Storie vere tratte dal libro: Pornografia, come guarire?
Se sapessimo cosa si nasconde dietro la moderna pornografia, non esiteremmo un istante di più nel cercare una via d'uscita o nell'esortare chi ne fa uso a liberarsi da questa catena.
Dietro la facciata di un piacere spudoratamente esibito si nascondono infatti storie di dolore, di schiavitù morale e psicologica, di dipendenze, di alienazioni e turbe della sessualità.
Troviamo persino gravi crisi matrimoniali, nascoste all'interno di una lacerante sofferenza privata.
Ascoltando le testimonianze di molti giovani salta subito agli occhi un elemento comune: il disagio con cui vivono la loro situazione.
Molti provano una forte frustrazione e non sanno come uscirne, spesso perché non sanno con chi parlarne. Hanno paura di ammettere questa loro schiavitù privata e cercano di imparare a convivere con i sensi di colpa che affiorano nella loro coscienza.
Anche gli anziani sono attratti dalla pornografia, spesso per compensare, attraverso stimoli forti, un deficit nell'eccitazione. Ma non
fanno i conti con una difficoltà evidente: da una parte si riempiono di stimoli erotizzanti e ciò genera a livello mentale un sovraccarico di desiderio, ma dall'altra la risposta fisiologica del loro corpo non è in grado di farvi fronte.
Si può innescare perciò un profondo meccanismo di disagio psico-fisico, che può alterare addirittura la personalità dell'individuo.
Le testimonianze che seguono sono l'emblema dell'altra faccia della medaglia. Quella meschina e avvilente.
" ... Da alcuni anni ho un problema che mi assilla: la pornografia. È stata la curiosità a spingermi a comprare la prima rivista. Sono un credente e faccio parte di una chiesa, dunque so che guardare certe immagini è peccato. ( ... ) Riesco a stare alcune settimane senza sentire il bisogno di sfogliare quei giornali, ma poi, all'improvviso, mi prende come un raptus e anche se cerco di lottare, il desiderio è piùforte di me e mi soggioga. ( ... )
Capisco perfettamente lo stato d'animo descritto dall'apostolo Paolo in Romani 7:14-24 e anche il mio rapporto con Dio viene influenzato da questo problema. ( ... ) Cosa posso fare per liberarmi da questo padrone implacabile e senza scrupoli?"
Luigi, 22 anni
" ... Mi vergogno molto a parlare di certe cose, soprattutto perché sono stata educata in modo molto rigido, sia nella famiglia che nella chiesa che .frequento fin da bambina. ( ... ) So che la pornografia è un problema soprattutto dei maschi, ma purtroppo anch'io ne sono attratta. ( ... )
Premetto che sono ancora vergine, ma mi attira il senso di piacere e di felicità che provano le persone chefanno l'amore su quei giornali, anche se a volte provo un senso di schifo. ( ... ) So che tutto questo è sbagliato e ho paura di diventare dipendente da quelle immagini o che queste diventino dei modelli per la miafutura sessualità. ( ... )
La pornografia può alterare la spontaneità amorosa tra marito e moglie?"
Silvia, 18 anni
"Non sono credente e ho molti dubbi sull 'esistenza di Dio, ma in questi ultimi mesi ho cominciato ad interessarmi di argomenti spirituali. ( ... )
Tempo fa ero convinto che la chiesa cristiana (sia cattolica che protestante) avesse completamente deformato il concetto della sessualità. { ... ) Ero d'accordo con certe filosofie orientali che invece considerano il sesso come un'unione mistica tra un uomo e una donna, che permette loro di realizzare una certa partecipazione con la divinità.
{ ... ) Io ho avuto diverse esperienze sessuali, e anche se non ho mai provato nessuna forma di unione mistica con il divino, tuttavia credevo fosse più giusta la concezione di quelle filosofie piuttosto che quella cristiana. Ho fatto largo uso di ogni tipo di materiale pornografico nella convinzione della sua innocuità, pensando che la pornografia fosse una forma per affermare la propria libertà sessuale, al difuori di ogni regola imposta dalla morale bigotta del cristianesimo.
