Salomone re d'Israele. Dio gli concede saggezza e gloria
Preparativi per la costruzione del tempio
L'altare, il mare di bronzo, le bacinelle e i vari utensili del tempio
L'arca trasportata nel santuario
Discorso e preghiera di Salomone
La gloria del Signore nel tempio
Seconda apparizione del Signore a Salomone
Città costruite da Salomone; flotta mandata a Ofir
La regina di Seba viene a visitare Salomone a Gerusalemme
Storia del regno di Giuda dallo scisma fino alla deportazione a Babilonia
Divisione del regno; Roboamo re di Giuda; Geroboamo re d'Israele
Apostasia di Roboamo; invasione di Sisac
Abiia, re di Giuda; guerra contro Geroboamo, re d'Israele
Asa, re di Giuda; vittoria su Zera e sugli Etiopi
Avvertimento del profeta Azaria; zelo di Asa per la distruzione dell'idolatria
Colpa commessa da Asa, alleandosi con il re di Siria a danno del re d'Israele; rimprovero del profeta Canani
Giosafat, re di Giuda; sua pietà e sua prosperità
Spedizione di Giosafat e di Acab contro i Siri
Riforma dell'amministrazione della giustizia
Vittoria di Giosafat sui Moabiti, Ammoniti ed Edomiti
Ieoram, re di Giuda; sua empietà e castigo
Acazia, re di Giuda; sua idolatria e morte
Ioas, re di Giuda; determinante l'intervento di Ieoiada
Idolatria e ingratitudine di Ioas; suo castigo e morte
Amasia, re di Giuda; vittoria sugli Edomiti
Idolatria di Amasia; sconfitta davanti a Israele
Uzzia re di Giuda; prosperità e potenza
Acaz, re di Giuda; idolatria e disastri
Ezechia re di Giuda; purificazione del tempio
Ezechia ristabilisce il culto nel tempio
Solenne celebrazione della Pasqua in Giuda
Ezechia riordina il culto levitico
Invasione di Sennacherib, re d'Assiria, e distruzione del suo esercito
Malattia e guarigione di Ezechia
Idolatria di Manasse, re di Giuda
Giosia, re di Giuda; distruzione dell'idolatria e restauro del tempio
Il libro della legge trovato nel tempio
Celebrazione solenne della Pasqua sotto Giosia
Giosia ferito mortalmente dagli Egiziani
Ioacaz, Ioiachim, Ioiachin, re di Giuda
Sedechia re di Giuda; distruzione di Gerusalemme; deportazione a Babilonia
1:1-9:31 (At 7:47)
(1Cr 21:29; 1R 3:1-15)(Lu 11:13; Gm 1:5-7; Pr 2:3-9)(1R 2:12; 1Cr 29:23-25)
1:1 Salomone, figlio di Davide, si stabilì saldamente nel suo regno; il SIGNORE, il suo Dio, fu con lui e lo fece diventare molto potente.
1:2 Salomone parlò a tutto Israele, ai capi delle migliaia e delle centinaia, ai giudici, a tutti i prìncipi di tutto Israele, e ai capi delle case patriarcali.
1:3 Poi, con tutti i partecipanti all'assemblea, si recò all'alto luogo situato a Gabaon; là infatti si trovava la tenda di convegno di Dio, che Mosè, servo del SIGNORE, aveva fatta nel deserto.
1:4 Quanto all'arca di Dio, Davide l'aveva trasportata da Chiriat-Iearim al luogo che egli le aveva preparato; poiché egli aveva innalzato per essa una tenda a Gerusalemme.
1:5 Davanti al tabernacolo del SIGNORE, a Gabaon, si trovava anche l'altare di rame fatto da Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur. Salomone e l'assemblea andarono là a consultare il SIGNORE.
1:6 Sull'altare di rame, che era davanti alla tenda di convegno, Salomone offrì mille olocausti in presenza del SIGNORE.
1:7 Quella notte Dio apparve a Salomone, e gli disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti dia».
1:8 Salomone rispose a Dio: «Tu hai trattato con grande benevolenza Davide, mio padre, e mi hai fatto regnare al suo posto.
1:9 Ora, o SIGNORE, Dio, si avveri la promessa da te fatta a mio padre Davide, perché mi hai costituito re di un popolo numeroso come la polvere della terra!
1:10 Dammi dunque saggezza e intelligenza, perché io sappia come comportarmi di fronte a questo popolo; poiché chi potrebbe mai amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è così numeroso?»
1:11 Dio disse a Salomone: «Poiché questo è ciò che hai nel cuore, e non hai chiesto ricchezze, né beni, né gloria, né la morte dei tuoi nemici, e nemmeno una lunga vita, ma hai chiesto per te saggezza e intelligenza per poter amministrare la giustizia per il mio popolo del quale ti ho fatto re,
1:12 la saggezza e l'intelligenza ti sono concesse; e, oltre a questo, ti darò ricchezze, beni e gloria, come non ne ebbero mai i re che ti hanno preceduto, e come non ne avrà mai nessuno dei tuoi successori».
1R 3:15-28; =10:26-29
1:13 Salomone ritornò a Gerusalemme dall'alto luogo situato a Gabaon, e dalla tenda di convegno, e regnò sopra Israele.
1:14 Salomone radunò carri e cavalieri, ed ebbe millequattrocento carri e dodicimila cavalieri, che distribuì nelle città dove teneva i carri, e presso di sé a Gerusalemme.
1:15 Il re fece in modo che l'argento e l'oro erano a Gerusalemme così comuni come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura.
1:16 I cavalli che Salomone aveva, gli venivano condotti dall'Egitto; le carovane di mercanti del re andavano a prenderli a branchi, per un prezzo convenuto;
1:17 e facevano uscire dall'Egitto e giungere a destinazione un carro per seicento sicli d'argento, e un cavallo per centocinquanta sicli. Nello stesso modo, tramite quei mercanti, se ne facevano venire per tutti i re degli Ittiti e per i re della Siria.
1R 5; Is 60:13 (1R 7:13-14)
2:1 Salomone decise di costruire una casa per il nome del SIGNORE, e un palazzo reale per sé.
2:2 Salomone arruolò settantamila uomini per portare pesi, ottantamila per tagliar pietre nella montagna, e tremilaseicento per sorvegliarli.
2:3 Poi Salomone mandò a dire a Curam re di Tiro: «Fa' con me come facesti con Davide mio padre, al quale mandasti dei cedri per la costruzione del suo palazzo.
2:4 Io sto per costruire una casa per il nome del SIGNORE mio Dio, per consacrargliela, per bruciare davanti a lui il profumo fragrante, per esporvi permanentemente i pani della presentazione, e per offrirvi gli olocausti del mattino e della sera, dei sabati, dei noviluni, e delle feste del SIGNORE nostro Dio. Questa è una legge perenne per Israele.
2:5 La casa che io sto per costruire sarà grande, perché il nostro Dio è più grande di tutti gli dèi.
2:6 Ma chi sarà tanto capace da costruirgli una casa, se i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerlo? E chi sono io per costruirgli una casa, anche soltanto per bruciarvi dei profumi davanti a lui?
2:7 Mandami dunque un uomo abile a lavorare l'oro, l'argento, il rame, il ferro, la porpora, lo scarlatto, il violaceo, che sappia fare ogni sorta di lavori d'intaglio, collaborando con gli artisti che sono presso di me in Giuda e a Gerusalemme, e che Davide mio padre aveva preparati.
2:8 Mandami anche dal Libano legnami di cedro, di cipresso e di sandalo; perché io so che i tuoi servi sono abili nel tagliare il legname del Libano; ed ecco, i miei servi saranno con i tuoi servi,
2:9 per prepararmi del legname in abbondanza; poiché la casa che io sto per costruire sarà grande e meravigliosa.
2:10 E ai tuoi servi che abbatteranno e taglieranno il legname io darò ventimila cori di grano battuto, ventimila cori d'orzo, ventimila bati di vino e ventimila bati d'olio».
2:11 Curam, re di Tiro, rispose così in una lettera, che mandò a Salomone: «Il SIGNORE, perché ama il suo popolo, ti ha costituito re su di esso».
2:12 Curam aggiunse: «Benedetto sia il SIGNORE, Dio d'Israele, che ha fatto i cieli e la terra, perché ha dato al re Davide un figlio saggio, pieno di senno e d'intelligenza, il quale costruirà una casa per il SIGNORE, e un palazzo reale per sé!
2:13 Io ti mando dunque un uomo abile e intelligente, Curam-Abi,
2:14 figlio di una donna della tribù di Dan e di padre di Tiro, il quale è abile a lavorare l'oro, l'argento, il rame, il ferro, la pietra, il legno, la porpora, il violaceo, il bisso, lo scarlatto. Inoltre sa fare ogni sorta di lavori d'intaglio, ed eseguire qualsiasi lavoro d'arte gli si affidi. Egli collaborerà con i tuoi artisti e con gli artisti del mio signore Davide, tuo padre.
2:15 Ora dunque mandi il mio signore ai suoi servi il grano, l'orzo, l'olio e il vino, di cui egli ha parlato;
2:16 noi, dal canto nostro, taglieremo del legname del Libano, quanto te ne occorrerà; te lo spediremo per mare su zattere fino a Iafo, e tu lo farai trasportare a Gerusalemme».
2:17 Salomone fece fare il conto di tutti gli stranieri che si trovavano nel paese d'Israele, e dei quali già Davide suo padre aveva fatto il censimento. Se ne trovarono centocinquantatremilaseicento.
2:18 Ne prese settantamila per portar pesi, ottantamila per tagliar pietre nella montagna, e tremilaseicento per sorvegliare e far lavorare il popolo.
1R 6; Ag 2:7-9
3:1 Salomone cominciò a costruire la casa del SIGNORE a Gerusalemme sul monte Morià, dove il SIGNORE era apparso a Davide suo padre, nel luogo che Davide aveva preparato, nell'aia di Ornan, il Gebuseo.
3:2 Egli cominciò la costruzione il secondo giorno del secondo mese del quarto anno del suo regno.
3:3 Queste sono le misure delle fondamenta gettate da Salomone per la costruzione della casa di Dio: la lunghezza, in cubiti dell'antica misura, era di sessanta cubiti; la larghezza, di venti cubiti.
3:4 Il portico, sul davanti della casa, aveva venti cubiti di lunghezza, corrispondenti alla larghezza della casa, e centoventi d'altezza. Salomone ricoprì d'oro finissimo l'interno della casa.
3:5 Egli ricoprì la casa maggiore di legno di cipresso, poi la rivestì d'oro finissimo e vi fece scolpire delle palme e delle catenelle.
3:6 Rivestì questa casa di pietre preziose, per ornamento; e l'oro era di quello di Parvaim.
3:7 Rivestì pure d'oro la casa, le travi, gli stipiti, le pareti e le porte; e sulle pareti fece intagliare dei cherubini.
3:8 Costruì il luogo santissimo. Esso aveva venti cubiti di lunghezza, corrispondenti alla larghezza della casa, e venti cubiti di larghezza. Lo ricoprì d'oro finissimo, del valore di seicento talenti;
3:9 e il peso dell'oro per i chiodi era di cinquanta sicli. Rivestì d'oro anche le camere superiori.
3:10 Nel luogo santissimo fece scolpire due statue di cherubini, che furono ricoperti d'oro.
3:11 Le ali dei cherubini avevano venti cubiti di lunghezza. L'ala del primo, lunga cinque cubiti, toccava la parete della casa; anche l'altra ala, pure di cinque cubiti, toccava l'ala del secondo cherubino.
3:12 L'ala del secondo cherubino, lunga cinque cubiti, toccava la parete della casa; l'altra ala, pure di cinque cubiti, arrivava all'ala dell'altro cherubino.
3:13 Le ali di questi cherubini, spiegate, misuravano venti cubiti. Essi stavano in piedi, e avevano le facce rivolte verso la sala.
3:14 Fece la cortina di filo violaceo, porporino, scarlatto e di bisso, e vi fece ricamare dei cherubini.
1R 7:15-22
3:15 Fece pure davanti alla casa due colonne di trentacinque cubiti d'altezza; e il capitello, in cima a ciascuna, era di cinque cubiti.
3:16 Fece delle catenelle, come quelle che erano nel santuario, e le pose in cima alle colonne; e fece cento melagrane, che sospese alle catenelle.
3:17 Eresse le colonne davanti al tempio: una a destra e l'altra a sinistra; e chiamò quella di destra Iachin, e quella di sinistra Boaz.
1R 7:23-39; Es 38:1-8
4:1 Poi fece un altare di rame, lungo venti cubiti, largo venti cubiti e alto dieci cubiti.
4:2 Fece pure il mare di metallo fuso, che aveva dieci cubiti da un orlo all'altro; era di forma perfettamente rotonda, aveva cinque cubiti d'altezza, e una corda di trenta cubiti ne misurava la circonferenza.
4:3 Sotto l'orlo lo circondavano delle figure di buoi, dieci per cubito, facendo tutto il giro del mare; erano disposti in due file ed erano stati fusi insieme con il mare.
4:4 Questo posava su dodici buoi, dei quali tre guardavano a settentrione, tre a occidente, tre a mezzogiorno, e tre a oriente; il mare stava su di essi, e le parti posteriori dei buoi erano vòlte al centro.
4:5 Esso aveva lo spessore di un palmo; il suo orlo, fatto come l'orlo di una coppa, aveva la forma di un fiore di giglio; il mare poteva contenere tremila bati.
4:6 Fece inoltre dieci conche, e ne pose cinque a destra e cinque a sinistra, perché servissero per le purificazioni; vi si lavava ciò che serviva agli olocausti. Il mare era destinato alle abluzioni dei sacerdoti.
1R 7:40-51
4:7 Fece i dieci candelabri d'oro, conformemente alle norme che li concernevano, e li pose nel tempio, cinque a destra e cinque a sinistra.
4:8 Fece anche dieci tavole, che pose nel tempio, cinque a destra e cinque a sinistra. E fece cento bacinelle d'oro.
4:9 Fece pure il cortile dei sacerdoti, e il gran cortile con le sue porte, delle quali ricoprì di rame i battenti.
4:10 Pose il mare al lato destro della casa, verso sud-est.
4:11 Curam fece pure i vasi per le ceneri, le palette e le bacinelle. Così Curam compì l'opera che aveva fatta per il re Salomone nella casa di Dio:
4:12 le due colonne, le due sfere dei capitelli in cima alle colonne, i due reticolati per coprire le due sfere dei capitelli in cima alle colonne,
4:13 le quattrocento melagrane per i due reticolati, a due file di melagrane per ogni reticolato, da coprire le due sfere dei capitelli in cima alle colonne;
4:14 e fece le basi e le conche sulle basi,
4:15 il mare, che era unico, i dodici buoi sotto il mare,
4:16 e i vasi per le ceneri, le palette, i forchettoni e tutti gli accessori. Curam-Abi li fece per il re Salomone, per la casa del SIGNORE, di bronzo tirato a lucido.
4:17 Il re li fece fondere nella pianura del Giordano, in un suolo argilloso, fra Succot e Sereda.
4:18 Salomone fece tutti questi utensili in così gran quantità, che non se ne poté calcolare il peso del rame.
4:19 Salomone fece fabbricare tutti gli arredi della casa di Dio: l'altare d'oro, le tavole sulle quali si mettevano i pani della presentazione;
4:20 i candelabri d'oro puro, con le loro lampade, da accendere, secondo la norma stabilita, davanti al santuario;
4:21 i fiori, le lampade, gli smoccolatoi, d'oro del più puro;
4:22 i coltelli, le bacinelle, le coppe e i bracieri, d'oro puro. Quanto alla porta della casa, i battenti interni, all'ingresso del luogo santissimo, e le porte della casa, all'ingresso del tempio, erano d'oro.
=1R 8:1-11; 1Cr 15
5:1 Così fu compiuta tutta l'opera che Salomone fece eseguire per la casa del SIGNORE. Salomone fece portare l'argento, l'oro e tutti gli utensili che Davide suo padre aveva consacrati, e li mise nei tesori della casa di Dio.
5:2 Allora Salomone convocò a Gerusalemme gli anziani d'Israele e tutti i capi delle tribù, cioè i grandi delle famiglie patriarcali dei figli d'Israele, per portar su l'arca del patto del SIGNORE, dalla città di Davide, cioè da Sion.
5:3 Tutti gli uomini d'Israele si radunarono presso il re per la festa che cadeva il settimo mese.
5:4 Arrivati che furono tutti gli anziani d'Israele, i Leviti presero l'arca;
5:5 e portarono su l'arca, la tenda di convegno, e tutti gli utensili sacri che erano nella tenda. I sacerdoti e i Leviti eseguirono il trasporto.
5:6 Il re Salomone e tutta la comunità d'Israele, convocata presso di lui, si raccolsero davanti all'arca, e sacrificarono pecore e buoi in tal quantità da non potersi contare né calcolare.
5:7 I sacerdoti portarono l'arca del patto del SIGNORE al luogo destinatole, nel santuario della casa, nel luogo santissimo, sotto le ali dei cherubini;
5:8 poiché i cherubini avevano le ali spiegate sopra il posto dell'arca, e coprivano dall'alto l'arca e le sue stanghe.
5:9 Le stanghe avevano una tale lunghezza che le loro estremità si vedevano sporgere dall'arca, davanti al santuario, ma non si vedevano dal di fuori. Esse sono rimaste là fino a oggi.
5:10 Nell'arca non c'era altro se non le due tavole di pietra che Mosè vi aveva deposte sull'Oreb, quando il SIGNORE fece il patto con i figli d'Israele, dopo che questi furono usciti dal paese d'Egitto.
5:11 Mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo - poiché tutti i sacerdoti presenti si erano santificati senza osservare l'ordine delle classi,
5:12 e tutti i Leviti cantori, Asaf, Eman, Iedutun, i loro figli e i loro fratelli, vestiti di bisso, con cembali, saltèri e cetre stavano in piedi a oriente dell'altare, e con loro centoventi sacerdoti che sonavano la tromba -
5:13 mentre, dico, quelli che sonavano la tromba e quelli che cantavano, come un sol uomo, fecero udire all'unisono la voce per lodare e per celebrare il SIGNORE, e alzarono la voce al suono delle trombe, dei cembali e degli altri strumenti musicali, per lodare il SIGNORE «perch'egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno!», avvenne che la casa, la casa del SIGNORE, fu riempita di una nuvola.
5:14 I sacerdoti non poterono rimanervi per svolgere il loro servizio a causa della nuvola; poiché la gloria del SIGNORE riempiva la casa di Dio.
=1R 8:12-21; 1Cr 17:1-14
6:1 Allora Salomone disse: «Il SIGNORE ha dichiarato che avrebbe abitato nell'oscurità!
6:2 E io ti ho costruito una casa come tua dimora, un luogo dove tu abiterai per sempre!»
6:3 Poi il re voltò la faccia, e benedisse tutta l'assemblea d'Israele; e tutta l'assemblea d'Israele stava in piedi.
6:4 E disse: «Benedetto sia il SIGNORE, Dio d'Israele, il quale di sua propria bocca parlò a Davide mio padre, e con la sua potenza ha adempiuto quanto aveva dichiarato dicendo:
6:5 "Dal giorno che feci uscire il mio popolo Israele dal paese d'Egitto, io non scelsi alcuna città, fra tutte le tribù d'Israele, per costruire là una casa, dove il mio nome dimorasse; e non scelsi alcun uomo perché fosse principe del mio popolo Israele;
6:6 ma ho scelto Gerusalemme perché il mio nome vi dimori, e ho scelto Davide per regnare sul mio popolo Israele".
6:7 Davide, mio padre, ebbe in cuore di costruire una casa al nome del SIGNORE, Dio d'Israele;
6:8 ma il SIGNORE disse a Davide mio padre: "Quanto all'aver tu avuto in cuore di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene ad avere questo in cuore;
6:9 però, non sarai tu che costruirai la casa; ma il figlio che uscirà dai tuoi lombi, sarà lui a costruire la casa al mio nome".
