La Trinità: come può Dio essere uno e trino?
studio biblico sulla Trinità nelle Sacre Scritture -
dottrina - confutazione delle eresie
La dottrina della
Trinità - cioè, che Dio Padre, Figlio e Spirito Santo sono tutti
ugualmente ed eternamente l'unico vero Dio - può apparire difficile da
comprendere, ma è il vero e proprio fondamento dell'insegnamento
cristiano.
Sia l'Antico che il Nuovo Testamento insegnano l'Unità e anche la
Trinità di Dio. L'idea che ci sia un solo Dio, che ha creato tutte
le cose, viene ripetutamente sottolineata in moltissimi versi della
Bibbia; un esempio è Isaia 45:18: "Così dice l'Eterno che ha creato i
cieli, egli, il Dio che ha formato la terra e l'ha fatta...: 'Io sono
l'Eterno e non c'è alcun altro'". Questo verso dichiara che Dio ha
creato i cieli e la terra, e che non esistono altri dèi. Confrontiamolo
con Giovanni 1:1-3: "Nel principio era la Parola, la Parola era con
Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è
stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte
è stata fatta". Qui leggiamo chiaramente
che tutto ciò che esiste è stato creato dalla Parola di Dio. Pochi versi
dopo, in Giovanni 1:14 leggiamo che Gesù Cristo è la Parola di Dio, che
"è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi". Egli non
è un essere creato ma esiste da sempre ("nel principio era la
Parola", Giovanni 1:1), dimora pienamente in Dio ed è Dio stesso
("la Parola era con Dio, e la Parola era Dio", stesso verso - si
veda la nota conclusiva di questo studio per l'analisi del testo originale
in greco).
La Parola di Dio
insegna che la Trinità è composta da tre Persone:
Sono, però, tre
Persone unite, e al tempo stesso distinte:
Le tre persone della Deità
risaltano anche da brani della Scrittura quali Isaia 48:16: "Fin dal
principio non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io
ero là. E ora il Signore, l'Eterno, e il suo Spirito mi hanno
mandato". Chi parla in questo brano dell'Antico Testamento è
evidentemente Dio, eppure è proprio Gesù Cristo, infatti dice di essere
stato "mandato dal Signore, l'Eterno" (cioè, dal Padre) "e dal
suo Spirito" (cioè, dallo Spirito Santo).
Un altro brano,
Isaia 9:5, che profetizzava della venuta di Gesù Cristo nel mondo, dice di
Lui: "Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il
dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile,
Dio potente, Padre eterno, Principe della pace". Qui Gesù è
inequivocabilmente associato all'unico Dio.
Nel Nuovo
Testamento la dottrina della Trinità è evidente nel brano di Giovanni
15:26, dove il Signore Gesù dice: "Ma quando verrà il Consolatore, che
vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli
testimonierà di me". C'è ancora la formula battesimale:
"...battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo" (Matteo 28:19). Un nome (Dio)... e nello stesso tempo tre
nomi!
GESÙ: Che
Gesù, l'unigenito Figlio di Dio, abbia preteso effettivamente di essere
Dio, uguale al Padre, è evidente da numerosi brani della Scrittura. Per
esempio, Egli disse: "Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio, e la
fine... che è, che era e che ha da venire, l'Onnipotente"
(Apocalisse 1:8). Lo stesso Spirito Santo di Dio è chiamato
intercambiabilmente "Spirito di Dio" oppure "Spirito di Gesù Cristo"
(Romani 8:9, Atti 16:7, Filippesi 1:19, 1 Pietro 1:11).
SPIRITO
SANTO: Certe sètte insegnano la falsa dottrina che lo Spirito sia
qualche genere di "forza" o influenza divina impersonale, ma la Bibbia
insegna che Egli è una persona reale, esattamente come lo sono il
Padre e il Figlio, che si può rattristare come una persona (Efesini 4:30),
e che guida e parla da parte del Padre. Gesù disse: "Ma quando verrà
lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non
parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà
le cose a venire" (Giovanni 16:13).