{ ... ) Dopo un po' di tempo mi sono dovuto ricredere, perché mi resi conto di essere diventato dipendente da quel materiale, a tal punto da avere dffficoltà di eccitazione se non vi ricorrevo prima di un rapporto sessuale. "
Giorgio, 31 anni
"Per anni sono stato schiavo della pornografia. Sia prima del matrimonio che dopo. Pensavo che con il matrimonio avrei risolto il mio problema, ma non fu così. Avevo un cassetto pieno di riviste e per quanto desiderassi disfarmene non ci riuscivo mai. Mi sentivo un verme, soprattutto perché pensavo a cosa poteva pensare mia moglie se l'avesse scoperto. { ... ) Ogni volta in cui mi sentivo teso e frustrato mi rifugiavo nel mio mondo fittizio e, attraverso quei giornali, cercavo di alleviare le pressioni. Ma dopo mi sentivo peggio di prima: più passava il tempo e più ne ero schiavo. Cercavo di liberarmi da quella schiavitù, ma era come una droga e non potevo più farne a meno. { ... )
Mi sentivo vuoto dentro e cercavo di colmare questo senso di disagio con nuova pornografia, ma pian piano questo pensiero riempiva la mia mente ( ... } Avevo toccato il fondo e pensavo di non poterne uscire mai ... ,, piu ...
Fabio, 36 anni
"( ... } Non avrei mai immaginato quanta meschinità, quanta sofferenza e quanta cattiveria c'è nell'industria della pornografia (vedi qui il documentario Nefarius). Individui senza scrupoli, che usano le persone come se fossero solo pezzi di carne, che ti trattano come una loro assoluta proprietà e non si curano affatto se stai male, se hai dei problemi o se ti è morta la madre il giorno prima. ( ... } È un mondo dove ti sfruttano fino all'osso, ti pagano poco e ti usano soltanto ( ... }"
Sabrina, 29 anni
''Ai miei tempi circolavano foto che raffiguravano donne svestite, ma non avevo mai visto un uomo e una donna nell'atto sessuale. ( ... }
Credevo che quelle riviste e, in seguito, anche le videocassette, potessero aiutarmi a ritrovare la baldanza sessuale che cominciavo a perdere, ma non mi rendevo conto del male che stavo facendo a me stesso e a mia moglie. Era quasi insopportabile la differenza che c'era tra lafinzione di quelle scene e la realtà della mia vita.
( ... } Mi resi conto che la pornografìa mi stava gradualmente creando problemi di impotenza, perché aveva costruito un muro tra me e mia moglie. Mi stavo rovinando gli ultimi anni di
matrimonio . .. "
Angelo, 61 anni
Queste testimonianze non hanno bisogno di ulteriori commenti. Esse parlano da sole e ci aprono una finestra su un mondo dove l'essere umano è solo considerato oggetto di piacere o fonte di profitto.
Questo è il vero volto della pornografia!
Dal libro: Pornografia, come guarire?
La mia esperienza
Quando trovai quella rivista pornografica all'età di 14 anni sotto il materasso di mio padre fu una scoperta travolgente, da poco il mio corpo trasformato, da bambino ad adolescente, mi aveva portato all'esplorazione dei genitali coclusa poi con la prima volta in cui. Trovare quella rivista mi porto ad un vortice pazzesco, segreto. Il desiderio di quelle immagini erano come una droga, a volte tremavo e fremevo al solo pensiero di essere nei pressi di poterle visionare.
Con gli anni non ho mai smesso di farne uso. Se la perversione non è mai andata oltre l'uso di figure femminile è stata una grazia, pur in questo contesto diabolico.