6:10 E il SIGNORE ha adempiuto la parola che aveva pronunziata; e io sono subentrato al posto di Davide mio padre, e mi sono seduto sul trono d'Israele, come il SIGNORE aveva annunziato, e ho costruito la casa al nome del SIGNORE, Dio d'Israele.
6:11 Là ho deposto l'arca, nella quale è il patto del SIGNORE: il patto che egli stabilì con i figli d'Israele».
=1R 8:22-53; 2Cr 20:5-12
6:12 Poi Salomone si mise davanti all'altare del SIGNORE, in presenza di tutta l'assemblea d'Israele, e stese le sue mani.
6:13 Egli, infatti, aveva fatto costruire una tribuna di bronzo, lunga cinque cubiti, larga cinque cubiti e alta tre cubiti, e l'aveva posta in mezzo al cortile; egli vi salì, si mise in ginocchio in presenza di tutta l'assemblea d'Israele, stese le mani verso il cielo, e disse:
6:14 «O SIGNORE, Dio d'Israele, non c'è Dio simile a te, né in cielo né in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il loro cuore.
6:15 Tu hai mantenuto la promessa da te fatta al tuo servo Davide, mio padre; e ciò che dichiarasti con la tua propria bocca, la tua mano oggi l'adempie.
6:16 Ora dunque, SIGNORE, Dio d'Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti dicendo: "Non ti mancherà mai qualcuno che sieda davanti a me sul trono d'Israele, purché i tuoi figli veglino sul loro comportamento, e camminino secondo la mia legge, come tu hai camminato in mia presenza".
6:17 Ora, SIGNORE, Dio d'Israele, si avveri la parola che dicesti al tuo servo Davide!
6:18 Ma è proprio vero che Dio abita con gli uomini sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti; quanto meno questa casa che io ho costruita!
6:19 Tuttavia, SIGNORE, Dio mio, abbi riguardo alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, ascoltando il grido e la preghiera che il tuo servo ti rivolge.
6:20 Siano i tuoi occhi giorno e notte aperti su questa casa, sul luogo nel quale dicesti di voler mettere il tuo nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo farà, rivolto a questo luogo!
6:21 Ascolta le suppliche del tuo servo e del tuo popolo Israele quando pregheranno, rivolti a questo luogo; ascoltali dal luogo della tua dimora, dai cieli; ascolta e perdona!
6:22 Se uno avrà peccato contro il suo prossimo e si esigerà da lui il giuramento, obbligandolo a farlo con imprecazione contro sé stesso, ed egli viene a giurare davanti al tuo altare in questa casa,
6:23 tu ascoltalo dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi; condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo i suoi atti, e dichiara giusto l'innocente, trattandolo secondo la sua giustizia.
6:24 Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto dal nemico per aver peccato contro di te, se torna a te, se dà gloria al tuo nome e ti rivolge preghiere e suppliche in questa casa,
6:25 tu esaudiscilo dal cielo, perdona al tuo popolo Israele il suo peccato, e riconducilo nel paese che desti a lui e ai suoi padri.
6:26 Quando il cielo sarà chiuso e non vi sarà più pioggia a causa dei loro peccati contro di te, se essi pregano rivolti a questo luogo, se danno gloria al tuo nome e si convertono dai loro peccati perché li avrai afflitti,
6:27 tu esaudiscili dal cielo, perdona il peccato ai tuoi servi e al tuo popolo Israele, ai quali avrai mostrato la buona strada per cui debbono camminare; e manda la pioggia sulla tua terra, che hai data come eredità al tuo popolo.
6:28 Quando il paese sarà invaso dalla carestia o dalla peste, dalla ruggine o dal carbone, dalle locuste o dai bruchi; quando il nemico assedierà il tuo popolo nel suo paese, nelle sue città, quando scoppierà qualsiasi flagello o epidemia, ogni preghiera,
6:29 ogni supplica che ti sarà rivolta da un individuo o dall'intero tuo popolo Israele; quando ciascuno avrà riconosciuto la sua piaga e il suo dolore e stenderà le sue mani verso questa casa,
6:30 tu esaudiscila dal cielo, dal luogo della tua dimora, e perdona; rendi a ciascuno secondo le sue vie, tu che conosci il cuore di ognuno; tu solo infatti conosci il cuore dei figli degli uomini;
6:31 affinché essi ti temano e camminino nelle tue vie tutto il tempo che vivranno nel paese che tu desti ai nostri padri!
6:32 Anche lo straniero, che non è del tuo popolo Israele, quando verrà da un paese lontano a causa del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio disteso; quando verrà a pregarti in questa casa,
6:33 tu esaudiscilo dal cielo, dal luogo della tua dimora, e concedi a questo straniero tutto quello che ti domanderà, affinché tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome per temerti, come fa il tuo popolo Israele, e sappiano che il tuo nome è invocato su questa casa che io ho costruita.
6:34 Quando il tuo popolo partirà per far guerra al suo nemico, seguendo la via per la quale tu l'avrai mandato, se t'innalza preghiere rivolto a questa città, che tu hai scelta, e alla casa che io ho costruita al tuo nome,
6:35 esaudisci dal cielo le sue preghiere e le sue suppliche, e fagli ottenere giustizia.
6:36 Quando peccheranno contro di te, infatti non c'è uomo che non pecchi, e tu, sdegnato contro di loro, li avrai abbandonati in balia del nemico che li deporterà in un paese lontano o vicino,
6:37 se, nel paese dove saranno schiavi, rientrano in sé stessi, se tornano a te e rivolgono suppliche nel paese della loro schiavitù, e dicono: "Abbiamo peccato, abbiamo agito empiamente, siamo stati malvagi",
6:38 se tornano a te con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima nel paese della loro prigionia dove sono stati condotti schiavi, e ti pregano, rivolti al loro paese, il paese che tu desti ai loro padri, alla città che tu hai scelta, e alla casa che ho costruita al tuo nome,
6:39 esaudisci dal cielo, dal luogo della tua dimora, la loro preghiera e le loro suppliche, e fa' loro ottenere giustizia; perdona al tuo popolo che ha peccato contro di te.
6:40 Ora, Dio mio, siano aperti i tuoi occhi, e siano attente le tue orecchie alla preghiera fatta in questo luogo.
6:41 E ora àlzati, o SIGNORE, o Dio, vieni al luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua forza. I tuoi sacerdoti, o SIGNORE, o Dio, siano rivestiti di salvezza, ed esultino nel bene i tuoi fedeli!
6:42 O SIGNORE, o Dio, non respingere la faccia del tuo unto; ricòrdati delle grazie concesse a Davide, tuo servo».
=1R 8:54-66; Ed 6:15-18
7:1 Quando Salomone ebbe finito di pregare, il fuoco scese dal cielo, consumò l'olocausto e i sacrifici, e la gloria del SIGNORE riempì la casa.
7:2 I sacerdoti non potevano entrare nella casa del SIGNORE, perché la gloria del SIGNORE riempiva la casa del SIGNORE.
7:3 Tutti i figli d'Israele videro scendere il fuoco e la gloria del SIGNORE sulla casa, e si chinarono con la faccia a terra, si prostrarono sul pavimento, e lodarono il SIGNORE, dicendo: «Celebrate il SIGNORE, perch'egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno».
7:4 Poi il re e tutto il popolo offrirono dei sacrifici davanti al SIGNORE.
7:5 Il re Salomone offrì in sacrificio ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Così il re e tutto il popolo dedicarono la casa di Dio.
7:6 I sacerdoti stavano in piedi, compiendo il loro servizio; così pure i Leviti, con gli strumenti musicali consacrati al SIGNORE, che il re Davide aveva fatti per lodare il SIGNORE, la cui bontà dura in eterno, quando anche Davide celebrava con essi il SIGNORE; e i sacerdoti sonavano la tromba di fronte ai Leviti, e tutto Israele stava in piedi.
7:7 Salomone consacrò la parte centrale del cortile, situata davanti alla casa del SIGNORE; là infatti offrì gli olocausti e il grasso dei sacrifici di riconoscenza, poiché l'altare di bronzo, che Salomone aveva fatto, non poteva contenere gli olocausti, le offerte e il grasso.
7:8 In quel tempo Salomone celebrò la festa per sette giorni, e tutto Israele con lui. Ci fu una grandissima assemblea di gente venuta da tutto il paese: dai dintorni di Camat fino al torrente d'Egitto.
7:9 L'ottavo giorno fecero una riunione solenne; perché celebrarono la dedicazione dell'altare per sette giorni, e la festa per altri sette giorni.
7:10 Il ventitreesimo giorno del settimo mese Salomone rimandò alle sue tende il popolo allegro e con il cuore contento per il bene che il SIGNORE aveva fatto a Davide, a Salomone e a Israele, suo popolo.
=1R 9:1-9; 2Ti 2:12-13
7:11 Salomone dunque terminò la casa del SIGNORE e il palazzo reale, e portò a felice compimento tutto quello che aveva avuto in cuore di fare nella casa del SIGNORE e nel suo proprio palazzo.
7:12 Poi il SIGNORE apparve di notte a Salomone, e gli disse: «Ho esaudito la tua preghiera, e mi sono scelto questo luogo come casa dei sacrifici.
7:13 Quando chiuderò il cielo in modo che non ci sarà più pioggia, quando ordinerò alle locuste di divorare il paese, quando manderò la peste in mezzo al mio popolo,
7:14 se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese.
7:15 I miei occhi saranno ormai aperti e le mie orecchie attente alla preghiera fatta in questo luogo;
7:16 infatti ora ho scelto e santificato questa casa, perché il mio nome vi rimanga per sempre, e i miei occhi e il mio cuore saranno qui per sempre.
7:17 E quanto a te, se tu cammini davanti a me come camminò Davide tuo padre, facendo tutto quello che ti ho comandato, e se osservi le mie leggi e miei precetti,
7:18 io stabilirò il trono del tuo regno, come promisi a Davide tuo padre, dicendo: "Non ti mancherà mai qualcuno che regni sopra Israele".
7:19 Ma se vi allontanate da me e abbandonate le mie leggi e i miei comandamenti, che vi ho posti davanti, e andate invece a servire altri dèi e a prostrarvi davanti a loro,
7:20 io vi sradicherò dal mio paese che vi ho dato; e respingerò dalla mia presenza la casa che ho consacrata al mio nome, e la farò diventare la favola e lo zimbello di tutti i popoli.
7:21 Chiunque passerà vicino a questa casa, già così eccelsa, si stupirà e dirà: "Perché il SIGNORE ha trattato in tal modo questo paese e questa casa?"
7:22 Si risponderà: "Perché hanno abbandonato il SIGNORE, Dio dei loro padri, che li fece uscire dal paese d'Egitto, si sono invaghiti di altri dèi, si sono prostrati davanti a loro e li hanno serviti; ecco perché il SIGNORE ha fatto venire tutti questi mali su di loro"».
=1R 9:10-24
8:1 Passati i vent'anni nei quali Salomone costruì la casa del SIGNORE e il suo proprio palazzo,
8:2 egli ricostruì le città che Curam gli aveva date, e vi fece abitare i figli d'Israele.
8:3 Poi Salomone marciò contro Camat-Soba e se ne impadronì.
8:4 Ricostruì Tadmor nella parte deserta del paese, e tutte le città di rifornimento in Camat.
8:5 Ricostruì pure Bet-Oron superiore e Bet-Oron inferiore, città fortificate, munite di mura, di porte e di sbarre;
8:6 ricostruì Baalat e tutte le città di rifornimento che appartenevano al re, tutte le città per i suoi carri, le città per i suoi cavalieri, insomma tutto quello che gli piacque di costruire a Gerusalemme, nel Libano e in tutto il paese del suo dominio.
8:7 Tutta la popolazione che era rimasta degli Ittiti, degli Amorei, dei Ferezei, degli Ivvei e dei Gebusei, che non erano d'Israele,
8:8 vale a dire i loro discendenti che erano rimasti dopo di loro nel paese e che gli Israeliti non avevano distrutti, Salomone li impiegò per lavori servili, e tali sono rimasti fino a oggi.
8:9 Ma i figli d'Israele Salomone non li impiegò come schiavi per i suoi lavori, essi furono la sua gente di guerra, capi dei suoi condottieri e comandanti dei suoi carri e dei suoi cavalieri.
8:10 I capi dei prefetti del re Salomone, incaricati di sorvegliare il popolo, erano duecentocinquanta.
8:11 Salomone fece salire la figlia del faraone dalla città di Davide alla casa che egli le aveva fatto costruire; perché disse: «Mia moglie non abiterà nella casa di Davide re d'Israele, perché i luoghi dov'è entrata l'arca del SIGNORE sono santi».
1R 9:25-28; 22:49-50
8:12 Allora Salomone offrì olocausti al SIGNORE sull'altare del SIGNORE, che egli aveva costruito davanti al portico;
8:13 offriva quello che bisognava offrire, secondo l'ordine di Mosè, ogni giorno, nei sabati, nei noviluni, e nelle feste solenni, tre volte all'anno: alla festa degli Azzimi, alla festa delle Settimane e alla festa delle Capanne.
8:14 Stabilì nelle loro funzioni, come le aveva regolate Davide suo padre, le classi dei sacerdoti, i Leviti nel loro compito di lodare il SIGNORE e fare il servizio in presenza dei sacerdoti giorno per giorno, e i portinai, a ciascuna porta, secondo le loro classi; poiché così aveva ordinato Davide, l'uomo di Dio.
8:15 E non deviò in nulla dagli ordini che il re aveva dato circa i sacerdoti e i Leviti, come pure relativamente ai tesori.
8:16 Così fu diretta tutta l'opera di Salomone dal giorno in cui furono gettate le fondamenta della casa del SIGNORE, fino a quando essa fu terminata. La casa del SIGNORE fu compiuta definitivamente.
8:17 Allora Salomone partì per Esion-Gheber e per Elot, sulla riva del mare, nel paese di Edom.
8:18 E Curam, per mezzo della sua gente, gli mandò delle navi e degli uomini esperti del mare, i quali andarono con la gente di Salomone a Ofir, vi presero quattrocentocinquanta talenti d'oro, e li portarono al re Salomone.
=1R 10:1-13; Mt 12:42; Sl 72:10, 15
9:1 La regina di Seba, udita la fama che circondava Salomone, venne a Gerusalemme per metterlo alla prova con degli enigmi. Essa giunse con un numerosissimo seguito, con cammelli carichi di aromi, d'oro in gran quantità, e di pietre preziose. Recatasi da Salomone, gli disse tutto quello che aveva in cuore.
9:2 Salomone rispose a tutte le sue domande, e non ci fu cosa che fosse oscura per il re, e che egli non sapesse spiegare.
9:3 Quando la regina di Seba ebbe visto la saggezza di Salomone, la reggia da lui costruita,
9:4 le vivande della sua mensa, gli alloggi dei suoi servitori, l'ordine di servizio dei suoi ufficiali e le loro divise, i suoi coppieri e le loro vesti, gli olocausti che egli offriva nella casa del SIGNORE, rimase fuori di sé dalla meraviglia.
9:5 E disse al re: «Quanto avevo sentito dire nel mio paese sul tuo conto e sulla tua saggezza era dunque vero.
9:6 Ma io non ci ho creduto finché non sono venuta io stessa, e non ho visto con i miei occhi; e ora, ecco, non mi era stata riferita neppure la metà della grandezza della tua saggezza! Tu superi la fama che me n'era giunta!
9:7 Beata la tua gente, beati questi tuoi servitori che stanno sempre davanti a te, e ascoltano la tua saggezza!
9:8 Sia benedetto il SIGNORE, il tuo Dio, il quale ti ha gradito, mettendoti sul suo trono, perché tu regni per il SIGNORE, per il tuo Dio! Dio ti ha stabilito re per esercitare il diritto e la giustizia, perché egli ama Israele e vuol conservarlo per sempre».
9:9 Poi donò al re centoventi talenti d'oro, grandissima quantità di aromi e pietre preziose. Non ci furono più tali aromi, come quelli che la regina di Seba diede al re Salomone.
9:10 (I servitori di Curam e i servitori di Salomone che portavano oro da Ofir, portavano anche del legno di sandalo e delle pietre preziose;
9:11 e di questo legno di sandalo il re fece delle scale per la casa del SIGNORE e per il palazzo reale, delle cetre e dei saltèri per i cantori. Del legno come questo non se n'era mai visto prima nel paese di Giuda).
9:12 Il re Salomone diede alla regina di Seba tutto quello che lei desiderò e chiese, oltre all'equivalente di quello che aveva portato al re. Poi si rimise in cammino e, con i suoi servitori, ritornò al suo paese.
(=1R 10:14-29; 4:21-34)
9:13 Il peso dell'oro che giungeva ogni anno a Salomone, era di seicentosessantasei talenti,
9:14 oltre a quello che percepiva dai trafficanti e dai negozianti che gliene portavano, da tutti i re dell'Arabia e dai governatori del paese che portavano a Salomone oro e argento.
9:15 Il re Salomone fece fare duecento scudi grandi d'oro battuto, per ognuno dei quali impiegò seicento sicli d'oro battuto,
9:16 e trecento altri scudi d'oro battuto, per ognuno dei quali impiegò trecento sicli d'oro; e il re li mise nella «Casa della Foresta del Libano».
9:17 Il re fece pure un gran trono d'avorio, che rivestì d'oro puro.
9:18 Questo trono aveva sei gradini e una pedana d'oro connessi con il trono; c'erano dei bracci da un lato e dall'altro del seggio; due leoni stavano presso i bracci,
9:19 e dodici leoni stavano sui sei gradini, da una parte e dall'altra. Niente di simile era ancora stato fatto in nessun altro regno.
9:20 Tutte le coppe del re Salomone erano d'oro, e tutto il vasellame della «Casa Foresta del Libano» era d'oro puro; dell'argento non si faceva alcun conto al tempo di Salomone.
9:21 Infatti il re aveva delle navi che andavano a Tarsis con la gente di Curam; e una volta ogni tre anni venivano le navi da Tarsis, portando oro, argento, avorio, scimmie e pavoni.
9:22 Così il re Salomone fu il più grande di tutti i re della terra per ricchezze e per saggezza.
9:23 E tutti i re della terra cercavano di vedere Salomone per udire la saggezza che Dio gli aveva messa in cuore.
9:24 Ognuno di essi gli portava il suo dono: vasi d'argento, vasi d'oro, vesti, armi, aromi, cavalli, muli; e questo avveniva ogni anno.
9:25 Salomone aveva delle scuderie per quattromila cavalli, carri, e dodicimila cavalieri, che distribuiva nelle città dove teneva i suoi carri, e in Gerusalemme presso di sé.
9:26 Egli dominava su tutti i re, dal fiume sino al paese dei Filistei e sino ai confini d'Egitto.
9:27 Il re fece in modo che l'argento era in Gerusalemme così comune come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura.
9:28 E si conducevano a Salomone dei cavalli dall'Egitto e da tutti i paesi.
1R 11:41-43
9:29 Il rimanente delle azioni di Salomone, le prime e le ultime, sono scritte nel libro di Natan, il profeta, nella profezia di Aiia di Silo, e nelle visioni di Ieddo il veggente, relative a Geroboamo, figlio di Nebat.
9:30 Salomone regnò a Gerusalemme, su tutto Israele, quarant'anni.
9:31 Poi Salomone si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide suo padre; e Roboamo suo figlio regnò al suo posto.
10:1-36:23 (Gr 25:4-11)
=1R 12:1-19; Is 30:1
10:1 Roboamo andò a Sichem, perché tutto Israele era venuto a Sichem per farlo re.
10:2 Quando lo seppe Geroboamo, figlio di Nebat, che si trovava ancora in Egitto - dov'era fuggito per scampare dal re Salomone - tornò dall'Egitto.
