.
1:14 Il mio amico è per me come un grappolo di cipro
delle vigne d'En-Ghedi.
1:15 Come sei bella, amica mia,
come sei bella!
I tuoi occhi sono come quelli dei colombi.
1:16 Come sei bello, amico mio, come sei amabile!
Anche il nostro letto è verdeggiante.
1:17 Le travi delle nostre case sono di cedro,
i nostri soffitti sono di cipresso.
2:1 Io sono la rosa di Saron,
il giglio delle valli.
2:2 Quale un giglio tra le spine,
tale è l'amica mia tra le fanciulle.
2:3 Qual è un melo tra gli alberi del bosco,
tal è l'amico mio fra i giovani.
Io desidero sedermi alla sua ombra,
il suo frutto è dolce al mio palato.
2:4 Egli mi ha condotta nella casa del convito,
l'insegna che stende su di me è amore.
2:5 Fortificatemi con schiacciate d'uva passa,
sostentatemi con mele,
perché sono malata d'amore.
2:6 La sua sinistra sia sotto il mio capo,
la sua destra mi abbracci!
2:7 Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro
per le gazzelle, per le cerve dei campi,
non svegliate, non svegliate l'amore mio,
finché lei non lo desideri!
Ca 5:2, ecc.; Gv 10:4-5, 27-28
2:8 Ecco la voce del mio amico!
Eccolo che viene,
saltando per i monti,
balzando per i colli.
2:9 L'amico mio è simile a una gazzella, o a un cerbiatto.
Eccolo, egli sta dietro il nostro muro
e guarda per la finestra,
lancia occhiate attraverso le persiane.
2:10 Il mio amico parla e mi dice:
«Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni,
2:11 poiché, ecco, l'inverno è passato,
il tempo delle piogge è finito, se n'è andato;
2:12 i fiori spuntano sulla terra,
il tempo del canto è giunto,
e la voce della tortora si fa udire nella nostra campagna.
2:13 Il fico ha messo i suoi frutti,
le viti fiorite esalano il loro profumo.
Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni».
2:14 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce,
nel nascondiglio delle balze,
mostrami il tuo viso,
fammi udire la tua voce;
poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello.
2:15 Prendeteci le volpi,
le volpicine che guastano le vigne,
poiché le nostre vigne sono in fiore!
2:16 Il mio amico è mio, e io sono sua:
di lui, che pastura il gregge fra i gigli.
2:17 Prima che spiri la brezza del giorno e che le ombre fuggano,
torna, amico mio,
come la gazzella o il cerbiatto
sui monti che ci separano!
Gr 29:12-13; Ca 5:6-8
3:1 Sul mio letto, durante la notte, ho cercato il mio amore;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato.
3:2 Ora mi alzerò, e andrò attorno per la città,
per le strade e per le piazze;
cercherò il mio amore;
l'ho cercato ma non l'ho trovato.
3:3 Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata;
e ho chiesto loro: «Avete visto il mio amore?»
3:4 Di poco le avevo passate,
quando trovai il mio amore;
io l'ho preso, e non lo lascerò,
finché non l'abbia condotto in casa di mia madre,
nella camera di colei che mi ha concepita.
3:5 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle, per le cerve dei campi,
non svegliate, non svegliate l'amore mio,
finché lei non lo desideri!
2Co 11:3, 13-14
3:6 Chi è colei che sale dal deserto,
simile a colonne di fumo,
profumata di mirra e d'incenso
e d'ogni aroma dei mercanti?
3:7 Ecco la lettiga di Salomone,
intorno a cui stanno sessanta prodi,
fra i più valorosi d'Israele.
3:8 Tutti maneggiano la spada,
sono esperti nelle armi;
ciascuno ha la sua spada al fianco,
per gli spaventi notturni.
3:9 Il re Salomone si è fatto una lettiga
di legno del Libano.