Alla conversione, all'età di circa 30'anni, ho cominciato a battagliare questo legame, ormai nelle mie corde da 16 anni... tuttavia, forse per il fatto di non aver mai condiviso il problema con alcuno, la battaglia si concludeva spesso con una sconfitta, certo un pentimento, un periodo di liberazione e poi... Probabilmente il fatto che il peccato resta chiuso nel cuore e non coinvolge altri aiuta a perpetrarlo. Ho detto che non influenza nessuno, è un errore. La famiglia, la chiesa, se stessi, sono sempre influenzati dal peccato.
La mancanza di discepolato, poi, non aiuta a troncare dei legami pericolosi che si percepiscono tali solo dopo anni di esperienza con il Signore, tuttavia questa non può essere una scusa ne una condanna a chi ci avrebbe dovuto aiutare.
Due occasioni mi hanno visto prendere sul serio il problema:
- la prima volta fu quando si prospettò l'esigenza di un nuovo anziano nella chiesa che frequentavo, ero stato indicato come possibile successore dal precedente. Tra me e Dio il dialogo era questo: "se mi darai questo incarico mi darai anche la forza per sciogliere quel legame..", che stupido!
- l'incarico non avvenne per problemi seri famigliari sorti in seno alla mia casa.. solo dopo alcuni anni il Signore mi ha mostrato le conseguenze del mio peccato, questo non esclude le responsabilità di ogni persona in causa, però mi ha portato a considerare come ho influenzato mia moglie anche non volendo o non usandole violenza.
a volte per smettere non è sufficiente il timore di Dio, benché lo temi in mille altri campi.
a volte non ti basta il Suo amore, benché lo ami in mille modi diversi.
All'ora, nella Sua Grazia, Dio ti apre gli occhi sui danni che ha prodotto il tuo legame.
All'ora, per la Sua Grazia, comincia un nuovo cammino nella stretta Via.
Scopri due fatti:
- l'odio per il peccato (come ha ridotto la mia famiglia, la mia relazione con i figli, la mia relazione con Dio? Anche se è rimasto segretissimo ha comunque influenzato tutti quelli intorno a me)
- la possibilità di attingere alla Sua forza (un cammino rinnovato nella Via stretta influenzerà tutti quelli che ci sono intorno)
Riuscirà possibile, quindi, girare gli occhi davanti a figure femminili/maschili che mostrano, facendolo di proposito oppure no poco importa, le forme del proprio corpo. Sarà possibile, attingendo a quella forza, allontanare quelle immagini che si ripropongono come rapaci che svolazzano sopra la testa, cosa che non possiamo impedire, riusciamo, però, a impedirgli di fare il nido.
Dopo qualche giorno di "digiuno" la fame si farà sentire, ma anche la Sua compagnia. Dopo qualche settimana di astinenza il problema non sarà più il corpo che reclama i suoi godimenti, illeciti quando fuori dalla Sua volontà. Tuttavia la mente resterà campo di battaglia.
La nostra mente, come un bicchiere, è sempre piena di qualcosa, acqua/aria... Come la riempiremo ci agevolerà in questa guerra.
Sei non sei sposato/a, o sei rimasto solo/a e stai in questa battaglia, poni tutto ai piedi del Signore, cercando la Sua faccia come primo traguardo della giornata, grida, urla, supplica, loda, ringrazia.
Poniti come obiettivo il raggiungimento di questa sera, senza peccare volontariamente. Domani sarà un'altra battaglia, oggi non abbiamo la forza per domani. Ma ci basta arrivare a stasera. Domani ci penserà da se.
Se ci è possibile vincere è per Gesù, ma la vittoria è sempre una scelta ed è sempre una grazia. Non puoi vincere da solo, ma non puoi vincere se non fai una scelta.
Chiedi a Gesù liberazione e predisponiti a riceverla! Chiedi aiuto a qualche fratello/sorella (dello stesso sesso) per pregare insieme e chiedere liberazione.
Il Signore può darti vittoria, vuole darti la vittoria, fa il tifo per te.
Può farlo più volte anche se sei caduto, non arrenderti, ritorna sempre a Lui.
Posso scegliere perchè Tu ti sei fatto scelta. Posso vincere perchè Tu sei la forza
FIlippesi 4:13
A.C., 45 anni
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