Da un opuscolo .... Fermate gli orologi

"Ma Dio gli disse Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata"
(Parabola del ricco stolto. Vangelo di Luca 12.20).

L'ora avanzava inesorabilmente. Durante una conferenza internazionale, le delegazioni diplomatiche non avevano ancora raggiunto nessuna intesa; nonostante fossero trascorse molte ore, non era ancora stato concordato un testo ufficiale che fosse condiviso da tutte le parti.

L'intoppo era su dettagli redazionali di alcuni articoli.
Un po' prima della mezzanotte, il presidente di una delle delegazioni propose di fermare gli orologi, per poter così rispettare i termini stabiliti. La proposta venne accolta e le trattative proseguono in modo più sereno fino a notte fonda; finalmente l'accordo fu raggiunto e venne redatto il testo finale che fu poi presentato come conclusivo alla data prestabilita.

Per questioni di una certa importanza, gli uomini possono ricorrere a tali stratagemmi. Vi è però una questione d'importanza capitale che non può assolutamente essere regolata in questo modo. Presto o tardi, ciascuno di noi dovrà un giorno rendere conto a Dio del proprio operato, e allora non sarà possibile fermare gli orologi !
Non sarà possibile rimandare la scadenza di un solo istante per poter presentare un bilancio più favorevole della propria vita.
Non vi sarà più tempo per riparare i torti commessi e prepararsi così ad incontrare Dio.
"Preparati a incontrare il tuo Dio!" diceva il profeta Amos (4:12) al popolo d'Israele.
La stessa esortazione Dio la rivolge oggi a ciascuno di noi.
Se moriamo con il carico delle nostre colpe e dei peccatti commessi durante la nostra vita terrena, siamo certamente condannabili.

Ma Dio ci ama e non vuole perderci.
Ha mandato il Signore Gesù a morire al nostro posto, a ricevere lui la condanna che noi tutti meritavamo. Dobbiamo credere questo con tutto il cuore, prendere Dio in parola. Lui non mente.
Il Vangelo parla molto chiaro: Dio "ha mandato suo Figlio nel mondo... Chi crede in Lui non è giudicato ... Chi crede nel figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà l avita, ma l'ira di Dio rimane su di lui" (Vangelo di Giovanni 3:17, 18, 36).

Prepariamoci dunque già fin da questo momento.
Non perdiamo il tempo che ci è concesso, ma mettiamolo a profitto ! Accettiamo il perdono di Dio e siamogli riconoscenti.
Accettiamo il Signore Gesù come nostro Salvatore e Signore della nostra vita.

"Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori" (Ebrei 3:7).

Inviato da alex il

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