La parola della vita manifestata in carne
Dio è luce; bisogna camminare nella luce per aver comunione con lui
L'amore fraterno e la separazione dal mondo
Le caratteristiche dei figli di Dio
Il discernimento degli spiriti
L'amore di Dio e l'amore fraterno
La fede in Gesù e le sue conseguenze
(Gv 1:4; 17:11, 26; Ef 5:8)
(Gv 1:1-4, 14; 17:20-23) 1Gv 5:11-13
- 1:1 Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della parola della vita
- 1:2 (poiché la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata),
- 1:3 quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.
- 1:4 Queste cose vi scriviamo perché la nostra gioia sia completa.
Ef 5:1, 8-14 (1Gv 2:3-6; Tt 2:14)(Pr 28:13; Sl 32:1-5) Gv 1:29
- 1:5 Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre.
- 1:6 Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità.
- 1:7 Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
- 1:8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi.
- 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.
- 1:10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.
- 2:1 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.
- 2:2 Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Mt 7:21-23; Gv 14:21-24
- 2:3 Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti.
- 2:4 Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui;
- 2:5 ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui:
- 2:6 chi dice di rimanere in lui, deve camminare com'egli camminò.
(Gv 13:34-35; 15:12-14) Pr 4:18-19
- 2:7 Carissimi, non vi scrivo un comandamento nuovo, ma un comandamento vecchio che avevate fin da principio: il comandamento vecchio è la parola che avete udita.
- 2:8 E tuttavia è un comandamento nuovo che io vi scrivo, il che è vero in lui e in voi; perché le tenebre stanno passando, e già risplende la vera luce.
- 2:9 Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.
- 2:10 Chi ama suo fratello rimane nella luce e non c'è nulla in lui che lo faccia inciampare.
- 2:11 Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.
1Te 2:11-12 (Ro 12:2; Cl 3:1-3; Gm 4:4; Mt 6:24)
- 2:12 Figlioli, vi scrivo perché i vostri peccati sono perdonati in virtù del suo nome.
- 2:13 Padri, vi scrivo perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Giovani, vi scrivo perché avete vinto il maligno.
- 2:14 Ragazzi, vi ho scritto perché avete conosciuto il Padre. Padri, vi ho scritto perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Giovani, vi ho scritto perché siete forti, e la parola di Dio rimane in voi, e avete vinto il maligno.
- 2:15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui.
- 2:16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo.
- 2:17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.
(1Gv 4:1-6; 2Gv 7-11) Gv 16:13-15
- 2:18 Ragazzi, è l'ultima ora. Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l'ultima ora.
- 2:19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.
- 2:20 Quanto a voi, avete ricevuto l'unzione dal Santo e tutti avete conoscenza.
- 2:21 Vi ho scritto, non perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché tutto ciò che è menzogna non ha niente a che fare con la verità.
- 2:22 Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l'anticristo, che nega il Padre e il Figlio.
- 2:23 Chiunque nega il Figlio, non ha neppure il Padre; chi riconosce pubblicamente il Figlio, ha anche il Padre.
- 2:24 Quanto a voi, ciò che avete udito fin dal principio rimanga in voi. Se quel che avete udito fin dal principio rimane in voi, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre.
- 2:25 E questa è la promessa che egli ci ha fatta: la vita eterna.
- 2:26 Vi ho scritto queste cose riguardo a quelli che cercano di sedurvi.
- 2:27 Ma quanto a voi, l'unzione che avete ricevuta da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell'insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato.
(Cl 1:21-23; Gv 1:12-13; Ro 8:14-19; Eb 12:14)(1Gv 5:18)
- 2:28 E ora, figlioli, rimanete in lui affinché, quand'egli apparirà, possiamo aver fiducia e alla sua venuta non siamo costretti a ritirarci da lui, coperti di vergogna.
- 2:29 Se sapete che egli è giusto, sappiate che anche tutti quelli che praticano la giustizia sono nati da lui.
- 3:1 Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
- 3:2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è.
- 3:3 E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'egli è puro.
- 3:4 Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge.
- 3:5 Ma voi sapete che egli è stato manifestato per togliere i peccati; e in lui non c'è peccato.
- 3:6 Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l'ha visto, né conosciuto.
- 3:7 Figlioli, nessuno vi seduca. Chi pratica la giustizia è giusto, com'egli è giusto.
- 3:8 Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
- 3:9 Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio.
- 3:10 In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello.
Gv 13:34-35; 15:12-21; 1Gv 4:7-8, 16-21
- 3:11 Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri.
- 3:12 Non come Caino, che era dal maligno, e uccise il proprio fratello. Perché l'uccise? Perché le sue opere erano malvagie e quelle di suo fratello erano giuste.
- 3:13 Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia.
- 3:14 Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte.
- 3:15 Chiunque odia suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida possiede in sé stesso la vita eterna.
- 3:16 Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli.
- 3:17 Ma se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l'amore di Dio essere in lui?
- 3:18 Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità.
- 3:19 Da questo conosceremo che siamo della verità e renderemo sicuri i nostri cuori davanti a lui.
- 3:20 Poiché se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
- 3:21 Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio;
- 3:22 e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo ciò che gli è gradito.
- 3:23 Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo, Gesù Cristo, e ci amiamo gli uni gli altri secondo il comandamento che ci ha dato.
- 3:24 Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. Da questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
De 13:1-3 (1Gv 2:18-27; 2Gv 7-11)
- 4:1 Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo.
- 4:2 Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio;
- 4:3 e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell'anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo.
- 4:4 Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo.
- 4:5 Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta.
- 4:6 Noi siamo da Dio; chi conosce Dio ascolta noi, chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo conosciamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.
1Gv 3:11-24 (Gv 3:16-17; Ro 5:5-8; Ef 5:1-2)
- 4:7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio.
- 4:8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
- 4:9 In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo.
- 4:10 In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.
- 4:11 Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
- 4:12 Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi.
- 4:13 Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato del suo Spirito.
- 4:14 E noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo.
- 4:15 Chi riconosce pubblicamente che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio.
- 4:16 Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
- 4:17 In questo l'amore è reso perfetto in noi: che nel giorno del giudizio abbiamo fiducia, perché qual egli è, tali siamo anche noi in questo mondo.
- 4:18 Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore.
- 4:19 Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.
- 4:20 Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto.
- 4:21 Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello.
2Gv 5-6; Eb 11; Gv 1:29-34; 3:16, 36; 20:31
- 5:1 Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui generato.
- 5:2 Da questo sappiamo che amiamo i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti.
- 5:3 Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
- 5:4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
- 5:5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?
- 5:6 Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità.
- 5:7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza:
- 5:8 lo Spirito, l'acqua e il sangue, e i tre sono concordi.
- 5:9 Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore; e la testimonianza di Dio è quella che egli ha reso al Figlio suo.
- 5:10 Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo fa bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha resa al proprio Figlio.
- 5:11 E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo.
- 5:12 Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.
- 5:13 Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.
Gv 15:7; Mr 11:24; Gm 5:14-16
- 5:14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce.
- 5:15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.
- 5:16 Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare.
- 5:17 Ogni iniquità è peccato; ma c'è un peccato che non conduce a morte.
- 5:18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca.
- 5:19 Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno.
- 5:20 Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna.
- 5:21 Figlioli, guardatevi dagl'idoli.