3:10 Ne ha fatto le colonne d'argento,
la spalliera d'oro,
il sedile di porpora;
in mezzo è un ricamo, lavoro d'amore
delle figlie di Gerusalemme.
3:11 Uscite, figlie di Sion, ammirate il re Salomone
con la corona di cui l'ha incoronato sua madre
il giorno delle sue nozze,
il giorno della gioia del suo cuore.
Ca 6:4-10; 7:7-9
4:1 Come sei bella amica mia, come sei bella!
I tuoi occhi, dietro il tuo velo,
somigliano a quelli delle colombe;
i tuoi capelli sono come un gregge di capre,
sospese ai fianchi del monte di Galaad.
4:2 I tuoi denti sono come un branco di pecore tosate
che tornano dal lavatoio;
tutte hanno dei gemelli,
non ce n'è una che sia sterile.
4:3 Le tue labbra somigliano a un filo scarlatto,
la tua bocca è graziosa;
le tue gote, dietro il tuo velo,
sono come un pezzo di melagrana.
4:4 Il tuo collo è come la torre di Davide,
costruita per essere un'armeria;
mille scudi vi sono appesi,
tutti gli scudi dei valorosi.
4:5 Le tue mammelle sono due gemelli di gazzella
che pascolano tra i gigli.
4:6 Prima che spiri la brezza del giorno
e che le ombre fuggano,
io andrò al monte della mirra
e al colle dell'incenso.
4:7 Tu sei tutta bella, amica mia,
e non c'è nessun difetto in te.
4:8 Vieni con me dal Libano, o mia sposa;
vieni con me dal Libano!
Guarda dalla cima dell'Amana,
dalla cima del Sanir e dell'Ermon,
dalle spelonche dei leoni,
dai monti dei leopardi.
4:9 Tu mi hai rapito il cuore, o mia sorella, o sposa mia!
Tu mi hai rapito il cuore con uno solo dei tuoi sguardi,
con uno solo dei monili del tuo collo.
4:10 Quanto sono dolci le tue carezze, o mia sorella, o sposa mia!
Come le tue carezze sono migliori del vino,
come l'odore dei tuoi profumi è più soave di tutti gli aromi!
4:11 Sposa mia, le tue labbra stillano miele,
miele e latte sono sotto la tua lingua;
l'odore delle tue vesti è come l'odore del Libano.
4:12 O mia sorella, o sposa mia, tu sei un giardino serrato,
una sorgente chiusa, una fonte sigillata.
4:13 I tuoi germogli sono un giardino di melagrani
e d'alberi di frutti deliziosi,
di piante di cipro e di nardo;
4:14 di nardo e di croco, di canna odorosa e di cinnamomo,
e di ogni albero da incenso;
di mirra e d'aloe,
e di ogni più squisito aroma.
4:15 Tu sei una fontana di giardino,
una sorgente d'acqua viva,
un ruscello che scende giù dal Libano.
4:16 Sorgi, vento del nord, e vieni, vento del sud!
Soffiate sul mio giardino, perché se ne spandano gli aromi!
Venga l'amico mio nel suo giardino e ne mangi i frutti deliziosi!
5:1 Sono venuto nel mio giardino, o mia sorella, o sposa mia;
ho còlto la mia mirra e i miei aromi;
ho mangiato il mio favo di miele;
ho bevuto il mio vino e il mio latte.
Amici, mangiate, bevete, inebriatevi d'amore!
(Ap 3:20; 2Co 7:10) Ca 3:1-4
5:2 Io dormivo, ma il mio cuore vegliava.
Sento la voce del mio amico che bussa e dice:
«Aprimi, sorella mia, amica mia,
colomba mia, o mia perfetta!
Poiché il mio capo è coperto di rugiada
e le mie chiome sono piene di gocce della notte».
5:3 Io mi sono tolta la gonna; come me la rimetterei ancora?
Mi sono lavata i piedi; come li sporcherei ancora?
5:4 L'amico mio ha passato la mano per la finestra,
il mio amore si è agitato per lui.