10:3 Lo mandarono a chiamare, e Geroboamo con tutto Israele vennero a parlare a Roboamo, e gli dissero:
10:4 «Tuo padre ha reso duro il nostro giogo; ora rendi tu più lieve la dura servitù e il giogo pesante che tuo padre ci ha imposti, e noi ti serviremo».
10:5 Egli rispose loro: «Tornate da me fra tre giorni!» E il popolo se ne andò.
10:6 Il re Roboamo si consigliò con i vecchi che erano stati al servizio del re Salomone suo padre mentre era vivo, e disse: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?»
10:7 Quelli gli parlarono così: «Se ti mostri benevolo verso questo popolo e lo esaudisci, e se gli parli con bontà, ti sarà servo per sempre».
10:8 Ma Roboamo trascurò il consiglio datogli dai vecchi, e si consigliò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio,
10:9 e disse loro: «Come consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato dicendo: "Allevia il giogo che tuo padre ci ha imposto?"»
10:10 I giovani che erano cresciuti con lui, gli risposero: «Ecco quel che dirai a questo popolo che si è rivolto a te dicendo: "Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, e tu rendicelo più leggero!" Gli risponderai così: "Il mio dito mignolo è più grosso del corpo di mio padre;
10:11 mio padre vi ha caricati d'un giogo pesante, e io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte"».
10:12 Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re dicendo: «Tornate da me fra tre giorni».
10:13 Il re rispose loro duramente, abbandonando il consiglio che i vecchi gli avevano dato;
10:14 e parlò loro secondo il consiglio dei giovani, e disse: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, e io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte».
10:15 Così il re non diede ascolto al popolo; perché tutto ciò era diretto da Dio, affinché si adempisse la parola che il SIGNORE aveva pronunziata per mezzo di Aiia di Silo a Geroboamo, figlio di Nebat.
10:16 Quando tutto Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: «Che abbiamo da fare con Davide? Noi non abbiamo nulla in comune con il figlio d'Isai! Ognuno alla sua tenda, o Israele! Provvedi ora alla tua casa, o Davide!» E tutto Israele se ne andò alle sue tende.
10:17 Ma sui figli d'Israele che abitavano nelle città di Giuda, regnò Roboamo.
10:18 Il re Roboamo mandò loro Adoram, responsabile dei lavori forzati; ma i figli d'Israele lo lapidarono, ed egli morì. Il re Roboamo salì in fretta sopra un carro per fuggire a Gerusalemme.
10:19 Così Israele si ribellò alla casa di Davide, ed è rimasto ribelle fino a oggi.
1R 12:21-33
11:1 Quando Roboamo giunse a Gerusalemme, radunò la casa di Giuda e di Beniamino, centottantamila uomini, guerrieri scelti, per combattere contro Israele e restituire il regno a Roboamo.
11:2 Ma la parola del SIGNORE fu rivolta a Semaia, uomo di Dio, in questi termini:
11:3 «Parla a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, e a tutto Israele in Giuda e in Beniamino, e di' loro:
11:4 "Così parla il SIGNORE: Non salite a combattere contro i vostri fratelli! Ognuno se ne torni a casa sua; perché questo è avvenuto per mia volontà"». Quelli ubbidirono alla parola del SIGNORE e se ne tornarono indietro rinunciando a marciare contro Geroboamo.
11:5 Roboamo abitò a Gerusalemme, e costruì delle città fortificate in Giuda.
11:6 Costruì Betlemme, Etam, Tecoa,
11:7 Bet-Sur, Soco, Adullam,
11:8 Gat, Maresa, Zif,
11:9 Adoraim, Lachis, Azeca,
11:10 Sorea, Aialon ed Ebron, che erano in Giuda e in Beniamino, e ne fece delle città fortificate.
11:11 Munì queste fortezze, vi pose dei comandanti e dei magazzini di viveri, d'olio e di vino;
11:12 e in ognuna di queste città mise scudi e lance, e le rese straordinariamente forti. E Giuda e Beniamino furono per lui.
11:13 I sacerdoti e i Leviti di tutto Israele vennero da tutte le loro regioni a porsi accanto a lui;
11:14 infatti i Leviti abbandonarono le loro campagne e le loro proprietà, e vennero in Giuda e a Gerusalemme; perché Geroboamo, con i suoi figli, li aveva scacciati affinché non esercitassero più l'incarico di sacerdoti del SIGNORE.
11:15 Geroboamo aveva costituito dei sacerdoti per gli alti luoghi, per i demòni, e per i vitelli che aveva fatti.
11:16 E quelli di tutte le tribù d'Israele che avevano in cuore di cercare il SIGNORE, Dio d'Israele, seguirono i Leviti a Gerusalemme per offrire sacrifici al SIGNORE, Dio dei loro padri.
11:17 Essi fortificarono così il regno di Giuda e resero stabile Roboamo, figlio di Salomone, per tre anni; perché per tre anni seguirono la via di Davide e di Salomone.
De 17:17; 21:15-17
11:18 Roboamo prese in moglie Maalat, figlia di Ierimot, figlio di Davide e di Abiail, figlia di Eliab, figlio d'Isai.
11:19 Ella gli partorì questi figli: Ieus, Semaria e Zaam.
11:20 Dopo di lei, prese Maaca, figlia di Absalom, la quale gli partorì Abiia, Attai, Ziza e Selomit.
11:21 E Roboamo amò Maaca, figlia di Absalom, più di tutte le sue mogli e di tutte le sue concubine; perché ebbe diciotto mogli e sessanta concubine, e generò ventotto figli e sessanta figlie.
11:22 Roboamo stabilì Abiia, figlio di Maaca, come capo della famiglia e principe dei suoi fratelli, perché aveva in mente di farlo re.
11:23 E, con avvedutezza, sparse tutti i suoi figli per tutte le regioni di Giuda e di Beniamino, in tutte le città fortificate, diede loro viveri in abbondanza, e cercò per loro molte mogli.
1R 14:21-31 (Gr 2:9-13, 19; Ne 9:26-27; Sl 106:40-45)
12:1 Quando Roboamo fu ben stabilito e fortificato nel regno, egli, e tutto Israele con lui, abbandonò la legge del SIGNORE.
12:2 Il quinto anno del regno di Roboamo, Sisac, re d'Egitto, salì contro Gerusalemme, perch'essi erano stati infedeli al SIGNORE.
12:3 Egli aveva milleduecento carri e sessantamila cavalieri; con lui venne dall'Egitto un popolo innumerevole di Libi, di Succhei e di Etiopi.
12:4 S'impadronì delle città fortificate che appartenevano a Giuda, e giunse fino a Gerusalemme.
12:5 Il profeta Semaia si recò da Roboamo e dai capi di Giuda, che si erano raccolti a Gerusalemme all'avvicinarsi di Sisac, e disse loro: «Così dice il SIGNORE: "Voi avete abbandonato me, quindi anch'io ho abbandonato voi nelle mani di Sisac"».
12:6 Allora i prìncipi d'Israele e il re si umiliarono, e dissero: «Il SIGNORE è giusto».
12:7 Quando il SIGNORE vide che si erano umiliati, la parola del SIGNORE fu così rivolta a Semaia: «Essi si sono umiliati; io non li distruggerò, ma concederò loro fra poco un mezzo di scampo, e la mia ira non si rovescerà su Gerusalemme per mezzo di Sisac.
12:8 Tuttavia gli saranno soggetti, e impareranno la differenza che c'è tra il servire me e il servire i regni degli altri paesi».
12:9 Sisac, re d'Egitto, salì dunque contro Gerusalemme, e portò via i tesori della casa del SIGNORE e i tesori del palazzo del re; portò via ogni cosa; prese pure gli scudi d'oro che Salomone aveva fatti.
12:10 Il re Roboamo li sostituì con degli scudi di bronzo, e li affidò ai capitani della guardia che custodiva la porta del palazzo del re.
12:11 Ogni volta che il re entrava nella casa del SIGNORE, quelli della guardia venivano, e li portavano; poi li riportavano nella sala della guardia.
12:12 Così, perché egli si era umiliato, il SIGNORE allontanò da lui la sua ira, e non volle distruggerlo del tutto. Inoltre c'erano ancora delle cose buone in Giuda.
12:13 Il re Roboamo dunque si consolidò a Gerusalemme, e continuò a regnare. Aveva quarantun anni quando cominciò a regnare, e regnò diciassette anni a Gerusalemme, la città che il SIGNORE si era scelta fra tutte le tribù d'Israele, per stabilirvi il suo nome. Sua madre si chiamava Naama, l'Ammonita.
12:14 Ed egli fece il male, perché non applicò il suo cuore alla ricerca del SIGNORE.
12:15 Le azioni di Roboamo, le prime e le ultime, sono scritte nelle storie del profeta Semaia e d'Iddo, il veggente, nei registri genealogici.
Vi fu guerra continua fra Roboamo e Geroboamo.
12:16 Poi Roboamo si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. E Abiia, suo figlio, regnò al suo posto.
1R 15:1-8; Sl 25:2-3
13:1 Il diciottesimo anno del regno di Geroboamo, Abiia cominciò a regnare sopra Giuda.
13:2 Regnò tre anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Micaia, figlia di Uriel, da Ghibea. E ci fu guerra tra Abiia e Geroboamo.
13:3 Abiia entrò in guerra con un esercito di prodi guerrieri, quattrocentomila uomini scelti; e Geroboamo si dispose in ordine di battaglia contro di lui con ottocentomila uomini scelti, tutti forti e valorosi.
13:4 Abiia si mosse dall'alto del monte Semaraim, che è nella regione montuosa di Efraim, e disse: «Geroboamo, e tutto Israele, ascoltatemi!
13:5 Non dovreste voi sapere che il SIGNORE, Dio d'Israele, ha dato per sempre il regno sopra Israele a Davide, a Davide e ai suoi figli, con un patto inviolabile?
13:6 Eppure, Geroboamo, figlio di Nebat, servo di Salomone, figlio di Davide, è insorto ribellandosi contro il suo signore;
13:7 e della gente da nulla, degli uomini perversi, si sono raccolti attorno a lui, e si sono fatti forti contro Roboamo, figlio di Salomone, quando Roboamo era giovane e timido di cuore, e non poteva mostrare fermezza di fronte a loro.
13:8 E ora voi credete di poter resistere al regno del SIGNORE, che è nelle mani dei figli di Davide; e siete una gran moltitudine, e avete con voi i vitelli d'oro che Geroboamo vi ha fatti per vostri dèi.
13:9 Non avete forse cacciato via i sacerdoti del Signore, i figli d'Aaronne e i Leviti? Non vi siete forse fatti dei sacerdoti come i popoli degli altri paesi? Chiunque è venuto con un toro e con sette montoni per essere consacrato, è diventato sacerdote di quelli che non sono dèi.
13:10 Quanto a noi, il SIGNORE è nostro Dio, e non l'abbiamo abbandonato; i sacerdoti al servizio del SIGNORE sono figli d'Aaronne, e i Leviti sono quelli che celebrano le funzioni.
13:11 Ogni mattina e ogni sera essi bruciano in onore del SIGNORE gli olocausti e il profumo fragrante, mettono in ordine i pani della presentazione sulla tavola pura, e ogni sera accendono il candelabro d'oro con le sue lampade; noi infatti osserviamo i comandamenti del SIGNORE, del nostro Dio; ma voi l'avete abbandonato.
13:12 Ed ecco, abbiamo con noi, alla nostra testa, Dio e i suoi sacerdoti e le trombe squillanti, per sonare la carica contro di voi. Figli d'Israele, non combattete contro il SIGNORE, Dio dei vostri padri, perché non vincerete!»
13:13 Intanto Geroboamo li prese alle spalle mediante un'imboscata; in modo che le truppe di Geroboamo stavano in faccia a Giuda, a cui si tendeva dietro l'imboscata.
13:14 Gli uomini di Giuda si voltarono indietro, ed eccoli costretti a combattere davanti e di dietro. Allora gridarono al SIGNORE, e i sacerdoti fecero squillare le trombe.
13:15 La gente di Giuda mandò un grido; e avvenne che, al grido della gente di Giuda, Dio sconfisse Geroboamo e tutto Israele davanti ad Abiia e a Giuda.
13:16 I figli d'Israele fuggirono davanti a Giuda, e Dio li diede nelle loro mani.
13:17 Abiia e il suo popolo ne fecero una grande strage; dalla parte d'Israele caddero morti cinquecentomila uomini scelti.
13:18 Così i figli d'Israele, in quel tempo, furono umiliati, e i figli di Giuda ripresero vigore, perché si erano appoggiati sul SIGNORE, Dio dei loro padri.
13:19 Abiia inseguì Geroboamo, e gli prese delle città: Betel e i villaggi che ne dipendevano, Iesana e i villaggi che ne dipendevano, Efraim e i villaggi che ne dipendevano.
13:20 Geroboamo, al tempo di Abiia, non ebbe più forza; e, colpito dal SIGNORE, egli morì.
13:21 Ma Abiia divenne potente, prese quattordici mogli, e generò ventidue figli e sedici figlie.
13:22 Le altre azioni di Abiia, la sua condotta e le sue parole, si trovano scritte nelle memorie del profeta Iddo.
13:23 Poi Abiia si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide. Asa, suo figlio, regnò al suo posto. Al suo tempo il paese ebbe pace per dieci anni.
1R 15:11-12; Sl 31:19-20
14:1 Asa fece ciò che è buono e retto agli occhi del SIGNORE, suo Dio.
14:2 Tolse via gli altari degli dèi stranieri, e gli alti luoghi; spezzò le statue, abbatté gli idoli di Astarte.
14:3 Ordinò a Giuda di cercare il SIGNORE, Dio dei suoi padri, e di mettere in pratica la sua legge e i suoi comandamenti.
14:4 Tolse anche via da tutte le città di Giuda gli alti luoghi e le colonne solari; e, sotto di lui, il regno ebbe pace.
14:5 Egli costruì delle città fortificate in Giuda, perché il paese era tranquillo, e in quegli anni non c'era nessuna guerra contro di lui, perché il SIGNORE gli aveva dato riposo.
14:6 Egli diceva agli abitanti di Giuda: «Costruiamo queste città, e circondiamole di mura, di torri, di porte e di sbarre; il paese è ancora a nostra disposizione, perché abbiamo cercato il SIGNORE, il nostro Dio; noi l'abbiamo cercato, ed egli ci ha dato pace lungo i nostri confini». Essi dunque si misero a costruire, e prosperarono.
14:7 Asa aveva un esercito di trecentomila uomini di Giuda che portavano scudo e lancia, e di duecentottantamila di Beniamino che portavano scudo e tiravano d'arco, tutti uomini forti e valorosi.
2Cr 20:1-30; Sl 22:4-5
14:8 Zera, l'Etiope, marciò contro di loro con un esercito di un milione d'uomini e trecento carri, e avanzò fino a Maresa.
14:9 Asa uscì contro di lui, e si schierarono a battaglia nella valle di Sefata presso Maresa.
14:10 Allora Asa invocò il suo Dio, e disse: «SIGNORE, per te non c'è differenza tra il dare soccorso a chi è in gran numero, e il darlo a chi è senza forza; soccorrici, SIGNORE nostro Dio! Poiché su di te noi ci appoggiamo, e nel tuo nome siamo venuti contro questa moltitudine. Tu sei il SIGNORE nostro Dio; non vinca l'uomo contro di te!»
14:11 E il SIGNORE sconfisse gli Etiopi davanti ad Asa e davanti a Giuda, e gli Etiopi si diedero alla fuga.
14:12 Asa e la gente che era con lui li inseguirono fino a Gherar; e degli Etiopi ne caddero tanti, che non ne rimase più uno vivo; perché furono fatti a pezzi davanti al SIGNORE e davanti al suo esercito. Poi Asa e i suoi portarono via un immenso bottino.
14:13 E piombarono su tutte le città nei dintorni di Gherar, perché lo spavento del SIGNORE si era impadronito d'esse; e quelli saccheggiarono tutte le città; perché v'era molto bottino;
14:14 fecero pure man bassa sui chiusi delle mandrie, e condussero via gran numero di pecore e di cammelli. Poi tornarono a Gerusalemme.
1S 12:7-15, 20-25; Is 3:10; Os 10:12
15:1 Allora lo Spirito di Dio s'impadronì di Azaria, figlio di Oded,
15:2 il quale uscì a incontrare Asa, e gli disse: «Asa, e voi tutti Giuda e Beniamino, ascoltatemi! Il SIGNORE è con voi, quando voi siete con lui; se lo cercate, egli si farà trovare da voi; ma, se lo abbandonate, egli vi abbandonerà.
15:3 Per lungo tempo Israele è stato senza vero Dio, senza sacerdote che lo istruisse, e senza legge;
15:4 ma nella sua angoscia egli si è convertito al SIGNORE, Dio d'Israele, l'ha cercato, ed egli si è lasciato trovare da lui.
15:5 In quel tempo, non c'era pace né per chi andava né per chi veniva; perché fra tutti gli abitanti dei vari paesi c'erano grandi agitazioni,
15:6 ed essi erano schiacciati, nazione da nazione, e città da città; poiché Dio li agitava con ogni sorta di tribolazioni.
15:7 Ma voi, siate forti, non vi lasciate indebolire le braccia, perché la vostra opera avrà la sua ricompensa».
1R 15:11-15; 2R 23:1-7; Is 26:3-4
15:8 Quando Asa ebbe udite queste parole, e la profezia del profeta Oded, prese coraggio, e fece sparire le abominazioni da tutto il paese di Giuda e di Beniamino, e dalle città che aveva conquistate nella regione montuosa di Efraim; e ristabilì l'altare del SIGNORE, che era davanti al portico del SIGNORE.
15:9 Poi radunò tutto Giuda e Beniamino, e quelli di Efraim, di Manasse e di Simeone, che abitavano in mezzo a loro; infatti molte persone d'Israele erano passate dalla sua parte, vedendo che il SIGNORE, il suo Dio, era con lui.
15:10 Essi dunque si radunarono a Gerusalemme il terzo mese del quindicesimo anno del regno di Asa.
15:11 In quel giorno offrirono in sacrificio al SIGNORE, della preda che avevano portata, settecento buoi e settemila pecore;
15:12 e si accordarono in un patto a cercare il SIGNORE, Dio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro;
15:13 e chiunque non cercasse il SIGNORE, Dio d'Israele, doveva essere messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna.
15:14 Si unirono per giuramento al SIGNORE con gran voce e con acclamazioni, al suono delle trombe e dei corni.
15:15 Tutto Giuda si rallegrò di questo giuramento; perché avevano giurato di tutto cuore, avevano cercato il SIGNORE con grande ardore ed egli si era lasciato trovare da loro. E il SIGNORE diede loro pace lungo i confini.
15:16 Il re Asa destituì pure dalla dignità di regina sua madre Maaca, perché lei aveva eretto un'immagine ad Astarte; e Asa abbatté l'immagine, la fece a pezzi e la bruciò presso il torrente Chidron.
15:17 Tuttavia gli alti luoghi non furono eliminati da Israele; sebbene il cuore di Asa fosse integro durante l'intera sua vita.
15:18 Egli fece portare nella casa del SIGNORE le cose che suo padre aveva consacrate, e quelle che aveva consacrate egli stesso: argento, oro, vasi.
15:19 E non ci fu più nessuna guerra fino al trentacinquesimo anno del regno di Asa.
=1R 15:16-22
16:1 L'anno trentaseiesimo del regno di Asa, Baasa, re d'Israele, salì contro Giuda, e costruì Rama per impedire che nessuno andasse e venisse dalla parte di Asa, re di Giuda.
