Aggeo è il decimo dei profeti cosidetti "minori"; il suo libro è presente nell'Antico Testamento. Questo personaggio fu attivo dal 520 a.C. in poi, periodo in cui era da poco finito l'esilio a Babilonia, iniziato nel 589 a.C.
Il libro, che parla di una predicazione operata nel primo periodo del re persiano Dario I di Persia, è composto di due capitoli, nei quali Dio esorta il popolo affinché riedifichi il tempio di Gerusalemme, dopo che Nabucodonosor II aveva distrutto il tempio di Salomone al tempo dell'esilio; in assenza dell'edificio sacro, infatti, il Signore ha finora donato scarsa prosperità alla terra, ma le cose peggioreranno se non verrà ricostruito il luogo di culto.
Come ricompensa in cambio dell'onore a Lui tributato, il Signore donerà nuova fertilità alla terra. In tutto il libro, Dio parla per mezzo di Aggeo a tutto il popolo di Israele, ma in particolare a Zorobabele governatore della Giudea sottoposto a Dario ed al sommo sacerdoto.
Lo studio di Giuseppe Martelli su tale libro è allegato qui
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