Il concetto di
tri-unità: L'insegnamento della Bibbia a proposito della Trinità può
essere sintetizzato come segue: Dio è una Tri-unità, in cui ciascuna
Persona della Deità è ugualmente, pienamente ed eternamente Dio. Ognuno di
loro è necessario, ognuno è distinto, eppure tutti e tre sono Uno solo. Il
Padre è la Sorgente invisibile e onnipresente di ogni essere, rivelato in
e per mezzo del Figlio (cfr. Matteo 11:27, Giovanni 14:6) e sperimentato
in e per mezzo dello Spirito Santo. Il Figlio procede dal Padre, e lo
Spirito dal Figlio. Con riferimento alla creazione divina, il Padre è il
Pensiero che le sta dietro, il Figlio è la Parola che genera e che la fa
sussistere, e lo Spirito è l'Atto che la traduce in realtà.
Noi "vediamo" Dio
e la Sua grande salvezza nel Figlio di Dio, il Signore Gesù Cristo, poi
facciamo "esperienza" della loro realtà per mezzo della fede, attraverso
la presenza del Suo Spirito Santo dentro di noi.
Per quanto queste
relazioni possano apparire paradossali, sono in effetti profondamente
realistiche, e la loro verità è scritta nel profondo della natura umana.
Perciò gli esseri umani hanno sempre intuito la verità che Dio dev'essere
"là fuori", presente dappertutto e la Causa fondamentale di ogni cosa, ma
hanno corrotto questa conoscenza intuitiva del Padre per decadere nel
panteismo, e infine nel naturalismo.
Allo stesso modo,
gli uomini hanno sempre avvertito il bisogno di "vedere" Dio in termini
della loro propria esperienza e comprensione, ma questa consapevolezza che
Dio deve necessariamente rivelare Sé stesso è stata distorta per produrre
il politeismo e l'idolatria. Così gli esseri umani hanno sempre costruito
delle "immagini" di Dio, a volte sotto forma di immagini scolpite, altre
volte anche sotto forma di sistemi religiosi o filosofici che pretendono
di rappresentare la realtà ultima.
Infine, gli
esseri umani hanno sempre saputo che dovrebbe essere possibile avere
comunione con il loro Creatore e sperimentare la Sua presenza "dentro". Ma
questa profonda intuizione dello Spirito Santo è stata corrotta per
produrre varie forme di falso misticismo e fanatismo, perfino lo
spiritismo e l'occultismo diabolico. Dunque, la verità della tri-unità di
Dio è insita nella stessa natura dell'uomo, ma spesso quest'ultimo l'ha
distorta, sostituendovi un dio falso.
Le obiezioni dei Testimoni di Geova
I
Testimoni di Geova negano la divinità di Gesù Cristo, e affermano che
nel verso di Giovanni 1:1 Egli è chiamato "un dio", e non "Dio". Per
questo, le loro Bibbie sono state alterate in modo che quando si parla
di Gesù si parla sempre di "un dio". Essi basano la loro
interpretazione sul fatto che in greco (la lingua originale del Nuovo
Testamento) non esiste l'articolo indeterminativo, così essi considerano
fondamentale la presenza dell'articolo determinativo. Quando trovano "ho
theos" ("il dio"), traducono con "Dio", mentre quando trovano solo
"theos" ("dio"), traducono con "un dio". È davvero questa
l'interpretazione corretta? No. È una regola sbagliata, e infatti essi
stessi la violano! Il verso di Giovanni 1:18 si riferisce a "theos" due
volte senza l'articolo, eppure i Testimoni di Geova traducono "theos" in
un caso con "Dio" e nell'altro con "dio". Il verso è il seguente:
"Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre,
è quello che l'ha fatto conoscere". È evidente che nel primo caso si
parla di Dio Padre, e nel secondo si parla di Dio Figlio, cioè Gesù, che
è chiamato "l'unigenito Dio".
Osserviamo ora il testo originale
in greco di Giovanni 1:1 con relativa traduzione: "En archei en ho
Logos [Nel principio era la Parola], kai ho Logos en pros ton
Theon [la Parola era con Dio], kai Theos en ho Logos [la
Parola era Dio]". Per la precisione, "kai Theos en ho Logos"
menziona prima "Theos" (Dio), e poi "Logos" (Parola). Perché questo?
Perché in greco, per riconoscere il soggetto di una frase, è necessario
osservare il modo in cui terminano le parole. Nel caso di parole come
"Theos" e "Logos", che terminano nella stessa maniera, si utilizzava
l'articolo determinativo per "marcare" il soggetto della
frase. L'apostolo Giovanni, dunque, scrisse "kai Theos en ho Logos"
("ho" è l'articolo) proprio perché non intendeva dire "Dio era la
Parola" (frase che dottrinalmente poteva generare confusione), come
l'ordine delle parole potrebbe far pensare, ma "la Parola era Dio".