16:2 Allora Asa prese dell'argento e dell'oro dai tesori della casa del SIGNORE e del palazzo del re, e inviò dei messaggeri a Ben-Adad, re di Siria, che abitava a Damasco, per dirgli:
16:3 «Ci sia alleanza fra me e te, come vi fu tra mio padre e tuo padre. Ecco, ti mando dell'argento e dell'oro; va', rompi la tua alleanza con Baasa, re d'Israele, perché egli si ritiri da me».
16:4 Ben-Adad diede ascolto al re Asa; mandò i capi del suo esercito contro le città d'Israele, i quali espugnarono Ion, Dan, Abel-Maim, e tutte le città di rifornimento di Neftali.
16:5 Quando Baasa ebbe udito questo, cessò di costruire Rama, e sospese i suoi lavori.
16:6 Allora il re Asa convocò tutti quelli di Giuda, ed essi portarono via le pietre e il legname di cui Baasa si era servito per la costruzione di Rama; e con essi Asa costruì Gheba e Mispa.
(Is 31:1-6; Gr 17:5-10) 1R 15:23-24
16:7 In quel tempo, Canani, il veggente, si recò da Asa, re di Giuda, e gli disse: «Poiché ti sei appoggiato sul re di Siria invece di appoggiarti sul SIGNORE, che è il tuo Dio, l'esercito del re di Siria è scampato dalle tue mani.
16:8 Gli Etiopi e i Libi non formavano forse un grande esercito con una moltitudine immensa di carri e di cavalieri? Eppure il SIGNORE, perché tu ti eri appoggiato su di lui, li diede nelle tue mani.
16:9 Infatti il SIGNORE percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da insensato; infatti, da ora in poi avrai delle guerre».
16:10 Asa s'indignò contro il veggente, e lo fece mettere in prigione, tanto questa cosa lo aveva irritato contro di lui. E, al tempo stesso, Asa divenne crudele anche contro alcuni del popolo.
16:11 Le azioni di Asa, le prime e le ultime, si trovano scritte nel libro dei re di Giuda e d'Israele.
16:12 Il trentanovesimo anno del suo regno, Asa ebbe una malattia ai piedi; la sua malattia fu gravissima; e, tuttavia, nella sua malattia non ricorse al SIGNORE, ma ai medici.
16:13 Poi Asa si addormentò con i suoi padri; morì il quarantunesimo anno del suo regno,
16:14 e fu sepolto nella tomba che egli aveva fatto scavare per sé nella città di Davide. Fu steso sopra un letto pieno di profumi e di varie specie d'aromi composti con arte di profumiere; e ne bruciarono una grandissima quantità in suo onore.
1R 15:24; 22:41-47; 2Cr 14:1-7; Sl 92:12, ecc.
17:1 Giosafat, figlio di Asa, regnò al suo posto, e si fortificò contro Israele.
17:2 Collocò dei presidi in tutte le città fortificate di Giuda, e pose delle guarnigioni nel paese di Giuda e nelle città di Efraim, che Asa suo padre aveva conquistate.
17:3 Il SIGNORE fu con Giosafat, perché egli camminò nelle vie che Davide suo padre aveva seguite da principio, e non cercò i Baali,
17:4 ma il Dio di suo padre; si comportò secondo i suoi comandamenti, senza imitare quel che faceva Israele.
17:5 Perciò il SIGNORE assicurò il potere del regno nelle mani di Giosafat; tutto Giuda gli portava doni, ed egli ebbe ricchezza e gloria in abbondanza.
17:6 Il suo coraggio crebbe seguendo le vie del SIGNORE; e fece anche sparire da Giuda gli alti luoghi e gli idoli di Astarte.
17:7 Il terzo anno del suo regno mandò i suoi capi Ben-Ail, Obadia, Zaccaria, Natanaele e Micaia, a insegnare nelle città di Giuda.
17:8 Con essi mandò i Leviti Semaia, Netania, Zebadia, Asael, Semiramot, Gionatan, Adonia, Tobia e Tob-Adonia, e i sacerdoti Elisama e Ieoram.
17:9 Ed essi insegnarono in Giuda. Avevano con sé il libro della legge del SIGNORE; percorsero tutte le città di Giuda, e istruirono il popolo.
17:10 Il terrore del SIGNORE s'impadronì di tutti i regni dei paesi che circondavano Giuda, al punto che non mossero guerra a Giosafat.
17:11 Una parte dei Filistei portò a Giosafat dei doni, e un tributo in argento; anche gli Arabi gli portarono del bestiame: settemilasettecento montoni e settemilasettecento capri.
17:12 Giosafat raggiunse un alto grado di grandezza, e costruì in Giuda castelli e città di rifornimento.
17:13 Fece eseguire molti lavori nelle città di Giuda, ed ebbe a Gerusalemme dei guerrieri, uomini forti e valorosi.
17:14 Eccone il censimento, secondo le loro case patriarcali.
Di Giuda: capi di migliaia: Adna, il capo, con trecentomila uomini forti e valorosi;
17:15 dopo di lui, Ioanan, il capo, con duecentottantamila uomini;
17:16 dopo questo, Amasia, figlio di Zicri, il quale s'era volontariamente consacrato al SIGNORE, con duecentomila uomini forti e valorosi.
17:17 Di Beniamino: Eliada, uomo forte e valoroso, con duecentomila uomini, armati d'arco e di scudo;
17:18 e, dopo di lui, Iozabad con centottantamila uomini pronti per la guerra.
17:19 Tutti questi erano al servizio del re, senza contare quelli che egli aveva collocati nelle città fortificate, in tutto il paese di Giuda.
=1R 22:1-28; Gr 28; 2Te 2:11-12
18:1 Giosafat ebbe ricchezze e gloria in abbondanza, e contrasse parentela con Acab.
18:2 Dopo qualche anno scese a Samaria da Acab; e Acab fece uccidere per lui e per la gente che era con lui un gran numero di pecore e buoi, e lo convinse a marciare con lui contro Ramot di Galaad.
18:3 Acab, re d'Israele, disse a Giosafat, re di Giuda: «Vuoi venire con me a Ramot di Galaad?» Giosafat gli rispose: «Conta su di me come su te stesso, sulla mia gente come sulla tua, e verremo con te alla guerra».
18:4 E Giosafat disse al re d'Israele: «Ti prego, consulta oggi la parola del SIGNORE».
18:5 Allora il re d'Israele radunò i profeti, in numero di quattrocento, e disse loro: «Dobbiamo andare a far guerra a Ramot di Galaad, o no?» Quelli risposero: «Va', e Dio la darà nelle mani del re».
18:6 Ma Giosafat disse: «Non c'è qui nessun altro profeta del SIGNORE da poter consultare?»
18:7 Il re d'Israele rispose a Giosafat: «C'è ancora un uomo per mezzo del quale si potrebbe consultare il SIGNORE; ma io lo odio perché non mi predice mai nulla di buono, ma sempre del male: è Micaia, figlio d'Imla». E Giosafat disse: «Non dica così il re».
18:8 Allora il re d'Israele chiamò un eunuco, e gli disse: «Fa' subito venire Micaia, figlio d'Imla».
18:9 Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sul suo trono, vestiti dei loro abiti regali, nell'aia che è all'ingresso della porta di Samaria; tutti i profeti profetizzavano davanti a loro.
18:10 Sedechia, figlio di Chenaana, si era fatto delle corna di ferro, e disse: «Così dice il SIGNORE: "Con queste corna colpirai i Siri finché tu li abbia completamente distrutti"».
18:11 E tutti i profeti profetizzavano nello stesso modo, dicendo: «Sali contro Ramot di Galaad, e vincerai; il SIGNORE la darà nelle mani del re».
18:12 Il messaggero che era andato a chiamare Micaia, gli parlò così: «Tutti i profeti, a una voce, predicono del bene al re; ti prego, le tue parole siano concordi con le loro, e predici del bene!»
18:13 Ma Micaia rispose: «Com'è vero che il SIGNORE vive, io dirò quel che il SIGNORE mi dirà».
18:14 Quando giunse davanti al re, il re gli disse: «Micaia, dobbiamo andare a far guerra a Ramot di Galaad, o no?» Egli rispose: «Andate pure, e vincerete; i nemici saranno dati nelle vostre mani».
18:15 Il re gli disse: «Quante volte dovrò scongiurarti di non dirmi altro che la verità nel nome del SIGNORE?»
18:16 Micaia rispose: «Ho visto tutto Israele disperso su per i monti, come pecore che non hanno pastore; e il SIGNORE ha detto: "Questa gente non ha padrone; se ne torni ciascuno in pace a casa sua"».
18:17 Il re d'Israele disse a Giosafat: «Non te l'avevo detto che costui non mi avrebbe predetto nulla di buono, ma soltanto del male?»
18:18 Micaia replicò: «Perciò ascoltate la parola del SIGNORE. Io ho visto il SIGNORE seduto sul suo trono, e tutto l'esercito del cielo che gli stava a destra e a sinistra.
18:19 E il SIGNORE disse: "Chi sedurrà Acab, re d'Israele, affinché salga contro Ramot di Galaad e vi perisca?" Ci fu chi rispose in un modo e chi rispose in un altro.
18:20 Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presentò davanti al SIGNORE, e disse: "Lo sedurrò io". Il SIGNORE gli disse: "E come?"
18:21 Quello rispose: "Io uscirò, e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti". Il SIGNORE gli disse: "Sì, riuscirai a sedurlo; esci, e fa' così".
18:22 E ora, ecco, il SIGNORE ha messo uno spirito di menzogna in bocca a questi tuoi profeti; ma il SIGNORE ha pronunziato del male contro di te».
18:23 Allora Sedechia, figlio di Chenaana, si accostò, diede uno schiaffo a Micaia, e disse: «Per dove è passato lo Spirito del SIGNORE quand'è uscito da me per parlare a te?»
18:24 Micaia rispose: «Lo vedrai il giorno che andrai di camera in camera per nasconderti!»
18:25 Il re d'Israele disse: «Prendete Micaia, portatelo da Amon, governatore della città, e da Ioas, figlio del re,
18:26 e dite loro: "Così dice il re: Rinchiudete costui in prigione, nutritelo di pane d'afflizione e d'acqua d'afflizione finché io torni sano e salvo"».
18:27 Micaia disse: «Se tu torni sano e salvo, non è stato il SIGNORE che ha parlato per bocca mia». E aggiunse: «Udite questo, popoli tutti!»
=1R 22:29-36; Pr 29:1
18:28 Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, marciarono dunque contro Ramot di Galaad.
18:29 Il re d'Israele disse a Giosafat: «Io mi travestirò per andare in battaglia; ma tu mettiti i tuoi abiti regali». Il re d'Israele si travestì, e andarono in battaglia.
18:30 Il re di Siria aveva dato quest'ordine ai capitani dei suoi carri: «Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, ma soltanto contro il re d'Israele».
18:31 Quando i capitani dei carri scorsero Giosafat, dissero: «Quello è il re d'Israele»; e si diressero contro di lui per attaccarlo; ma Giosafat mandò un grido, e il SIGNORE lo soccorse; e Dio li attirò lontano da lui.
18:32 Quando i capitani dei carri si accorsero che egli non era il re d'Israele, cessarono di assalirlo.
18:33 Ma un uomo scoccò a caso la freccia del suo arco, e ferì il re d'Israele tra la corazza e le falde; perciò il re disse al suo cocchiere: «Volta, portami fuori dal campo, perché sono ferito».
18:34 Ma la battaglia fu così accanita quel giorno, che il re fu trattenuto sul suo carro di fronte ai Siri fino alla sera, e sul tramontare del sole morì.
2Co 6:14-18; Sl 141:5; Ap 2:3-6
19:1 Giosafat, re di Giuda, tornò sano e salvo a casa sua a Gerusalemme.
19:2 Il veggente Ieu, figlio di Canani, andò incontro a Giosafat, e gli disse: «Dovevi tu dare aiuto a un empio e amare quelli che odiano il SIGNORE? Per questo fatto hai attirato su di te l'ira del SIGNORE.
19:3 Tuttavia si sono trovate in te delle buone cose, poiché hai fatto sparire dal paese gli idoli di Astarte, e hai applicato il tuo cuore alla ricerca di Dio».
De 16:18-20; 1:16-17; 17:8-11; Sl 82; Cl 4:17
19:4 Giosafat rimase a Gerusalemme; poi fece di nuovo un viaggio in mezzo al popolo, da Beer-Sceba alla regione montuosa di Efraim, riconducendoli al SIGNORE, Dio dei loro padri.
19:5 Stabilì dei giudici nel paese, in tutte le città fortificate di Giuda, città per città, e disse ai giudici:
19:6 «Badate bene a quello che fate; poiché voi amministrate la giustizia, non per servire un uomo ma per servire il SIGNORE, il quale sarà con voi negli affari della giustizia.
19:7 Ora, il timor del SIGNORE sia in voi; agite con prudenza, poiché presso il SIGNORE, nostro Dio, non c'è perversità, né favoritismi, né si prendono regali».
19:8 Giosafat, tornato che fu a Gerusalemme, stabilì anche qui dei Leviti, dei sacerdoti e dei capi delle case patriarcali d'Israele per amministrare la giustizia del SIGNORE in caso di controversie.
19:9 E diede loro i suoi ordini, dicendo: «Voi farete così, con timore del SIGNORE, con fedeltà e con cuore integro:
19:10 in qualunque causa che vi sia portata davanti dai vostri fratelli abitanti nelle loro città, sia che si tratti di omicidio o d'una legge o d'un comandamento o d'uno statuto o d'un precetto, avvisateli, affinché non si rendano colpevoli verso il SIGNORE, e l'ira sua non ricada su di voi e sui vostri fratelli. Così facendo, voi non vi renderete colpevoli.
19:11 Il sommo sacerdote Amaria vi sarà preposto per tutti gli affari che concernono il SIGNORE; e Zebadia, figlio d'Ismaele, capo della casa di Giuda, per tutti gli affari che concernono il re; e avete a vostra disposizione dei Leviti, come ufficiali. Fatevi coraggio, mettetevi all'opera, e il SIGNORE sia con chi è buono».
1R 8:37-40; 2Cr 14:8, ecc.; Sl 46-48; 37:5; 56:3-4; 146:5
20:1 Dopo questi fatti, i figli di Moab e i figli di Ammon, e con loro dei Maoniti, marciarono contro Giosafat per fargli guerra.
20:2 Vennero dei messaggeri a informare Giosafat, dicendo: «Una gran moltitudine avanza contro di te dall'altra parte del mare, dalla Siria, ed è giunta ad Asason-Tamar, cioè En-Ghedi».
20:3 Giosafat ebbe paura, si dispose a cercare il SIGNORE, e bandì un digiuno per tutto Giuda.
20:4 Giuda si radunò per implorare aiuto dal SIGNORE, e da tutte quante le città di Giuda venivano gli abitanti a cercare il SIGNORE.
20:5 Giosafat, stando in piedi in mezzo all'assemblea di Giuda e di Gerusalemme, nella casa del SIGNORE, davanti al cortile nuovo,
20:6 disse: «SIGNORE, Dio dei nostri padri, non sei tu Dio dei cieli? Non sei tu che domini su tutti i regni delle nazioni? Non hai tu nelle tue mani la forza e la potenza, in modo che nessuno può resistere contro di te?
20:7 Non sei stato tu, Dio nostro, a scacciare gli abitanti di questo paese davanti al tuo popolo Israele, e lo desti per sempre alla discendenza di Abraamo, il quale ti amò?
20:8 E quelli lo hanno abitato e vi hanno costruito un santuario per il tuo nome, dicendo:
20:9 "Quando ci cadrà addosso qualche calamità, spada, giudizio, peste o carestia, noi ci presenteremo davanti a questa casa e davanti a te, poiché il tuo nome è in questa casa; a te grideremo nella nostra tribolazione, e tu ci udrai e ci salverai".
20:10 Ora ecco che i figli di Ammon e di Moab e quelli del monte Seir, nelle terre dei quali non permettesti a Israele di entrare quando veniva dal paese d'Egitto - ed egli li lasciò da parte e non li distrusse -
20:11 eccoli che ora ci ricompensano, venendo a scacciarci dall'eredità di cui ci hai dato il possesso.
20:12 Dio nostro, non vorrai giudicarli? Poiché noi siamo senza forza, di fronte a questa gran moltitudine che avanza contro di noi; e non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su di te!»
20:13 Tutto Giuda, perfino i loro bambini, le loro mogli, i loro figli, stavano in piedi davanti al SIGNORE.
20:14 Allora lo Spirito del SIGNORE investì in mezzo all'assemblea Iaaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaia, figlio di Ieiel, figlio di Mattania, il Levita, tra i figli di Asaf.
20:15 Iaaziel disse: «Porgete orecchio, voi tutti di Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme, e tu, o re Giosafat! Così vi dice il SIGNORE: "Non temete e non vi sgomentate a causa di questa gran moltitudine; poiché questa non è battaglia vostra, ma di Dio.
20:16 Domani, scendete contro di loro; eccoli che vengono su per la salita di Sis, e voi li troverete all'estremità della valle, di fronte al deserto di Ieruel.
20:17 Questa battaglia non sarete voi a combatterla: presentatevi, tenetevi fermi, e vedrete la liberazione che il SIGNORE vi darà. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non vi sgomentate; domani, uscite contro di loro, e il SIGNORE sarà con voi"».
20:18 Allora Giosafat chinò la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti al SIGNORE e l'adorarono.
20:19 I Leviti tra i figli dei Cheatiti e tra i figli dei Corachiti si alzarono per lodare a gran voce il SIGNORE, Dio d'Israele.
20:20 La mattina seguente si alzarono presto e si misero in marcia verso il deserto di Tecoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: «Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nel SIGNORE, vostro Dio, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti, e trionferete!»
20:21 E dopo aver tenuto consiglio con il popolo, stabilì dei cantori che, vestiti dei paramenti sacri, cantassero le lodi del SIGNORE e, camminando alla testa dell'esercito, dicessero: «Celebrate il SIGNORE, perché la sua bontà dura in eterno!»
20:22 Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il SIGNORE tese un'imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti.
20:23 I figli di Ammon e di Moab assalirono gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli; e quand'ebbero annientato gli abitanti di Seir, si diedero a distruggersi a vicenda.
20:24 Quando gli uomini di Giuda furono giunti sull'altura da cui si scorge il deserto, volsero lo sguardo verso la moltitudine, ed ecco i cadaveri che giacevano a terra; nessuno era scampato.
20:25 Allora Giosafat e la sua gente andarono a far bottino delle loro spoglie; e fra i cadaveri trovarono abbondanza di ricchezze, di vesti e di oggetti preziosi; ne presero più di quanto ne potessero portare; impiegarono tre giorni a portare via il bottino, tanto era abbondante.
20:26 Il quarto giorno si radunarono nella Valle di Benedizione, dove benedissero il SIGNORE; per questo, quel luogo è stato chiamato Valle di Benedizione fino a oggi.
20:27 Tutti gli uomini di Giuda e di Gerusalemme, con a capo Giosafat, partirono con gioia per tornare a Gerusalemme, perché il SIGNORE li aveva colmati di gioia liberandoli dai loro nemici.
20:28 Ed entrarono a Gerusalemme e nella casa del SIGNORE al suono dei saltèri, delle cetre e delle trombe.
20:29 Il terrore di Dio s'impadronì di tutti i regni degli altri paesi, quando udirono che il SIGNORE aveva combattuto contro i nemici d'Israele.
20:30 Il regno di Giosafat ebbe pace; il suo Dio gli diede pace lungo tutti i confini.
1R 22:41-51; Ef 5:6-7
20:31 Così Giosafat regnò sopra Giuda. Aveva trentacinque anni quando cominciò a regnare, e regnò venticinque anni a Gerusalemme; il nome di sua madre era Azuba, figlia di Sili.
20:32 Egli imitò in ogni cosa la condotta di Asa suo padre, e non se ne allontanò, facendo quel che è giusto agli occhi del SIGNORE.
20:33 Tuttavia gli alti luoghi non scomparvero, perché il popolo non aveva ancora il cuore fermamente unito al Dio dei suoi padri.