5:5 Mi sono alzata per aprire al mio amico,
e le mie mani hanno stillato mirra,
le mie dita mirra liquida,
sulla maniglia della serratura.
5:6 Ho aperto all'amico mio,
ma l'amico mio si era ritirato, era partito.
Ero fuori di me mentr'egli parlava;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato;
l'ho chiamato, ma non mi ha risposto.
5:7 Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata,
mi hanno battuta, mi hanno ferita;
le guardie delle mura mi hanno strappato il velo.
5:8 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
se trovate il mio amico,
che gli direte?
Che sono malata d'amore.
5:9 Che è dunque l'amico tuo, più di un altro amico,
o la più bella fra le donne?
Che è dunque l'amico tuo, più di un altro amico,
che così ci scongiuri?
5:10 L'amico mio è bianco e vermiglio,
e si distingue fra diecimila.
5:11 Il suo capo è oro finissimo,
le sue chiome sono crespe,
nere come il corvo.
5:12 I suoi occhi paiono colombe in riva a ruscelli,
che si lavano nel latte,
montati nei castoni di un anello.
5:13 Le sue gote sono come un'aia d'aromi,
come aiuole di fiori odorosi;
le sue labbra sono gigli,
e stillano mirra liquida.
5:14 Le sue mani sono anelli d'oro,
incastonati di berilli;
il suo corpo è d'avorio lucente,
coperto di zaffiri.
5:15 Le sue gambe sono colonne di marmo,
fondate su basi d'oro puro.
Il suo aspetto è come il Libano,
superbo come i cedri.
5:16 Il suo palato è tutto dolcezza,
tutta la sua persona è un incanto.
Tal è l'amore mio, tal è l'amico mio,
o figlie di Gerusalemme.
6:1 Dov'è andato il tuo amico,
o la più bella fra le donne?
Quale direzione ha preso l'amico tuo?
Noi lo cercheremo con te.
6:2 Il mio amico è sceso nel suo giardino,
nelle aie degli aromi,
a pascolare le greggi nei giardini
e cogliere gigli.
6:3 Io sono dell'amico mio;
e l'amico mio, che pascola il gregge tra i gigli, è mio.
Ca 4:1-11; 8:10
6:4 Amica mia, tu sei bella come Tirza,
vaga come Gerusalemme,
tremenda come un esercito a bandiere spiegate.
6:5 Distogli da me i tuoi occhi, che mi turbano.
I tuoi capelli sono come un gregge di capre,
sospese ai fianchi di Galaad.
6:6 I tuoi denti sono come un branco di pecore,
che tornano dal lavatoio;
tutte hanno dei gemelli,
non ce n'è una che sia sterile;
6:7 le tue gote, dietro il tuo velo,
sono come un pezzo di melagrana.
6:8 Ci sono sessanta regine, ottanta concubine,
e fanciulle innumerevoli;
6:9 ma la mia colomba, la perfetta mia, è unica;
è l'unica di sua madre,
la prescelta di colei che l'ha partorita.
Le fanciulle la vedono e la proclamano beata;
la vedono pure le regine e le concubine e la lodano.
6:10 Chi è colei che appare come l'alba,
bella come la luna, pura come il sole,
tremenda come un esercito a bandiere spiegate?
6:11 Io sono discesa nel giardino dei noci
a vedere le piante verdi della valle,
a vedere se le viti mettevano le gemme,
se i melagrani erano in fiore.
6:12 Io non so come, ma son diventata timida,
eppure figlia di gente nobile.
7:1 Torna, torna, o Sulamita,
torna, torna, che ti ammiriamo.
Perché ammirate la Sulamita come una danza a due schiere?
Ca 4:1-11; 6:4-10
7:2 Come sono belli i tuoi piedi nei tuoi calzari, o figlia di principe!
I contorni delle tue anche sono come monili,
opera di mano d'artefice.
7:3 Il tuo seno è una tazza rotonda,
dove non manca mai vino profumato.