Questo è il motivo per cui, seguendo la grammatica greca, Giovanni omise
l'articolo determinativo accanto a Theos.
Del resto,
l'affermazione dei Testimoni di Geova secondo cui Gesù è "un dio
minore", non poteva che essere falsa, in quanto, nelle Scritture, Dio
dichiara almeno quattro volte l'impossibilità che vi sia "un altro dio"
o "un dio" all'infuori di Lui.
Versi della Bibbia che dimostrano che, oltre al
Padre, anche il Figlio e lo Spirito Santo sono Dio:
adattato da uno scritto di Giacinto
Butindaro
Riguardo al Figlio.
- L'apostolo Giovanni
scrive: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la
Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa é stata
fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è
stata fatta.... E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo
fra noi, piena di grazia e di verità" (Giov.
1:1-3;14).
Riassumendo:
Gesù era ed è
l'Eterno Iddio, esistente da sempre, prima del tempo e della materia: "Nel
principio era la Parola".
Egli era ed è
una Persona distinta da Dio Padre: "La Parola [il Figliuolo preincarnato]
era con Dio" (il Padre).
Egli era ed è
Dio: "La Parola era Dio" (Giov. 1:1).
Egli è
coesistente con Dio Padre fin dall'Eternità (verso 2).
Egli è il
Creatore dell'universo (verso 3).
- Paolo disse di
Gesù Cristo ai Colossesi che "in lui si compiacque il Padre di far abitare
tutta la pienezza" (Col. 1:19). Ed è proprio in virtù del fatto che in
Cristo abitò tutta la pienezza della Divinità che noi abbiamo
potuto ricevere da lui grazia sopra grazia infatti Giovanni dice: "E’
della sua pienezza che noi tutti abbiamo ricevuto, e grazia sopra grazia"
(Giov. 1:16).
- L’apostolo Paolo disse ai Romani: "Dai quali (dagli
Israeliti) è venuto, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte
le cose Dio benedetto in eterno. Amen" (Rom. 9:5). Quindi Cristo
Gesù, benché fu trovato nell’esteriore come un uomo, é l’Iddio che è
benedetto per l’eternità.
- Paolo dice a Tito: "Aspettando la beata
speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Iddio e
Salvatore, Cristo Gesù..." (Tito 2:13).
- L’apostolo Pietro ha
chiamato anche lui Gesù Cristo "il nostro Dio e Salvatore", infatti
all’inizio della sua seconda epistola è scritto: "Simon Pietro, servitore
e apostolo di Gesù Cristo, a quelli che hanno ottenuto una fede preziosa
quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù
Cristo" (2 Piet. 1:1).
- Nell'epistola agli Ebrei è scritto che
"dice del Figliuolo: Il tuo trono, o Dio, è nei secoli dei
secoli..." (Ebr. 1:8). Anche da queste parole tratte dal
quarantacinquesimo salmo si comprende chiaramente che il Figliuolo è
Dio.
- Nel libro degli Atti degli apostoli tra le parole che Paolo
rivolse agli anziani della chiesa di Efeso vi sono queste: "Badate a voi
stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha
costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha
acquistata col proprio sangue" (Atti 20:28). Ora, in queste parole
è detto che Dio ha acquistato la sua Chiesa con il suo sangue, il che a
prima vista parrebbe incredibile perché sappiamo che non è Dio che è morto
sulla croce ed ha versato il suo sangue per noi, ma il suo unigenito
Figliuolo. Ma esaminando attentamente questo passo e confrontandolo con
altri passi della Scrittura noteremo che qui Paolo si riferisce al
Figliuolo di Dio e non a Dio il Padre il quale nei giorni della carne del
suo Figliuolo continuava ad essere assiso sul suo trono nel cielo.
Ricordatevi che quando Toma disse a Gesù: "Signor mio e Dio mio" (Giov.
