Mettere in pratica la parola di Dio
Esortazione a tenere a freno la lingua
Sapienza umana e sapienza che viene dall'alto
L'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio
Condanna dei trafficanti e dei ricchi oppressori
(Tt 3:8)
- 1:1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo alle dodici tribù che sono disperse nel mondo: salute.
(Ro 5:3-5; Gm 5:7-11)(Mt 7:7-11; Mr 11:24; Eb 11:6)
- 1:2 Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate,
- 1:3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza.
- 1:4 E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.
- 1:5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data.
- 1:6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là.
- 1:7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore,
- 1:8 perché è di animo doppio, instabile in tutte le sue vie.
Gr 9:23-24; Ez 7:19; Ap 2:10
- 1:9 Il fratello di umile condizione sia fiero della sua elevazione;
- 1:10 e il ricco, della sua umiliazione, perché passerà come il fiore dell'erba.
- 1:11 Infatti il sole sorge con il suo calore ardente e fa seccare l'erba, e il suo fiore cade e la sua bella apparenza svanisce; anche il ricco appassirà così nelle sue imprese.
- 1:12 Beato l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.
Ge 3:6, ecc.; 4:7
- 1:13 Nessuno, quand'è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno;
- 1:14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce.
- 1:15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.
Gv 3:27; 1P 1:23-25; 2:1-2 (Mt 7:21-27; Ga 6:7-10)
- 1:16 Non v'ingannate, fratelli miei carissimi;
- 1:17 ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento.
- 1:18 Egli ha voluto generarci secondo la sua volontà mediante la parola di verità, affinché in qualche modo siamo le primizie delle sue creature.
- 1:19 Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira;
- 1:20 perché l'ira dell'uomo non compie la giustizia di Dio.
- 1:21 Perciò, deposta ogni impurità e residuo di malizia, ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre.
- 1:22 Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi.
- 1:23 Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio;
- 1:24 e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era.
- 1:25 Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare.
- 1:26 Se uno pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e inganna sé stesso, la sua religione è vana.
- 1:27 La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo.
(Le 19:15; De 25:13-15; Sl 82; At 10:34-35)(Ro 13:8-10; Mt 5:7, 19; 7:1-2, 12)
- 2:1 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi.
- 2:2 Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente,
- 2:3 e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: «Tu, siedi qui al posto d'onore»; e al povero dite: «Tu, stattene là in piedi», o «siedi in terra accanto al mio sgabello»,
- 2:4 non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi?
- 2:5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano?
- 2:6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali?
- 2:7 Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi?
- 2:8 Certo, se adempite la legge regale, come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene;
- 2:9 ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori.
- 2:10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti.
- 2:11 Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge.
- 2:12 Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo la legge di libertà.
- 2:13 Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio.
(Ga 5:6; Gm 1:22-27; Mt 7:21-27) Eb 11:17-19, 31; 1Gv 2:3-6
- 2:14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo?
- 2:15 Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano,
- 2:16 e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve?
- 2:17 Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta.
- 2:18 Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».
- 2:19 Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano.
- 2:20 Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore?
- 2:21 Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull'altare?
- 2:22 Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa;
- 2:23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio.
- 2:24 Dunque vedete che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto.
- 2:25 E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un'altra strada?
- 2:26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.
(Pr 10:19; 13:3; 18:21; Ro 3:13-14)(Mt 15:18-20; 12:33-37)
- 3:1 Fratelli miei, non siate in molti a far da maestri, sapendo che ne subiremo un più severo giudizio,
- 3:2 poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo.
- 3:3 Se mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi possiamo guidare anche tutto il loro corpo.
- 3:4 Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e siano spinte da venti impetuosi, sono guidate da un piccolo timone, dovunque vuole il timoniere.
- 3:5 Così anche la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. Osservate: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta!
- 3:6 Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità. Posta com'è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla geenna, dà fuoco al ciclo della vita.
- 3:7 Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare, ed è stata domata dalla razza umana;
- 3:8 ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale.
- 3:9 Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio.
- 3:10 Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non dev'essere così.
- 3:11 La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro?
- 3:12 Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce.
Ef 4:1-3; 1Co 3:3 (1P 3:4, 8-12; Ro 14:19)
- 3:13 Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza.
- 3:14 Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità.
- 3:15 Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, animale e diabolica.
- 3:16 Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione.
- 3:17 La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.
- 3:18 Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace.
Gm 3:14-16 (Sl 66:18; 1Ti 2:8) 1Gv 2:15-17 (1P 5:5-9; Lu 18:13-14) Le 19:16
- 4:1 Da dove vengono le guerre e le contese tra di voi? Non derivano forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra?
- 4:2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate;
- 4:3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.
- 4:4 O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
- 4:5 Oppure pensate che la Scrittura dichiari invano che: «Lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia»?
- 4:6 Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura dice:
«Dio resiste ai superbi
e dà grazia agli umili».
- 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.
- 4:8 Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Pulite le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d'animo!
- 4:9 Siate afflitti, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegria in tristezza!
- 4:10 Umiliatevi davanti al Signore, ed egli v'innalzerà.
- 4:11 Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o chi giudica il fratello, parla male della legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei uno che la mette in pratica, ma un giudice.
- 4:12 Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?
Lu 12:16-20; Pr 27:1
- 4:13 E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»;
- 4:14 mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce.
- 4:15 Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest'altro».
- 4:16 Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo.
- 4:17 Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
Gb 20:4-29; Am 6:1-8; 5:11-12; Ml 3:5; 4:1
- 5:1 A voi ora, o ricchi! Piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso!
- 5:2 Le vostre ricchezze sono marcite e le vostre vesti sono tarlate.
- 5:3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni.
- 5:4 Ecco, il salario da voi frodato ai lavoratori che hanno mietuto i vostri campi, grida; e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti.
- 5:5 Sulla terra siete vissuti sfarzosamente e nelle baldorie sfrenate; avete impinguato i vostri cuori in tempo di strage.
- 5:6 Avete condannato, avete ucciso il giusto. Egli non vi oppone resistenza.
Eb 10:35-37; 6:11-12; 1P 2:19-23; 4:12-19; Gm 1:12; Mt 5:33-37
- 5:7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Osservate come l'agricoltore aspetta il frutto prezioso della terra pazientando, finché esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione.
- 5:8 Siate pazienti anche voi; fortificate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
- 5:9 Fratelli, non lamentatevi gli uni degli altri, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alla porta.
- 5:10 Prendete, fratelli, come modello di sopportazione e di pazienza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.
- 5:11 Ecco, noi definiamo felici quelli che hanno sofferto pazientemente. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso.
- 5:12 Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra, né con altro giuramento; ma il vostro sì, sia sì, e il vostro no, sia no, affinché non cadiate sotto il giudizio.
(Sl 50:15; Mr 11:24)(Nu 14:11-20; 1R 17; 18) Da 12:3
- 5:13 C'è tra di voi qualcuno che soffre? Preghi. C'è qualcuno d'animo lieto? Canti degli inni.
- 5:14 C'è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore:
- 5:15 la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati.
- 5:16 Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia.
- 5:17 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.
- 5:18 Pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto.
- 5:19 Fratelli miei, se qualcuno tra di voi si svia dalla verità e uno lo riconduce indietro,
- 5:20 costui sappia che chi avrà riportato indietro un peccatore dall'errore della sua via salverà l'anima del peccatore dalla morte e coprirà una gran quantità di peccati.