Padre, permettimi di essere debole perchè possa lasciare la presa su tutto ciò che è temporale: la mia vita, la mia reputazione, i miei beni. O SIgnore, fa che si allenti la tensione della mia mano.
Anzi, o Padre, fammi anche perdere il gusto di accarezzare queste cose. Quante volte ho abbandonato la presa per conservare però quello che amavo, limitandolo a una brama innocente, la carezza dell'immaginazione.
Apri piuttosto la mia mano perchè riceva i chiodi del Calvario, come fu aperta quella di Cristo, affinchè, lasciando ogni cosa, possa essere liberato, sciolto da tutto quello che ora mi lega.
Per Cristo perfino il cielo e l'uguaglianza con Dio non furono cose a cui tenersi aggrappato. Lascia duqnue che io nello stesso mono allenti la presa.
dal diario di Jim Elliot
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