20:28), ammise implicitamente che il suo Dio era morto sulla croce, che
aveva sparso il suo sangue per comprarci con esso, e poi era risorto; ma
badate che non è che con quelle parole ammise che Dio Padre era morto
sulla croce; dico questo per farvi comprendere che c’è sempre da fare una
chiara distinzione tra Dio Padre e Dio Figliuolo. Sono due persone unite e
della medesima sostanza da ogni eternità, ma nello stesso tempo diverse
tra loro e devono essere nominate separatamente al fine di non scambiare
l’una per l’altra. In conclusione, Gesù Cristo è l’Iddio che, secondo le
parole di Paolo, ha comprato la sua Chiesa con il suo sangue.
-
Sempre in questa lettera è scritto: "E quando di nuovo introduce il
Primogenito nel mondo, dice: Tutti gli angeli di Dio l’adorino"
(Ebr. 1:6). Ora, noi sappiamo che gli angeli adorano solo Dio secondo che
è scritto: "L’esercito de’ cieli t’adora" (Neh. 9:6); quindi, siccome gli
angeli sanno che si deve adorare solo Dio (l’angelo di Gesù che apparve a
Giovanni sull’isola di Patmo, quando vide che Giovanni si prostrò davanti
a lui per adorarlo gli disse: "Guàrdati dal farlo... Adora Iddio!" [Ap.
22:9]) essi sanno e riconoscono che Gesù Cristo è Dio. E poi se Dio Padre
ha ordinato ai suoi angeli di adorare il suo Figliuolo vuole dire che Egli
stesso riconosce in Cristo Gesù la seconda persona della Divinità. Se Gesù
non fosse Dio, il Padre non avrebbe giammai ordinato ai suoi angeli di
adorarlo.
- Paolo dice ai Filippesi: "Abbiate in voi lo stesso
sentimento che è stato in Cristo Gesù; il quale, essendo in forma di
Dio non riputò rapina l’essere uguale a Dio, ma annichilì se stesso,
prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini..." (Fil. 2:5-7).
In questa maniera Paolo ha confermato sia che Cristo Gesù era uguale a
Dio, e sia che Egli come Figliuolo di Dio era presso il Padre avanti la
fondazione del mondo.
Riguardo allo
Spirito Santo.
Innanzi tutto va detto che lo Spirito
Santo è una persona infatti parla secondo che é scritto: "Perciò, come
dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce, non indurate i
vostri cuori.." (Ebr. 3:7-8); "E lo Spirito disse a Filippo: Accostati, e
raggiungi codesto carro" (Atti 8:29); "E come Pietro stava pensando alla
visione, lo Spirito gli disse: Ecco tre uomini che ti cercano.
Lèvati dunque, scendi, e và con loro, senza fartene scrupolo, perché sono
io che li ho mandati" (Atti 10:19-20); "E mentre celebravano il culto del
Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettetemi a parte
Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati" (Atti 13:2); "Ma
quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta
la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà
udito, e vi annunzierà le cose a venire" (Giov. 16:13); "Ma lo Spirito
dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede"
(1 Tim. 4:1).
Lo Spirito Santo rivela secondo che é scritto in
Luca: "Gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non vedrebbe
la morte prima d’aver veduto il Cristo del Signore" (Luca 2:26).
Lo
Spirito ascolta perché Gesù disse di lui: "Dirà tutto quello che avrà
udito" (Giov. 16:13).
Lo Spirito vede infatti i sette occhi che
aveva l’Agnello che vide Giovanni sono i sette Spiriti di Dio, o come
disse il profeta Zaccaria "gli occhi dell’Eterno" (Zacc. 4:10).
Lo
Spirito prega secondo che é scritto: "Lo Spirito intercede egli stesso
per noi con sospiri ineffabili... esso intercede per i santi secondo
Iddio" (Rom. 8:26-27).
Lo Spirito Santo fa nascere di nuovo secondo
che è scritto: "...se uno non è nato d’acqua e di Spirito non può entrare
nel regno di Dio... quel che è nato dallo Spirito, è spirito" (Giov.
3:5,6).
Lo Spirito Santo costituisce gli anziani nella chiesa
secondo che disse Paolo agli anziani di Efeso: "Badate a voi stessi e a
tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti
vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col
proprio sangue" (Atti 20:28).
