L'insegnamento della saggezza, 1:1-9:18
Avvertimento contro le cattive compagnie
Esortazione a fuggire l'immoralità
L'impegno assunto a garanzia del comportamento altrui
I meravigliosi precetti della saggezza
L'invito della saggezza e l'invito della follia
La saggezza e il timore del Signore contrapposti alla saggezza umana e al peccato
Seconda parte di proverbi di Salomone, raccolta all'epoca di Ezechia, proverbi di Agur e di Lemuel
(Is 33:6; 1Ti 4:8)
(1R 4:29-32; Ec 12:11-13, 15)(Pr 2:1-9; 4:1-9)
1:1 Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele;
1:2 perché l'uomo conosca la saggezza,
l'istruzione
e comprenda i detti sensati;
1:3 perché riceva insegnamento sul buon senso,
la giustizia, l'equità, la rettitudine;
1:4 per dare accorgimento ai semplici
e conoscenza e riflessione al giovane.
1:5 Il saggio ascolterà e accrescerà il suo sapere;
l'uomo intelligente ne otterrà buone direttive
1:6 per capire i proverbi e le allegorie,
le parole dei saggi e i loro enigmi.
1:7 Il timore del SIGNORE è il principio della scienza;
gli stolti disprezzano la saggezza e l'istruzione.
1:8 Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre
e non rifiutare l'insegnamento di tua madre;
1:9 poiché saranno una corona di grazia sul tuo capo
e monili al tuo collo.
Pr 4:14-17; Sl 7:14-16
1:10 Figlio mio, se i peccatori ti vogliono sviare,
non dar loro retta.
1:11 Potranno dirti: «Vieni con noi;
mettiamoci in agguato per uccidere;
tendiamo insidie senza motivo all'innocente;
1:12 inghiottiamoli vivi, come il soggiorno dei morti,
e tutti interi come quelli che scendono nella tomba;
1:13 noi troveremo ogni sorta di beni preziosi,
riempiremo le nostre case di bottino;
1:14 tu estrarrai a sorte la tua parte con noi,
non ci sarà tra noi tutti che una borsa sola».
1:15 Tu però, figlio mio, non t'incamminare con loro;
trattieni il tuo piede lontano dal loro sentiero;
1:16 poiché i loro piedi corrono al male,
essi si affrettano a spargere il sangue.
1:17 Si tende invano la rete
davanti a ogni sorta di uccelli;
1:18 ma costoro pongono agguati al loro proprio sangue
e tendono insidie alla loro vita stessa.
1:19 Tali sono le vie di chiunque si dà alla rapina;
essa toglie la vita a chi la commette.
Pr 8:1-21, 32-36 (Za 7:9-14; 2Cr 36:15, ecc.)
1:20 La saggezza grida per le vie,
fa udire la sua voce per le piazze;
1:21 negli incroci affollati essa chiama,
all'ingresso delle porte, in città,
pronunzia i suoi discorsi:
1:22 «Fino a quando, stolti, amerete la stoltezza?
Fino a quando i beffardi prenderanno gusto a schernire
e gli stolti avranno in odio la scienza?
1:23 Volgetevi ad ascoltare la mia riprensione;
ecco, io farò sgorgare su di voi il mio Spirito,
vi farò conoscere le mie parole...
1:24 Poiché, quand'ho chiamato avete rifiutato d'ascoltare,
quand'ho steso la mano nessuno vi ha badato,
1:25 anzi avete respinto ogni mio consiglio
e della mia correzione non ne avete voluto sapere,
1:26 anch'io riderò delle vostre sventure,
mi farò beffe quando lo spavento vi piomberà addosso;
1:27 quando lo spavento vi piomberà addosso come una tempesta,
quando la sventura v'investirà come un uragano
e vi cadranno addosso l'afflizione e l'angoscia.
1:28 Allora mi chiameranno, ma io non risponderò;
mi cercheranno con premura ma non mi troveranno.
1:29 Poiché hanno odiato la scienza,
non hanno scelto il timore del SIGNORE,
1:30 non hanno voluto sapere i miei consigli
e hanno disprezzato ogni mia riprensione,
1:31 si pasceranno del frutto della loro condotta,
e saranno saziati dei loro propri consigli.
1:32 Infatti il pervertimento degli insensati li uccide
e lo sviarsi degli stolti li fa perire;
1:33 ma chi mi ascolta starà al sicuro,
vivrà tranquillo, senza paura di nessun male».
Pr 4:1-13; Gm 1:5
2:1 Figlio mio, se ricevi le mie parole
e serbi con cura i miei comandamenti,
2:2 prestando orecchio alla saggezza
e inclinando il cuore all'intelligenza;
2:3 sì, se chiami il discernimento
e rivolgi la tua voce all'intelligenza,
2:4 se la cerchi come l'argento
e ti dai a scavarla come un tesoro,
2:5 allora comprenderai il timore del SIGNORE
e troverai la scienza di Dio.
2:6 Il SIGNORE infatti dà la saggezza;
dalla sua bocca provengono la scienza e l'intelligenza.
2:7 Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente,
uno scudo per quelli che camminano nell'integrità,
2:8 allo scopo di proteggere i sentieri della giustizia
e di custodire la via dei suoi fedeli.
2:9 Allora comprenderai la giustizia, l'equità,
la rettitudine, tutte le vie del bene.
Pr 4:13-27; 5:1-11
2:10 Perché la saggezza ti entrerà nella mente,
la scienza sarà la delizia del tuo cuore,
2:11 la riflessione veglierà su di te,
l'intelligenza ti proteggerà
2:12 essa ti scamperà così dalla via malvagia,
dalla gente che parla di cose perverse,
2:13 da quelli che lasciano i sentieri della rettitudine
per camminare nella via delle tenebre,
2:14 che godono a fare il male
e si compiacciono delle perversità del malvagio,
2:15 che seguono sentieri contorti
e percorrono vie tortuose.
2:16 Ti salverà dalla donna adultera,
dalla infedele che usa parole seducenti,
2:17 che ha abbandonato il compagno della sua gioventù
e ha dimenticato il patto del suo Dio.
2:18 Infatti la sua casa pende verso la morte,
e i suoi sentieri conducono ai defunti.
2:19 Nessuno di quelli che vanno da lei ne ritorna,
nessuno riprende i sentieri della vita.
2:20 Così camminerai per la via dei buoni
e rimarrai nei sentieri dei giusti.
2:21 Gli uomini retti infatti abiteranno la terra,
quelli che sono integri vi rimarranno;
2:22 ma gli empi saranno sterminati dalla terra,
gli sleali ne saranno estirpati.
Pr 4:1-10; Sl 37:3-6
3:1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento,
e il tuo cuore osservi i miei comandamenti,
3:2 perché ti procureranno lunghi giorni,
anni di vita e di prosperità.
3:3 Bontà e verità non ti abbandonino;
legatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore;
3:4 troverai così grazia e buon senso
agli occhi di Dio e degli uomini.
3:5 Confida nel SIGNORE con tutto il cuore
e non ti appoggiare sul tuo discernimento.
3:6 Riconoscilo in tutte le tue vie
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
3:7 Non ti stimare saggio da te stesso;
temi il SIGNORE e allontanati dal male;
3:8 questo sarà la salute del tuo corpo
e un refrigerio alle tue ossa.
3:9 Onora il SIGNORE con i tuoi beni e con le primizie di ogni tua rendita;
3:10 i tuoi granai saranno ricolmi d'abbondanza
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
Eb 12:5-13; Pr 8; Sl 37:28-34
3:11 Figlio mio, non disprezzare la correzione del SIGNORE,
non ti ripugni la sua riprensione;
3:12 perché il SIGNORE riprende colui che egli ama,
come un padre il figlio che gradisce.
3:13 Beato l'uomo che ha trovato la saggezza,
l'uomo che ottiene l'intelligenza!
3:14 Poiché il guadagno che essa procura è preferibile a quello dell'argento,
il profitto che se ne trae vale più dell'oro fino.
3:15 Essa è più pregevole delle perle,
quanto hai di più prezioso non l'equivale.
3:16 Lunghezza di vita è nella sua destra;
ricchezza e gloria nella sua sinistra.
3:17 Le sue vie sono vie deliziose,
e tutti i suoi sentieri sono tranquilli.
3:18 Essa è un albero di vita per quelli che l'afferrano,
e quelli che la possiedono sono beati.
3:19 Con la saggezza il SIGNORE fondò la terra,
e con l'intelligenza rese stabili i cieli.
3:20 Per la sua scienza gli abissi furono aperti,
e le nuvole distillano la rugiada.
3:21 Figlio mio, queste cose non si allontanino mai dai tuoi occhi!
Conserva la saggezza e la riflessione!
3:22 Esse saranno vita per te
e un ornamento al tuo collo.
3:23 Allora camminerai sicuro per la tua via
e il tuo piede non inciamperà.
3:24 Quando ti coricherai non avrai paura;
starai a letto e il tuo sonno sarà dolce.
3:25 Non avrai da temere improvvisi spaventi,
né la rovina degli empi, quando verrà;
3:26 perché il SIGNORE sarà la tua sicurezza,
e preserverà il tuo piede da ogni insidia.
1Gv 3:16-18; Pr 24:19-20; Is 3:10-11
3:27 Non rifiutare un beneficio a chi vi ha diritto,
quando è in tuo potere di farlo.
3:28 Se hai di che dare, non dire al tuo prossimo: «Va' e torna,
te lo darò domani».
3:29 Non tramare il male contro il tuo prossimo,
mentre egli abita fiducioso con te.
3:30 Non fare causa a nessuno senza motivo,
se non ti è stato fatto alcun torto.
3:31 Non portare invidia all'uomo violento
e non scegliere nessuna delle sue vie;
3:32 poiché il SIGNORE detesta l'uomo perverso,
ma la sua amicizia è per gli uomini retti.
3:33 La maledizione del SIGNORE è nella casa dell'empio,
ma egli benedice l'abitazione dei giusti.
3:34 Se schernisce gli schernitori,
fa grazia agli umili.
3:35 I saggi erediteranno la gloria,
ma l'infamia è la parte che spetta agli stolti.
Pr 2; 3:1-26
4:1 Figlioli, ascoltate l'istruzione di un padre,
state attenti a imparare il discernimento;
4:2 perché io vi do una buona dottrina;
non abbandonate il mio insegnamento.
4:3 Quand'ero ancora bambino presso mio padre,
tenero e unico presso mia madre,
4:4 egli mi insegnava dicendomi:
«Il tuo cuore conservi le mie parole;
osserva i miei comandamenti e vivrai;
4:5 acquista saggezza, acquista intelligenza;
non dimenticare le parole della mia bocca e non te ne sviare;
4:6 non abbandonare la saggezza,
ed essa ti custodirà;
amala, ed essa ti proteggerà;
4:7 il principio della saggezza è:
Acquista la saggezza;
sì, a costo di quanto possiedi, acquista l'intelligenza;
4:8 esaltala, ed essa t'innalzerà;
essa ti coprirà di gloria quando l'avrai abbracciata;
4:9 essa ti metterà sul capo una corona di grazia,
ti farà dono di un magnifico diadema».
4:10 Ascolta, figlio mio, ricevi le mie parole,
e anni di vita ti saranno moltiplicati.
4:11 Io ti indico la via della saggezza,
ti avvio per i sentieri della rettitudine.
4:12 Se cammini, i tuoi passi non saranno raccorciati,
e se corri, non inciamperai.
4:13 Afferra saldamente l'istruzione, non lasciarla andare;
conservala, perché essa è la tua vita.
4:14 Non entrare nel sentiero degli empi
e non t'inoltrare per la via dei malvagi;
4:15 schivala, non passare per essa;
allontanatene, e va' oltre.
4:16 Essi infatti non possono dormire,
se non hanno fatto del male;
il sonno è loro tolto, se non hanno fatto cadere qualcuno.
4:17 Essi mangiano il pane dell'empietà
e bevono il vino della violenza;
4:18 ma il sentiero dei giusti è come la luce che spunta
e va sempre più risplendendo, finché sia giorno pieno.
4:19 La via degli empi è come il buio;
essi non scorgono ciò che li farà cadere.
