L'inutilità dell'Israele infedele
Is 5:1-7; Gv 15:5-6
15:1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
15:2 «Figlio d'uomo, il legno della vite che cos'è più di qualunque altro legno?
che cos'è il tralcio che è fra gli alberi della foresta?
15:3 Se ne può prendere il legno per farne un qualunque lavoro?
Si può forse ricavarne un piolo per appendervi un qualche oggetto?
15:4 Ecco, esso è gettato nel fuoco, perché si consumi:
il fuoco ne consuma i due capi, e il mezzo si carbonizza;
è forse adatto a farne qualcosa?
15:5 Ecco, mentre era intatto, non se ne poteva fare alcun lavoro;
quanto meno se ne potrà fare qualche lavoro
quando il fuoco l'abbia consumato o carbonizzato!
15:6 Perciò, così parla DIO, il Signore:
Com'è tra gli alberi della foresta il legno della vite,
che io destino al fuoco perché lo consumi,
così farò degli abitanti di Gerusalemme.
15:7 Io volgerò la mia faccia contro di loro;
dal fuoco sono usciti e il fuoco li consumerà;
riconoscerete che io sono il SIGNORE,
quando avrò girato la mia faccia contro di loro.
15:8 Renderò il paese desolato,
perché hanno agito in modo infedele,
dice DIO, il Signore».
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