Lo Spirito Santo può vietare di fare
qualcosa, come fece verso gli apostoli, secondo che é scritto: "Poi,
traversarono la Frigia e il paese della Galazia, avendo lo Spirito
Santo vietato loro d’annunziar la Parola in Asia" (Atti 16:6) (vorrei
che notaste che il verbo vietare é menzionato anche in queste Scritture
che si riferiscono alla persona di Gesù: "Allora vietò ai suoi discepoli
di dire ad alcuno ch’egli era il Cristo" [Matt. 16:20], e: "E Gesù ordinò
loro di non parlarne ad alcuno; ma più lo divietava loro e più lo
divulgavano..." [Mar. 7:36]).
Lo Spirito Santo può non permettere
certe cose secondo che é scritto: "Giunti sui confini della Misia,
tentarono d’andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise
loro" (Atti 16:7) (anche in questo caso vorrei che notaste che in
queste altre Scritture il non permettere qualcosa si riferisce alla
persona di Gesù: "E come egli montava nella barca, l’uomo ch’era stato
indemoniato lo pregava di poter stare con lui. E Gesù non glielo
permise..." [Mar. 5:18-19]; "Non permetteva loro di parlare, perché
sapevano ch’egli era il Cristo" [Luca 4:41]).
Lo Spirito può essere
contristato infatti é scritto: "E non contristate lo Spirito Santo di
Dio.." (Ef. 4:30); "Ma essi furono ribelli, contristarono il suo
Spirito Santo" (Is. 63:10).
Lo Spirito può essere contrastato
infatti Stefano disse davanti al Sinedrio: "Voi contrastate sempre allo
Spirito Santo; come fecero i padri vostri, così fate anche voi" (Atti
7:51).
Lo Spirito può essere tentato infatti Pietro disse a
Saffira: "Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del
Signore?" (Atti 5:9).
Allo Spirito si può mentire infatti
Pietro disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor
tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo
del podere?" (Atti 5:3).
Allo Spirito si può parlare contro secondo
che é scritto: "Ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non
sarà perdonato né in questo mondo né in quello avvenire" (Matt.
12:32).
Lo Spirito Santo insegna secondo che é scritto: "Ma il
Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli
v’insegnerà ogni cosa..." (Giov. 14:26), ed ancora: "Quando poi vi
condurranno davanti alle sinagoghe e ai magistrati e alle autorità, non
state in ansietà del come o del che avrete a rispondere a vostra difesa, o
di quel che avrete a dire; perché lo Spirito Santo v’insegnerà in
quell’ora stessa quel che dovrete dire" (Luca 12:11-12); ed ancora: "E
desti loro il tuo buono Spirito per istruirli..." (Neh. 9:20); ed anche:
"Noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma
insegnate dallo Spirito..." (1 Cor. 2:13).
Lo Spirito
investiga infatti é scritto: "Lo Spirito investiga ogni cosa, anche
le cose profonde di Dio" (1 Cor. 2:10).
Lo Spirito ricorda le
parole del Signore secondo che è scritto: "E vi rammenterà tutto quello
che v’ho detto" (Giov. 14:26).
Lo Spirito ha un sentimento
secondo che é scritto: "Colui che investiga i cuori conosce qual sia il
sentimento dello Spirito.." (Rom. 8:27).
Ora, metteremo a confronto dei passi della Scrittura che
si riferiscono allo Spirito Santo di Dio con altri che si riferiscono a
Dio al fine di dimostrare che lo Spirito Santo é Dio.
-
Lo scrittore agli Ebrei dice: "..Quanto più il sangue di Cristo che
mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d’ogni colpa a
Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire
all’Iddio vivente?" (Ebr. 9:14), e Mosè afferma di Dio: "Ab eterno in
eterno, tu sei Dio" (Sal. 90:2). Lo Spirito è quindi eterno come lo è
Dio.
- Davide disse a Dio: "Dove me ne andrò lungi dal tuo
Spirito?" (Sal. 139:7), mentre Dio disse a Geremia: "Potrebbe uno
nascondersi in luogo occulto sì ch’io non lo vegga? dice l’Eterno" (Ger.
23:24). Lo Spirito è dunque onnipresente come lo è Dio.
- Paolo
dice che "lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di
Dio" (1 Cor. 2:10), mentre Anna disse di Dio: "L’Eterno è un Dio che sa
tutto" (1 Sam. 2:3). Lo Spirito è quindi onnisciente come lo è
Dio.
- Elihu disse: "Lo Spirito di Dio mi ha creato" (Giob.
33:4), mentre Davide disse a Dio: "Poiché sei tu che hai formato le mie
reni, che m’hai intessuto nel seno di mia madre" (Sal. 139:13). Lo Spirito
quindi crea come fa Dio.