(Mr 7:21-23; Sl 51:10)(Sl 141:3-4; 34:11-14)
4:20 Figlio mio, sta' attento alle mie parole,
inclina l'orecchio ai miei detti;
4:21 non si allontanino mai dai tuoi occhi,
conservali in fondo al cuore;
4:22 poiché sono vita per quelli che li trovano,
salute per tutto il loro corpo.
4:23 Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa,
poiché da esso provengono le sorgenti della vita.
4:24 Rimuovi da te la perversità della bocca,
allontana da te la falsità delle labbra.
4:25 I tuoi occhi guardino bene in faccia,
le tue palpebre si dirigano dritto davanti a te.
4:26 Appiana il sentiero dei tuoi piedi,
tutte le tue vie siano ben preparate.
4:27 Non girare né a destra né a sinistra,
ritira il tuo piede dal male.
(Pr 6:20-35; 7) Eb 13:4
5:1 Figlio mio, sta' attento alla mia saggezza,
inclina l'orecchio alla mia intelligenza,
5:2 affinché tu conservi l'accorgimento,
e le tue labbra custodiscano la scienza.
5:3 Infatti le labbra dell'adultera stillano miele,
la sua bocca è più morbida dell'olio;
5:4 ma la fine a cui conduce è amara come il veleno,
è affilata come una spada a doppio taglio.
5:5 I suoi piedi scendono alla morte,
i suoi passi portano al soggiorno dei morti.
5:6 Lungi dal prendere il sentiero della vita,
le sue vie sono sbagliate, e non sa dove va.
5:7 Or dunque, figlioli, ascoltatemi,
e non vi allontanate dalle parole della mia bocca.
5:8 Tieni lontana da lei la tua via
e non ti accostare alla porta della sua casa,
5:9 per non dare ad altri il fiore della tua gioventù,
e i tuoi anni al tiranno crudele;
5:10 perché degli stranieri non siano saziati dei tuoi beni,
e le tue fatiche non vadano in casa d'altri;
5:11 perché tu non abbia a gemere quando verrà la tua fine,
quando la tua carne e il tuo corpo saranno consumati;
5:12 e tu non dica: «Come ho fatto a odiare la correzione,
e come ha potuto il mio cuore disprezzare la riprensione?
5:13 Come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m'insegnava,
e a non porgere l'orecchio a chi m'istruiva?
5:14 Poco mancò che non mi trovassi immerso in ogni male,
in mezzo all'assemblea e alla comunità».
5:15 Bevi l'acqua della tua cisterna,
l'acqua viva del tuo pozzo.
5:16 Le tue fonti devono forse spargersi al di fuori?
I tuoi ruscelli devono forse scorrere per le strade?
5:17 Siano per te solo,
e non per gli stranieri con te.
5:18 Sia benedetta la tua fonte,
e vivi lieto con la sposa della tua gioventù.
5:19 Cerva d'amore, capriola di grazia,
le sue carezze t'inebrino in ogni tempo,
e sii sempre rapito nell'affetto suo.
5:20 Perché, figlio mio, ti innamoreresti di un'estranea,
e abbracceresti il seno della donna altrui?
5:21 Infatti le vie dell'uomo stanno davanti agli occhi del SIGNORE,
egli osserva tutti i suoi sentieri.
5:22 L'empio sarà preso nelle proprie iniquità,
tenuto stretto dalle funi del suo peccato.
5:23 Egli morirà per mancanza di correzione,
andrà vacillando per la grandezza della sua follia.
Pr 11:15; 22:26-27; 20:25
6:1 Figlio mio, se ti sei reso garante per il tuo prossimo,
se ti sei impegnato per un estraneo,
6:2 sei còlto allora nel laccio dalle parole della tua bocca,
sei prigioniero delle parole della tua bocca.
6:3 Fa' questo, figlio mio; disimpégnati,
perché sei caduto in mano del tuo prossimo.
Va', géttati ai suoi piedi, insisti,
6:4 non dar sonno ai tuoi occhi,
né riposo alle tue palpebre;
6:5 lìberati come il capriolo dalla mano del cacciatore,
come l'uccello dalla mano dell'uccellatore.
Pr 26:13-16; 24:30-34
6:6 Va', pigro, alla formica;
considera il suo fare e diventa saggio!
6:7 Essa non ha né capo,
né sorvegliante, né padrone;
6:8 prepara il suo nutrimento nell'estate
e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura.
6:9 Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato?
Quando ti sveglierai dal tuo sonno?
6:10 Dormire un po', sonnecchiare un po',
incrociare un po' le mani per riposare...
6:11 La tua povertà verrà come un ladro,
la tua miseria, come un uomo armato.
Sl 36:1-4; 5:4-6
6:12 L'uomo da nulla, l'uomo iniquo,
cammina con la falsità sulle labbra;
6:13 ammicca con gli occhi, parla con i piedi,
fa segni con le dita;
6:14 ha la perversità nel cuore,
trama del male in ogni tempo,
semina discordie;
6:15 perciò la sua rovina verrà all'improvviso,
in un attimo sarà distrutto, senza rimedio.
6:16 Sei cose odia il SIGNORE,
anzi sette gli sono in abominio:
6:17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda,
le mani che spargono sangue innocente,
6:18 il cuore che medita disegni iniqui,
i piedi che corrono frettolosi al male,
6:19 il falso testimone che proferisce menzogne,
e chi semina discordie tra fratelli.
Pr 5; 7
6:20 Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre,
e non trascurare gli insegnamenti di tua madre;
6:21 tienili sempre legati al cuore
e attaccati al collo.
6:22 Quando camminerai, ti guideranno;
quando dormirai, veglieranno su di te;
al tuo risveglio ti parleranno.
6:23 Il precetto è infatti una lampada,
l'insegnamento una luce,
le correzioni e la disciplina sono la via della vita,
6:24 per guardarti dalla donna malvagia,
dalle parole seducenti della straniera.
6:25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non ti lasciar prendere dalle sue palpebre;
6:26 poiché per una donna corrotta uno si riduce a un pezzo di pane,
e la donna adultera sta in agguato contro una vita preziosa.
6:27 Uno si metterà forse del fuoco in petto
senza che i suoi abiti si brucino?
6:28 Camminerà forse sui carboni accesi
senza scottarsi i piedi?
6:29 Così è di chi va dalla moglie del prossimo;
chi la tocca non rimarrà impunito.
6:30 Non si disprezza il ladro che ruba
per saziarsi quando ha fame;
6:31 se viene sorpreso, restituirà anche il settuplo,
darà tutti i beni della sua casa.
6:32 Ma chi commette un adulterio è privo di senno;
chi fa questo vuol rovinare sé stesso.
6:33 Troverà ferite e disonore,
la sua vergogna non sarà mai cancellata;
6:34 perché la gelosia rende furioso il marito,
il quale sarà senza pietà nel giorno della vendetta;
6:35 non avrà riguardo a riscatto di nessun tipo,
e anche se tu moltiplichi i regali,
non sarà soddisfatto.
(Pr 5; 6:20-35) Gc 16:1-21
7:1 Figlio mio, custodisci le mie parole,
fa' tesoro dei miei precetti.
7:2 Osserva i miei precetti e vivrai;
custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi.
7:3 Légateli alle dita,
scrivili sulla tavola del tuo cuore.
7:4 Di' alla sapienza: «Tu sei mia sorella»,
e chiama l'intelligenza amica tua,
7:5 affinché ti preservino dalla donna altrui,
dall'estranea che usa parole seducenti.
7:6 Ero alla finestra della mia casa,
dietro la mia persiana, e stavo guardando;
7:7 vidi, tra gli sciocchi,
scòrsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno,
7:8 che passava per la strada, presso l'angolo dov'essa abitava,
e si dirigeva verso la casa di lei,
7:9 al crepuscolo, sul declinare del giorno,
quando la notte si faceva nera, oscura.
7:10 Ecco farglisi incontro una donna
in abito da prostituta e astuta di cuore,
7:11 turbolenta e proterva,
che non teneva piede in casa:
7:12 ora in strada, ora per le piazze
e in agguato presso ogni angolo.
7:13 Essa lo prese, lo baciò
e sfacciatamente gli disse:
7:14 «Dovevo fare un sacrificio di riconoscenza;
oggi ho sciolto i miei voti;
7:15 perciò ti son venuta incontro
per cercarti, e ti ho trovato.
7:16 Ho abbellito il mio letto con morbidi tappeti;
con coperte ricamate con filo d'Egitto;
7:17 l'ho profumato di mirra,
di aloè e di cinnamomo.
7:18 Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino,
sollazziamoci in amorosi piaceri;
7:19 poiché mio marito non è a casa;
è andato in viaggio lontano;
7:20 ha preso con sé un sacchetto di denaro,
non tornerà a casa che al plenilunio».
7:21 Lei lo sedusse con le sue molte lusinghe,
lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra.
7:22 Egli le andò dietro subito,
come un bue va al macello,
come uno stolto è condotto ai ceppi che lo castigheranno,
7:23 come un uccello si affretta al laccio,
senza sapere che è teso contro la sua vita,
finché una freccia gli trapassi il fegato.
7:24 Or dunque, figlioli, ascoltatemi,
state attenti alle parole della mia bocca.
7:25 Il tuo cuore non si lasci trascinare nelle vie di una tale donna;
non ti sviare per i suoi sentieri;
7:26 perché molti ne ha fatti cadere feriti a morte,
e grande è il numero di quelli che ha uccisi.
7:27 La sua casa è la via del soggiorno dei morti,
la strada che scende in grembo alla morte.
Pr 9:1-12; 2:1-9; 3:1-26; 4:1-13
8:1 La saggezza non chiama forse?
L'intelligenza non fa udire la sua voce?
8:2 Essa sta in piedi in cima ai luoghi più elevati,
sulla strada, agli incroci;
8:3 grida presso le porte della città,
all'ingresso, negli androni:
8:4 «Chiamo voi, o uomini nobili,
la mia voce si rivolge ai figli del popolo.
8:5 Imparate, o semplici, l'accorgimento,
e voi, stolti, diventate intelligenti!
8:6 Ascoltate, perché dirò cose eccellenti,
le mie labbra si apriranno a insegnar cose rette.
8:7 Infatti, la mia bocca esprime la verità,
le mie labbra detestano l'empietà.
8:8 Tutte le parole della mia bocca sono conformi a giustizia,
non c'è nulla di ambiguo o di perverso in esse.
♦ 8:9 Sono tutte rette per l'uomo intelligente,
giuste per quelli che hanno trovato la scienza.
8:10 Ricevete la mia istruzione anziché l'argento,
e la scienza anziché l'oro scelto;
8:11 poiché la saggezza vale più delle perle,
tutti gli oggetti preziosi non la equivalgono.
8:12 Io, la saggezza, sto con l'accorgimento
e ho trovato la scienza della riflessione.
8:13 Il timore del SIGNORE è odiare il male;
io odio la superbia, l'arroganza,
la via del male e la bocca perversa.
8:14 A me appartiene il consiglio e il successo;
io sono l'intelligenza, a me appartiene la forza.
8:15 Per mio mezzo regnano i re,
e i prìncipi decretano ciò che è giusto.
8:16 Per mio mezzo governano i capi,
i nobili, tutti i giudici della terra.
8:17 Io amo quelli che mi amano,
e quelli che mi cercano mi trovano.
8:18 Con me sono ricchezze e gloria,
i beni duraturi e la giustizia.
8:19 Il mio frutto è migliore dell'oro fino,
il mio prodotto vale più dell'argento selezionato.
8:20 Io cammino per la via della giustizia,
per i sentieri dell'equità,
8:21 per far ereditare ricchezze a quelli che mi amano,
e per riempire i loro tesori.
Pr 3:19-20 (Gv 1:1-4; Cl 1:15-17)
8:22 Il SIGNORE mi ebbe con sé al principio dei suoi atti,
prima di fare alcuna delle sue opere più antiche.
8:23 Fui stabilita fin dall'eternità,
dal principio, prima che la terra fosse.
8:24 Fui generata quando non c'erano ancora abissi,
quando ancora non c'erano sorgenti rigurgitanti d'acqua.
8:25 Fui generata prima che i monti fossero fondati,
prima che esistessero le colline,
8:26 quand'egli ancora non aveva fatto né la terra né i campi
né le prime zolle della terra coltivabile.