Il tuo corpo è un mucchio di grano,
circondato di gigli.
7:4 Le tue mammelle sembrano due gemelli di gazzella.
7:5 Il tuo collo è come una torre d'avorio;
i tuoi occhi sono come le piscine di Chesbon
presso la porta di Bat-Rabbim.
Il tuo naso è come la torre del Libano,
che guarda verso Damasco.
7:6 Il tuo capo si eleva come il Carmelo,
e la chioma del tuo capo sembra di porpora;
un re è incatenato dalle tue trecce!
7:7 Quanto sei bella, quanto sei piacevole,
amore mio, in mezzo alle delizie!
7:8 La tua statura è simile alla palma,
le tue mammelle a grappoli d'uva.
7:9 Ho detto: «Io salirò sulla palma
e mi appiglierò ai suoi rami».
Siano le tue mammelle come grappoli di vite,
il profumo del tuo fiato, come quello delle mele,
7:10 e la tua bocca come un vino generoso
che cola dolcemente per il mio amico,
e scivola fra le labbra di quelli che dormono.
Ca 2:16; 3-7
7:11 Io sono del mio amico,
verso me va il suo desiderio.
7:12 Vieni, amico mio, usciamo ai campi,
passiamo la notte nei villaggi!
7:13 Fin dal mattino andremo nelle vigne;
vedremo se la vite ha sbocciato, se il suo fiore si apre,
se i melagrani fioriscono.
Là ti darò le mie carezze.
7:14 Le mandragole mandano profumo,
sulle nostre porte stanno frutti deliziosi di ogni specie,
nuovi e vecchi,
che ho serbati per te, amico mio.
8:1 Oh, perché non sei tu come un mio fratello,
allattato dal seno di mia madre!
Trovandoti fuori, ti bacerei
e nessuno mi disprezzerebbe.
8:2 Ti condurrei, t'introdurrei in casa di mia madre;
tu m'istruiresti
e io ti darei da bere vino aromatico,
succo del mio melagrano.
8:3 La sua sinistra sia sotto il mio capo
e la sua destra mi abbracci!
8:4 Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro,
non svegliate, non svegliate l'amor mio,
finché lei non lo desideri!
(Es 28:29-30; Ro 8:35-39) 1Co 13:8
8:5 Chi è colei che sale dal deserto
appoggiata all'amico suo?
Io ti ho svegliata sotto il melo,
dove tua madre ti ha partorito,
dove quella che ti ha partorito si è sgravata di te.
8:6 Mettimi come un sigillo sul tuo cuore,
come un sigillo sul tuo braccio;
perché l'amore è forte come la morte,
la gelosia è dura come il soggiorno dei morti.
I suoi ardori sono ardori di fuoco,
fiamma potente.
8:7 Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore,
i fiumi non potrebbero sommergerlo.
Se uno desse tutti i beni di casa sua in cambio dell'amore,
sarebbe del tutto disprezzato.
(Ru 2:11-13; 3:1, 10-11) Ca 2:14, 17
8:8 Noi abbiamo una piccola sorella,
che non ha ancora mammelle;
che faremo della nostra sorella,
quando si tratterà di lei?
8:9 Se è un muro,
costruiremo su di lei una torretta d'argento;
se è un uscio, la chiuderemo con una tavola di cedro.
8:10 Io sono un muro,
e le mie mammelle sono come torri;
io sono stata ai suoi occhi come chi ha trovato pace.
8:11 Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;
egli affidò la vigna a dei guardiani,
ognuno dei quali portava, come frutto, mille sicli d'argento.
8:12 La mia vigna, che è mia, la guardo da me;
tu, Salomone, tieni per te i tuoi mille sicli,
e ne abbiano duecento quelli che guardano il frutto della tua!
8:13 Tu che abiti nei giardini,
i compagni stanno attenti alla tua voce!
Fammela udire!
8:14 Fuggi, amico mio,
come una gazzella o un cerbiatto,
sui monti degli aromi!