20:34 Le altre azioni di Giosafat, le prime e le ultime, si trovano scritte nella storia di Ieu, figlio di Canani, inserita nel libro dei re d'Israele.
20:35 Dopo questo, Giosafat, re di Giuda, si associò con il re d'Israele Acazia, che si comportava da empio;
20:36 e se lo associò, per costruire delle navi che andassero a Tarsis; e le costruirono a Esion-Gheber.
20:37 Allora Eliezer, figlio di Dodava da Maresa, profetizzò contro Giosafat, dicendo: «Perché ti sei associato con Acazia, il SIGNORE ha disperso le tue opere». E le navi furono sfasciate, e non poterono fare il viaggio di Tarsis.
2R 8:16-24 (2Cr 28:1-8, 17-19; At 12:23)
21:1 Giosafat si addormentò con i suoi padri, e con essi fu sepolto nella città di Davide; e Ieoram, suo figlio, regnò al suo posto.
21:2 Ieoram aveva dei fratelli, figli di Giosafat: Azaria, Ieiel, Zaccaria, Azaria, Micael e Sefatia; tutti questi erano figli di Giosafat, re d'Israele;
21:3 e il padre loro aveva fatto a essi grandi doni d'argento, d'oro e di cose preziose, con delle città fortificate in Giuda, ma aveva lasciato il regno a Ieoram, perché era il primogenito.
21:4 Quando Ieoram ebbe preso possesso del regno di suo padre e vi si fu solidamente stabilito, fece morire di spada tutti i suoi fratelli, come pure alcuni dei capi d'Israele.
21:5 Ieoram aveva trentadue anni quando cominciò a regnare, e regnò otto anni a Gerusalemme.
21:6 Egli seguì l'esempio dei re d'Israele, come aveva fatto la casa di Acab; poiché aveva per moglie una figlia di Acab; e fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE.
21:7 Tuttavia il SIGNORE non volle distruggere la casa di Davide, a motivo del patto che aveva stabilito con Davide, e della promessa che aveva fatta di lasciare sempre una lampada a lui e ai suoi figli.
21:8 Ai suoi tempi, Edom si ribellò, sottraendosi al giogo di Giuda, e si diede un re.
21:9 Allora Ieoram partì con i suoi capi e con tutti i suoi carri; di notte si alzò, sconfisse gli Edomiti che avevano accerchiato lui e i capitani dei carri.
21:10 Così Edom si è ribellato sottraendosi al giogo di Giuda fino a oggi. In quel medesimo tempo, anche Libna si ribellò e si sottrasse al giogo di Giuda, perché Ieoram aveva abbandonato il SIGNORE, Dio dei suoi padri.
21:11 Ieoram fece anch'egli degli alti luoghi sui monti di Giuda, spinse gli abitanti di Gerusalemme alla prostituzione, e sviò Giuda.
21:12 E gli giunse uno scritto da parte del profeta Elia, che diceva: «Così dice il SIGNORE, Dio di Davide tuo padre: "Poiché tu non hai camminato per le vie di Giosafat, tuo padre, e per le vie di Asa, re di Giuda,
21:13 ma hai camminato per la via dei re d'Israele; poiché hai spinto alla prostituzione Giuda e gli abitanti di Gerusalemme, come la casa di Acab vi ha spinto Israele, e perché hai ucciso i tuoi fratelli, membri della famiglia di tuo padre, che erano migliori di te,
21:14 ecco, il SIGNORE colpirà con un gran flagello il tuo popolo, i tuoi figli, le tue mogli, e tutto quello che ti appartiene.
21:15 Tu avrai una grave malattia, una malattia intestinale, che si aggraverà di giorno in giorno, finché gli intestini ti vengano fuori per effetto del male"».
21:16 Il SIGNORE risvegliò contro Ieoram lo spirito dei Filistei e degli Arabi, che confinano con gli Etiopi;
21:17 essi salirono contro Giuda, l'invasero, portarono via tutte le ricchezze che si trovavano nella casa del re, e anche i suoi figli e le sue mogli, in modo che non gli rimase altro figlio se non Ioacaz, che era il più piccolo.
21:18 Dopo tutto questo il SIGNORE lo colpì con una malattia intestinale incurabile.
21:19 E, con l'andar del tempo, verso la fine del secondo anno, gli intestini gli vennero fuori, in seguito alla malattia; morì in mezzo ad atroci sofferenze; il suo popolo non bruciò profumi in suo onore, come aveva fatto per i suoi padri.
21:20 Aveva trentadue anni quando cominciò a regnare, e regnò otto anni a Gerusalemme. Se ne andò senza essere rimpianto, e fu sepolto nella città di Davide, ma non nelle tombe dei re.
2R 8:24-29; 9:1-29
22:1 Gli abitanti di Gerusalemme, al posto di Ieoram, proclamarono re Acazia, il più giovane dei suoi figli; poiché la truppa che era entrata con gli Arabi nell'accampamento, aveva ucciso tutti i più grandi d'età. Così regnò Acazia, figlio di Ieoram, re di Giuda.
22:2 Acazia aveva quarantadue anni quando cominciò a regnare, e regnò un anno a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Atalia, figlia di Omri.
22:3 Anch'egli seguì l'esempio della casa di Acab, perché sua madre, che era sua consigliera, lo spingeva ad agire empiamente.
22:4 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, come quelli della casa di Acab, perché, dopo la morte di suo padre, questi furono suoi consiglieri, per sua rovina.
22:5 Fu pure dietro loro consiglio che egli andò con Ieoram, figlio di Acab, re d'Israele, a combattere contro Azael, re di Siria, a Ramot di Galaad. I Siri ferirono Ieoram;
22:6 e questi tornò a Izreel per farsi curare delle ferite che aveva ricevute dai Siri a Rama, quando combatteva contro Azael, re di Siria. E Acazia, figlio di Ieoram re di Giuda, scese a Izreel a veder Ieoram, figlio di Acab, perché questi era ammalato.
22:7 Fu volontà di Dio che Acazia, per sua rovina, si recò da Ieoram; perché, quando fu giunto, uscì con Ieoram incontro a Ieu, figlio di Nimsi, che il SIGNORE aveva unto per sterminare la casa di Acab.
22:8 Mentre Ieu faceva giustizia contro la casa di Acab, trovò i capi di Giuda e i figli dei fratelli di Acazia che erano al servizio di Acazia, e li uccise.
22:9 Poi fece cercare Acazia, che si era nascosto a Samaria; Acazia fu preso, portato da Ieu, messo a morte, e poi seppellito; perché si diceva: «È il figlio di Giosafat, che cercava il SIGNORE con tutto il suo cuore». E nella casa di Acazia non rimase più nessuno che fosse capace di regnare.
=2R 11:1-3; Pr 28:28; Is 8:17
22:10 Quando Atalia, madre di Acazia, vide che suo figlio era morto, si mise a distruggere tutta la stirpe reale della casa di Giuda.
22:11 Ma Ieosabet, figlia del re, prese Ioas, figlio di Acazia, lo tolse dai figli del re che erano messi a morte, e lo mise con la sua balia in una camera da letto. Così Ieosabet, figlia del re Ieoram, moglie del sacerdote Ieoiada (era sorella di Acazia), lo nascose alle ricerche d'Atalia, che non lo mise a morte.
22:12 Ed egli rimase nascosto presso di loro nel tempio di Dio per sei anni; intanto, Atalia regnava sul paese.
=2R 11:4-20; 2P 2:9
23:1 Il settimo anno, Ieoiada, fattosi coraggio, fece un'alleanza con i capi di centurie, Azaria figlio di Ieroam, Ismaele figlio di Ioanan, Azaria figlio di Obed, Maaseia figlio di Adaia, ed Elisafat figlio di Zicri.
23:2 Essi percorsero Giuda, radunarono i Leviti di tutte le città di Giuda e i capi delle case patriarcali d'Israele, e vennero a Gerusalemme.
23:3 Tutta l'assemblea fece alleanza con il re nella casa di Dio. Ieoiada disse loro: «Ecco, il figlio del re regnerà, come il SIGNORE ha promesso relativamente ai figli di Davide.
23:4 Ecco quello che voi farete: un terzo di quelli tra voi che entrano in servizio il giorno del sabato, sacerdoti e Leviti, starà di guardia alle porte del tempio;
23:5 un altro terzo starà nella casa del re, e l'altro terzo alla porta di Iesod. Tutto il popolo starà nei cortili della casa del SIGNORE.
23:6 Ma nessuno entri nella casa del SIGNORE, tranne i sacerdoti e i Leviti di servizio; questi entreranno, perché sono consacrati; ma tutto il popolo si atterrà all'ordine del SIGNORE.
23:7 I Leviti circonderanno il re, da ogni lato, ognuno con le armi alla mano; e chiunque cercherà di penetrare nella casa di Dio, sia messo a morte; e voi starete con il re, quando entrerà e quando uscirà».
23:8 I Leviti e tutto Giuda eseguirono tutti gli ordini dati dal sacerdote Ieoiada; ognuno di essi prese i suoi uomini: quelli che entravano in servizio il giorno del sabato, e quelli che uscivano di servizio il giorno del sabato; poiché il sacerdote Ieoiada non aveva licenziato le mute uscenti.
23:9 Il sacerdote Ieoiada diede ai capi di centurie le lance, gli scudi grandi e i piccoli scudi che erano appartenuti a Davide e che stavano nella casa di Dio.
23:10 Dispose tutto il popolo attorno al re, ciascuno con l'arma in mano, dal lato destro al lato sinistro della casa, presso l'altare e presso la casa.
23:11 Allora condussero fuori il figlio del re, gli posero in testa il diadema, gli consegnarono la legge, e lo proclamarono re; Ieoiada e i suoi figli lo unsero, ed esclamarono: «Viva il re!»
23:12 Quando Atalia udì il rumore del popolo che accorreva e acclamava il re, andò verso il popolo nella casa del SIGNORE.
23:13 Guardò, e vide il re in piedi sul suo palco, all'ingresso; i capitani e i trombettieri erano accanto al re; tutto il popolo del paese era in festa al suono delle trombe; e i cantori, con i loro strumenti musicali, dirigevano i canti di lode. Allora Atalia si stracciò le vesti, e gridò: «Congiura! Congiura!»
23:14 Ma il sacerdote Ieoiada fece venir fuori i capi di centurie che comandavano l'esercito, e disse loro: «Fatela uscire dalle file; e chiunque la seguirà sia ucciso con la spada!» Infatti il sacerdote aveva detto: «Non sia uccisa nella casa del SIGNORE».
23:15 Così quelli le aprirono un varco con le mani, e lei giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e là fu uccisa.
23:16 Ieoiada, tutto il popolo e il re, fecero un'alleanza per la quale Israele doveva essere il popolo del SIGNORE.
23:17 Tutto il popolo entrò nel tempio di Baal, e lo demolì: fece a pezzi tutti i suoi altari e le sue immagini, e uccise davanti agli altari Mattan, sacerdote di Baal.
23:18 Poi Ieoiada affidò la sorveglianza della casa del SIGNORE ai sacerdoti levitici, che Davide aveva ripartiti in classi preposte alla casa del SIGNORE per offrire olocausti al SIGNORE, com'è scritto nella legge di Mosè, con gioia e con canto di lodi, secondo le disposizioni di Davide.
23:19 Collocò i portinai alle porte della casa del SIGNORE, affinché nessuno vi entrasse che fosse impuro per qualsiasi ragione.
23:20 E prese i capi di centurie, gli uomini ragguardevoli, quelli che avevano autorità sul popolo e tutto il popolo del paese, e fece scendere il re dalla casa del SIGNORE. Entrarono nella casa del re per la porta superiore, e fecero sedere il re sul trono reale.
23:21 Tutto il popolo del paese era in festa e la città rimase tranquilla, quando Atalia fu uccisa con la spada.
=2R 12:1-16; Sl 69:9
24:1 Ioas aveva sette anni quando cominciò a regnare, e regnò quarant'anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Sibia da Beer-Sceba.
24:2 Ioas fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE per tutto il tempo che visse il sacerdote Ieoiada.
24:3 Ieoiada prese per lui due mogli, dalle quali egli ebbe dei figli e delle figlie.
24:4 Dopo queste cose venne in cuore a Ioas di restaurare la casa del SIGNORE.
24:5 Radunò i sacerdoti e i Leviti, e disse loro: «Andate per le città di Giuda, e raccogliete anno per anno in tutto Israele del denaro per restaurare la casa del vostro Dio; e guardate di sollecitare la cosa». Ma i Leviti non si affrettarono.
24:6 Allora il re chiamò Ieoiada loro capo e gli disse: «Perché non hai fatto in modo che i Leviti portassero da Giuda e da Gerusalemme la tassa che Mosè, servo del SIGNORE, e l'assemblea d'Israele stabilirono per la tenda della testimonianza?»
24:7 Infatti l'empia Atalia e i suoi figli avevano saccheggiato la casa di Dio e avevano perfino adoperato per i Baal tutte le cose consacrate della casa del SIGNORE.
24:8 Il re dunque comandò che si facesse una cassa e che la si mettesse fuori, alla porta della casa del SIGNORE.
24:9 Poi fu ordinato in Giuda e in Gerusalemme che si portasse al SIGNORE la tassa che Mosè, servo di Dio, aveva imposta a Israele nel deserto.
24:10 Tutti i capi e tutto il popolo se ne rallegrarono e portarono il denaro, e lo mettevano nella cassa finché tutti ebbero pagato.
24:11 Quand'era il momento che i Leviti dovevano portare la cassa agli ispettori reali, perché vedevano che c'era molto denaro, il segretario del re e il commissario del sommo sacerdote venivano a vuotare la cassa; la prendevano, poi la riportavano al suo posto; facevano così ogni giorno, e raccolsero denaro in abbondanza.
24:12 Il re e Ieoiada lo davano a quanti erano incaricati di eseguire i lavori della casa del SIGNORE; e questi pagavano degli scalpellini e dei falegnami per restaurare la casa del SIGNORE, e anche dei lavoratori del ferro e del rame per restaurare la casa del SIGNORE.
24:13 Così gli incaricati dei lavori si misero all'opera, e per le loro mani furono compiute le riparazioni; essi rimisero la casa di Dio in buono stato, e la consolidarono.
24:14 Quand'ebbero finito, portarono davanti al re e davanti a Ieoiada il rimanente del denaro, con il quale si fecero degli utensili per la casa del SIGNORE: degli utensili per il servizio e per gli olocausti, delle coppe, e altri utensili d'oro e d'argento. E durante tutta la vita di Ieoiada, si offrirono continuamente olocausti nella casa del SIGNORE.
24:15 Ma Ieoiada, fattosi vecchio e sazio di giorni, morì; quando morì, aveva centotrent'anni;
24:16 e fu sepolto nella città di Davide con i re, perché aveva fatto del bene in Israele, per il servizio di Dio e della sua casa.
2R 12:17-21; Mt 23:35 (Ga 5:7; Ap 3:11)
24:17 Dopo la morte di Ieoiada, i capi di Giuda andarono dal re e si prostrarono davanti a lui; allora il re diede loro ascolto;
24:18 ed essi abbandonarono la casa del SIGNORE, Dio dei loro padri, e servirono gli idoli di Astarte e gli altri idoli; e questa loro colpa provocò l'ira del SIGNORE contro Giuda e contro Gerusalemme.
24:19 Il SIGNORE mandò loro dei profeti per ricondurli a sé e questi protestarono contro la loro condotta, ma essi non vollero ascoltarli.
24:20 Allora lo Spirito di Dio investì Zaccaria, figlio del sacerdote Ieoiada, il quale stando in piedi in mezzo al popolo, disse: «Così dice Dio: "Perché trasgredite i comandamenti del SIGNORE? Voi non prospererete; poiché avete abbandonato il SIGNORE, anch'egli vi abbandonerà"».
24:21 Ma quelli fecero una congiura contro di lui, e lo lapidarono per ordine del re, nel cortile della casa del SIGNORE.
24:22 Il re Ioas non si ricordò della benevolenza usata verso di lui da Ieoiada, padre di Zaccaria, e gli uccise il figlio; il quale, morendo, disse: «Il SIGNORE lo veda e ne chieda conto!»
24:23 Trascorso quell'anno, l'esercito dei Siri salì contro Ioas, e venne in Giuda e a Gerusalemme. Essi misero a morte fra il popolo tutti i capi, e inviarono tutto il bottino al re di Damasco.
24:24 Benché l'esercito dei Siri fosse venuto con un piccolo numero di uomini, tuttavia il SIGNORE diede loro nelle mani un esercito grandissimo, perché quelli avevano abbandonato il SIGNORE, Dio dei loro padri. Così i Siri fecero giustizia di Ioas.
24:25 Quando questi partirono da lui, lasciandolo in gravi sofferenze, i suoi servitori tramarono contro di lui una congiura perché egli aveva versato il sangue dei figli del sacerdote Ieoiada, e lo uccisero nel suo letto. Così morì, e fu sepolto nella città di Davide, ma non nelle tombe dei re.
24:26 Quelli che congiurarono contro di lui, furono Zabad, figlio di Simeat, un Ammonita, e Iozabad, figlio di Simrit, una Moabita.
24:27 Per quanto concerne i suoi figli, il gran numero di tributi impostigli e il restauro della casa di Dio, si trova scritto nelle memorie del libro dei re.
E Amasia, suo figlio, regnò al suo posto.
2R 14:1-7; 2Co 6:14
25:1 Amasia aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ieoaddan ed era di Gerusalemme.
25:2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, ma non di tutto cuore.
25:3 Quando il regno fu bene assicurato nelle sue mani, egli fece morire quei suoi servitori che avevano ucciso il re suo padre.
25:4 Ma non fece morire i loro figli, conformandosi a quanto è scritto nella legge, nel libro di Mosè, dove il SIGNORE ha dato questo comandamento: «Non si metteranno a morte i padri per colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato».
25:5 Poi Amasia radunò quelli di Giuda, e li distribuì secondo le loro case patriarcali sotto i capi di migliaia e sotto i capi di centinaia, per tutto Giuda e Beniamino; ne fece il censimento dall'età di vent'anni in su, e trovò trecentomila uomini scelti, abili alla guerra e capaci di maneggiare la lancia e lo scudo.
25:6 Assoldò anche centomila uomini d'Israele, forti e valorosi, per cento talenti d'argento.
25:7 Ma un uomo di Dio venne da lui, e gli disse: «O re, l'esercito d'Israele non vada con te, poiché il SIGNORE non è con Israele, con tutti questi figli d'Efraim!
25:8 Ma, se vuoi andare, compòrtati pure valorosamente nella battaglia, ma Dio ti abbatterà davanti al nemico; perché Dio ha il potere di soccorrere e di abbattere».
25:9 Amasia disse all'uomo di Dio: «E che fare di quei cento talenti che ho dati all'esercito d'Israele?» L'uomo di Dio rispose: «Il SIGNORE è in grado di darti molto di più di questo».
25:10 Allora Amasia separò l'esercito che gli era venuto da Efraim, affinché se ne tornasse al suo paese; ma questa gente fu gravemente irritata contro Giuda, e se ne tornò a casa, accesa d'ira.
25:11 Amasia, preso coraggio, si mise alla testa del suo popolo, andò nella valle del Sale, e sconfisse diecimila uomini dei figli di Seir;
25:12 e i figli di Giuda ne catturarono vivi altri diecimila; li condussero in cima alla Ròcca, e li precipitarono giù dall'alto della Ròcca, in modo che tutti rimasero sfracellati.
25:13 Ma gli uomini dell'esercito che Amasia aveva licenziati, perché non andassero con lui alla guerra, piombarono sulle città di Giuda, da Samaria fino a Bet-Oron; ne uccisero tremila abitanti e portarono via molto bottino.