8:27 Quand'egli disponeva i cieli io ero là;
quando tracciava un circolo sulla superficie dell'abisso,
8:28 quando condensava le nuvole in alto,
quando rafforzava le fonti dell'abisso,
8:29 quando assegnava al mare il suo limite
perché le acque non oltrepassassero il loro confine,
quando poneva le fondamenta della terra,
8:30 io ero presso di lui come un artefice;
ero sempre esuberante di gioia giorno dopo giorno,
mi rallegravo in ogni tempo in sua presenza;
8:31 mi rallegravo nella parte abitabile della sua terra,
trovavo la mia gioia tra i figli degli uomini.
8:32 Ora, figlioli, ascoltatemi;
beati quelli che osservano le mie vie!
8:33 Ascoltate l'istruzione, siate saggi,
e non la rifiutate!
8:34 Beato l'uomo che mi ascolta,
che veglia ogni giorno alle mie porte,
che vigila alla soglia della mia casa!
8:35 Chi mi trova infatti trova la vita
e ottiene il favore del SIGNORE.
8:36 Ma chi pecca contro di me, fa torto a sé stesso;
tutti quelli che mi odiano, amano la morte.
(Pr 1:20, ecc.; 8) Is 55:1-7
9:1 La saggezza ha fabbricato la sua casa,
ha lavorato le sue colonne, in numero di sette;
9:2 ha ammazzato i suoi animali,
ha preparato il suo vino,
e ha anche apparecchiato la sua mensa.
9:3 Ha mandato fuori le sue ancelle;
dall'alto dei luoghi elevati della città essa chiama:
9:4 «Chi è sciocco venga qua!»
A quelli che sono privi di senno dice:
9:5 «Venite, mangiate il mio pane
e bevete il vino che ho preparato!»
9:6 Lasciate, sciocchi, la stoltezza e vivrete;
camminate per la via dell'intelligenza!
9:7 Chi corregge il beffardo si attira insulti,
chi riprende l'empio riceve affronto.
9:8 Non riprendere il beffardo, per evitare che ti odi;
riprendi il saggio, e ti amerà.
9:9 Istruisci il saggio, e diventerà più saggio che mai;
insegna al giusto e accrescerà il suo sapere.
9:10 Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE,
e conoscere il Santo è l'intelligenza.
9:11 Per mio mezzo infatti ti saranno moltiplicati i giorni,
ti saranno aumentati anni di vita.
9:12 Se sei saggio, sei saggio per te stesso;
se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.
Pr 1:10-19; 7:6, ecc.
9:13 La follia è una donna turbolenta,
sciocca, che non sa nulla.
9:14 Siede alla porta di casa,
sopra una sedia, nei luoghi elevati della città,
9:15 per chiamare quelli che passano per la via,
che vanno diritti per la loro strada, dicendo:
9:16 «Chi è sciocco venga qua!»
E a chi è privo di senno dice:
9:17 «Le acque rubate sono dolci,
il pane mangiato di nascosto è delizioso».
9:18 Ma egli non sa che là sono i defunti,
che i suoi convitati giacciono in fondo al soggiorno dei morti.
10:1-24:34
Sl 78:2; Ec 12:13
10:1 Proverbi di Salomone.
Un figlio saggio rallegra suo padre,
ma un figlio stolto è un dolore per sua madre.
10:2 I tesori di empietà non fruttano,
ma la giustizia libera dalla morte.
10:3 Il SIGNORE non permette che il giusto soffra la fame,
ma respinge insoddisfatta l'avidità degli empi.
10:4 Chi lavora con mano pigra impoverisce,
ma la mano laboriosa fa arricchire.
10:5 Chi raccoglie durante l'estate è un figlio prudente,
ma chi dorme durante la mietitura è un figlio che fa vergogna.
10:6 Benedizioni si posano sul capo dei giusti,
ma la violenza copre la bocca degli empi.
10:7 La memoria del giusto è in benedizione,
ma il nome degli empi marcisce.
10:8 Chi ha il cuore saggio accetta i precetti,
ma chi ha le labbra stolte va in rovina.
10:9 Chi cammina nell'integrità cammina sicuro,
ma chi va per vie tortuose sarà scoperto.
10:10 Chi ammicca con l'occhio causa dolore
e chi ha le labbra stolte va in rovina.
10:11 La bocca del giusto è una fonte di vita,
ma la bocca degli empi nasconde violenza.
10:12 L'odio provoca liti,
ma l'amore copre ogni colpa.
10:13 Sulle labbra dell'uomo intelligente si trova la saggezza,
ma il bastone è per il dorso di chi è privo di senno.
10:14 I saggi tengono in serbo la scienza,
ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.
10:15 I beni del ricco sono la sua fortezza;
la rovina dei poveri è la loro povertà.
10:16 Il guadagno del giusto serve per la vita,
il salario dell'empio serve per il peccato.
10:17 Chi tiene conto della correzione,
segue il cammino della vita;
ma chi non fa caso della riprensione,
si smarrisce.
10:18 Chi dissimula l'odio ha labbra bugiarde,
e chi sparge calunnie è uno stolto.
10:19 Nella moltitudine delle parole non manca la colpa,
ma chi frena le sue labbra è prudente.
10:20 La lingua del giusto è argento scelto;
il cuore degli empi vale poco.
10:21 Le labbra del giusto nutrono molti,
ma gli stolti muoiono per mancanza di senno.
10:22 Quel che fa ricchi è la benedizione del SIGNORE
e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla.
10:23 Commettere un delitto, per lo stolto è come un divertimento;
così è per l'uomo prudente che pratica la saggezza.
10:24 All'empio succede quello che teme,
ma ai giusti è concesso quello che desiderano.
10:25 Come tempesta che passa, l'empio non è più,
ma il giusto ha un fondamento eterno.
10:26 Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi,
così è il pigro per chi lo manda.
10:27 Il timore del SIGNORE accresce i giorni,
ma gli anni degli empi saranno accorciati.
10:28 L'attesa dei giusti è gioia,
ma la speranza degli empi perirà.
10:29 La via del SIGNORE è una fortezza per l'uomo integro,
ma una rovina per i malfattori.
10:30 Il giusto non sarà mai smosso,
ma gli empi non abiteranno la terra.
10:31 La bocca del giusto fa fiorire la saggezza,
ma la lingua perversa sarà soppressa.
10:32 Le labbra del giusto conoscono ciò che è gradito,
ma la bocca degli empi è piena di perversità.
11:1 La bilancia falsa è un abominio per il SIGNORE,
ma il peso giusto gli è gradito.
11:2 Venuta la superbia, viene anche l'infamia;
ma la saggezza è con gli umili.
11:3 L'integrità degli uomini retti li guida,
ma la perversità dei perfidi è la loro rovina.
11:4 Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell'ira,
ma la giustizia salva dalla morte.
11:5 La giustizia dell'uomo integro gli appiana la via,
ma l'empio cade per la sua empietà.
11:6 La giustizia degli uomini retti li libera,
ma i perfidi restano presi nella loro malizia.
11:7 Quando un empio muore, la sua speranza perisce,
e l'attesa degli empi è annientata.
11:8 Il giusto è salvato dalla tribolazione,
e l'empio ne prende il posto.
11:9 Con la sua bocca l'ipocrita rovina il suo prossimo,
ma i giusti sono liberati grazie alla loro scienza.
11:10 Quando i giusti prosperano, la città gioisce;
quando periscono gli empi sono grida di esultanza.
11:11 Con la benedizione dei giusti si costruisce una città,
ma con la bocca degli empi essa viene diroccata.
11:12 Chi disprezza il prossimo è privo di senno,
ma l'uomo prudente tace.
11:13 Chi va sparlando svela i segreti,
ma chi ha lo spirito leale tiene celata la cosa.
11:14 Quando manca una saggia direzione il popolo cade;
nel gran numero dei consiglieri sta la salvezza.
11:15 Chi si fa garante per un altro ne soffre danno,
ma chi odia farsi garante per la condotta altrui è tranquillo.
11:16 La donna che ha grazia riceve onore,
e gli uomini forti ottengono la ricchezza.
11:17 L'uomo buono fa del bene a sé stesso,
ma il crudele tortura la sua propria carne.
11:18 L'empio fa un'opera illusoria,
ma chi semina giustizia ha una ricompensa sicura.
11:19 Così la giustizia conduce alla vita,
ma chi va dietro al male si avvia verso la morte.
11:20 I perversi di cuore sono un abominio per il SIGNORE,
ma gli integri nella loro condotta gli sono graditi.
11:21 No, certo, il malvagio non rimarrà impunito,
ma la discendenza dei giusti scamperà.
11:22 Una donna bella, ma senza giudizio,
è un anello d'oro nel grifo di un porco.
11:23 Il desiderio dei giusti è il bene soltanto,
ma la prospettiva degli empi è l'ira.
11:24 C'è chi offre liberalmente e diventa più ricco,
e c'è chi risparmia più del giusto e non fa che impoverire.
11:25 Chi è benefico sarà nell'abbondanza,
e chi annaffia sarà egli pure annaffiato.
11:26 Chi fa incetta del grano è maledetto dal popolo,
ma la benedizione è sul capo di chi lo vende.
11:27 Chi si adopera per il bene si attira benevolenza,
ma chi cerca il male, male lo colpirà.
11:28 Chi confida nelle sue ricchezze cadrà,
ma i giusti rinverdiranno come fogliame.
11:29 Chi getta lo scompiglio in casa sua erediterà vento,
e lo stolto sarà lo schiavo di chi ha il cuore saggio.
11:30 Il frutto del giusto è un albero di vita,
e il saggio attira a sé le persone.
11:31 Ecco, il giusto riceve la sua retribuzione sulla terra,
quanto più l'empio e il peccatore!
12:1 Chi ama la correzione ama la scienza,
ma chi odia la riprensione è uno stupido.
12:2 L'uomo buono ottiene il favore del SIGNORE, ma il SIGNORE condanna l'uomo pieno di malizia.
12:3 L'uomo non diventa stabile con l'iniquità,
ma la radice dei giusti non sarà mai smossa.
12:4 La donna virtuosa è la corona del marito,
ma quella che fa vergogna gli è un tarlo nelle ossa.
12:5 I pensieri dei giusti sono equità,
ma i disegni degli empi sono frode.
12:6 Le parole degli empi insidiano la vita,
ma la bocca degli uomini retti procura la liberazione.
12:7 Gli empi, una volta rovesciati,
non sono più,
ma la casa dei giusti rimane in piedi.
12:8 L'uomo è lodato in proporzione del suo senno,
ma chi ha il cuore pervertito sarà disprezzato.
12:9 È meglio essere in umile stato e avere un servo,
che fare il borioso e mancar di pane.
12:10 Il giusto ha cura della vita del suo bestiame,
ma il cuore degli empi è crudele.
12:11 Chi coltiva la sua terra avrà pane da saziarsi,
ma chi va dietro ai fannulloni è privo di senno.
12:12 L'empio agogna la preda dei malvagi,
ma la radice dei giusti porta il suo frutto.
12:13 Nel peccato delle labbra sta un'insidia funesta,
ma il giusto sfuggirà a tale afflizione.
12:14 Per il frutto della sua bocca l'uomo è saziato di beni,
e a ognuno è reso secondo l'opera delle sue mani.
12:15 La via dello stolto è diritta ai suoi occhi,
ma chi ascolta i consigli è saggio.
12:16 Lo stolto lascia scorger subito il suo cruccio,
ma chi dissimula un affronto è uomo prudente.
12:17 Chi dice la verità proclama ciò che è giusto,
ma il falso testimone parla con inganno.
12:18 C'è chi, parlando senza riflettere,
trafigge come spada,
ma la lingua dei saggi procura guarigione.
12:19 Il labbro veritiero è stabile per sempre,
ma la lingua bugiarda non dura che un istante.
12:20 L'inganno è nel cuore di chi trama il male,
ma per chi nutre propositi di pace c'è gioia.
12:21 Nessun male colpisce il giusto,
ma gli empi sono pieni di guai.
12:22 Le labbra bugiarde sono un abominio per il SIGNORE,
ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi.
12:23 L'uomo accorto nasconde quello che sa,
ma il cuore degli stolti proclama la loro follia.
12:24 La mano dei diligenti dominerà,
ma la pigra sarà tributaria.
