I discepoli chiesero a Gesù: - Insegnaci a pregare! Molti oggi chiedono la medesima cosa. Non riescono a provare interesse per la preghiera; non trovano gioia, non ottengono esaudimento e perciò chiedono: "Come dobbiamo comportarci nella preghiera?"
La preghiera deve divenire fonte di gioia e di consolazione indipendentemente dalle cose che si possono ottenere per essa. Un cristiano deve desiderare la preghiera, deve anzi sentire la necessità della preghiera in ogni momento, anche quando gli sembra di non aver nulla da chiedere a Dio.
Non è forse bello per un bambino ricco di espansività dimorare con fiducia fra le braccia paterne per esclamare semplicemente: "Papà, ti voglio tanto bene"; oppure: "Papà sei caro e bello più di tutti coloro che io conosco!"
Iddio gradisce le manifestazioni di lode, d'adorazione e di affetto che i Suoi figliuoli Gli tributano dimorando fra le Sue braccia a mezzo della preghiera.
La preghiera deve essere semplicemente un incontro con il Padre; una conversazione con Dio.
Osservate Gesù mentre prega. Non c'è nulla di liturgico, di teatrale, di artificioso: Egli parla con semplicità rivolgendosi spontaneamente al Padre. Sembra che Egli veda il Padre vicino a Sé e che Gli rivolga con naturalezza la parola.
La Sua è una vera conversazione, piena di fiducia, di confidenza. Questa è la preghiera! Le frasi artificiose, le parole ben composte o meccaniche non aiutano il credente ad incontrare il Signore, anzi lo allontanano da Lui, creano un'atmosfera falsa, una cortina di formalità religiosa.
Il credente si deve esercitare ad usare il suo diritto di famiglia con il Padre; deve imparare a parlarGli con semplicità, con naturalezza e in piena confidenza. Se qualche volta non trova parole per una conversazione, deve desiderare ugualmente di trovarsi nella Sua dolce e gloriosa presenza.
È logico che ripetendo frasi dopo frasi venga la stanchezza e la noia; quando si fa della preghiera un'azione meccanica e stereotipata, l'anima s'inaridisce, ma quando la preghiera è un soave ed intimo colloquio con Dio, l'anima si vivifica nella gioia e nella benedizione.
Quando tu ti eserciterai nella preghiera in un modo spontaneo e semplice, troverai la gioia della preghiera, ed allora non soltanto essa ti accompagnerà nelle diverse circostanze della vita, ma tu cercherai con ansia di utilizzare tutte le ore e tutti gli attimi di libertà per incontrarti con intimità con il tuo Dio.
Abituati anche a presentare in preghiera tutte le tue necessità; rimarrai sorpreso della Sua grandezza e della Sua prontezza.
Anche nel far questo però usa semplicità e naturalezza. Hai una necessita? Uniscila ad una promessa della Bibbia e poi presentala con naturalezza a Dio in preghiera e persevera fino all'esaudimento.
Per esempio: sei afflitto? Presentati a Dio e diGli come figliuolo: Padre, la Tua Parola mi dice: È alcun di voi afflitto? Preghi! Io vengo a presentarTi la mia afflizione; ti prego, consolami!
Iddio ti consolerà perché è fedele.
Nella tua giornata ci deve essere un periodo riservato soltanto a Dio; un periodo per incontrarti con Dio, per parlare con Dio.
Forse il periodo migliore è all'inizio della giornata; prima che abbiano inizio i lavori, le occupazioni e le preoccupazioni. La mente e più riposata, il cuore e più sereno e tutto facilita un incontro intimo con il Padre.
Anche Dio gradisce che sia consacrato al Suo nome il primo periodo della giornata, perché questo dimostra che Egli viene posto avanti ad ogni cosa; ma non dobbiamo accontentarci di un periodo soltanto; noi abbiamo fissati tre o quattro periodi ogni giorno per nutrire i nostri
corpi e non dovremmo stabilirne di meno per nutrire la nostra anima.
Cerca di trovare altri cristiani desiderosi di curare le relazioni con Dio ed unisciti a loro per iunioni di preghiera in comune. L'unione aumenta la potenza della preghiera. Nel pari consentimento di due o tre credenti tutte le potenze vengono scrollate. AdoriamoLo, lodiamoLo, contempliamoLo, ascoltiamoLo e andiamo con semplicità a Colui che ci allarga le braccia, abbandoniamoci fiduciosi al Suo abbraccio. Egli non si aspetta la moltitudine delle parole e, non si aspetta neanche le frasi fiorite; si aspetta soltanto il nostro amore.
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