SI può rimanere affascinati da Gesù, averne pietà, riconoscere in lui qualcosa d'importante, riconoscere in lui la verità. Tuttavia la scelta che ci viene posta davanti a Gesù non è quella di credergli oppure no, ma di diventare suoi discepoli oppure no. E' vero per diventare discepoli è necessario credergli, però non ci illudiamo non possiamo fare di Gesù una religione e conservare la nostra vita così com'era prima. Se essa non ha subito una svolta, non siamo diversi dai demoni che credono in Gesù (lo conoscono meglio di noi) eppure restano demoni e tremano.Infatti è scritto:
Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la salverà - Luca 9.24
Tale metro di misura, ben inteso, non è utile per misurare la fede di chi ci è vicino, ma la nostra.
Ci fu un uomo sincero che fu interessato a Gesù, lo considerava innocente, vero. Si mise anche a riflettere sul da farsi di lui, penso, riflettè e poi decise. Davanti al fatto di mettere in discussione la sua posizione, forse la vita stessa, decise di conservare quello che aveva.
Cosà avrà detto a Dio al riguardo?
E tu? qual'è la tua scelta per Gesù?
Cosà avrà detto a Dio al riguardo?
E tu? qual'è la tua scelta per Gesù?
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Allora Pilato prese Gesù e lo fece flagellare.
I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, e gli misero addosso un manto di porpora; e s'accostavano a lui e dicevano: «Salve, re dei Giudei!» E lo schiaffeggiavano.
Pilato uscì di nuovo, e disse loro: «Ecco, ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». Gesù dunque uscì, portando la corona di spine e il manto di porpora. Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!»
I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, e gli misero addosso un manto di porpora; e s'accostavano a lui e dicevano: «Salve, re dei Giudei!» E lo schiaffeggiavano.
Pilato uscì di nuovo, e disse loro: «Ecco, ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». Gesù dunque uscì, portando la corona di spine e il manto di porpora. Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!»
Come dunque i capi dei sacerdoti e le guardie lo ebbero visto, gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; perché io non trovo in lui alcuna colpa». I Giudei gli risposero: «Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge egli deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».
Quando Pilato udì questa parola, ebbe ancor più paura; e, rientrato nel pretorio, disse a Gesù: «Di dove sei tu?» Ma Gesù non gli rispose. Allora Pilato gli disse: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti?» Gesù gli rispose: «Tu non avresti alcun'autorità su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall'alto; perciò chi mi ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa».
Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: «Se liberi costui, non sei amico di Cesare. Chiunque si fa re, si oppone a Cesare». Pilato dunque, udite queste parole, condusse fuori Gesù, e si mise a sedere in tribunale nel luogo detto Lastrico, e in ebraico Gabbatà. Era la preparazione della Pasqua, ed era l'ora sesta. Egli disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!» Allora essi gridarono: «Toglilo, toglilo di mezzo, crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Crocifiggerò il vostro re?» I capi dei sacerdoti risposero: «Noi non abbiamo altro re che Cesare». Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.
Giovanni 19
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