12:25 La sofferenza del cuore abbatte l'uomo,
ma la parola buona lo rallegra.
12:26 Il giusto indica la strada al suo compagno,
ma la via degli empi li fa smarrire.
12:27 Il pigro non arrostisce la sua selvaggina,
ma l'operosità è per l'uomo un tesoro prezioso.
12:28 Nel sentiero della giustizia sta la vita,
e nella via che essa traccia non c'è morte.
13:1 Il figlio saggio ascolta l'istruzione di suo padre,
ma il beffardo non ascolta rimproveri.
13:2 Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene,
ma il desiderio dei perfidi è la violenza.
13:3 Chi sorveglia la sua bocca preserva la propria vita;
chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina.
13:4 Il pigro desidera, e non ha nulla,
ma l'operoso sarà pienamente soddisfatto.
13:5 Il giusto odia la menzogna,
ma l'empio getta sugli altri discredito e vergogna.
13:6 La giustizia protegge chi cammina nell'integrità,
ma l'empietà abbatte il peccatore.
13:7 C'è chi fa il ricco e non ha nulla,
e c'è chi fa il povero e ha grandi beni.
13:8 La ricchezza di un uomo serve come riscatto della sua vita,
ma il povero non ode mai minacce.
13:9 La luce dei giusti è gaia,
ma la lampada degli empi si spegne.
13:10 Dall'orgoglio non viene che contesa,
ma la saggezza è con chi dà retta ai consigli.
13:11 La ricchezza male acquistata va diminuendo,
ma chi accumula a poco a poco, l'aumenta.
13:12 La speranza insoddisfatta fa languire il cuore,
ma il desiderio realizzato è un albero di vita.
13:13 Chi disprezza la parola si costituisce, di fronte a essa, debitore,
ma chi rispetta il comandamento sarà ricompensato.
13:14 L'insegnamento del saggio è una fonte di vita
per schivare le insidie della morte.
13:15 Buon senno procura favore,
ma la via dei perfidi è senza fine.
13:16 Ogni uomo accorto agisce con conoscenza,
ma l'insensato fa sfoggio di follia.
13:17 Il messaggero malvagio cade in sciagure,
ma l'ambasciatore fedele porta guarigione.
13:18 Miseria e vergogna a chi rifiuta la correzione,
ma chi dà retta alla riprensione è onorato.
13:19 Il desiderio adempiuto è dolce all'anima,
ma agli insensati fa orrore evitare il male.
13:20 Chi va con i saggi diventa saggio,
ma il compagno degli insensati diventa cattivo.
13:21 Il male perseguita i peccatori,
ma il giusto è ricompensato con il bene.
13:22 L'uomo buono lascia un'eredità ai figli dei suoi figli,
ma la ricchezza del peccatore è riservata al giusto.
13:23 Il campo lavorato dal povero dà cibo in abbondanza,
ma c'è chi perisce per mancanza di equità.
13:24 Chi risparmia la verga odia suo figlio,
ma chi lo ama, lo corregge per tempo.
13:25 Il giusto ha di che mangiare a sazietà,
ma il ventre degli empi manca di cibo.
14:1 La donna saggia costruisce la sua casa,
ma la stolta l'abbatte con le proprie mani.
14:2 Chi cammina nella rettitudine teme il SIGNORE,
ma chi è traviato nelle sue vie lo disprezza.
14:3 Nella bocca dello stolto germoglia la superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro custodia.
14:4 Dove mancano i buoi è vuoto il granaio,
ma l'abbondanza della raccolta sta nella forza del bue.
14:5 Il testimone fedele non mente,
ma il testimone falso spaccia menzogne.
14:6 Il beffardo cerca la saggezza e non la trova,
ma per l'uomo intelligente la scienza è cosa facile.
14:7 Vattene lontano dallo stolto;
sulle sue labbra certo non hai trovato scienza.
14:8 La saggezza dell'uomo accorto sta nel discernere la propria strada;
ma la follia degli stolti non è che inganno.
14:9 Gli insensati si burlano del peccato,
ma il favore del SIGNORE sta fra gli uomini retti.
14:10 Il cuore conosce la propria amarezza,
e alla sua gioia non partecipa un estraneo.
14:11 La casa degli empi sarà distrutta,
ma la tenda degli uomini retti fiorirà.
14:12 C'è una via che all'uomo sembra diritta,
ma essa conduce alla morte.
14:13 Anche ridendo, il cuore può essere triste;
e la gioia può finire in dolore.
14:14 Lo sviato di cuore avrà la ricompensa del suo modo di vivere,
e l'uomo dabbene, quella delle opere sue.
14:15 L'ingenuo crede a tutto quel che si dice,
ma l'uomo prudente fa attenzione ai suoi passi.
14:16 Il saggio teme, ed evita il male;
ma lo stolto è arrogante e presuntuoso.
14:17 Chi è pronto all'ira commette follie,
e l'uomo pieno di malizia diventa odioso.
14:18 Gli sciocchi ereditano stoltezza,
ma i prudenti s'incoronano di scienza.
14:19 I malvagi si inchinano davanti ai buoni,
e gli empi alle porte dei giusti.
14:20 Il povero è odiato anche dal suo compagno,
ma gli amici del ricco sono molti.
14:21 Chi disprezza il prossimo pecca,
ma beato chi ha pietà dei miseri!
14:22 Quelli che meditano il male non sono forse traviati?
Ma quelli che meditano il bene trovano grazia e fedeltà.
14:23 In ogni fatica c'è profitto,
ma il chiacchierare procura la miseria.
14:24 La corona dei saggi è la loro ricchezza,
ma la follia degli stolti non è che follia.
14:25 Il testimone veritiero salva delle persone,
ma spaccia menzogne il falso testimone.
14:26 C'è grande sicurezza nel timore del SIGNORE;
egli sarà un rifugio per i figli di chi lo teme.
14:27 Il timore del SIGNORE è fonte di vita
e fa evitare le insidie della morte.
14:28 La moltitudine del popolo è la gloria del re,
ma la scarsezza dei sudditi è la rovina del principe.
14:29 Chi è lento all'ira ha molto buon senso,
ma chi è pronto ad andare in collera mostra la sua follia.
14:30 Un cuore calmo è la vita del corpo,
ma l'invidia è la carie delle ossa.
14:31 Chi opprime il povero offende colui che l'ha fatto,
ma chi ha pietà del bisognoso, lo onora.
14:32 L'empio è travolto dalla sua sventura,
ma il giusto spera anche nella morte.
14:33 La saggezza riposa nel cuore dell'uomo intelligente,
ma in mezzo agli stolti deve essere resa manifesta.
14:34 La giustizia innalza una nazione,
ma il peccato è la vergogna dei popoli.
14:35 Il favore del re è per il servo prudente,
ma la sua ira è per chi lo offende.
15:1 La risposta dolce calma il furore,
ma la parola dura eccita l'ira.
15:2 La lingua dei saggi è ricca di scienza,
ma la bocca degli stolti sgorga follia.
15:3 Gli occhi del SIGNORE sono in ogni luogo,
osservano i cattivi e i buoni.
15:4 La lingua che calma è un albero di vita,
ma la lingua perversa strazia lo spirito.
15:5 L'insensato disprezza l'istruzione di suo padre,
ma chi tiene conto della riprensione diviene accorto.
15:6 Nella casa del giusto c'è grande abbondanza,
ma nell'accumulo dell'empio c'è imbroglio.
15:7 Le labbra dei saggi diffondono scienza,
ma non così il cuore degli stolti.
15:8 Il sacrificio degli empi è in abominio al SIGNORE,
ma la preghiera degli uomini retti gli è gradita.
15:9 La via dell'empio è in abominio al SIGNORE,
ma egli ama chi segue la giustizia.
15:10 Una dura correzione spetta a chi lascia la retta via;
chi odia la riprensione morirà.
15:11 Il soggiorno dei morti e l'abisso stanno davanti al SIGNORE;
quanto più i cuori dei figli degli uomini!
15:12 Il beffardo non ama che altri lo riprenda;
egli non va dai saggi.
15:13 Il cuore allegro rende gioioso il volto,
ma quando il cuore è triste, lo spirito è abbattuto.
15:14 Il cuore dell'uomo intelligente cerca la scienza,
ma la bocca degli stolti si pasce di follia.
15:15 Tutti i giorni sono brutti per l'afflitto,
ma per il cuore contento è sempre allegria.
15:16 Meglio poco con il timore del SIGNORE,
che gran tesoro con turbamento.
15:17 Meglio un piatto d'erbe, dov'è l'amore,
che un bue ingrassato, dov'è l'odio.
15:18 L'uomo collerico fa nascere contese,
ma chi è lento all'ira calma le liti.
15:19 La via del pigro è come una siepe di spine,
ma il sentiero degli uomini retti è piano.
15:20 Il figlio saggio rallegra il padre,
ma l'uomo stolto disprezza sua madre.
15:21 La follia è una gioia per chi è privo di senno,
ma l'uomo prudente cammina diritto per la sua via.
15:22 I disegni falliscono, dove mancano i consigli,
ma riescono, dove sono molti i consiglieri.
15:23 Uno prova gioia quando risponde bene;
è buona la parola detta a suo tempo!
15:24 Per l'uomo sagace la via della vita conduce in alto,
gli fa evitare il soggiorno dei morti,
situato in basso.
15:25 Il SIGNORE rovescia la casa dei superbi,
ma rende stabili i confini della vedova.
15:26 I pensieri malvagi sono in abominio al SIGNORE,
ma le parole benevole sono pure ai suoi occhi.
15:27 Chi è avido di lucro turba la sua casa,
ma chi odia i regali vivrà.
15:28 Il cuore del giusto medita la sua risposta,
ma la bocca degli empi sgorga cose malvagie.
15:29 Il SIGNORE è lontano dagli empi,
ma ascolta la preghiera dei giusti.
15:30 Uno sguardo luminoso rallegra il cuore;
una buona notizia fortifica le ossa.
15:31 L'orecchio attento alla riprensione che conduce alla vita,
abiterà tra i saggi.
15:32 Chi rifiuta l'istruzione disprezza sé stesso,
ma chi dà retta alla riprensione acquista senno.
15:33 Il timore del SIGNORE è scuola di saggezza;
e l'umiltà precede la gloria.
16:1 All'uomo spettano i disegni del cuore;
ma la risposta della lingua viene dal SIGNORE.
16:2 Tutte le vie dell'uomo a lui sembrano pure,
ma il SIGNORE pesa gli spiriti.
16:3 Affida al SIGNORE le tue opere,
e i tuoi progetti avranno successo.
16:4 Il SIGNORE ha fatto ogni cosa per uno scopo;
anche l'empio, per il giorno della sventura.
16:5 Chi ha un cuore superbo è in abominio al SIGNORE;
certo è che non rimarrà impunito.
16:6 Con la bontà e con la fedeltà l'iniquità si espia,
e con il timore del SIGNORE si evita il male.
16:7 Quando il SIGNORE gradisce le vie di un uomo,
riconcilia con lui anche i suoi nemici.
16:8 Meglio poco con giustizia,
che grandi entrate senza equità.
16:9 Il cuore dell'uomo medita la sua via,
ma il SIGNORE dirige i suoi passi.
16:10 Sulle labbra del re sta una sentenza divina;
quando pronunzia il giudizio la sua bocca non erra.
16:11 La stadera e le bilance giuste appartengono al SIGNORE,
tutti i pesi del sacchetto sono opera sua.
16:12 I re hanno orrore di fare il male,
perché il trono è reso stabile con la giustizia.
16:13 Le labbra giuste sono gradite ai re;
essi amano chi parla rettamente.
16:14 Ira del re vuol dire messaggeri di morte,
ma l'uomo saggio la placherà.
16:15 La serenità del volto del re dà la vita,
e il suo favore è come nuvola di pioggia primaverile.
16:16 L'acquisto della saggezza è migliore di quello dell'oro,
l'acquisto dell'intelligenza preferibile a quello dell'argento!
16:17 La strada maestra dell'uomo retto è evitare il male;
chi bada alla sua via preserva sé stesso.
16:18 La superbia precede la rovina,
e lo spirito altero precede la caduta.
16:19 È meglio essere umili con i poveri
che spartire la preda con i superbi.
