San Valentino, patrono degli innamorati. Bhe di feste religiose/pagane, ve ne sono molte. Non credo che nel cielo vi è un patrono per ogni categorie di persone, per ogni città, piuttosto ve n'è uno che vuol essere il "patrono" di ogni persona il Signore di ogni cuore.
Gesù, ecco chi può proteggerci dal pericolo più grande, il peccato. Il peccato che ci ha separato da Dio, il peccato che è cancellato da Gesù. Ecco il nostro patrono, coLui il quale sta preparando molte dimore, tornera per prendere i Suoi. Non una chiesa, una denominazione, un etichetta ma la Sua Chiesa, ovvero tutti quelli che l'hanno ricevuto.
Ma come si può ricevere Gesù, quando? ORA !!!
Ad ogni modo ogni occasione può essere utile per evangelizzare e per meditare la Sua parola ed all'ora ad ogni coppia di sposati questo è scritto:
Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso. Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama sé stesso; e altresì la moglie rispetti il marito.
Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo.
L'Apostolo Paolo agli Efesini
Caro Padre, Eterno creatore, Benedetto per sempre. Benedici le nostre famiglie, Tu che ci hai insegnato cos'è Amare, fortifica i matrimoni. Che possiamo rispettare le nostre moglie e amarle come il nostro corpo. Che possiamo essere utili nelle Tue mani, per edificare le nostre famiglie sulla Tua parola, godere della Tua presenza nella Tua pace, camminare nella Tua Via. Signore inalziamo le nostre mani verso Te, manifesta la Tua gloria nelle nostre case benedici i nostri cari, i nostri amici, i nostri nemici. Torna Signore, torna.... amen,
il tuo servo inutile.
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IL PATRONO (da Wikipedia)
Nella Roma antica il patrono (in latino patronus="protettore", da pater=padre) era un cittadino di una certa autorevolezza, in genere patrizio, chiamato così per via del legame, detto di patrocinio, ossia di protezione, che aveva con schiavi affrancati o plebei indigenti.
Per alcune confessioni cristiane tra cui il cattolicesimo, il santo patrono è una persona, venerata come santa, alla quale la Chiesa affida la protezione di una certa categoria di fedeli, individuabile in coloro che vivono in una determinata città o area geografica, coloro che esercitano un certo mestiere, svolgono una certa attività o hanno altre caratteristiche in comune.
Tradizionalmente i fedeli appartenenti ad una determinata categoria si rivolgono al proprio santo patrono tramite preghiere od offerte votive al fine di ottenere l'intercessione del santo in proprio o altrui favore.
Famose sono le suppliche dei cattolici napoletani al loro patrono san Gennaro per l'ottenimento di guarigioni e persino dei numeri vincenti al gioco del lotto o quelle che fino al secolo scorso venivano fatte ai santi ausiliatori per ottenere la guarigione da determinate malattie.
L'ortodossia ammette il culto dei santi, ma generalmente non associa i santi ad occupazioni o attività.
La maggioranza delle Chiese protestanti non ammette il culto dei santi in quanto, secondo la loro dottrina, tale pratica sconfinerebbe nel politeismo.
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