Giosia distrugge l'idolatria

2Cr 34:29-33; 15:8-17; 1S 7:3-4; At 19:18-19; Gm 1:25

  23:1 Allora il re mandò a chiamare presso di sé tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme.

  23:2 Il re salì alla casa del SIGNORE, con tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo, piccoli e grandi, e lesse in loro presenza tutte le parole del libro del patto, che era stato trovato nella casa del SIGNORE.

  23:3 Il re, stando in piedi sul palco, fece un patto davanti al SIGNORE, impegnandosi a seguire il SIGNORE, a osservare i suoi comandamenti, i suoi precetti e le sue leggi con tutto il cuore e con tutta l'anima, per mettere in pratica le parole di questo patto, scritte in questo libro. Tutto il popolo acconsentì al patto.

  23:4 Il re ordinò al sommo sacerdote Chilchia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della porta d'ingresso, di togliere dal tempio del SIGNORE tutti gli arredi che erano stati fatti per Baal, per Astarte e per tutto l'esercito celeste, e li bruciò fuori di Gerusalemme nei campi del Chidron, e ne portò le ceneri a Betel.

  23:5 Destituì i sacerdoti idolatri che i re di Giuda avevano istituito per offrire profumi negli alti luoghi delle città di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e quelli pure che offrivano profumi a Baal, al sole, alla luna, ai segni dello zodiaco, e a tutto l'esercito del cielo.

  23:6 Tolse dalla casa del SIGNORE l'idolo d'Astarte, che trasportò fuori da Gerusalemme verso il torrente Chidron; lo bruciò presso il torrente Chidron, lo ridusse in cenere, e ne gettò la cenere sulle tombe della gente del popolo.

  23:7 Demolì le case di quelli che si prostituivano, le quali si trovavano nella casa del SIGNORE, e dove le donne tessevano tende per Astarte.

  23:8 Fece venire tutti i sacerdoti delle città di Giuda, profanò gli alti luoghi dove i sacerdoti avevano offerto incenso, da Gheba a Beer-Sceba, e abbatté i templi delle porte della città: quello che era all'ingresso della porta di Giosuè, governatore della città, e quello che era a sinistra della porta della città.

  23:9 Quei sacerdoti degli alti luoghi non salivano a sacrificare sull'altare del SIGNORE a Gerusalemme: mangiavano però pane azzimo in mezzo ai loro fratelli.

  23:10 Profanò Tofet nella valle di Ben-Innom, affinché nessuno potesse più far passare per il fuoco suo figlio o sua figlia in onore di Moloc.

  23:11 Soppresse i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole, all'ingresso della casa del SIGNORE, presso l'abitazione dell'eunuco Netan-Melec, che era nel recinto del tempio; e diede alle fiamme i carri del sole.

  23:12 Il re demolì gli altari che erano sulla terrazza della camera superiore di Acaz, fatti dai re di Giuda, e gli altari fatti da Manasse nei due cortili della casa del SIGNORE; e, dopo averli fatti a pezzi e tolti di là, ne gettò la polvere nel torrente Chidron.

  23:13 Il re profanò gli alti luoghi che erano di fronte a Gerusalemme, a destra del monte della perdizione, e che Salomone re d'Israele aveva eretti in onore di Astarte, l'abominevole divinità dei Sidoni, di Chemos, l'abominevole divinità di Moab, e di Milcom, l'abominevole divinità degli Ammoniti.

  23:14 Spezzò le statue, abbatté gli idoli d'Astarte, e riempì d'ossa umane quei luoghi.

  23:15 Abbatté pure l'altare che stava a Betel, e l'alto luogo, costruito da Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare Israele. Bruciò l'alto luogo e lo ridusse in polvere, e bruciò l'idolo d'Astarte.

 

1R 13:1-2, 29-32; Sl 69:9

  23:16 Poi Giosia, voltatosi, vide le tombe che stavano là sul monte; mandò a prelevare le ossa di quelle tombe, e le bruciò sull'altare, profanandolo, secondo la parola del SIGNORE pronunziata dall'uomo di Dio, che aveva annunziato queste cose.

  23:17 Poi disse: «Che monumento è quello che io vedo laggiù?» La gente della città rispose: «È la tomba dell'uomo di Dio, che venne da Giuda, e che proclamò contro l'altare di Betel queste cose che tu hai fatte».

