Una così grande salvezza
Eb 1:1-3; 4:1; 12:25
- 2:1 Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse.
- 2:2 Infatti, se la parola pronunziata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione,
- 2:3 come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunziata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito,
- 2:4 mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà.
Volontaria umiliazione di Cristo
(Sl 8:4-6; Fl 2:6-11)(Ga 4:4-5; Gv 20:17) Eb 5:7-10; 4:15-16
- 2:5 Difatti, non è ad angeli che Dio ha sottoposto il mondo futuro del quale parliamo;
- 2:6 anzi, qualcuno in un passo della Scrittura ha reso questa testimonianza:
«Che cos'è l'uomo perché tu ti ricordi di lui
o il figlio dell'uomo perché tu ti curi di lui?
- 2:7 Tu lo hai fatto di poco inferiore agli angeli;
lo hai coronato di gloria e d'onore;
- 2:8 tu hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi».
Avendogli sottoposto tutte le cose, Dio non ha lasciato nulla che non gli sia soggetto. Al presente però non vediamo ancora che tutte le cose gli siano sottoposte;
- 2:9 però vediamo colui che è stato fatto di poco inferiore agli angeli, cioè Gesù, coronato di gloria e di onore a motivo della morte che ha sofferto, affinché, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tutti.
- 2:10 Infatti, per condurre molti figli alla gloria, era giusto che colui, a causa del quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, rendesse perfetto, per via di sofferenze, l'autore della loro salvezza.
- 2:11 Sia colui che santifica sia quelli che sono santificati, provengono tutti da uno; per questo egli non si vergogna di chiamarli fratelli,
- 2:12 dicendo:
«Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli;
in mezzo all'assemblea canterò la tua lode».
- 2:13 E di nuovo:
«Io metterò la mia fiducia in lui».
E inoltre:
«Ecco me e i figli che Dio mi ha dati».
- 2:14 Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo,
- 2:15 e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita.
- 2:16 Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo.
- 2:17 Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l'espiazione dei peccati del popolo.
- 2:18 Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati.
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