Il Signore e gli idoli
Is 40:18-26; 44:6-21; Sl 115:3-8
=Gr 51:15-19
10:1 Ascoltate la parola che il SIGNORE vi rivolge,
casa d'Israele!
10:2 Così parla il SIGNORE:
«Non imparate a camminare nella via delle nazioni,
e non abbiate paura dei segni del cielo,
perché sono le nazioni quelle che ne hanno paura.
10:3 Infatti i costumi dei popoli sono vanità;
poiché si taglia un albero nella foresta
e le mani dell'operaio lo lavorano con l'ascia;
10:4 lo si adorna d'argento e d'oro,
lo si fissa con chiodi e con i martelli
perché non si muova.
10:5 Gli idoli sono come spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano;
bisogna portarli, perché non possono camminare.
Non li temete! perché non possono fare nessun male,
e non è in loro potere di far del bene».
10:6 Non c'è nessuno pari a te, SIGNORE;
tu sei grande, e grande in potenza è il tuo nome.
10:7 Chi non ti temerebbe, re delle nazioni?
Poiché questo ti è dovuto;
poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni
non c'è nessuno pari a te.
10:8 Ma costoro tutti insieme sono stupidi e insensati;
non è che una dottrina di vanità; non è altro che legno;
10:9 argento battuto in lastre portato da Tarsis, oro venuto da Ufaz,
opera di scultore e di mano d'orefice;
sono vestiti di porpora e di scarlatto,
sono tutti lavoro d'abili artefici.
10:10 Ma il SIGNORE è il vero Dio,
egli è il Dio vivente, e il re eterno;
per la sua ira trema la terra,
e le nazioni non possono resistere davanti al suo sdegno.
10:11 «Così direte loro:
"Gli dèi che il gregge del SIGNORE sarà deportato.
10:12 Di' al re e alla regina:
«Sedetevi per terra!
perché la vostra gloriosa corona,
vi cade dalla testa».
10:13 Le città della regione meridionale sono chiuse,
non c'è più chi le apra;
tutto Giuda è deportato,
è condotto in esilio tutto quanto.
10:14 Alzate gli occhi, guardate
quelli che vengono dal settentrione;
dov'è il gregge, il magnifico gregge,
che ti era stato dato?
10:15 Che dirai tu quando egli ti punirà?
Ma tu stessa hai insegnato loro - capitani e capi - a dominare su di te.
Non ti prenderanno forse i dolori,
come prendono la donna che sta per partorire?
10:16 Se tu dici in cuor tuo:
«Perché m'avvengono queste cose?»
Per la grandezza della tua iniquità
la tua veste viene strappata
e i tuoi calcagni sono colpiti.
10:17 Può un Cusita cambiare la sua pelle
o un leopardo le sue macchie?
Solo allora anche voi, abituati come siete a fare il male,
potrete fare il bene.
10:18 «Io li disperderò, come stoppia portata via dal vento del deserto.
10:19 Questa è la tua sorte, la parte che io ti misuro»,
dice il SIGNORE,
«perché tu mi hai dimenticato
e hai riposto la tua fiducia nella menzogna.
10:20 Io pure solleverò la tua veste sul tuo viso,
così si vedrà la tua vergogna.
10:21 Io ho visto le tue abominazioni,
i tuoi adulteri, i tuoi nitriti,
l'infamia della tua prostituzione sulle colline e per i campi.
Guai a te, Gerusalemme!
10:22 Ecco, un rumore giunge,
un gran tumulto arriva dal paese del settentrione
per ridurre le città di Giuda in desolazione,
in un covo di sciacalli.
10:23 SIGNORE, io so
che la via dell'uomo non è in suo potere,
e che non è in potere dell'uomo che cammina
il dirigere i suoi passi.
10:24 SIGNORE, correggimi, ma con giusta misura;
non nella tua ira, perché tu non mi riduca a poca cosa!
10:25 Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono,
sui popoli che non invocano il tuo nome;
poiché hanno divorato Giacobbe;
sì, lo hanno divorato, l'hanno consumato,
hanno distrutto il suo territorio.
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