  23:18 Egli disse: «Lasciatelo stare; nessuno rimuova le sue ossa!» Così le sue ossa furono conservate con le ossa del profeta ch'era venuto da Samaria.

  23:19 Giosia fece anche sparire tutti i templi d'alti luoghi che erano nella città di Samaria e che i re d'Israele avevano fatti per provocare lo sdegno del SIGNORE, e ne fece esattamente quel che aveva fatto a Betel.

  23:20 Fece uccidere sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che vi si trovavano, e su quegli altari bruciò ossa umane. Poi tornò a Gerusalemme.

 

Celebrazione della Pasqua

2Cr 35

  23:21 Il re diede a tutto il popolo quest'ordine: «Celebrate la Pasqua in onore del SIGNORE vostro Dio, come sta scritto in questo libro del patto».

  23:22 Infatti la Pasqua non era stata celebrata così dal tempo dei giudici che avevano governato Israele, e per tutto il tempo dei re d'Israele e dei re di Giuda;

  23:23 ma nel diciottesimo anno del re Giosia quella Pasqua fu celebrata, in onore del SIGNORE, a Gerusalemme.

  23:24 Giosia fece anche sparire gli evocatori di spiriti e gli indovini, gli idoli domestici, gli idoli e tutte le abominazioni che si vedevano nel paese di Giuda e a Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge, scritte nel libro che il sacerdote Chilchia aveva trovato nella casa del SIGNORE.

  23:25 Prima di Giosia non c'è stato re che come lui si sia convertito al SIGNORE con tutto il suo cuore, con tutta l'anima sua e con tutta la sua forza, seguendo in tutto la legge di Mosè; e, dopo di lui, non ne è sorto uno simile.

  23:26 Tuttavia il SIGNORE non desistette dall'ira ardente che provava contro il regno di Giuda, a causa di tutte le offese con cui Manasse aveva provocato la sua ira.

  23:27 Il SIGNORE disse: «Farò sparire anche il regno di Giuda dalla mia presenza come ho fatto con il regno d'Israele; e respingerò Gerusalemme, la città che mi ero scelta, e la casa della quale avevo detto: "Là sarà il mio nome"».

  23:28 Il rimanente delle azioni di Giosia, tutto quello che fece, è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

  23:29 Durante il suo regno, il faraone Neco, re d'Egitto, andò a soccorrere il re d'Assiria, verso il fiume Eufrate. Il re Giosia lo affrontò, e il faraone, al primo scontro, lo uccise a Meghiddo.

  23:30 I suoi servitori lo portarono via morto sopra un carro, da Meghiddo a Gerusalemme, dove lo seppellirono nella sua tomba. E il popolo del paese prese Ioacaz, figlio di Giosia, lo unse, e lo fece re al posto di suo padre.

 

Ioacaz, re di Giuda

2Cr 36:1-4; Gr 22:10-12

  23:31 Ioacaz aveva ventitré anni quando cominciò a regnare, e regnò tre mesi a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Camutal, figlia di Geremia da Libna.

  23:32 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, in tutto e per tutto come avevano fatto i suoi padri.

  23:33 Il faraone Neco lo mise in catene a Ribla, nel paese di Camat, perché non regnasse più a Gerusalemme; e impose al paese un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.

  23:34 Il faraone Neco fece re Eliachim, figlio di Giosia, al posto di Giosia suo padre, e gli cambiò il nome in quello di Ioiachim; poi prese Ioacaz, e lo portò in Egitto, dove morì.

  23:35 Ioiachim diede al faraone l'argento e l'oro; ma, per pagare quel denaro secondo l'ordine del faraone, tassò il paese, ciascuno in proporzione delle sue proprietà. Così raccolse dal popolo del paese l'argento e l'oro da dare al faraone Neco.

 

Ioiachim, re di Giuda; invasione di Nabucodonosor

2Cr 36:5-8; Ez 19:5-9 (Da 1:1-7)

  23:36 Ioiachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò undici anni a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Zebudda, figlia di Pedaia da Ruma.

  23:37 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, in tutto e per tutto come avevano fatto i suoi padri.

 

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Inviato da alex il

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