16:20 Chi presta attenzione alla parola se ne troverà bene,
e beato colui che confida nel SIGNORE!
16:21 Il saggio di cuore è chiamato intelligente,
e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere.
16:22 Il senno, per chi lo possiede, è fonte di vita,
ma la stoltezza è il castigo degli stolti.
16:23 Il cuore del saggio gli rende assennata la bocca,
e aumenta il sapere sulle sue labbra.
16:24 Le parole gentili sono un favo di miele;
dolcezza all'anima, salute alle ossa.
16:25 C'è una via che all'uomo sembra diritta,
ma finisce con il condurre alla morte.
16:26 La fame del lavoratore lavora per lui,
perché la sua bocca lo stimola.
16:27 L'uomo cattivo va scavando il male ad altri;
sulle sue labbra c'è come un fuoco consumante.
16:28 L'uomo perverso semina contese,
il maldicente disunisce gli amici migliori.
16:29 L'uomo violento trascina il compagno
e lo conduce per una via non buona.
16:30 Chi chiude gli occhi per tramare cose perverse,
chi si morde le labbra, ha già compiuto il male.
16:31 I capelli bianchi sono una corona d'onore;
la si trova sulla via della giustizia.
16:32 Chi è lento all'ira vale più del prode guerriero;
chi ha autocontrollo vale più di chi espugna città.
16:33 Si getta la sorte nel grembo,
ma ogni decisione viene dal SIGNORE.
17:1 È meglio un tozzo di pane secco con la pace,
che una casa piena di carni con la discordia.
17:2 Un servo sagace dominerà su un figlio che fa vergogna
e avrà parte all'eredità insieme con i fratelli.
17:3 Il crogiuolo è per l'argento e il fornello per l'oro,
ma chi prova i cuori è il SIGNORE.
17:4 Il malvagio dà ascolto alle labbra inique,
e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua.
17:5 Chi deride il povero oltraggia Colui che l'ha fatto;
chi si rallegra dell'altrui sventura non rimarrà impunito.
17:6 I figli dei figli sono la corona dei vecchi,
e i padri sono la gloria dei loro figli.
17:7 Un parlare solenne non si addice all'uomo da nulla;
quanto meno si addicono a un principe labbra bugiarde!
17:8 Il regalo è una pietra preziosa agli occhi di chi lo possiede;
dovunque si volga, egli ha successo.
17:9 Chi copre gli sbagli si procura amore,
ma chi sempre vi torna su, disunisce gli amici migliori.
17:10 Un rimprovero fa più impressione all'uomo intelligente,
che cento percosse allo stolto.
17:11 Il malvagio non cerca che ribellione,
ma un messaggero crudele gli sarà mandato contro.
17:12 Meglio imbattersi in un'orsa derubata dei suoi piccoli,
che in un insensato nella sua follia.
17:13 Il male non si allontanerà dalla casa
di chi rende male per bene.
17:14 Cominciare una contesa è dar la stura all'acqua;
perciò ritìrati prima che la lite s'inasprisca.
17:15 Chi assolve il reo e chi condanna il giusto
sono entrambi detestati dal SIGNORE.
17:16 A che serve il denaro in mano allo stolto?
Ad acquistare saggezza?... Ma se non ha senno!
17:17 L'amico ama in ogni tempo;
è nato per essere un fratello nella sventura.
17:18 L'uomo privo di senno dà la mano
e si fa garante per altri davanti al suo prossimo.
17:19 Chi ama le liti ama il peccato;
chi alza troppo la sua porta, cerca la rovina.
17:20 Chi ha il cuore falso non trova bene,
e chi ha la lingua perversa cade nella sciagura.
17:21 Chi genera uno stolto ne avrà dolore,
e il padre dell'uomo da nulla non avrà gioia.
17:22 Un cuore allegro è un buon rimedio,
ma uno spirito abbattuto fiacca le ossa.
17:23 L'empio accetta regali di nascosto
per pervertire le vie della giustizia.
17:24 La saggezza sta davanti a chi ha intelligenza,
ma gli occhi dello stolto vagano agli estremi confini della terra.
17:25 Un figlio stolto è una tribolazione per il padre
e un'amarezza per colei che l'ha partorito.
17:26 Non è bene condannare il giusto,
fosse anche a un'ammenda,
né colpire i prìncipi per la loro onestà.
17:27 Chi modera le sue parole possiede la scienza,
e chi ha lo spirito calmo è un uomo prudente.
17:28 Anche lo stolto, quando tace, passa per saggio;
chi tiene chiuse le labbra è un uomo intelligente.
18:1 Chi si separa dagli altri cerca la sua propria soddisfazione,
e si irrita contro tutto ciò che è giusto.
18:2 Lo stolto prende piacere, non nella prudenza,
ma soltanto nel manifestare ciò che ha nel cuore.
18:3 Quando viene l'empio, viene anche il disprezzo;
e, con la vergogna, viene il disonore.
18:4 Le parole della bocca di un uomo sono acque profonde;
la fonte di saggezza è un ruscello che scorre perenne.
18:5 Non è bene avere per l'empio dei riguardi personali,
per fare torto al giusto nel giudizio.
18:6 Le labbra dello stolto causano liti,
e la sua bocca attira percosse.
18:7 La bocca dello stolto è la sua rovina,
e le sue labbra sono un laccio per la sua anima.
18:8 Le parole del maldicente sono come ghiottonerie,
e penetrano fino all'intimo delle viscere.
18:9 Anche colui che è sfaticato nel suo lavoro
è fratello del dissipatore.
18:10 Il nome del SIGNORE è una forte torre;
il giusto vi corre, e vi trova un alto rifugio.
18:11 I beni del ricco sono la sua roccaforte;
sono come un'alta muraglia... nella sua immaginazione.
18:12 Prima della rovina, il cuore dell'uomo s'innalza,
ma l'umiltà precede la gloria.
18:13 Chi risponde prima di avere ascoltato,
mostra la sua follia, e rimane confuso.
18:14 Lo spirito dell'uomo lo sostiene quand'egli è infermo; ma lo spirito abbattuto chi lo solleverà?
18:15 Il cuore dell'uomo intelligente acquista la scienza,
e l'orecchio dei saggi la cerca.
18:16 I regali che uno fa gli aprono la strada
e gli danno accesso tra i grandi.
18:17 Il primo a perorare la propria causa pare che abbia ragione;
ma viene l'altra parte, e lo mette alla prova.
18:18 La sorte fa cessare le liti
e decide fra i grandi.
18:19 Un fratello offeso è più inespugnabile di una fortezza;
e le liti tra fratelli sono come le sbarre di un castello.
18:20 Con il frutto della sua bocca l'uomo sazia il corpo;
si sazia con il frutto delle sue labbra.
18:21 Morte e vita sono in potere della lingua;
chi l'ama ne mangerà i frutti.
18:22 Chi ha trovato moglie ha trovato un bene
e ha ottenuto un favore dal SIGNORE.
18:23 Il povero parla supplicando,
e il ricco risponde con durezza.
18:24 Chi ha molti amici può esserne sopraffatto,
ma c'è un amico che è più affezionato di un fratello.
19:1 Meglio un povero che cammina nella sua integrità,
che chi è perverso di labbra e anche stolto.
19:2 Lo zelo senza conoscenza non è cosa buona;
chi cammina in fretta sbaglia strada.
19:3 La stoltezza dell'uomo ne perverte la via,
ma il suo cuore si irrita contro il SIGNORE.
19:4 Le ricchezze procurano gran numero di amici,
ma il povero è abbandonato anche dal suo compagno.
19:5 Il falso testimone non rimarrà impunito,
chi spaccia menzogne non avrà scampo.
19:6 Molti corteggiano l'uomo generoso,
tutti sono amici dell'uomo che offre regali.
19:7 Tutti i fratelli del povero l'odiano;
quanto più gli amici suoi si allontaneranno da lui!
Egli li supplica con parole, ma già sono scomparsi.
19:8 Chi acquista senno ama sé stesso;
e chi serba con cura la prudenza troverà del bene.
19:9 Il falso testimone non rimarrà impunito,
e chi spaccia menzogne perirà.
19:10 Vivere nel lusso non s'addice allo stolto;
quanto meno si addice allo schiavo dominare sui prìncipi!
19:11 Il senno rende l'uomo lento all'ira,
ed egli considera un suo onore passare sopra le offese.
19:12 L'ira del re è come il ruggito di un leone,
ma il suo favore è come rugiada sull'erba.
19:13 Un figlio stolto è una grande sciagura per suo padre,
e le risse di una moglie sono il gocciolare continuo di un tetto.
19:14 Casa e ricchezze sono un'eredità dei padri,
ma una moglie giudiziosa è un dono del SIGNORE.
19:15 La pigrizia fa cadere nel torpore,
e la persona indolente patirà la fame.
19:16 Chi osserva il precetto preserva la sua vita,
ma chi non si dà pensiero della propria condotta morrà.
19:17 Chi ha pietà del povero presta al SIGNORE,
che gli contraccambierà l'opera buona.
19:18 Castiga tuo figlio, mentre c'è ancora speranza,
ma non lasciarti andare sino a farlo morire.
19:19 L'uomo dalla collera violenta deve essere punito;
perché, se lo liberi, dovrai tornare daccapo.
19:20 Ascolta il consiglio e ricevi l'istruzione,
affinché tu diventi saggio per il resto della vita.
19:21 Ci sono molti disegni nel cuore dell'uomo,
ma il piano del SIGNORE è quello che sussiste.
19:22 Ciò che rende caro l'uomo è la bontà,
e un povero vale più di un bugiardo.
19:23 Il timore del SIGNORE conduce alla vita;
chi l'ha si sazia, e passa la notte senza essere visitato dal male.
19:24 Il pigro tuffa la mano nel piatto
e non fa neppure tanto da portarla alla bocca.
19:25 Percuoti il beffardo, e l'ingenuo diventerà prudente;
riprendi l'intelligente, e imparerà la scienza.
19:26 Il figlio che fa vergogna e disonore,
rovina suo padre e scaccia sua madre.
19:27 Cessa, figlio mio, d'ascoltare l'istruzione,
se ti vuoi allontanare dalle parole della scienza.
19:28 Il testimone iniquo si burla della giustizia,
e la bocca degli empi trangugia l'iniquità.
19:29 I giudici sono stabiliti per i beffardi,
e le percosse per il dorso degli stolti.
20:1 Il vino è schernitore, la bevanda alcolica è turbolenta,
chiunque se ne lascia sopraffare non è saggio.
20:2 Il terrore che incute il re è come il ruggito di un leone;
chi lo irrita pecca contro sé stesso.
20:3 È una gloria per l'uomo l'astenersi dalle contese,
ma chiunque è insensato mostra i denti.
20:4 Il pigro non ara a causa del freddo;
alla raccolta verrà a cercare, ma non ci sarà nulla.
20:5 I disegni del cuore dell'uomo sono acque profonde,
ma l'uomo intelligente saprà attingervi.
20:6 Molta gente vanta la propria bontà;
ma un uomo fedele chi lo troverà?
20:7 I figli del giusto, che cammina nella sua integrità,
saranno beati dopo di lui.
20:8 Il re, seduto sul trono dove rende giustizia,
dissipa con il suo sguardo ogni male.
20:9 Chi può dire: «Ho purificato il mio cuore,
sono puro dal mio peccato?»
20:10 Doppio peso e doppia misura
sono entrambi in abominio al SIGNORE.
20:11 Anche il bambino dimostra con i suoi atti
se la sua condotta sarà pura e retta.
20:12 L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede,
li ha fatti entrambi il SIGNORE.
20:13 Non amare il sonno, perché tu non impoverisca;
tieni aperti gli occhi, e avrai pane da saziarti.
20:14 «Cattivo! Cattivo!» dice il compratore;
ma, andandosene, si vanta dell'acquisto.
20:15 C'è dell'oro e abbondanza di perle,
ma le cose più preziose sono le labbra ricche di scienza.
20:16 Prendigli il vestito, poiché ha fatto cauzione per altri;
fatti dare dei pegni, poiché si è reso garante di stranieri.
20:17 Il pane frodato è dolce all'uomo;
ma, dopo, avrà la bocca piena di ghiaia.
20:18 I disegni sono resi stabili dal consiglio;
fa' dunque la guerra con una saggia direzione.