2Cr 28:23; =2R 14:8-20; Gr 2:19
25:14 Amasia, ritornato dalla sconfitta degli Idumei, si fece portare gli dèi dei figli di Seir, li stabilì come suoi dèi, si prostrò davanti a loro, e bruciò dei profumi in loro onore.
25:15 Perciò il SIGNORE si accese d'ira contro Amasia, e gli mandò un profeta per dirgli: «Perché hai cercato gli dèi di questo popolo, che non hanno liberato il popolo loro dalla tua mano?»
25:16 Mentre egli parlava al re, questi gli disse: «Ti abbiamo forse fatto consigliere del re? Smettila! Perché vorresti essere ucciso?» Allora il profeta se ne andò, dicendo: «Io so che Dio ha deciso di distruggerti, perché hai fatto questo, e non hai dato ascolto al mio consiglio».
25:17 Allora Amasia, re di Giuda, dopo aver preso consiglio, inviò dei messaggeri a Ioas, figlio di Ioacaz, figlio di Ieu, re d'Israele, per dirgli: «Vieni, mettiamoci faccia a faccia!»
25:18 Ioas, re d'Israele, fece dire ad Amasia, re di Giuda: «Lo spino del Libano mandò a dire al cedro del Libano: "Dà tua figlia in moglie a mio figlio". Ma le bestie selvatiche del Libano passarono, e calpestarono lo spino.
25:19 Tu hai detto: "Ecco, io ho sconfitto gli Idumei!" e il tuo cuore, reso orgoglioso, ti ha portato a gloriarti. Stattene a casa tua. Perché impegnarti in una disgraziata impresa che condurrebbe alla rovina te e Giuda con te?»
25:20 Ma Amasia non gli volle dar retta; perché la cosa era diretta da Dio affinché fossero dati in mano del nemico, perché avevano cercato gli dèi di Edom.
25:21 Allora Ioas, re d'Israele, salì, ed egli e Amasia, re di Giuda, si trovarono l'uno di fronte all'altro a Bet-Semes, che apparteneva a Giuda.
25:22 Giuda rimase sconfitto da Israele, e quelli di Giuda fuggirono, ognuno alla sua tenda.
25:23 Ioas, re d'Israele, fece prigioniero, a Bet-Semes, Amasia, re di Giuda, figlio di Ioas, figlio di Ioacaz; lo condusse a Gerusalemme, e fece una breccia di quattrocento cubiti nelle mura di Gerusalemme, dalla porta di Efraim alla porta dell'Angolo.
25:24 Prese tutto l'oro e l'argento e tutti i vasi che si trovavano nella casa di Dio in custodia di Obed-Edom, e i tesori della casa del re; prese pure degli ostaggi, e se ne tornò a Samaria.
25:25 Amasia, figlio di Ioas, re di Giuda, visse ancora quindici anni dopo la morte di Ioas, figlio di Ioacaz, re d'Israele.
25:26 Il rimanente delle azioni di Amasia, le prime e le ultime, si trova scritto nel libro dei re di Giuda e d'Israele.
25:27 Dopo che Amasia ebbe abbandonato il SIGNORE, fu ordita contro di lui una congiura a Gerusalemme, ed egli fuggì a Lachis; ma lo fecero inseguire fino a Lachis, e là fu messo a morte.
25:28 Da quel luogo fu trasportato sopra dei cavalli, e quindi sepolto con i suoi padri nella città di Giuda.
2R 14:21-22; 15:1-4; Sl 1:1-3
26:1 Allora tutto il popolo di Giuda prese Uzzia, che aveva sedici anni, e lo fece re al posto di Amasia suo padre.
26:2 Egli ricostruì Elot e la riconquistò a Giuda, dopo che il re si fu addormentato con i suoi padri.
26:3 Uzzia aveva sedici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantadue anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iecolia, ed era di Gerusalemme.
26:4 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, interamente come aveva fatto Amasia suo padre.
26:5 Si diede con diligenza a cercare Dio mentre visse Zaccaria, che aveva l'intelligenza delle visioni di Dio; e finché cercò il SIGNORE, Dio lo fece prosperare.
26:6 Egli uscì e mosse guerra ai Filistei, abbatté le mura di Gat, le mura di Iabne e le mura di Asdod e costruì delle città nel territorio di Asdod, e in quello dei Filistei.
26:7 E Dio gli diede aiuto contro i Filistei, contro gli Arabi che abitavano a Gur-Baal, e contro i Maoniti.
26:8 Gli Ammoniti pagavano un tributo a Uzzia; e la sua fama si sparse sino ai confini dell'Egitto, perché era diventato potentissimo.
26:9 Uzzia costruì pure delle torri a Gerusalemme, sulla porta dell'Angolo, sulla porta della Valle e sulla Svolta, e le fortificò.
26:10 Costruì delle torri nel deserto e scavò molte cisterne perché possedeva una grande quantità di bestiame; ne scavò pure nella parte bassa del paese e nella pianura; aveva dei lavoranti e viticultori per i monti e nelle terre fruttifere, perché amava l'agricoltura.
26:11 Uzzia aveva inoltre un esercito di combattenti che andava alla guerra per schiere, composte secondo il numero del censimento fattone dal segretario Ieiel e dal commissario Maaseia, e messe sotto il comando di Anania, uno dei generali del re.
26:12 Il numero totale dei capi delle case patriarcali, degli uomini forti e valorosi, era di duemilaseicento.
26:13 Essi avevano al loro comando un esercito di trecentosettemilacinquecento combattenti, preparati a entrare in guerra con gran valore, per sostenere il re contro il nemico.
26:14 Uzzia fornì a tutto l'esercito scudi, lance, elmi, corazze, archi e fionde da scagliar sassi.
26:15 Fece fare, a Gerusalemme, delle macchine inventate da esperti per collocarle sulle torri e sugli angoli, per scagliar saette e grosse pietre. La sua fama raggiunse paesi lontani, perché egli fu meravigliosamente soccorso, finché divenne potente.
2R 15:5-7 (Nu 12; 2R 5:20-27) Da 4:37; 1Ti 5:20-21
26:16 Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì, ed egli commise un'infedeltà contro il SIGNORE, il suo Dio, entrando nel tempio del SIGNORE per bruciare dell'incenso sull'altare dei profumi.
26:17 Ma il sacerdote Azaria entrò dopo di lui con ottanta sacerdoti del SIGNORE, uomini coraggiosi,
26:18 i quali si opposero al re Uzzia, e gli dissero: «Non spetta a te, Uzzia, di offrire incenso al SIGNORE, ma ai sacerdoti, figli d'Aaronne, che sono consacrati per offrire i profumi! Esci dal santuario, poiché tu hai commesso un'infedeltà! E questo non ti tornerà a gloria davanti a Dio, al SIGNORE».
26:19 Allora Uzzia, che teneva in mano un turibolo per offrire l'incenso, si adirò. E mentre si adirava contro i sacerdoti, la lebbra gli scoppiò sulla fronte, in presenza dei sacerdoti, nella casa del SIGNORE, presso l'altare dei profumi.
26:20 Il sommo sacerdote Azaria e tutti gli altri sacerdoti lo guardarono, ed ecco che aveva la lebbra sulla fronte; e lo fecero uscire in fretta, ed egli stesso si affrettò ad andarsene fuori, perché il SIGNORE lo aveva colpito.
26:21 Il re Uzzia fu lebbroso fino al giorno della sua morte e rimase nell'infermeria come lebbroso, perché era escluso dalla casa del SIGNORE; e Iotan, suo figlio, era a capo della casa reale e rendeva giustizia al popolo del paese.
26:22 Il rimanente delle azioni di Uzzia, le prime e le ultime, è stato scritto dal profeta Isaia, figlio di Amots.
26:23 Uzzia si addormentò con i suoi padri e fu sepolto con i suoi padri nel campo delle tombe dei re, perché si diceva: «È lebbroso». E Iotam, suo figlio, regnò al suo posto.
2R 15:32-38; Pr 21:29; 3Gv 12
27:1 Iotam aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusa, figlia di Sadoc.
27:2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, interamente come aveva fatto Uzzia suo padre; soltanto non entrò nel tempio del SIGNORE, ma il popolo continuava a corrompersi.
27:3 Egli costruì la porta superiore della casa del SIGNORE, e fece molti lavori sulle mura di Ofel.
27:4 Costruì anche delle città nella regione montuosa di Giuda, e dei castelli e delle torri nelle foreste.
27:5 Egli mosse guerra al re dei figli di Ammon, e vinse gli Ammoniti. I figli di Ammon gli diedero quell'anno cento talenti d'argento, diecimila cori di grano e diecimila d'orzo; e altrettanto gli pagarono il secondo e il terzo anno.
27:6 Così Iotam divenne potente, perché camminò con costanza davanti al SIGNORE, suo Dio.
27:7 Il rimanente delle azioni di Iotam, tutte le sue guerre e le sue imprese si trovano scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda.
27:8 Aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme.
27:9 Iotam si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide. E Acaz, suo figlio, regnò al suo posto.
2R 16:1-6 (Is 7:1-10:4) 2R 6:22-23; Mt 25:35-36
28:1 Acaz aveva vent'anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme.
Egli non fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, come aveva fatto Davide suo padre;
28:2 ma seguì la via dei re d'Israele, e fece perfino delle immagini di metallo fuso per i Baali,
28:3 bruciò dei profumi nella valle di Ben-Innom, e fece passare per il fuoco i suoi figli, seguendo le pratiche abominevoli delle nazioni che il SIGNORE aveva scacciate davanti ai figli d'Israele;
28:4 offriva sacrifici e incenso sugli alti luoghi, sulle colline, e sotto ogni albero verdeggiante.
28:5 Perciò il SIGNORE, il suo Dio, lo diede nelle mani del re di Siria; i Siri lo sconfissero e gli presero un gran numero di prigionieri che deportarono a Damasco. E fu anche dato in mano del re d'Israele, che gli inflisse una grande sconfitta.
28:6 Infatti Peca, figlio di Remalia, uccise in un giorno, in Giuda, centoventimila uomini, tutta gente valorosa, perché avevano abbandonato il SIGNORE, Dio dei loro padri.
28:7 Zicri, un prode di Efraim, uccise Maaseia, figlio del re, Azricam, maggiordomo del palazzo reale, ed Elcana, che teneva il secondo posto dopo il re.
28:8 I figli d'Israele condussero via dai loro fratelli duecentomila prigionieri, fra donne, figli e figlie; e ne ricavarono pure un grande bottino, che portarono a Samaria.
28:9 Là c'era un profeta del SIGNORE, di nome Oded. Egli uscì incontro all'esercito che tornava a Samaria, e disse loro: «Ecco, il SIGNORE, Dio dei vostri padri, nella sua ira contro Giuda, ve li ha dati nelle mani; e voi li avete uccisi con tal furore, che è giunto fino al cielo.
28:10 E ora, pretendete di sottomettere come schiavi e come schiave i figli e le figlie di Giuda e di Gerusalemme! Ma voi, voi stessi, non siete forse colpevoli verso il SIGNORE, vostro Dio?
28:11 Ascoltatemi dunque, e rimandate i prigionieri che avete fatti tra i vostri fratelli; perché l'ardente ira del SIGNORE vi sovrasta».
28:12 Allora alcuni tra i capi dei figli di Efraim, Azaria figlio di Iocanan, Berechia figlio di Mesillemot, Ezechia figlio di Sallum e Amasa figlio di Cadlai, si alzarono contro quelli che tornavano dalla guerra,
28:13 e dissero loro: «Voi non condurrete qua dentro i prigionieri; perché voi vi proponete una cosa che ci renderà colpevoli davanti al SIGNORE, accrescendo il numero dei nostri peccati e delle nostre colpe; poiché noi siamo già molto colpevoli, e l'ira del SIGNORE arde contro Israele».
28:14 Allora i soldati abbandonarono i prigionieri e il bottino in presenza dei capi e di tutta l'assemblea.
28:15 Gli uomini già citati per nome si alzarono e presero i prigionieri; del bottino si servirono per rivestire tutti quelli di loro che erano nudi; li rivestirono, li calzarono, diedero loro da mangiare e da bere, li unsero, condussero sopra degli asini tutti quelli che non si reggevano per la fatica, e li condussero a Gerico, la città delle palme, dai loro fratelli; poi se ne tornarono a Samaria.
2R 16:7-20; Is 1:2, ecc.
28:16 In quel tempo, il re Acaz mandò a chiedere soccorso ai re d'Assiria.
28:17 Gli Edomiti erano venuti di nuovo, avevano sconfitto Giuda e condotto via dei prigionieri.
28:18 I Filistei pure avevano invaso le città della pianura e della regione meridionale di Giuda, e avevano preso Bet-Semes, Aialon, Ghederot, Soco e i villaggi che ne dipendevano, Timna e i villaggi che ne dipendevano, Ghimzo e i villaggi che ne dipendevano, e vi si erano stabiliti.
28:19 Poiché il SIGNORE aveva umiliato Giuda a causa di Acaz, re d'Israele, perché aveva rotto ogni freno in Giuda, e aveva commesso ogni sorta d'infedeltà contro il SIGNORE,
28:20 Tilgat-Pilneser, re d'Assiria, marciò contro di lui, lo ridusse alle strette, e non lo sostenne affatto.
28:21 Infatti Acaz aveva spogliato la casa del SIGNORE, il palazzo del re e dei capi, e aveva dato tutto al re d'Assiria; ma a nulla gli era giovato.
28:22 Nel tempo in cui si trovava alle strette, questo medesimo re Acaz continuò più che mai a commettere delle infedeltà contro il SIGNORE.
28:23 Offrì sacrifici agli dèi di Damasco, che l'avevano sconfitto e disse: «Poiché gli dèi dei re di Siria aiutano quelli, io offrirò loro dei sacrifici ed essi aiuteranno anche me». Ma furono invece la rovina sua e di tutto Israele.
28:24 Acaz radunò gli utensili della casa di Dio, fece a pezzi gli utensili della casa di Dio, chiuse le porte della casa del SIGNORE, si fece degli altari a ogni incrocio di Gerusalemme,
28:25 e stabilì degli alti luoghi in tutte le città di Giuda per offrire incenso ad altri dèi. Così provocò l'ira del SIGNORE, Dio dei suoi padri.
28:26 Il rimanente delle sue imprese e di tutte le sue azioni, le prime e le ultime, si trova scritto nel libro dei re di Giuda e d'Israele.
28:27 Acaz si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto in città, a Gerusalemme, perché non lo vollero mettere nelle tombe dei re d'Israele. Ed Ezechia, suo figlio, regnò al suo posto.
2R 18:1-6; 2Cr 34:1-10; Is 52:1; Gv 2:17 (Is 36-39)
29:1 Ezechia aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abiia, figlia di Zaccaria.
29:2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, proprio come aveva fatto Davide suo padre.
29:3 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, riaprì le porte della casa del SIGNORE, e le restaurò.
29:4 Fece venire i sacerdoti e i Leviti, li radunò sulla piazza orientale,
29:5 e disse loro: «Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi, e santificate la casa del SIGNORE, Dio dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni immondezza.
29:6 I nostri padri infatti sono stati infedeli e hanno fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE, nostro Dio, l'hanno abbandonato, hanno cessato di volger la faccia verso la casa del SIGNORE, e le hanno voltato le spalle.
29:7 Hanno chiuso le porte del portico, hanno spento le lampade, non hanno più bruciato profumi né offerto olocausti nel santuario del Dio d'Israele.
29:8 Perciò l'ira del SIGNORE ha colpito Giuda e Gerusalemme; egli li ha abbandonati alle oppressioni, alla desolazione e agli scherni, come vedete con i vostri occhi.
29:9 Ed ecco per questo, i nostri padri sono periti di spada, e i nostri figli, le nostre figlie e le nostre mogli sono deportati.
29:10 Ora io ho in cuore di fare un patto con il SIGNORE, Dio d'Israele, affinché la sua ira ardente si allontani da noi.
29:11 Figli miei, non siate negligenti; perché il SIGNORE ha scelto voi affinché stiate davanti a lui per servirlo, per essere suoi ministri, e per offrirgli incenso».
29:12 Allora i Leviti si alzarono: Maat, figlio di Amasai, Ioel, figlio di Azaria dei figli di Cheat. Dei figli di Merari: Chis, figlio d'Abdi, e Azaria, figlio di Iealleleel. Dei Ghersoniti: Ioà, figlio di Zimma, e Eden, figlio di Ioa.
29:13 Dei figli di Elisafan: Simri e Ieiel. Dei figli di Asaf: Zaccaria e Mattania.
29:14 Dei figli di Eman: Ieiel e Simei. Dei figli di Iedutun: Semaia e Uzziel.
29:15 Essi riunirono i loro fratelli e, dopo essersi santificati, vennero a purificare la casa del SIGNORE, secondo l'ordine del re, conformemente alle parole del SIGNORE.
29:16 I sacerdoti entrarono nell'interno della casa del SIGNORE per purificarla, e portarono fuori, nel cortile della casa del SIGNORE tutte le immondezze che trovarono nel tempio del SIGNORE; i Leviti le presero per portarle fuori e gettarle nel torrente Chidron.
29:17 Cominciarono queste purificazioni il primo giorno del primo mese; l'ottavo giorno dello stesso mese vennero al portico del SIGNORE; impiegarono otto giorni per purificare la casa del SIGNORE; il sedicesimo giorno del primo mese avevano finito.
29:18 Allora andarono dal re Ezechia, nel suo palazzo, e gli dissero: «Abbiamo purificato tutta la casa del SIGNORE, l'altare degli olocausti con tutti i suoi utensili, la tavola dei pani di presentazione con tutti i suoi utensili.
29:19 Abbiamo pure rimesso in buono stato e purificato tutti gli utensili che il re Acaz aveva profanati durante il suo regno, quando si rese infedele; ed ecco, stanno davanti all'altare del SIGNORE».
Le 9; Ed 6:16-18; Ml 3:4
29:20 Allora Ezechia, alzatosi presto, riunì i capi della città, e salì alla casa del SIGNORE.
29:21 Essi condussero sette tori, sette montoni, sette agnelli e sette capri, come sacrificio per il peccato, in favore del regno, del santuario e di Giuda. E il re ordinò ai sacerdoti, figli d'Aaronne, d'offrirli sull'altare del SIGNORE.
29:22 I sacerdoti scannarono i buoi, ne raccolsero il sangue, e lo sparsero sull'altare; scannarono i montoni, e ne sparsero il sangue sull'altare; e scannarono gli agnelli, e ne sparsero il sangue sull'altare.
29:23 Poi condussero i capri del sacrificio per il peccato davanti al re e all'assemblea, e questi posarono su di loro le mani.
29:24 I sacerdoti li scannarono, e ne offrirono il sangue sull'altare come sacrificio per il peccato, per fare l'espiazione dei peccati di tutto Israele; poiché il re aveva ordinato che si offrisse l'olocausto e il sacrificio per il peccato, in favore di tutto Israele.
29:25 Il re stabilì i Leviti nella casa del SIGNORE, con cembali, con saltèri e con cetre, secondo l'ordine di Davide, di Gad, il veggente del re, e del profeta Natan; poiché tale era il comandamento dato dal SIGNORE per mezzo dei suoi profeti.
29:26 E i Leviti presero il loro posto con gli strumenti di Davide; e i sacerdoti, con le trombe.
29:27 Allora Ezechia ordinò che si offrisse l'olocausto sull'altare; e nel momento in cui si cominciò l'olocausto, cominciò pure il canto del SIGNORE e il suono delle trombe, con l'accompagnamento degli strumenti di Davide, re d'Israele.
29:28 Tutta l'assemblea s'inchinò, e i cantori cominciarono a cantare e le trombe a sonare; tutto questo continuò fino alla fine dell'olocausto.
29:29 Quando l'offerta dell'olocausto fu finita, il re e tutti quelli che erano con lui s'inchinarono e si prostrarono.