- Gesù disse: "...se uno non è nato
d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio... quel che è nato
dallo Spirito, è spirito" (Giov. 3:5,6), mentre Giovanni dice che coloro
che credono nel nome del Figlio di Dio "son nati da Dio" (Giov. 1:13). Lo
Spirito fa dunque nascere di nuovo come fa Dio.
- Pietro, prima
disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da
farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere?"
(Atti 5:3), e poi gli disse: "Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio"
(Atti 5:4). Mentire allo Spirito Santo quindi equivale a mentire a
Dio.
- Nel libro degli Atti degli apostoli é scritto che Paolo
disse a dei Giudei che rifiutarono di credere nel Vangelo: "Ben parlò lo
Spirito Santo ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia dicendo: Và a
questo popolo e dì: Voi udrete coi vostri orecchi e non intenderete;
guarderete coi vostri occhi, e non vedrete..." (Atti 28:25-26), mentre nel
libro del profeta Isaia queste parole sono attribuite al Signore degli
eserciti che Isaia vide in visione secondo che é scritto: "Nell’anno della
morte del re Uzzia, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto... Poi
udii la voce del Signore che diceva: Chi manderò? E chi andrà per noi?
Allora io risposi: ‘Eccomi, manda me!’ Ed egli disse: ‘Và, e dì a questo
popolo: Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza
discernere!..." (Is. 6:1,8-9). Quindi lo Spirito Santo mandò Isaia a
predicare come fece anche il Signore degli eserciti.
- Nel libro
degli Atti degli apostoli dopo che lo Spirito Santo parlò ad Antiochia
dicendo: "Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho
chiamati" (Atti 13:2), è scritto che essi "mandati dallo Spirito Santo,
scesero a Seleucia, e di là navigarono verso Cipro" (Atti 13:4). Gesù
disse: "Ben è la mèsse grande, ma pochi son gli operai. Pregate dunque il
Signor della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse" (Matt.
9:37-38), facendo chiaramente capire che é Dio che manda i suoi operai
nella sua messe; quindi lo Spirito Santo è Dio perché mandò Paolo e
Barnaba nella messe del Signore.
- Gesù chiamò lo Spirito Santo "il
Consolatore" (Giov. 15:26) quindi Egli consola quelli che sono abbattuti.
Paolo ai Corinzi dice: "Ma Iddio che consola gli abbattuti, ci consolò con
la venuta di Tito.." (2 Cor. 7:6), ed anche: "Benedetto sia Iddio, il
Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e
l’Iddio d’ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra
afflizione" (2 Cor. 1:3-4). Quindi lo Spirito Santo consola come fa
Dio.
- In Isaia é scritto che gli Israeliti nel deserto
"contristarono il suo Spirito Santo" (Is. 63:10), mentre nei Salmi é
scritto: "Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, e lo
contristarono nella solitudine!" (Sal. 78:40). Gli Israeliti quindi,
contristando lo Spirito Santo contristarono Dio.
- Paolo disse ai
Corinzi "Non sapete voi che il vostro corpo é il tempio dello Spirito
Santo che é in voi..?" (1 Cor. 6:19) ed anche: "Non sapete voi che siete
il tempio di Dio..?" (1 Cor. 3:16). Lo Spirito Santo quindi abita nel
credente assieme a Dio.
- Gesù disse: "Ma il Consolatore, lo
Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni
cosa..." (Giov. 14:26), ma disse anche: "Saranno tutti ammaestrati da Dio"
(Giov. 6:45), e Davide dice che Dio "insegnerà ai mansueti la sua via"
(Sal. 25:9). Lo Spirito Santo quindi insegna come fa Dio.
- Gesù ha
detto dello Spirito: "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità,
egli vi guiderà in tutta la verità" (Giov. 16:13); e Davide nei Salmi dice
a Dio: "Guidami nella tua verità" (Sal. 25:5). Quindi se lo Spirito della
verità guida nella verità come fa Dio ciò significa che Egli è
Dio.
Come potete da voi stessi vedere le Scritture affermano che lo
Spirito Santo è eterno, onnipotente, onnipresente e onnisciente come
Dio. Si
vedano anche:
Il bambino
che è sempre esistito
Profezie
della Bibbia adempiutesi in Gesù Cristo
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