Non conosco il cognome, per anni l'ho chiamata solo così, SANTINA. Ma certamente conosco la sua fermezza, la sua pazienza, la sua umiltà.

Ricordo come quell'albero davanti la sala di culto, quando eravamo ancora a Via San Severino, fosse l'unico a fioreggiare e ad essere rigoglioso. Infatti lei, lentamente, ricurva e su tre gambe, si recava nella sala prima di tutti, per spolverare, pregare, ed innaffiare qull'alberello.

Ricevette il battesimo biblico nel tevere, quando ancora si poteva chiamare "biondo".

Da ieri è con il Signore, per essere con Lui è necessaria la fede, quella che Santina ha dimostrato di avere.

A presto cara sorellona.

Inviato da alex il

CONDIVIDI...

  facebook icona twitter icona whatapps icona