A volte mi chiedo se i cani non siano stati forse creati per insegnarci come amare Dio. Un cane ama il suo padrone anche se non sempre capisce ciò che egli gli chiede; anche se non sa in anticipo quello che dovrà fare, e comunque resta fedele al suo padrone anche se non lo vede (Giobbe 12:7).
Di regola, nella Bibbia, il cane compare sempre come una figura negativa. Ma nel caso dei trecento uomini di Gedeone, che bevvero l’acqua come i cani (Gd 7:5), essi furono di esempio tanto che furono usati dal Signore.
Chi osserva un cane fedele si accorgerà che i suoi occhi sono quasi sempre rivolti verso il suo padrone. Ciò rende già molto chiaro come dovrebbe essere il nostro rapporto nei confronti del nostro Signore e Padrone Gesù Cristo: in ogni situazione dovremmo guardare a LUI e fare attenzione ai teneri cenni del nostro Signore, anche se non sappiano dove la nostra strada conduce.
Chi osserva un cane fedele si accorgerà che i suoi occhi sono quasi sempre rivolti verso il suo padrone. Ciò rende già molto chiaro come dovrebbe essere il nostro rapporto nei confronti del nostro Signore e Padrone Gesù Cristo: in ogni situazione dovremmo guardare a LUI e fare attenzione ai teneri cenni del nostro Signore, anche se non sappiano dove la nostra strada conduce.
Per esprimerci con le parole di un cantico:” Anche se io non so la strada, Tu la sai…. Tu conosci il momento, il Tuo piano è già pronto”.
Purtroppo tendiamo spesso a guardare tutt’altro che Gesù ! Volgiamo spesso lo sguardo verso le attrazioni di questo mondo, ci troviamo le nostre strade da seguire, ci facciamo i nostri progetti per il futuro. Guardiamo indietro a ciò che riteniamo essere state le nostre conquiste. Forse siamo addirittura frenati da ciò che vediamo il possesso del nostro prossimo. Guardiamo troppo le circostanze, ci preoccupiamo e ci facciamo influenzare dagli ostacoli della vita. E alla fine guardiamo solo noi stessi.
Siamo onesti: non è capitato di essere così a ciascuno di noi ? Non siamo avvolti da preoccupazioni e problemi, tanto da non riuscire a guardare oltre ? Le parole di Davide nel Salmo 34:5:” Quelli che Lo guardano sono illuminati”, sono la chiave per uscire da tali situazioni. Le sguardo verso Gesù rischiara le nostre tenebre. Il Suo incoraggiamento, che Egli ci impartisce, non ha limiti. La Sua misericordia non ha fine. La Sua grazia si rinnova ogni mattina e con profonda misericordia Egli è
con noi in OGNI situazione. Egli che ha già sopportato tutto per noi, conosce i nostri problemi e le nostre preoccupazioni, ciò di cui abbiamo bisogno. “ Infatti, poiché Egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati “ ( Eb 2:18). In Luca 5:16 leggiamo:” …. E moltissima gente si radunava per …essere guarita”. Sta a noi farci aiutare, rivolgerci a Lui, cercarLo, riguardare la fede in Lui. Ebrei 12:2 ci invita:” … corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, Colui che crea la fede e la rende perfetta”.
Adesso, questo riguardare a Gesù rappresenta ancora un atteggiamento di fede, così come è scritto anche di Mosè:”… perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa”, ma arriverà il momento in cui
saremo uguale a Lui, “ poiché Lo vedremo come Egli è”. Rivolgiamo nuovamente i nostri sguardi fissandoli su di Lui, il nostro Padrone!
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