20:19 Chi va sparlando palesa i segreti;
perciò non t'immischiare con chi apre troppo le labbra.
20:20 Chi maledice suo padre e sua madre,
avrà la lucerna spenta nelle tenebre più fitte.
20:21 L'eredità acquistata con precipitazione all'inizio,
alla fine non sarà benedetta.
20:22 Non dire: «Renderò il male»;
spera nel SIGNORE, ed egli ti salverà.
20:23 Il peso doppio è in abominio al SIGNORE,
la bilancia falsa non è cosa buona.
20:24 I passi dell'uomo li dirige il SIGNORE;
come può quindi l'uomo capire la propria via?
20:25 È pericoloso per l'uomo prendere alla leggera un impegno sacro,
e riflettere solo dopo aver fatto un voto.
20:26 Il re saggio passa gli empi al vaglio,
dopo aver fatto passare la ruota su di loro.
20:27 Lo spirito dell'uomo è una lucerna del SIGNORE,
che scruta tutti i recessi del cuore.
20:28 La bontà e la fedeltà custodiscono il re;
e con la bontà egli rende stabile il suo trono.
20:29 La bellezza dei giovani sta nella loro forza,
e l'onore dei vecchi, nella loro canizie.
20:30 Le battiture che piagano guariscono il male;
e così le percosse che vanno in fondo al cuore.
21:1 Il cuore del re, nella mano del SIGNORE, è come un corso d'acqua;
egli lo dirige dovunque gli piace.
21:2 Tutte le vie dell'uomo gli sembrano rette,
ma il SIGNORE pesa i cuori.
21:3 Praticare la giustizia e l'equità
è cosa che il SIGNORE preferisce ai sacrifici.
21:4 Gli occhi alteri e il cuor superbo,
lucerna degli empi, sono peccato.
21:5 I disegni dell'uomo diligente conducono sicuramente all'abbondanza,
ma chi troppo si affretta non fa che cadere nella miseria.
21:6 I tesori acquistati con lingua bugiarda
sono un soffio fugace di gente che cerca la morte.
21:7 La violenza degli empi li porta via,
perché rifiutano di praticare l'equità.
21:8 La via del colpevole è tortuosa,
ma l'innocente opera con rettitudine.
21:9 Meglio abitare sul canto di un tetto,
che in una gran casa con una moglie rissosa.
21:10 L'empio desidera fare il male;
il suo amico stesso non trova pietà ai suoi occhi.
21:11 Quando il beffardo è punito,
l'ingenuo diventa saggio;
e quando s'istruisce il saggio, egli acquista scienza.
21:12 Il giusto tien d'occhio la casa dell'empio,
e precipita gli empi nelle sciagure.
21:13 Chi chiude l'orecchio al grido del povero,
griderà anch'egli, e non gli sarà risposto.
21:14 Un dono fatto in segreto placa la collera,
e un regalo dato in privato, l'ira violenta.
21:15 Far ciò che è retto è una gioia per il giusto,
ma è una rovina per i malfattori.
21:16 L'uomo che smarrisce la via del buon senso,
riposerà nell'assemblea dei defunti.
21:17 Chi ama godere sarà bisognoso,
chi ama il vino e l'olio non arricchirà.
21:18 L'empio serve di riscatto al giusto;
e il perfido, agli uomini retti.
21:19 Meglio abitare in un deserto,
che con una donna rissosa e stizzosa.
21:20 In casa del saggio ci sono tesori preziosi e olio,
ma l'uomo stolto dà fondo a tutto.
21:21 Chi ricerca la giustizia e la bontà
troverà vita, giustizia e gloria.
21:22 Il saggio dà la scalata alla città dei forti,
e abbatte il baluardo in cui essa confidava.
21:23 Chi sorveglia la sua bocca e la sua lingua
preserva sé stesso dall'angoscia.
21:24 Il nome del superbo insolente è: beffardo;
egli fa ogni cosa con furore di superbia.
21:25 I desideri del pigro lo uccidono,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
21:26 C'è chi da mattina a sera desidera avidamente,
ma il giusto dona senza mai rifiutare.
21:27 Il sacrificio dell'empio è cosa abominevole;
quanto più se l'offre con intento malvagio!
21:28 Il testimone bugiardo perirà,
ma l'uomo che ascolta potrà sempre parlare.
21:29 L'empio fa la faccia tosta,
ma l'uomo retto rende ferma la sua condotta.
21:30 Non c'è saggezza, non intelligenza,
non consiglio che valga contro il SIGNORE.
21:31 Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma la vittoria appartiene al SIGNORE.
22:1 La buona reputazione è da preferirsi alle molte ricchezze;
e la stima, all'argento e all'oro.
22:2 Il ricco e il povero s'incontrano;
il SIGNORE li ha fatti tutti e due.
22:3 L'uomo accorto vede venire il male,
e si nasconde;
ma gli ingenui tirano avanti e ne subiscono le conseguenze.
22:4 Il frutto dell'umiltà e del timore del SIGNORE
è ricchezza, gloria e vita.
22:5 Spine e lacci sono sulla via del perverso;
chi ha cura della sua vita se ne tiene lontano.
22:6 Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere;
anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà.
22:7 Il ricco domina sui poveri,
e chi prende in prestito è schiavo di chi presta.
22:8 Chi semina iniquità miete sciagura,
e la verga della sua collera è infranta.
22:9 L'uomo dallo sguardo benevolo sarà benedetto,
perché dà del suo pane al povero.
22:10 Caccia via il beffardo, se ne andranno le contese,
e cesseranno le liti e le offese.
22:11 Chi ama la purezza del cuore
e ha la grazia sulle labbra, ha il re per amico.
22:12 Gli occhi del SIGNORE proteggono la scienza,
ma egli rende vane le parole del perfido.
22:13 Il pigro dice: «Là fuori c'è un leone;
sarò ucciso per la strada».
22:14 La bocca delle donne corrotte è una fossa profonda;
chi subisce l'ira del SIGNORE, vi cadrà dentro.
22:15 La follia è legata al cuore del bambino,
ma la verga della correzione l'allontanerà da lui.
22:16 Chi opprime il povero, l'arricchisce;
chi dona al ricco, non fa che impoverirlo.
22:17 Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei saggi,
e applica il cuore alla mia scienza;
22:18 ti sarà dolce custodirle in cuore,
e averle tutte pronte sulle tue labbra.
22:19 Ho voluto istruirti oggi, sì, proprio te,
perché la tua fiducia sia posta nel SIGNORE.
22:20 Non ho già da tempo scritto per te
consigli e insegnamenti
22:21 per farti conoscere cose certe,
parole vere,
perché tu possa rispondere parole vere a chi t'interroga?
22:22 Non derubare il povero perch'è povero,
e non opprimere il misero alla porta della città,
22:23 poiché il SIGNORE difenderà la loro causa,
e spoglierà della vita chi avrà spogliato loro.
22:24 Non fare amicizia con l'uomo collerico,
non andare con l'uomo violento,
22:25 perché tu non impari le sue vie
ed esponga te stesso a un'insidia.
22:26 Non essere di quelli che dan la mano,
che danno cauzione per debiti.
22:27 Se non hai di che pagare,
perché esporti a farti portare via il letto?
22:28 Non spostare il confine antico,
che fu messo dai tuoi padri.
22:29 Hai visto un uomo veloce nelle sue faccende?
Egli starà al servizio del re;
non starà al servizio della gente oscura.
23:1 Quando ti siedi a mensa con un principe,
rifletti bene su chi ti sta davanti;
23:2 mettiti un coltello alla gola,
se tu sei ingordo.
23:3 Non desiderare i suoi bocconi delicati;
sono un cibo ingannatore.
23:4 Non ti affannare per diventar ricco,
smetti dall'applicarvi la tua intelligenza.
23:5 Vuoi fissare lo sguardo su ciò che scompare?
Poiché la ricchezza si fa delle ali,
come l'aquila che vola verso il cielo.
23:6 Non mangiare il pane di chi ha l'occhio maligno,
non desiderare i suoi cibi delicati;
23:7 poiché, nell'intimo suo, egli è calcolatore;
ti dirà: «Mangia e bevi!»,
ma il suo cuore non è con te.
23:8 Vomiterai il boccone che avrai mangiato,
e avrai perduto le tue belle parole.
23:9 Non rivolgere la parola allo stolto,
perché disprezzerà il senno dei tuoi discorsi.
23:10 Non spostare il confine antico,
e non entrare nei campi degli orfani;
23:11 perché il loro vendicatore è potente;
egli difenderà la causa loro contro di te.
23:12 Applica il tuo cuore all'istruzione,
e gli orecchi alle parole della scienza.
23:13 Non risparmiare la correzione al bambino;
se lo batti con la verga, non ne morrà;
23:14 lo batterai con la verga,
ma lo salverai dal soggiorno dei morti.
23:15 Figlio mio, se il tuo cuore è saggio,
anche il mio cuore si rallegrerà;
23:16 il mio cuore esulterà
quando le tue labbra diranno cose rette.
23:17 Il tuo cuore non porti invidia ai peccatori,
ma perseveri sempre nel timore del SIGNORE;
23:18 poiché c'è un avvenire,
e la tua speranza non sarà delusa.
23:19 Ascolta, figlio mio, sii saggio
e dirigi il tuo cuore per la retta via.
23:20 Non essere di quelli che sono bevitori di vino,
che sono ghiotti mangiatori di carne;
23:21 perché l'ubriacone e il goloso impoveriranno
e i dormiglioni andranno vestiti di cenci.
23:22 Dà retta a tuo padre che ti ha generato,
e non disprezzare tua madre quando sarà vecchia.
23:23 Acquista verità e non la vendere,
acquista saggezza, istruzione e intelligenza.
23:24 Il padre del giusto esulta grandemente;
chi ha generato un saggio, ne avrà gioia.
23:25 Possano tuo padre e tua madre rallegrarsi,
e possa gioire chi ti ha partorito!
23:26 Figlio mio, dammi il tuo cuore,
e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie;
23:27 perché la prostituta è una fossa profonda,
e la straniera, un pozzo stretto.
23:28 Anch'essa sta in agguato come un ladro,
e accresce fra gli uomini il numero dei traditori.
23:29 Per chi sono gli ahi? Per chi gli ahimè?
Per chi le liti? Per chi i lamenti?
Per chi le ferite senza ragione?
Per chi gli occhi rossi?
23:30 Per chi s'indugia a lungo presso il vino,
per quei che vanno a gustare il vino tagliato.
23:31 Non guardare il vino quando rosseggia,
quando scintilla nel bicchiere
e va giù così facilmente!
23:32 Alla fine, esso morde come un serpente
e punge come una vipera.
23:33 I tuoi occhi vedranno cose strane,
e il tuo cuore farà dei discorsi pazzi.
23:34 Sarai come chi si coricasse in mezzo al mare,
come chi si coricasse in cima a un albero di nave.
23:35 Dirai: «M'hanno picchiato... e non m'hanno fatto male;
mi hanno percosso... e non me ne sono accorto;
quando mi sveglierò?... Tornerò a cercarne ancora!»
24:1 Non portare invidia ai malvagi,
non desiderare di star con loro,
24:2 perché il loro cuore medita rapine,
le loro labbra emettono malvagità.
24:3 La casa si costruisce con la saggezza
e si rende stabile con la prudenza;
24:4 mediante la scienza, se ne riempiono le stanze
di ogni specie di beni preziosi e gradevoli.
24:5 L'uomo saggio è pieno di forza,
chi ha scienza accresce la sua potenza;
24:6 infatti, con sagge direttive potrai condurre bene la guerra,
e la vittoria sta nel gran numero dei consiglieri.
24:7 La saggezza è troppo in alto per lo stolto;
egli non apre mai la bocca alla porta della città.
24:8 Chi pensa a fare il male
sarà chiamato esperto in malizia.
24:9 I disegni dello stolto sono peccato,
il beffardo è l'abominio degli uomini.
24:10 Se ti scoraggi nel giorno dell'avversità,
la tua forza è poca.
24:11 Libera quelli che sono condotti a morte,
e salva quelli che, vacillando, vanno al supplizio.
24:12 Se dici: «Ma noi non ne sapevamo nulla!...»
Colui che pesa i cuori non lo vede forse?
Colui che veglia su di te non lo sa forse?
