Un vigile del fuoco ha fatto una scoperta assolutamente incredibile nel marzo del 2002. Questo “fireman” ha trovato su di un pezzo di acciaio, che apparteneva a una delle due Torri Gemelle crollate nella fatidica data del 9/11, una pagina della Bibbia letteralmente appiccicata sopra Il quotidiano americano The New York Times scrive quanto segue:

 “Retaliation.”
“Ye have heard that it hath been said, An eye for an eye, and a tooth for a tooth: But I say unto you, That ye resist not evil: but whosoever shall smite thee on thy right cheek, turn to him the other also.”
So many chapters. So many verses. But these were the words — from Jesus’ Sermon on the Mount, in the Gospel of Matthew — found permanently exposed at Ground Zero after the Sept. 11 attacks. The pages of the Bible in which they were printed had fused to a chunk of steel as the World Trade Center collapsed, to be found only months later.
A firefighter found the fragment in March 2002, under the Tully Road, a temporary truck route that covered the last remnants of the south tower. He called out to the photographer, who happened to be nearby.
“This shredded, burned and rubble-covered Bible came to me from the loving hands of a fireman who knew that I was the record keeper of ground zero,” Mr. Meyerowitz said Thursday in an e-mail from Italy, where he now lives».

Traduzione:

“Rappresaglia”.
Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra».
Così molti capitoli. Così tanti versi. Ma queste erano le parole – dal Sermone della Montagna di Gesù, nel Vangelo di Matteo – che si trovano permanentemente esposte a Ground Zero dopo gli attacchi dell’11 settembre.

Le pagine della Bibbia in cui sono state stampate, fuse su un pezzo d’acciaio quando il World Trade Center è crollato, sono state trovate solo mesi più tardi.
Un vigile del fuoco ha trovato il frammento il 22 marzo successivo, sotto la Tully Road, dove un camion copriva temporaneamente gli ultimi resti della torre sud. Egli chiamò il fotografo che si trovava nelle vicinanze.
“Questa Bibbia triturata e bruciata, dalle macerie sono venute nelle mani amorevoli di un pompiere che sapeva che ero il custode di Ground Zero” ha detto Meyerowitz in una mail del giovedì che inviò dall’Italia, dove attualmente vive».

Il signor Meyerowitz ha continuato a dire: «Il mio stupore nel vedere che la pagina della Bibbia era aperta, mi ha fatto capire che il messaggio biblico sopravvive nel tempo e in ogni epoca ci interpreta il suo chiaro insegnamento, come l’occasione ha richiesto».
 

Si tratta di un messaggio potente, poiché riguarda un invito a non restituire il torto subito ma a passare oltre e perdonare.

Le parole di Gesù nel Vangelo emerso tra le macerie dell’11 settembre

Oggi vi raccontiamo una storia vecchia di quindici anni ma che ha una valenza decisamente attuale. L’11 settembre del 2001 due boing si schiantano contro le torri gemelle, si tratta dell’inizio di un periodo di terrore che non è più cessato. Si è trattato del primo attentato di matrice islamica giunto sino in occidente, al quale ne sono seguiti molti altri in questi ultimi anni, anche se di portata e con un bilancio di vittime decisamente inferiore.

Quindici anni dopo, durante il memoriale (non a caso) è stata raccontata una storia che riguarda quei giorni terribili e  di cui oggi si ha una prova nel museo del ricordo di quel giorno: mentre si scavava tra le macerie in cerca di corpi e di possibili sopravvissuti un pompiere ha trovato un Vangelo fuso con l’acciaio che era rimasta aperta sul passo della montagna, con sole poche frasi leggibili: “ Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra”.

La bibbia viene affidata ad un fotografo

Il pompiere ha affidato la Bibbia ad un fotografo li presente, Joel Meyerowitz, il quale rimase molto colpito dal punto in cui era aperta la Bibbia e dal fatto che visibili fossero rimasti proprio quei versetti. L’anno dopo Meyerowitz ha consegnato quel Libro Sacro al museo della memoria, dove è custodito tuttora. In una tragedia di quella portata, in un momento di disperazione è emersa tra le macerie e le urla una bibbia che conteneva solo un passo, un passo che è forse quello più rappresentativo del messaggio di amore di cui Gesù era portatore.

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Inviato da alex il

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