Vanessa, ve la ricordate?, ha deciso. Di film porno non se ne sarebbe parlato assolutamente mai più. Però le rimaneva un senso di insicurezza.
Come la considerava adesso Dio? La vedeva ancora sporca come si sentiva lei? Era scontento? L’avrebbe punita?
Si confidò con la sua vecchia maestra della scuola domenicale che le aveva insegnato i rudimenti della fede, quando era bambina.
Le raccontò tutto per filo e per segno. “Ho pensato questo e questo. Poi è successo questo e questo. Poi ho deciso questo e questo... Adesso sono così e così”.
La vecchia signora non si mostrò affatto turbata o scandalizzata. “Tutti siamo tentati di fare delle cose sbagliate, cara” disse. “L’importante è rendersene conto e rimettersi sulla buona strada e continuare il cammino. Di ogni caduta dobbiamo fare uno scalino per salire più in alto”.
“E come faccio? Mi sento così confusa e sporca... ” disse Vanessa.
“Per prima cosa bisogna confessare il nostro peccato con precisione al Signore. Avevi promesso di non guardare dei film porno e a casa della tua amica lo hai fatto. Dillo al Signore e chiedigli di perdonarti. Lo ricordi il versetto in 1 Giovanni 1:9: “Se confessiamo i nostri peccati...”
Vanessa continuò e finì: “Egli è fedele e giusto da perdonarci i nostri peccati e purificarci da ogni iniquità”.
“Gesù è morto per ogni nostro peccato. I peccati compiuti prima di accoglierlo nella nostra vita e poi quelli che facciamo nel nostro cammino di tutti i giorni” continuò la vecchia maestra. “Quando pecchiamo, confessiamo in maniera precisa il peccato fatto e il Signore lo cancella. Lui è fedele e ha promesso di farlo e lo fa. Per Lui non esiste più.
“Poi dobbiamo decidere, con l’aiuto del Signore, di non ricadere.” E aggiunse sorridendo: “E io ho l’impressione che tu sia ben decisa a non ripetere l’esperienza...”
“Non c’è dubbio!” disse Vanessa.
La maestra continuò a spiegare: “Se necessario, oltre a chiedere perdono al Signore si deve chiederlo anche a chi possiamo avere offeso. Dobbiamo sistemare le cose. Che ne so, restituire, fare pace... E poi, e questo è importantissimo, non dobbiamo più rimetterci in situazioni simili a quelle in cui siamo caduti. Dio non ha mai promesso di tirarci fuori dai pericoli in cui ci mettiamo stupidamente.
“E se la tentazione si affaccia... si scappa! Ma si scappa alla grande! La Bibbia lo dice chiaramente e fa degli esempi precisi. Puoi pensare a qualcuno che è scappato?”
“Forse Giuseppe che è scappato dalla moglie del suo padrone che voleva portarselo a letto?” suggerì Vanessa.
“Esattamente!”
“Invece con Batseba... Davide avrebbe dovuto scappare come una lepre!” disse Vanessa ridendo.
La maestra diventò seria: “Un’altra cosa. È molto importante non prendere alla leggera la grazia di Dio. Il Signore ci perdona, ma i risultati delle nostre scelte sbagliate restano. Davide ha perso ogni autorità sui suoi figli e la sua vita è stata molto travagliata, dopo il suo peccato. Ne ha sofferto fino a che non è morto....”
Vanessa la guardò negli occhi: “Io voglio fare bene e far piacere al Signore. Quando ho qualche problema o dubbio, posso telefonarle? Mi sembra che con lei posso dire tutto”.
“Certamente: sarò sempre tutta orecchi!”
Vanessa è una ragazza fittizia. Però conosco altre Vanesse che ancora stanno scendendo un gradino dopo l’altro. Non hanno ancora capito che, davanti alla tentazione, si deve scappare. E nel peccato ci son dentro fino al collo.
Come la considerava adesso Dio? La vedeva ancora sporca come si sentiva lei? Era scontento? L’avrebbe punita?
Si confidò con la sua vecchia maestra della scuola domenicale che le aveva insegnato i rudimenti della fede, quando era bambina.
Le raccontò tutto per filo e per segno. “Ho pensato questo e questo. Poi è successo questo e questo. Poi ho deciso questo e questo... Adesso sono così e così”.
La vecchia signora non si mostrò affatto turbata o scandalizzata. “Tutti siamo tentati di fare delle cose sbagliate, cara” disse. “L’importante è rendersene conto e rimettersi sulla buona strada e continuare il cammino. Di ogni caduta dobbiamo fare uno scalino per salire più in alto”.
“E come faccio? Mi sento così confusa e sporca... ” disse Vanessa.
“Per prima cosa bisogna confessare il nostro peccato con precisione al Signore. Avevi promesso di non guardare dei film porno e a casa della tua amica lo hai fatto. Dillo al Signore e chiedigli di perdonarti. Lo ricordi il versetto in 1 Giovanni 1:9: “Se confessiamo i nostri peccati...”
Vanessa continuò e finì: “Egli è fedele e giusto da perdonarci i nostri peccati e purificarci da ogni iniquità”.
“Gesù è morto per ogni nostro peccato. I peccati compiuti prima di accoglierlo nella nostra vita e poi quelli che facciamo nel nostro cammino di tutti i giorni” continuò la vecchia maestra. “Quando pecchiamo, confessiamo in maniera precisa il peccato fatto e il Signore lo cancella. Lui è fedele e ha promesso di farlo e lo fa. Per Lui non esiste più.
“Poi dobbiamo decidere, con l’aiuto del Signore, di non ricadere.” E aggiunse sorridendo: “E io ho l’impressione che tu sia ben decisa a non ripetere l’esperienza...”
“Non c’è dubbio!” disse Vanessa.
La maestra continuò a spiegare: “Se necessario, oltre a chiedere perdono al Signore si deve chiederlo anche a chi possiamo avere offeso. Dobbiamo sistemare le cose. Che ne so, restituire, fare pace... E poi, e questo è importantissimo, non dobbiamo più rimetterci in situazioni simili a quelle in cui siamo caduti. Dio non ha mai promesso di tirarci fuori dai pericoli in cui ci mettiamo stupidamente.
“E se la tentazione si affaccia... si scappa! Ma si scappa alla grande! La Bibbia lo dice chiaramente e fa degli esempi precisi. Puoi pensare a qualcuno che è scappato?”
“Forse Giuseppe che è scappato dalla moglie del suo padrone che voleva portarselo a letto?” suggerì Vanessa.
“Esattamente!”
“Invece con Batseba... Davide avrebbe dovuto scappare come una lepre!” disse Vanessa ridendo.
La maestra diventò seria: “Un’altra cosa. È molto importante non prendere alla leggera la grazia di Dio. Il Signore ci perdona, ma i risultati delle nostre scelte sbagliate restano. Davide ha perso ogni autorità sui suoi figli e la sua vita è stata molto travagliata, dopo il suo peccato. Ne ha sofferto fino a che non è morto....”
Vanessa la guardò negli occhi: “Io voglio fare bene e far piacere al Signore. Quando ho qualche problema o dubbio, posso telefonarle? Mi sembra che con lei posso dire tutto”.
“Certamente: sarò sempre tutta orecchi!”
Vanessa è una ragazza fittizia. Però conosco altre Vanesse che ancora stanno scendendo un gradino dopo l’altro. Non hanno ancora capito che, davanti alla tentazione, si deve scappare. E nel peccato ci son dentro fino al collo.
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