E non renderà egli a ciascuno secondo le sue opere?
24:13 Figlio mio, mangia il miele perché è buono;
un favo di miele sarà dolce al tuo palato.
24:14 Così conosci la saggezza per il tuo bene!
Se la trovi, c'è un avvenire,
e la tua speranza non sarà delusa.
24:15 O empio, non tendere insidie alla casa del giusto!
Non devastare il luogo dove riposa!
24:16 Perché il giusto cade sette volte e si rialza,
ma gli empi sono travolti dalla sventura.
24:17 Quando il tuo nemico cade,
non ti rallegrare;
quand'è rovesciato, il tuo cuore non ne gioisca,
24:18 perché il SIGNORE non lo veda e gli dispiaccia
e non distolga l'ira sua da lui.
24:19 Non t'irritare a motivo di chi fa il male,
e non portare invidia agli empi;
24:20 perché non c'è avvenire per il malvagio;
la lucerna degli empi sarà spenta.
24:21 Figlio mio, temi il SIGNORE e il re,
e non mischiarti con gli uomini turbolenti;
24:22 la loro rovina sopraggiungerà improvvisa,
e chi sa la triste fine dei loro anni?
24:23 Anche queste sono massime dei saggi.
Non è bene, in giudizio, avere riguardi personali.
24:24 Chi dice all'empio: «Tu sei giusto»,
i popoli lo malediranno, lo esecreranno le nazioni.
24:25 Ma quelli che sanno punire se ne troveranno bene,
e su loro scenderanno benedizione e prosperità.
24:26 Dà un bacio sulle labbra
chi dà una risposta giusta.
24:27 Metti in ordine i tuoi affari di fuori,
metti in buono stato i tuoi campi,
poi ti fabbricherai la casa.
24:28 Non testimoniare, senza motivo,
contro il tuo prossimo:
vorresti forse ingannare con le tue parole?
24:29 Non dire: «Come ha fatto a me così farò a lui»;
renderò a costui secondo la sua azione.
24:30 Passai presso il campo del pigro
e presso la vigna dell'uomo privo di senno;
24:31 ed ecco le spine vi crescevano dappertutto,
i rovi ne coprivano il suolo,
e il muro di cinta era in rovina.
24:32 Considerai la cosa e mi posi a riflettere;
e da quel che vidi trassi una lezione:
24:33 dormire un po', sonnecchiare un po',
incrociare un po' le mani per riposare...
24:34 e la tua povertà verrà come un ladro
e la tua miseria, come un uomo armato.
25:1-31:31
25:1 Ecco altri proverbi di Salomone, raccolti dalla gente di Ezechia, re di Giuda.
25:2 È gloria di Dio nascondere le cose;
ma la gloria dei re sta nell'investigarle.
25:3 L'altezza del cielo, la profondità della terra
e il cuore dei re non si possono investigare.
25:4 Togli dall'argento le scorie
e ne uscirà un vaso per l'artefice;
25:5 togli l'empio dalla presenza del re
e il suo trono sarà reso stabile dalla giustizia.
25:6 Non fare il vanaglorioso in presenza del re
e non occupare il posto dei grandi;
25:7 poiché è meglio ti sia detto:
«Sali qui»,
anziché essere abbassato davanti al principe che i tuoi occhi hanno visto.
25:8 Non ti affrettare a intentare processi,
perché alla fine tu non sappia che fare,
quando il tuo prossimo ti avrà svergognato.
25:9 Difendi la tua causa contro il tuo prossimo,
ma non rivelare il segreto di un altro,
25:10 perché chi t'ode non ti disprezzi
e la tua infamia non si cancelli più.
25:11 Le parole dette a tempo
sono come frutti d'oro in vasi d'argento cesellato.
25:12 Per un orecchio docile, chi riprende con saggezza
è un anello d'oro, un ornamento d'oro fino.
25:13 Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano,
è come il fresco della neve al tempo della mietitura;
esso ristora il suo padrone.
25:14 Nuvole e vento, ma senza pioggia;
ecco l'uomo che si vanta falsamente della sua liberalità.
25:15 Chi è lento all'ira piega un principe,
e la lingua dolce spezza le ossa.
25:16 Se trovi del miele, prendine quanto ti basta;
perché, mangiandone troppo,
tu non debba poi vomitarlo.
25:17 Metti di rado il piede in casa del prossimo,
perché egli, stufandosi di te, non abbia a odiarti.
25:18 L'uomo che dichiara il falso contro il suo prossimo,
è un martello, una spada, una freccia acuta.
25:19 La fiducia in un perfido, nel giorno della difficoltà,
è un dente rotto, un piede slogato.
25:20 Cantare delle canzoni a un cuore dolente
è come togliersi l'abito in giorno di freddo,
o mettere aceto sulla soda.
25:21 Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare;
se ha sete, dagli dell'acqua da bere;
25:22 perché, così, radunerai dei carboni accesi sul suo capo,
e il SIGNORE ti ricompenserà.
25:23 Il vento del nord porta la pioggia,
e la lingua che sparla di nascosto,
fa oscurare il viso.
25:24 Meglio abitare sul canto di un tetto,
che in una gran casa con una moglie rissosa.
25:25 Una buona notizia da un paese lontano
è come acqua fresca a una persona stanca e assetata.
25:26 Il giusto che vacilla davanti all'empio,
è come una fontana torbida e una sorgente inquinata.
25:27 Mangiare troppo miele, non è bene,
ma scrutare le cose difficili è un onore.
25:28 L'uomo che non ha autocontrollo,
è una città smantellata, priva di mura.
26:1 Come la neve non si addice all'estate, né la pioggia al tempo della mietitura,
così non si addice la gloria allo stolto.
26:2 Come il passero vaga qua e là e la rondine vola,
così la maledizione senza motivo, non raggiunge l'effetto.
26:3 La frusta per il cavallo, la briglia per l'asino,
e il bastone per il dorso degli stolti.
26:4 Non rispondere allo stolto secondo la sua follia,
perché tu non gli debba somigliare.
26:5 Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perché non abbia ad apparire saggio ai propri occhi.
26:6 Chi affida messaggi a uno stolto
si taglia i piedi e si abbevera di afflizione.
26:7 Come le gambe dello zoppo sono senza forza,
così è una massima nella bocca degli stolti.
26:8 Chi onora uno stolto
fa come chi getta una gemma in un mucchio di sassi.
26:9 Una massima in bocca agli stolti
è come un ramo spinoso in mano a un ubriaco.
26:10 Chi impiega lo stolto e il primo che capita,
è come un arciere che ferisce tutti.
26:11 Lo stolto che ricade nella sua follia,
è come il cane che torna al suo vomito.
26:12 Hai mai visto un uomo che si crede saggio?
C'è più da imparare da uno stolto che da lui.
26:13 Il pigro dice: «C'è un leone nella strada,
c'è un leone per le vie!»
26:14 Come la porta si volge sui cardini,
così il pigro sul suo letto.
26:15 Il pigro tuffa la mano nel piatto;
e gli sembra fatica riportarla alla bocca.
26:16 Il pigro si crede più saggio
di sette uomini che danno risposte sensate.
26:17 Il passante che si riscalda per una contesa che non lo concerne,
è come chi afferra un cane per le orecchie.
26:18 Come un pazzo che scaglia tizzoni,
frecce e morte,
26:19 così è colui che inganna il prossimo,
e dice: «L'ho fatto per ridere!»
26:20 Quando manca la legna, il fuoco si spegne;
e quando non c'è maldicente cessano le contese.
26:21 Come il carbone dà la brace e la legna dà la fiamma,
così l'uomo rissoso accende le liti.
26:22 Le parole del maldicente sono come ghiottonerie,
penetrano fino nell'intimo delle viscere.
26:23 Labbra ardenti e un cuore malvagio
sono come schiuma d'argento spalmata sopra un vaso di terra.
26:24 Chi odia parla con dissimulazione;
ma, dentro, medita l'inganno;
26:25 quando parla con voce graziosa,
non fidarti,
perché ha sette abominazioni nel cuore.
26:26 Il suo odio si nasconde sotto la finzione,
ma la sua malvagità si rivelerà nell'assemblea.
26:27 Chi scava una fossa vi cadrà,
e la pietra torna addosso a chi la rotola.
26:28 La lingua bugiarda odia quelli che ha ferito,
e la bocca adulatrice produce rovina.
27:1 Non ti vantare del domani,
poiché non sai quel che un giorno possa produrre.
27:2 Altri ti lodi, non la tua bocca;
un estraneo, non le tue labbra.
27:3 La pietra è grave e la sabbia pesante,
ma l'irritazione dello stolto pesa più dell'uno e dell'altra.
27:4 L'ira è crudele e la collera impetuosa;
ma chi può resistere alla gelosia?
27:5 Meglio riprensione aperta,
che amore nascosto.
27:6 Chi ama ferisce, ma rimane fedele;
chi odia dà abbondanza di baci.
27:7 Chi è sazio calpesta il favo di miele;
ma, per chi ha fame, ogni cosa amara è dolce.
27:8 Come l'uccello che va peregrinando lontano dal nido,
così è l'uomo che va peregrinando lontano da casa.
27:9 L'olio e il profumo rallegrano il cuore;
così fa la dolcezza di un amico con i suoi consigli cordiali.
27:10 Non abbandonare il tuo amico né l'amico di tuo padre,
e non andare in casa del tuo fratello nel giorno della tua sventura;
una persona a te vicina vale più d'un fratello lontano.
27:11 Figlio mio, sii saggio e rallegrami il cuore,
così potrò rispondere a chi mi offende.
27:12 L'uomo accorto vede il male e si mette al riparo,
ma gli ingenui proseguono e ne pagano le conseguenze.
27:13 Prendigli il vestito poiché ha fatto cauzione per altri;
fatti dare dei pegni, poiché s'è reso garante di stranieri.
27:14 Chi benedice il prossimo ad alta voce, di buon mattino,
sarà considerato come se lo maledicesse.
27:15 Un gocciolare continuo in giorno di gran pioggia
e una donna rissosa sono cose che si somigliano.
27:16 Chi la vuol trattenere vuole trattenere il vento,
e stringere l'olio nella sua destra.
27:17 Il ferro forbisce il ferro;
così un uomo ne forbisce un altro.
27:18 Chi ha cura del fico ne mangerà il frutto;
e chi veglia sul suo padrone sarà onorato.
27:19 Come il viso si riflette nell'acqua,
così il cuore dell'uomo si riflette nell'uomo.
27:20 Il soggiorno dei morti e l'abisso sono insaziabili,
e insaziabili sono gli occhi degli uomini.
27:21 Il crogiuolo è per l'argento e il fornello per l'oro,
e l'uomo è provato dalla bocca di chi lo loda.
27:22 Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio,
in mezzo al grano con il pestello,
la sua follia non lo lascerebbe.
27:23 Guarda di conoscere bene lo stato delle tue pecore,
abbi gran cura delle tue mandrie;
27:24 perché le ricchezze non durano sempre,
e neanche una corona dura di epoca in epoca.
27:25 Quando è tolto il fieno, subito rispunta l'erbetta fresca
e le erbe dei monti sono raccolte.
27:26 Gli agnelli ti danno da vestire,
i becchi di che comprarti un campo,
27:27 e il latte delle capre basta a nutrire te, a nutrire la tua famiglia
e far vivere le tue serve.
28:1 L'empio fugge senza che nessuno lo perseguiti,
ma il giusto se ne sta sicuro come un leone.
28:2 Quando un paese è pieno di misfatti,
sono numerosi i suoi capi,
ma, con un uomo intelligente e pratico delle cose,
l'ordine dura.
28:3 Un povero che opprime i miseri
è come una pioggia che devasta e non dà pane.
28:4 Quelli che abbandonano la legge,
lodano gli empi;
ma quelli che l'osservano, fanno loro la guerra.
28:5 Gli uomini malvagi non comprendono ciò che è giusto,
ma quelli che cercano il SIGNORE comprendono ogni cosa.
28:6 Meglio il povero che cammina nella sua integrità,
che il perverso che cammina nella doppiezza, ed è ricco.
28:7 Chi osserva la legge è un figlio intelligente,
ma il compagno dei golosi fa vergogna a suo padre.