29:30 Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di celebrare le lodi del SIGNORE con le parole di Davide e del veggente Asaf; e quelli le celebrarono con gioia, e s'inchinarono e si prostrarono.
29:31 Allora Ezechia disse: «Ora che vi siete consacrati al SIGNORE, avvicinatevi, e offrite vittime e sacrifici di ringraziamento nella casa del SIGNORE». E l'assemblea condusse vittime e offrì sacrifici di ringraziamento; e tutti quelli che avevano il cuore ben disposto, offrirono olocausti.
29:32 Il numero degli olocausti offerti dall'assemblea fu di settanta buoi, cento montoni, duecento agnelli: tutto per l'olocausto al SIGNORE.
29:33 Furono pure consacrati seicento buoi e tremila pecore.
29:34 Ma i sacerdoti erano troppo pochi, e non potevano scorticare tutti gli olocausti; perciò i loro fratelli, i Leviti, li aiutarono finché l'opera fu compiuta, e finché gli altri sacerdoti si furono santificati; perché i Leviti avevano messo più zelo dei sacerdoti nel santificarsi.
29:35 C'era pure abbondanza di olocausti, oltre ai grassi dei sacrifici di riconoscenza e alle libazioni degli olocausti. Così fu ristabilito il servizio della casa del SIGNORE.
29:36 Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che Dio avesse ben disposto il popolo, perché la cosa si era fatta senza titubanza.
(Za 1:3-6; Is 55:6-7)(Nu 9:1-14; Es 12:1-28; 2Cr 35:1-19) 1Co 5:8
30:1 Poi Ezechia inviò dei messaggeri per tutto Israele e Giuda, e scrisse anche lettere a Efraim e a Manasse, perché venissero alla casa del SIGNORE, a Gerusalemme, a celebrare la Pasqua in onore del SIGNORE, Dio d'Israele.
30:2 Il re, i suoi capi e tutta l'assemblea, in un consiglio tenuto a Gerusalemme, avevano deciso di celebrare la Pasqua il secondo mese.
30:3 Infatti non potevano celebrarla al tempo dovuto, perché i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente, e il popolo non si era radunato a Gerusalemme.
30:4 La cosa piacque al re e a tutta l'assemblea;
30:5 e stabilirono di proclamare un bando per tutto Israele, da Beer-Sceba fino a Dan, perché la gente venisse a Gerusalemme a celebrare la Pasqua in onore del SIGNORE, Dio d'Israele; infatti in passato essa non era stata celebrata in modo generale, secondo come è prescritto.
30:6 I corrieri dunque andarono con le lettere del re e dei suoi capi per tutto Israele e Giuda. E, conformemente all'ordine del re, dissero: «Figli d'Israele, tornate al SIGNORE, Dio d'Abraamo, d'Isacco e d'Israele, affinché egli torni al residuo che di voi è scampato dalle mani dei re d'Assiria.
30:7 Non siate come i vostri padri e come i vostri fratelli, che sono stati infedeli al SIGNORE, Dio dei loro padri, al punto che egli li ha dati in preda alla desolazione, come voi vedete.
30:8 Ora non irrigidite il vostro collo, come i padri vostri; date la mano al SIGNORE, venite al suo santuario che egli ha santificato per sempre, e servite il SIGNORE, vostro Dio, affinché la sua ardente ira si ritiri da voi.
30:9 Infatti, se tornate al SIGNORE, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno pietà presso quelli che li hanno fatti schiavi, e ritorneranno in questo paese; poiché il SIGNORE, vostro Dio, è clemente e misericordioso, e non volgerà la faccia lontano da voi, se tornate a lui».
30:10 Quei corrieri dunque passarono di città in città nel paese di Efraim e di Manasse, e fino a Zabulon; ma la gente si faceva beffe di loro e li derideva.
30:11 Tuttavia alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umiliarono, e vennero a Gerusalemme.
30:12 Anche in Giuda la mano di Dio operò in modo da dar loro un medesimo cuore per mettere a effetto l'ordine del re e dei capi, secondo la parola del SIGNORE.
30:13 Un gran popolo si riunì a Gerusalemme per celebrare la festa degli Azzimi, il secondo mese: fu un'assemblea immensa.
30:14 Si levarono e tolsero via gli altari sui quali si offrivano sacrifici a Gerusalemme, tolsero via tutti gli altari sui quali si offrivano incensi, e li gettarono nel torrente Chidron.
30:15 Poi sacrificarono l'agnello pasquale, il quattordicesimo giorno del secondo mese. I sacerdoti e i Leviti, i quali, presi da vergogna, si erano santificati, offrirono olocausti nella casa del SIGNORE;
30:16 e occuparono il posto assegnato loro dalla legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti facevano l'aspersione del sangue, che ricevevano dalle mani dei Leviti.
30:17 Siccome molti dell'assemblea non si erano santificati, i Leviti avevano l'incarico di sacrificare gli agnelli pasquali, consacrandoli al SIGNORE, per tutti quelli che non erano puri.
30:18 Infatti una gran parte del popolo, molti di Efraim, di Manasse, d'Issacar e di Zabulon non si erano purificati, e mangiarono la Pasqua, senza conformarsi a quanto è prescritto. Ma Ezechia pregò per loro, e disse: «Il SIGNORE, che è buono, perdoni
30:19 chiunque ha disposto il proprio cuore alla ricerca di Dio, il SIGNORE, Dio dei suoi padri, anche senza avere la purificazione richiesta dal santuario».
30:20 Il SIGNORE esaudì Ezechia, e perdonò il popolo.
30:21 Così i figli d'Israele che si trovarono a Gerusalemme celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con grande gioia; e ogni giorno i Leviti e i sacerdoti celebravano il SIGNORE con gli strumenti consacrati ad accompagnare le sue lodi.
30:22 Ezechia parlò al cuore di tutti i Leviti che mostravano grande intelligenza nel servizio del SIGNORE; e si fecero i pasti della festa durante i sette giorni, offrendo sacrifici di riconoscenza e lodando il SIGNORE, Dio dei loro padri.
30:23 Tutta l'assemblea deliberò di celebrare la festa per altri sette giorni; e la celebrarono con gioia durante questi sette giorni.
30:24 Infatti Ezechia, re di Giuda, aveva donato all'assemblea mille tori e settemila pecore, e i capi pure avevano donato all'assemblea mille tori e diecimila pecore; e un gran numero di sacerdoti si erano santificati.
30:25 Tutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti, i Leviti, tutta l'assemblea di quelli venuti da Israele e gli stranieri giunti dal paese d'Israele o stabiliti in Giuda, furono in festa.
30:26 Così ci fu gran gioia a Gerusalemme; dal tempo di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, non c'era stato nulla di simile a Gerusalemme.
30:27 Poi i sacerdoti e i Leviti si levarono e benedissero il popolo, e la loro voce fu udita, e la loro preghiera giunse fino al cielo, fino alla santa dimora del SIGNORE.
(Nu 18:8, ecc.; Ne 13:10-14; 10:35-39) 3Gv 5
31:1 Quando tutte queste cose furono compiute, tutti gli Israeliti che si trovavano lì partirono per le città di Giuda, frantumarono le statue, abbatterono gli idoli di Astarte, demolirono gli alti luoghi e gli altari in tutto Giuda e Beniamino, e in Efraim e in Manasse, in modo che nulla più ne rimase. Poi tutti i figli d'Israele se ne tornarono alle loro città, ciascuno nella sua proprietà.
31:2 Ezechia ristabilì le classi dei sacerdoti e dei Leviti nelle loro funzioni, ognuno secondo il genere del suo servizio: sacerdoti e Leviti, per gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, per il servizio, per la lode e per il canto, entro le porte del campo del SIGNORE.
31:3 Stabilì pure la parte che il re avrebbe prelevato dai suoi beni per gli olocausti, per gli olocausti del mattino e della sera, per gli olocausti dei sabati, dei noviluni e delle feste, come sta scritto nella legge del SIGNORE.
31:4 Ordinò al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, di dare ai sacerdoti e ai Leviti la loro parte, affinché potessero darsi all'adempimento della legge del SIGNORE.
31:5 Non appena quest'ordine fu pubblicato, i figli d'Israele diedero in gran quantità le primizie del grano, del vino, dell'olio, del miele, e di tutti i prodotti dei campi; e portarono la decima di ogni cosa, in abbondanza.
31:6 I figli d'Israele e di Giuda che abitavano nelle città di Giuda portarono anch'essi la decima degli armenti e delle greggi, e la decima delle cose sante che erano consacrate al SIGNORE, al loro Dio, e delle quali si fecero tanti ammassi.
31:7 Cominciarono a far affluire tutto in quegli ammassi il terzo mese, e finirono il settimo mese.
31:8 Ezechia e i capi vennero a vedere quanto era stato ammassato, e benedissero il SIGNORE e il suo popolo Israele.
31:9 Poi Ezechia interrogò i sacerdoti e i Leviti, relativamente a quegli ammassi;
31:10 e il sommo sacerdote Azaria, della casa di Sadoc, gli rispose: «Da che si è cominciato a portar le offerte nella casa del SIGNORE, abbiamo mangiato, ci siamo saziati, ed è rimasta roba in abbondanza, perché il SIGNORE ha benedetto il suo popolo; ed ecco qui la gran quantità che è rimasta».
31:11 Allora Ezechia ordinò che si preparassero delle stanze nella casa del SIGNORE; e furono preparate.
31:12 E vi riposero fedelmente le offerte, la decima e le cose consacrate. Conania, il Levita, ne ebbe la sovrintendenza, e Simei, suo fratello, era suo aiutante.
31:13 Ieiel, Aazia, Naat, Asael, Ierimot, Iozabad, Eliel, Ismachia, Maat e Benaia erano impiegati sotto la direzione di Conania e di suo fratello Simei, per ordine del re Ezechia e di Azaria, capo della casa di Dio.
31:14 Il Levita Core, figlio di Imna, guardiano della porta orientale, era responsabile dei doni volontari fatti a Dio per distribuire le offerte fatte al SIGNORE e le cose santissime.
31:15 Sotto di lui stavano Eden, Miniamin, Iesua, Semaia, Amaria, Secania, nelle città dei sacerdoti, come uomini di fiducia, per fare la distribuzione ai loro fratelli, grandi e piccoli, secondo le loro classi:
31:16 ai maschi registrati nelle loro genealogie dall'età di tre anni in su; a tutti quelli che entravano giornalmente nella casa del SIGNORE per fare il loro servizio secondo le loro funzioni e secondo le loro classi;
31:17 ai sacerdoti registrati secondo le loro case patriarcali; ai Leviti dall'età di vent'anni in su, secondo le loro funzioni e secondo le loro classi;
31:18 a quelli di tutta l'assemblea che erano registrati con tutti i loro bambini, con le loro mogli, con i loro figli e con le loro figlie, perché si consacravano fedelmente al servizio del santuario.
31:19 Per i sacerdoti, figli d'Aaronne, che abitavano in campagna, nelle campagne delle loro città, c'erano in ogni città degli uomini designati per nome per distribuire le porzioni a tutti i maschi tra i sacerdoti, e a tutti i Leviti registrati nelle genealogie.
31:20 Ezechia fece così per tutto Giuda; fece ciò che è buono, retto e vero davanti al SIGNORE, suo Dio.
31:21 In tutto quello che intraprese per il servizio del tempio di Dio, per la legge e per i comandamenti, cercando il suo Dio, mise tutto il cuore nella sua opera, e prosperò.
(2R 18:13-16; Is 36:1)(Is 10:5, ecc.; 22:1-14) Sl 118:6-9
32:1 Dopo queste cose e questi atti di fedeltà di Ezechia, Sennacherib, re d'Assiria, venne in Giuda, e cinse d'assedio le città fortificate, con l'intenzione d'impadronirsene.
32:2 Quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto e si proponeva di attaccare Gerusalemme,
32:3 deliberò con i suoi capi e con i suoi uomini valorosi di turare le sorgenti d'acqua che erano fuori della città; ed essi gli prestarono aiuto.
32:4 Si radunò dunque un gran numero di gente e turarono tutte le sorgenti e il torrente che scorreva attraverso il paese. «Perché», dicevano essi, «i re d'Assiria, venendo, dovrebbero trovare abbondanza d'acqua?»
32:5 Ezechia prese coraggio; e ricostruì tutte le mura dov'erano diroccate, rialzò le torri, costruì l'altro muro di fuori, fortificò Millo nella città di Davide, e fece fare una gran quantità d'armi e di scudi.
32:6 Diede dei capi militari al popolo, li riunì presso di sé sulla piazza della porta della città, e parlò al loro cuore, dicendo:
32:7 «Siate forti e coraggiosi! Non temete e non vi sgomentate a causa del re d'Assiria e della moltitudine che l'accompagna; perché con noi è Uno più grande di ciò che è con lui.
32:8 Con lui è un braccio di carne; con noi è il SIGNORE nostro Dio, per aiutarci e combattere le nostre battaglie». E il popolo fu rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda.
=(2R 18:17, ecc.; Is 36:2, ecc.) Sl 42:10-11
32:9 Dopo questo, Sennacherib, re d'Assiria, mentre stava di fronte a Lachis con tutte le sue forze, mandò i suoi servitori a Gerusalemme per dire a Ezechia, re di Giuda, e a tutti quelli di Giuda che si trovavano a Gerusalemme:
32:10 «Così parla Sennacherib, re degli Assiri: In chi confidate voi per rimanervene così assediati in Gerusalemme?
32:11 Ezechia v'inganna per ridurvi a morir di fame e di sete, quando dice: "Il SIGNORE, nostro Dio, ci libererà dalle mani del re d'Assiria!"
32:12 Non è lo stesso Ezechia che ha distrutto gli alti luoghi e gli altari del SIGNORE, e che ha detto a Giuda e a Gerusalemme: "Voi adorerete davanti a un unico altare e su quello offrirete profumi"?
32:13 Non sapete voi quello che io e i miei padri abbiamo fatto a tutti i popoli degli altri paesi? Gli dèi delle nazioni di quei paesi hanno forse potuto liberare i loro paesi dalla mia mano?
32:14 Qual è fra tutti gli dèi di queste nazioni che i miei padri hanno sterminate, quello che abbia potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? Potrebbe il vostro Dio liberar voi dalla mia mano?
32:15 Ora Ezechia non v'inganni e non vi svii in questa maniera; non gli prestate fede! Poiché nessun dio d'alcuna nazione o d'alcun regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano o dalla mano dei miei padri; quanto meno potrà il Dio vostro liberare voi dalla mia mano!»
32:16 I servi di Sennacherib parlarono ancora contro il SIGNORE Dio e contro il suo servo Ezechia.
32:17 Sennacherib scrisse pure delle lettere, insultando il SIGNORE, Dio d'Israele, e parlando contro di lui, in questi termini: «Come gli dèi delle nazioni degli altri paesi non hanno potuto liberare i loro popoli dalla mia mano, così neanche il Dio d'Ezechia potrà liberare dalla mia mano il suo popolo».
32:18 I servitori di Sennacherib gridarono ad alta voce, in lingua giudaica, rivolgendosi al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e potersi così impadronire della città.
32:19 E parlarono del Dio di Gerusalemme come degli dèi dei popoli della terra, che sono opera di mano d'uomo.
(2R 19; Is 37) Sl 18:50; 76:1, ecc.
32:20 Allora il re Ezechia e il profeta Isaia, figlio di Amots, pregarono a questo proposito, e alzarono fino al cielo il loro grido.
32:21 Il SIGNORE mandò un angelo che sterminò nell'accampamento del re d'Assiria tutti gli uomini forti e valorosi, i prìncipi e i capi. Il re se ne tornò svergognato al suo paese. Come fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figli lo uccisero là con la spada.
32:22 Così il SIGNORE salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re d'Assiria, e dalla mano di tutti gli altri, e rese sicure le loro frontiere.
32:23 Molti portarono a Gerusalemme offerte al SIGNORE, e oggetti preziosi a Ezechia, re di Giuda, il quale, da allora, acquistò prestigio agli occhi di tutte le nazioni.
(2R 20; Is 38; 39)
32:24 In quel tempo Ezechia fu colpito da una malattia che doveva condurlo alla morte; egli pregò il SIGNORE, e il SIGNORE gli parlò, e gli concesse un segno.
32:25 Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto; poiché il suo cuore s'inorgoglì, e l'ira del SIGNORE si volse contro di lui, contro Giuda e contro Gerusalemme.
32:26 Tuttavia Ezechia si umiliò dell'essersi inorgoglito in cuor suo: tanto egli, quanto gli abitanti di Gerusalemme; perciò l'ira del SIGNORE non si riversò sopra di loro durante la vita di Ezechia.
32:27 Ezechia ebbe immense ricchezze e grandissima gloria; e si costruì: depositi per riporvi argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, ogni sorta d'oggetti di valore;
32:28 magazzini per il grano, il vino, l'olio; stalle per ogni sorta di bestiame, e ovili per le pecore.
32:29 Si costruì delle città, ed ebbe greggi e mandrie in abbondanza, perché Dio gli aveva dato beni in gran quantità.
32:30 Ezechia fu colui che turò la sorgente superiore delle acque di Ghion e le convogliò giù direttamente attraverso il lato occidentale della città di Davide. Ezechia riuscì felicemente in tutte le sue imprese.
32:31 Tuttavia quando i capi di Babilonia gli inviarono dei messaggeri per informarsi del prodigio che era avvenuto nel paese, Dio lo abbandonò, per metterlo alla prova e conoscere tutto quello che egli aveva in cuore.
32:32 Le rimanenti azioni di Ezechia e le sue opere pie si trovano scritte nella visione del profeta Isaia, figlio di Amots, inserita nel libro dei re di Giuda e d'Israele.
32:33 Ezechia si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto sulla salita delle tombe dei figli di Davide; alla sua morte, tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme gli resero onore. Manasse, suo figlio, regnò al suo posto.
=2R 21:1-18 (Sl 107:10-16; 119:67, 71; Is 55:7)
33:1 Manasse aveva dodici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantacinque anni a Gerusalemme.
33:2 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE seguendo le abominazioni delle nazioni che il SIGNORE aveva scacciate davanti ai figli d'Israele.
33:3 Ricostruì gli alti luoghi che Ezechia suo padre aveva demoliti, eresse altari ai Baali, fece degli idoli di Astarte, e adorò tutto l'esercito del cielo e lo servì.
33:4 Costruì pure altari ad altri dèi nella casa del SIGNORE, riguardo alla quale il SIGNORE aveva detto: «In Gerusalemme sarà per sempre il mio nome!»
33:5 Costruì altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa del SIGNORE.
33:6 Fece passare i suoi figli per il fuoco nella valle di Ben-Innom; si diede alla magia, agli incantesimi, alla stregoneria, e istituì degli evocatori di spiriti e degli indovini; si abbandonò completamente a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua ira.
33:7 Mise l'immagine scolpita dell'idolo, che aveva fatto, nella casa di Dio, riguardo alla quale Dio aveva detto a Davide e a suo figlio Salomone: «In questa casa e a Gerusalemme, che io ho scelta fra tutte le tribù d'Israele, porrò il mio nome per sempre.
33:8 E farò in modo che Israele non muova più il piede dal paese che ho assegnato ai vostri padri, purché essi abbiano cura di mettere in pratica tutto quello che ho loro comandato, cioè tutta la legge, i precetti e le prescrizioni, dati per mezzo di Mosè.
33:9 Ma Manasse indusse Giuda e gli abitanti di Gerusalemme a sviarsi, e a far peggio delle nazioni che il SIGNORE aveva distrutte davanti ai figli d'Israele.
33:10 Il SIGNORE parlò a Manasse e al suo popolo, ma essi non ne tennero conto.
33:11 Allora il SIGNORE fece venire contro di loro i capi dell'esercito del re d'Assiria, che catturarono Manasse con uncini; e, legatolo con una doppia catena di bronzo, lo portarono a Babilonia.
33:12 E quando egli fu angosciato, implorò il SIGNORE, suo Dio, e si umiliò profondamente davanti al Dio dei suoi padri.
33:13 A lui rivolse le sue preghiere, e Dio si arrese ad esse, esaudì le sue suppliche, e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che il SIGNORE è Dio.
33:14 Dopo questo, Manasse costruì fuori della città di Davide, a occidente, verso Ghion nella valle, un muro che si prolungava fino alla porta dei Pesci; lo fece girare attorno a Ofel, e lo tirò su a grande altezza; e pose dei capi militari in tutte le città fortificate di Giuda.
33:15 Tolse dalla casa del SIGNORE gli dèi stranieri e l'idolo, abbatté tutti gli altari che aveva costruiti sul monte della casa del SIGNORE e a Gerusalemme, e gettò tutto fuori dalla città.
33:16 Poi ristabilì l'altare del SIGNORE e vi offrì sopra dei sacrifici di riconoscenza e di ringraziamento, e ordinò a Giuda che servisse il SIGNORE, Dio d'Israele.
33:17 Tuttavia il popolo continuava a offrire sacrifici sugli alti luoghi; però, soltanto al SIGNORE, al suo Dio.
33:18 Il rimanente delle azioni di Manasse, la preghiera che rivolse al suo Dio, e le parole che i veggenti gli rivolsero nel nome del SIGNORE, Dio d'Israele, sono scritte nella storia dei re d'Israele.
33:19 E la sua preghiera, e come Dio si arrese ad essa, tutti i suoi peccati e tutte le sue infedeltà, le località dove costruì gli alti luoghi e pose degli idoli di Astarte e delle immagini scolpite, prima che si fosse umiliato, sono cose scritte nel libro di Ozai.
33:20 Poi Manasse si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto in casa sua. E Amon, suo figlio, regnò al suo posto.
=2R 21:19-26; Gr 7:26
33:21 Amon aveva ventidue anni quando cominciò a regnare, e regnò due anni a Gerusalemme.
33:22 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, come aveva fatto Manasse suo padre: offriva sacrifici a tutte le immagini scolpite fatte da Manasse suo padre, e le serviva.
33:23 Egli non si umiliò davanti al SIGNORE, come si era umiliato Manasse suo padre; anzi Amon si rese sempre più colpevole.
33:24 E i suoi servitori tramarono una congiura contro di lui, e lo uccisero in casa sua.
33:25 Ma il popolo del paese mise a morte tutti quelli che avevano congiurato contro il re Amon, e fece re, al posto di lui, Giosia suo figlio.
2R 22:1-7 (Gr 1:1; So 1:1) Is 32:8
34:1 Giosia aveva otto anni quando cominciò a regnare, e regnò trentun anni a Gerusalemme.
34:2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, e camminò per le vie di Davide suo padre senza scostarsene né a destra né a sinistra.
34:3 L'ottavo anno del suo regno, mentre era ancora ragazzo, cominciò a cercare il Dio di Davide suo padre; e il dodicesimo anno cominciò a purificare Giuda e Gerusalemme dagli alti luoghi, dagli idoli di Astarte, dalle immagini scolpite e dalle immagini fuse.
34:4 In sua presenza furono demoliti gli altari dei Baali e abbattute le colonne solari che c'erano sopra; e frantumò gli idoli di Astarte, le immagini scolpite e le statue; e le ridusse in polvere, che sparse sulle tombe di quelli che avevano offerto loro dei sacrifici;
34:5 bruciò le ossa dei sacerdoti sui loro altari, e così purificò Giuda e Gerusalemme.
34:6 Lo stesso fece nelle città di Manasse, di Efraim, di Simeone, e fino a Neftali: dappertutto, in mezzo alle loro rovine,
34:7 demolì gli altari, frantumò e ridusse in polvere gli idoli di Astarte e le immagini scolpite, abbatté tutte le colonne solari in tutto il paese d'Israele, e tornò a Gerusalemme.
34:8 Il diciottesimo anno del suo regno, dopo aver purificato il paese e la casa del SIGNORE, mandò Safan, figlio di Asalia, Maaseia, governatore della città, e Ioa, figlio di Ioacaz, l'archivista, per restaurare la casa del SIGNORE, suo Dio.
34:9 Quelli si recarono dal sommo sacerdote Chilchia, e fu loro consegnato il denaro che era stato portato nel tempio di Dio, e che i Leviti, custodi della soglia, avevano raccolto in Manasse, in Efraim, in tutto il rimanente d'Israele, in tutto Giuda e Beniamino, e fra gli abitanti di Gerusalemme.
34:10 Essi lo rimisero nelle mani dei direttori preposti ai lavori della casa del SIGNORE, e i direttori lo diedero a quelli che lavoravano nella casa del SIGNORE per ripararla e restaurarla.
34:11 Lo diedero ai falegnami e ai costruttori, per comprare delle pietre da tagliare, e del legname per l'armatura e la travatura delle case che i re di Giuda avevano distrutte.
34:12 Quegli uomini facevano il loro lavoro con fedeltà; ad essi erano preposti Iaat e Obadia, Leviti dei figli di Merari, e Zaccaria e Mesullam dei figli di Cheat, per la direzione, e tutti quelli dei Leviti che erano abili a sonare strumenti musicali.
34:13 Questi sorvegliavano pure i portatori di pesi e dirigevano tutti gli operai occupati nei diversi lavori; fra i Leviti addetti a quei lavori ce n'erano di quelli che erano segretari, commissari, portinai.
=2R 22:8-20
34:14 Mentre si prelevava il denaro che era stato portato nella casa del SIGNORE, il sacerdote Chilchia trovò il libro della Legge del SIGNORE, data per mezzo di Mosè.
34:15 Chilchia parlò a Safan, il segretario, e gli disse: «Ho trovato nella casa del SIGNORE il libro della Legge». E Chilchia diede il libro a Safan.
34:16 Safan portò il libro al re, e gli fece al tempo stesso la sua relazione, dicendo: «I tuoi servi hanno fatto tutto quello che è stato loro ordinato.
34:17 Hanno versato il denaro che si è trovato nella casa del SIGNORE, e l'hanno consegnato a quelli che sono responsabili dei lavori e degli operai».
34:18 Safan, il segretario, disse ancora al re: «Il sacerdote Chilchia m'ha dato un libro». E Safan lo lesse in presenza del re.
34:19 Quando il re udì le parole della legge, si stracciò le vesti.
34:20 Poi il re diede quest'ordine a Chilchia, ad Aicam, figlio di Safan, ad Abdon, figlio di Mica, a Safan il segretario e ad Asaia, servitore del re:
34:21 «Andate a consultare il SIGNORE per me e per ciò che rimane d'Israele e di Giuda, riguardo alle parole di questo libro che si è trovato; poiché grande è l'ira del SIGNORE che si è riversata su di noi, perché i nostri padri non hanno osservato la parola del SIGNORE, e non hanno messo in pratica tutto quello che è scritto in questo libro».
34:22 Chilchia e quelli che il re aveva designati andarono dalla profetessa Culda, moglie di Sallum, figlio di Tocat, figlio di Casra, il custode del vestiario. Lei abitava a Gerusalemme, nel secondo quartiere; e quelli le parlarono nel senso indicato dal re.
34:23 Lei disse loro: «Così dice il SIGNORE, Dio d'Israele: Dite all'uomo che vi ha mandati da me:
34:24 "Così dice il SIGNORE: Ecco, io farò venire delle sciagure su questo luogo e sopra i suoi abitanti, farò venire tutte le maledizioni che sono scritte nel libro, che è stato letto in presenza del re di Giuda.
34:25 Poiché essi mi hanno abbandonato e hanno offerto incenso ad altri dèi provocando la mia ira con tutte le opere delle loro mani; perciò la mia ira si è accesa contro questo luogo, e non si spegnerà".
34:26 Al re di Giuda che vi ha mandati a consultare il SIGNORE, direte questo: "Così dice il SIGNORE, Dio d'Israele, riguardo alle parole che tu hai udite:
34:27 Poiché il tuo cuore è stato toccato, poiché ti sei umiliato davanti a Dio, udendo le sue parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, poiché ti sei umiliato davanti a me e ti sei stracciate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato, dice il SIGNORE.
34:28 Ecco, io ti riunirò con i tuoi padri, e te ne andrai in pace nella tua tomba; e i tuoi occhi non vedranno tutte le sciagure che io farò piombare su questo luogo e sopra i suoi abitanti"».
E quelli riferirono al re la risposta.
2R 23:1-20; 2Cr 15:9-15
34:29 Allora il re mandò a chiamare presso di sé tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme.
34:30 Il re salì alla casa del SIGNORE con tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti e i Leviti, e tutto il popolo, grandi e piccoli, e lesse in loro presenza tutte le parole del libro del patto, che era stato trovato nella casa del SIGNORE.
34:31 Il re, stando in piedi sul palco, fece un patto davanti al SIGNORE, impegnandosi a seguire il SIGNORE, a osservare i suoi comandamenti, i suoi precetti e le sue leggi con tutto il cuore e con tutta l'anima, per mettere in pratica le parole del patto scritte in questo libro.
34:32 E fece aderire al patto tutti quelli che si trovavano a Gerusalemme e in Beniamino; e gli abitanti di Gerusalemme si conformarono al patto di Dio, Dio dei loro padri.
34:33 Giosia fece sparire tutte le abominazioni da tutti i paesi che appartenevano ai figli d'Israele, e impose a tutti quelli che si trovavano in Israele, di servire il SIGNORE, loro Dio. Durante tutto il tempo della vita di Giosia essi non cessarono di seguire il SIGNORE, Dio dei loro padri.
2R 23:21-25 (2Cr 30; Ed 6:19-22)
35:1 Giosia celebrò la Pasqua in onore del SIGNORE a Gerusalemme; e l'agnello pasquale fu sacrificato il quattordicesimo giorno del primo mese.
35:2 Egli stabilì i sacerdoti nei loro compiti, e li incoraggiò a compiere il servizio nella casa del SIGNORE.
35:3 Disse ai Leviti che insegnavano a tutto Israele ed erano consacrati al SIGNORE: «Collocate pure l'arca santa nella casa che Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, ha costruita; voi non dovete più portarla sulle spalle; ora servite il SIGNORE, vostro Dio, e il suo popolo Israele;
35:4 tenetevi pronti secondo le vostre case patriarcali, secondo le vostre classi, conformemente a quello che hanno disposto per iscritto Davide, re d'Israele, e Salomone suo figlio;
35:5 statevene nel santuario secondo i rami delle case patriarcali dei vostri fratelli, figli del popolo, e secondo la classificazione della casa paterna dei Leviti.
35:6 Sacrificate la Pasqua, santificatevi, e preparatela per i vostri fratelli, conformandovi alla parola del SIGNORE trasmessa per mezzo di Mosè».
35:7 Giosia diede alla gente del popolo, a tutti quelli che si trovavano là, del bestiame minuto: agnelli e capretti, in numero di trentamila: tutti per la Pasqua; e tremila buoi; tutto questo fu prelevato da quanto apparteneva al re.
35:8 I suoi prìncipi fecero anch'essi un dono spontaneo al popolo, ai sacerdoti e ai Leviti. Chilchia, Zaccaria e Ieiel, conduttori della casa di Dio, diedero ai sacerdoti per i sacrifici della Pasqua, duemilaseicento capi di bestiame minuto e trecento buoi.
35:9 Conania, Semaia e Netaneel suoi fratelli, e Casabia, Ieiel e Iozabad, capi dei Leviti, diedero ai Leviti, per i sacrifici della Pasqua, cinquemila capi di bestiame minuto e cinquecento buoi.
35:10 Così, dopo aver predisposto il servizio, i sacerdoti si misero al loro posto; e così pure i Leviti, secondo le loro classi, conformemente all'ordine del re.
35:11 Poi fu sacrificata la Pasqua; i sacerdoti sparsero il sangue ricevuto dalle mani dei Leviti, e questi scorticarono le vittime.
35:12 I Leviti misero da parte quello che doveva essere bruciato, per darlo ai figli del popolo, secondo i rami delle case paterne, perché l'offrissero al SIGNORE, secondo quanto è scritto nel libro di Mosè. E lo stesso fecero per i buoi.
35:13 Poi arrostirono le vittime pasquali sul fuoco, secondo quanto è prescritto; ma le altre vivande consacrate le cossero in pignatte, in caldaie e in pentole, e si affrettarono a portarle a tutti i figli del popolo.
35:14 Poi prepararono la Pasqua per sé stessi e per i sacerdoti, perché i sacerdoti, figli d'Aaronne, furono occupati fino alla notte a mettere sull'altare ciò che doveva essere bruciato, e il grasso; perciò i Leviti fecero i preparativi per sé stessi e per i sacerdoti, figli di Aaronne.
35:15 I cantori, figli di Asaf, erano al loro posto, conformemente all'ordine di Davide, di Asaf, di Eman e di Iedutun, il veggente del re; i portinai stavano a ciascuna porta; essi non ebbero bisogno d'allontanarsi dal loro servizio, perché i Leviti, loro fratelli, preparavano la Pasqua per loro.
35:16 Così, in quel giorno, tutto il servizio del SIGNORE fu predisposto per far la Pasqua e per offrire olocausti sull'altare del SIGNORE, conformemente all'ordine del re Giosia.
35:17 I figli d'Israele che si trovavano là, celebrarono allora la Pasqua e la festa degli Azzimi per sette giorni.
35:18 Nessuna Pasqua, come quella, era stata celebrata in Israele dai giorni del profeta Samuele; né alcuno dei re d'Israele aveva celebrato una Pasqua pari a quella celebrata da Giosia, dai sacerdoti e dai Leviti, da tutto Giuda e Israele che si trovavano là, e dagli abitanti di Gerusalemme.
35:19 Questa Pasqua fu celebrata il diciottesimo anno del regno di Giosia.
2R 23:26-30; Gr 22:10, 15-16; Ap 3:10
35:20 Dopo tutto questo, quando Giosia ebbe restaurato il tempio, Neco, re d'Egitto, salì per combattere a Carchemis, sull'Eufrate; e Giosia marciò contro di lui.
35:21 Ma Neco gli inviò dei messaggeri per dirgli: «Che c'è fra me e te, o re di Giuda? Io non salgo oggi contro di te, ma contro una casa con la quale sono in guerra; e Dio mi ha comandato di far presto; bada dunque di non opporti a Dio, il quale è con me, affinché egli non ti distrugga».
35:22 Ma Giosia non volle tornare indietro; anzi, si travestì per assalirlo, e non diede ascolto alle parole di Neco, che venivano dalla bocca di Dio. E venne a dar battaglia nella valle di Meghiddo.
35:23 Gli arcieri tirarono al re Giosia; e il re disse ai suoi servitori: «Portatemi via di qui, perché sono ferito gravemente».
35:24 I suoi servitori lo tolsero dal carro e lo misero sopra un secondo carro che era pure suo, e lo condussero a Gerusalemme. E morì, e fu sepolto nella tomba dei suoi padri. Tutto Giuda e Gerusalemme piansero Giosia.
35:25 Geremia compose un lamento su Giosia; e tutti i cantori e tutte le cantanti hanno parlato di Giosia nei loro lamenti fino a oggi, tanto da diventarne un'usanza in Israele. Essi si trovano scritti tra i Lamenti.
35:26 Il rimanente delle azioni di Giosia, le sue opere pie secondo i precetti della legge del SIGNORE,
35:27 le sue azioni prime e ultime, sono cose scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda.
2R 23:30-37; 24:1-7
36:1 Allora il popolo del paese prese Ioacaz, figlio di Giosia, e lo fece re a Gerusalemme, al posto di suo padre.
36:2 Ioacaz aveva ventitré anni quando cominciò a regnare, e regnò tre mesi a Gerusalemme.
36:3 Il re d'Egitto lo depose a Gerusalemme, e gravò il paese di un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.
36:4 Il re d'Egitto fece re sopra Giuda e sopra Gerusalemme Eliachim, fratello di Ioacaz, e gli cambiò il nome in Ioiachim. Neco prese Ioacaz, fratello di lui, e lo condusse in Egitto.
36:5 Ioiachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare; regnò undici anni a Gerusalemme, e fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, il suo Dio.
36:6 Nabucodonosor, re di Babilonia, salì contro di lui, e lo legò con doppie catene di bronzo per condurlo a Babilonia.
36:7 Nabucodonosor portò pure a Babilonia parte degli utensili della casa del SIGNORE, e li mise nel suo palazzo a Babilonia.
36:8 Il rimanente delle azioni di Ioiachim, le abominazioni che commise e tutto quello di cui si rese colpevole, sono cose scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. E Ioiachin, suo figlio, regnò al suo posto.
2R 24:8-17; Gr 22:24-30
36:9 Ioiachin aveva otto anni quando cominciò a regnare; regnò tre mesi e dieci giorni a Gerusalemme, e fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE.
36:10 L'anno seguente il re Nabucodonosor mandò a prenderlo, lo fece condurre a Babilonia con gli utensili preziosi della casa del SIGNORE, e fece re di Giuda e di Gerusalemme Sedechia, fratello di Ioiachin.
(2R 24:18-20; 25; Gr 39; 52)(Sl 74; 79; La 1-5) Ro 11:1
36:11 Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni.
36:12 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, suo Dio, e non si umiliò davanti al profeta Geremia, che gli parlava da parte del SIGNORE.
36:13 Egli si ribellò pure a Nabucodonosor, che lo aveva fatto giurare nel nome di Dio; e irrigidì il collo e il suo cuore rifiutando di convertirsi al SIGNORE, Dio d'Israele.
36:14 Tutti i capi dei sacerdoti e il popolo moltiplicarono anch'essi le loro infedeltà, seguendo tutte le abominazioni delle nazioni; contaminarono la casa del SIGNORE, che egli aveva santificata a Gerusalemme.
36:15 Il SIGNORE, Dio dei loro padri, mandò loro a più riprese degli ammonimenti, per mezzo dei suoi messaggeri perché voleva risparmiare il suo popolo e la sua casa;
36:16 ma quelli si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti, finché l'ira del SIGNORE contro il suo popolo arrivò al punto che non ci fu più rimedio.
36:17 Allora egli fece salire contro di essi il re dei Caldei, che uccise di spada i loro giovani nella casa del loro santuario, e non risparmiò giovane, né fanciulla, né anziano, né vecchio. Il SIGNORE gli diede nelle mani ogni cosa.
36:18 Nabucodonosor portò a Babilonia tutti gli utensili della casa di Dio, grandi e piccoli, i tesori della casa del SIGNORE, e i tesori del re e dei suoi capi.
36:19 I Caldei incendiarono la casa di Dio, demolirono le mura di Gerusalemme, diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e ne distrussero tutti gli oggetti preziosi.
36:20 Nabucodonosor deportò a Babilonia quanti erano scampati alla spada; ed essi furono assoggettati a lui e ai suoi figli, fino all'avvento del regno di Persia
36:21 (affinché si adempisse la parola del SIGNORE pronunziata per bocca di Geremia), fino a che il paese avesse goduto dei suoi sabati; difatti esso dovette riposare per tutto il tempo della sua desolazione, finché furono compiuti i settant'anni.
=Ed 1:1-3 (Gr 29:10-14; Is 44:26-28)
36:22 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché si adempisse la parola del SIGNORE pronunziata per bocca di Geremia, il SIGNORE destò lo spirito di Ciro, re di Persia, il quale a voce e per iscritto, fece pubblicare per tutto il suo regno questo editto:
36:23 «Così dice Ciro, re di Persia: "Il SIGNORE, Dio dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra, ed egli mi ha comandato di costruirgli una casa a Gerusalemme, che si trova in Giuda. Chiunque fra voi è del suo popolo, sia il SIGNORE, il suo Dio, con lui, e parta!"»