28:8 Chi accresce i suoi beni con gli interessi e l'usura,
li accumula per colui che ha pietà dei poveri.
28:9 Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge,
la sua stessa preghiera è un abominio.
28:10 Chi spinge i giusti a percorrere una via sbagliata
cadrà egli stesso nella fossa che ha scavata;
ma gli uomini integri erediteranno il bene.
28:11 Il ricco si ritiene saggio,
ma il povero, che è intelligente,
lo scruta.
28:12 Quando i giusti trionfano, la gloria è grande;
ma, quando gli empi s'innalzano,
la gente si nasconde.
28:13 Chi copre le sue colpe non prospererà,
ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.
28:14 Beato l'uomo che è sempre timoroso!
Ma chi indurisce il suo cuore cadrà nella sfortuna.
28:15 Un empio che domina un popolo povero
è un leone ruggente, un orso affamato.
28:16 Il principe senza prudenza fa molte estorsioni,
ma chi odia il guadagno disonesto prolunga i suoi giorni.
28:17 L'uomo su cui pesa un omicidio,
fuggirà sino alla fossa; nessuno lo fermi!
28:18 Chi cammina da integro sarà salvato,
ma il perverso che percorre vie tortuose, cadrà all'improvviso.
28:19 Chi lavora la sua terra avrà pane in abbondanza;
ma chi va dietro ai fannulloni avrà abbondanza di miseria.
28:20 L'uomo fedele sarà colmato di benedizioni,
ma chi ha fretta di arricchire non rimarrà impunito.
28:21 Avere dei riguardi personali non è bene;
per un pezzo di pane l'uomo talvolta diventa colpevole.
28:22 L'uomo invidioso ha fretta di arricchire,
e non sa che gli piomberà addosso la miseria.
28:23 L'uomo che corregge sarà, alla fine, più accetto
di chi lusinga con la sua lingua.
28:24 Chi ruba a suo padre e a sua madre e dice: «Non è un delitto!»
è compagno del dissipatore.
28:25 Chi ha l'animo avido fa nascere contese,
ma chi confida nel SIGNORE sarà saziato.
28:26 Chi confida nel proprio cuore è uno stolto,
ma chi cammina da saggio scamperà.
28:27 Chi dona al povero non sarà mai nel bisogno,
ma colui che chiude gli occhi, sarà coperto di maledizioni.
28:28 Quando gli empi s'innalzano,
la gente si nasconde;
ma quando periscono, si moltiplicano i giusti.
29:1 L'uomo che, dopo essere stato spesso ripreso, irrigidisce il collo,
sarà abbattuto all'improvviso e senza rimedio.
29:2 Quando i giusti sono numerosi,
il popolo si rallegra;
ma quando domina l'empio, il popolo geme.
29:3 L'uomo che ama la saggezza, rallegra suo padre;
ma chi frequenta le prostitute dilapida i suoi beni.
29:4 Il re, con la giustizia, rende stabile il paese;
ma l'uomo che fa estorsioni lo rovina.
29:5 L'uomo che lusinga il prossimo,
gli tende una rete davanti ai piedi.
29:6 Nel misfatto del malvagio c'è un'insidia;
ma il giusto canta e si rallegra.
29:7 Il giusto prende conoscenza della causa dei deboli,
ma l'empio non ha intendimento né conoscenza.
29:8 I beffardi soffiano nel fuoco delle discordie cittadine,
ma i saggi calmano le ire.
29:9 Se un saggio viene a contesa con uno stolto,
quello va in collera o ride, e non c'è da intendersi.
29:10 Gli uomini sanguinari odiano chi è integro,
ma gli uomini retti proteggono la sua vita.
29:11 Lo stolto dà sfogo a tutta la sua ira,
ma il saggio trattiene la propria.
29:12 Quando il sovrano dà retta alle parole bugiarde,
tutti i suoi ministri sono malvagi.
29:13 Il povero e l'oppressore si incontrano;
il SIGNORE illumina gli occhi di entrambi.
29:14 Il re che fa giustizia ai deboli secondo verità,
avrà il trono stabile per sempre.
29:15 La verga e la riprensione danno saggezza;
ma il ragazzo lasciato a sé stesso,
fa vergogna a sua madre.
29:16 Quando abbondano gli empi,
abbondano le trasgressioni;
ma i giusti ne vedranno la rovina.
29:17 Correggi tuo figlio; egli ti darà conforto,
e procurerà gioia al tuo cuore.
29:18 Se il popolo non ha rivelazione è senza freno;
ma beato colui che osserva la legge!
29:19 Uno schiavo non si corregge a parole;
anche se comprende, non ubbidisce.
29:20 Hai mai visto un uomo precipitoso nel parlare?
C'è più da sperare da uno stolto che da lui.
29:21 Se uno alleva delicatamente da bambino il suo schiavo,
questo finirà per credersi figlio.
29:22 L'uomo collerico fa nascere contese,
e l'uomo furioso commette molte trasgressioni.
29:23 L'orgoglio abbassa l'uomo,
ma chi è umile di spirito ottiene gloria.
29:24 Chi fa società con il ladro odia sé stesso;
egli ode la maledizione e non dice nulla.
29:25 La paura degli uomini è una trappola,
ma chi confida nel SIGNORE è al sicuro.
29:26 Molti cercano il favore del principe,
ma il SIGNORE fa giustizia a ognuno.
29:27 L'uomo iniquo è un abominio per i giusti,
e colui che cammina rettamente è un abominio per gli empi.
30:1 Parole di Agur, figlio di Iaché. Massime pronunziate da quest'uomo per Itiel, per Itiel e Ucal.
30:2 «Certo, io sono più ignorante di ogni altro,
e non ho l'intelligenza di un uomo.
30:3 Non ho imparato la saggezza,
e non ho la conoscenza del Santo.
30:4 Chi è salito in cielo e ne è disceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nella sua veste?
Chi ha stabilito tutti i confini della terra?
Qual è il suo nome e il nome di suo figlio?
Lo sai tu?
30:5 Ogni parola di Dio è affinata con il fuoco.
Egli è uno scudo per chi confida in lui.
30:6 Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché egli non ti rimproveri e tu sia trovato bugiardo.
30:7 Io ti ho chiesto due cose;
non me le rifiutare, prima che io muoia;
30:8 allontana da me vanità e parola bugiarda;
non darmi né povertà né ricchezze,
cibami del pane che mi è necessario,
30:9 perché io, una volta sazio, non ti rinneghi
e dica: "Chi è il SIGNORE?"
oppure, diventato povero, non rubi,
e profani il nome del mio Dio.
30:10 Non calunniare il servo presso il suo padrone,
perché egli non ti maledica e tu non abbia a subirne la pena.
30:11 C'è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre.
30:12 C'è una razza di gente che si crede pura,
e non è lavata della sua sozzura.
30:13 C'è una razza di gente che ha gli occhi molto alteri,
e le palpebre superbe.
30:14 C'è una razza di gente i cui denti sono spade
e i mascellari sono coltelli,
per divorare del tutto i miseri sulla terra
e i bisognosi in mezzo agli uomini.
30:15 La sanguisuga ha due figlie che dicono: "Dammi, dammi!"
Ci sono tre cose che non si saziano mai,
anzi quattro, che non dicono mai: "Basta!"
30:16 Il soggiorno dei morti, il grembo sterile,
la terra che non si sazia d'acqua,
e il fuoco che non dice mai: "Basta!"
30:17 L'occhio di chi si beffa del padre
e non si degna di ubbidire alla madre
lo caveranno i corvi del torrente,
lo divoreranno gli aquilotti.
30:18 Ci sono tre cose per me troppo meravigliose;
anzi quattro, che io non capisco:
30:19 la traccia dell'aquila nell'aria,
la traccia del serpente sulla roccia,
la traccia della nave in mezzo al mare,
la traccia dell'uomo nella giovane.
30:20 Tale è la condotta della donna adultera:
essa mangia, si pulisce la bocca,
e dice: "Non ho fatto nulla di male!"
30:21 Per tre cose la terra trema,
anzi per quattro, che non può sopportare:
30:22 per un servo quando diventa re,
per un uomo da nulla quando ha pane a sazietà,
30:23 per una donna, mai chiesta, quando giunge a maritarsi,
e per una serva quando diventa erede della padrona.
30:24 Ci sono quattro animali fra i più piccoli della terra,
e tuttavia pieni di saggezza:
30:25 le formiche, popolo senza forza,
che si preparano il cibo durante l'estate;
30:26 i conigli, popolo non potente,
che fissano la loro abitazione nelle rocce;
30:27 le locuste, che non hanno re,
e procedono tutte, divise per schiere;
30:28 la lucertola, che puoi prendere con le mani,
eppure si trova nei palazzi dei re.
30:29 Queste tre creature hanno una bella andatura,
anche queste quattro hanno un passo magnifico:
30:30 il leone, che è il più forte degli animali,
e non indietreggia davanti a nessuno;
30:31 il cavallo dai fianchi serrati, il capro,
e il re alla testa dei suoi eserciti.
30:32 Se hai agito da folle cercando di innalzarti,
o se hai pensato del male, mettiti la mano sulla bocca;
30:33 perché, come chi agita la panna ne fa uscire il burro,
chi sbatte il naso ne fa uscire il sangue,
così chi spreme l'ira ne fa uscire contese.
De 17:15-20 (Pr 23:25; 3:4; 16:12-13; 29:14)
31:1 Parole del re Lemuel. Massime che sua madre gli insegnò.
31:2 «Che ti dirò, figlio mio? Che ti dirò, figlio del mio grembo?
Che ti dirò, o figlio dei miei voti?
31:3 Non dare il tuo vigore alle donne,
non frequentare quelle che mandano in rovina i re.
31:4 Non si addice ai re, Lemuel,
non si addice ai re bere del vino,
né ai prìncipi desiderare bevande alcoliche:
31:5 che a volte, dopo aver bevuto,
non dimentichino la legge
e calpestino così i diritti di tutti i deboli.
31:6 Date bevande alcoliche a chi sta per perire,
e del vino a chi ha il cuore amareggiato;
31:7 perché bevano, dimentichino la loro miseria
e non si ricordino più dei loro travagli.
31:8 Apri la bocca in favore del muto,
per sostenere la causa di tutti gli infelici;
31:9 apri la bocca, giudica con giustizia,
fa' ragione al misero e al bisognoso».
Pr 19:14; 14:1; 1P 3:1-6
31:10 Una donna virtuosa chi la troverà?
Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle.
31:11 Il cuore di suo marito confida in lei,
ed egli non mancherà mai di provviste.
31:12 Lei gli fa del bene, e non del male,
tutti i giorni della sua vita.
31:13 Si procura lana e lino,
e lavora gioiosa con le proprie mani.
31:14 È simile alle navi dei mercanti:
fa venire il suo cibo da lontano.
31:15 Si alza quando ancora è notte,
distribuisce il cibo alla famiglia
e il compito alle sue serve.
31:16 Posa gli occhi sopra un campo,
e l'acquista;
con il guadagno delle sue mani pianta una vigna.
31:17 Si cinge di forza i fianchi
e fa robuste le sue braccia.
31:18 Sente che il suo lavoro rende bene;
la sua lucerna non si spegne la notte.
31:19 Mette la mano alla rocca,
e le sue dita maneggiano il fuso.
31:20 Tende le palme al misero,
e porge le mani al bisognoso.
31:21 Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutta la sua famiglia è vestita di lana rossa.
31:22 Si fa dei tappeti,
ha vesti di lino finissimo e di porpora.
31:23 Suo marito è rispettato alle porte della città,
quando si siede tra gli anziani del paese.
31:24 Fa delle tuniche e le vende
e delle cinture che dà al mercante.
31:25 Forza e dignità sono il suo manto,
e lei non teme l'avvenire.
31:26 Apre la bocca con saggezza,
e ha sulla lingua insegnamenti di bontà.
31:27 Sorveglia l'andamento della sua casa,
e non mangia il pane di pigrizia.
31:28 I suoi figli si alzano e la proclamano beata,
e suo marito la loda, dicendo:
31:29 «Molte donne si sono comportate da virtuose,
ma tu le superi tutte!»
31:30 La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana;
ma la donna che teme il SIGNORE è quella che sarà lodata.
31:31 Datele del frutto delle sue mani,
e le opere sue la lodino alle porte della città.