Il successo della serie valicò i confini nazionali dell'Italia tanto da avere - anche in virtù della coproduzione britannica - risonanza internazionale. Negli Stati Uniti TV Guide la definì "la miglior miniserie televisiva di tutti i tempi".
Autori
La sceneggiatura - che traccia la vita di Gesù Cristo (interpretato da Robert Powell) attraverso il racconto dei Vangeli - fu realizzata da Anthony Burgess, Suso Cecchi D'Amico, Masolino D'Amico e David Butler, con l'apporto dello stesso Franco Zeffirelli e la consulenza di Pier Emilio Gennarini.
Le scenografie erano opera di Gianni Quaranta mentre i costumi sono dovuti a Marcel Escoffier e Enrico Sabbatini.
Autore della musica è stato Maurice Jarre mentre la fotografia è firmata da Armando Nannuzzi e David Watkin.
Trama
Pochi mesi prima della nascita di Cristo in Giudea il re Erode il Grande ha un colloquio con i suoi cortigiani e ministri sul fatto che a Nazareth, secondo alcune voci, sarebbe imminente la nascita di un predicatore (Giovanni Battista) e di un Salvatore del Mondo (Gesù). Il re non fa molto caso a queste false profezie, dato che il vero re del mondo è Augusto, imperatore di Roma e continua a banchettare. Ma in realtà a Nazareth il Signore aveva veramente manifestato a tutti la nascita di un vero Redentore dell'umanità e come segno manda l'Arcangelo Gabriele da una giovane popolana di nome Maria preannunciandole che partorirà presto un figlio sebbene non ingravidata da persona umana, mentre la parente Elisabetta genererà assieme al vecchio sacerdote Zaccaria, Giovanni. Celebrato il matrimonio con il falegname Giuseppe, Maria si mette presto in viaggio per Betlemme dove partorirà in una grotta Cristo e lo venererà assieme a dei pastori, ai re Magi Baldassarre, Gasparre e Melchiorre e a un bue e a un asino. Tuttavia la nascita non passa inosservata e re Erode viene a sapere della venuta al mondo del nuovo Messia. Così egli ordina che tutti i neonati del posto vengano uccisi; mentre si compie la carneficina la famiglia di Gesù fugge in Egitto. Quando re Erode muore dopo pochi anni la fuga di Maria e Giuseppe, Gesù ritorna nella sua patria e impara le Sacre Scritture, dando grande capacità di conoscenza di fronte ai vecchi sacerdoti e scribi di Nazareth.
Passati una ventina d'anni Gesù, sotto il regno di Erode, figlio del precedente morto per mano di Dio, incontra sulle rive del Giordano il cugino Giovanni Battista e gli chiede di essere battezzato come tutti gli altri peccatori, essendo su questa terra un normale uomo. Da lì in poi Gesù di Nazareth compirà molti miracoli, affiancato dai discepoli Simon Pietro, Andrea, Simone lo Zelota, Filippo, Giacomo, Matteo, Giacomo di Alfeo, Giuda di Giacomo, Bartolomeo, Tommaso e Giovanni. I più ricordati sono la tramutazione dell'acqua in vino alle nozze di Cana, guarigioni e risanamenti di vari malati e moribondi, la peregrinazione di Gesù nel deserto tentato dal diavolo e la risurrezione di Lazzaro di Betania. Giovanni Battista verrà ucciso poco tempo dopo il battesimo di Gesù, sotto ordine della corrotta principessa Salomè che lo farà decapitare. Verso i suoi 33 anni, Gesù comincia a essere malvisto dai sacerdoti ebrei, dato che lui dichiara di essere il figlio di Dio, cosa inaccettabile per le loro leggi; inoltre i pretori e i governatori romani cominciano a perdere il controllo della situazione in Giudea. Così, dopo aver celebrato l'Ultima Cena, Gesù viene catturato dai messi del Gran Sacerdote, mandati sul posto dal traditore Giuda Iscariota, e successivamente condotto dal governatore Ponzio Pilato per essere condannato. Tuttavia egli, non conoscendo le religioni del posto, non trova in Gesù alcun peccato e lo affida alla giustizia del popolo e dei sacerdoti che lo condannano a essere crocifisso, dopo averlo fatto frustare, al posto dell'assassino Barabba.
Gesù assieme a due ladroni viene crocifisso dopo aver sopportato un lungo percorso a piedi, dal tribunale alla collina scelta per la crocifissione, il Golgota, portando sulle spalle la sua croce e sopportando il dolore atroce delle frustate dei soldati, degli scherni della folla e della corona di spine sul capo. Gesù muore dopo una lunga agonia, ma resusciterà tre giorni dopo, apparendo prima a Maria Maddalena e poi agli Apostoli ai quali affida l'annuncio del Vangelo, per poi salire definitivamente in Cielo, alla destra del Padre.
Critica
Sebbene sia rubricato dalla critica televisiva e dalla stessa Enciclopedia della televisione come sceneggiato, l'opera televisiva di Zeffirelli fa da spartiacque fra il tradizionale format televisivo fino ad allora adottato dalla televisione pubblica italiana e le successive megaproduzioni in stile kolossal che avrebbero contraddistinto la produzione del genere nei decenni successivi.
Nello sceneggiato viene fatto ampio ricorso a scene di massa con un numero notevole di comparse ed un equilibrio di genere più cinematografico che televisivo in termini di riprese in interni ed in esterni. La co-produzione con la britannica ITC consentì l'impiego di un cast internazionale di alto livello che prevedeva l'impiego di attori molto conosciuti tanto in ambito cinematografico che televisivo.
L'opera di Zeffirelli intendeva offrire secondo la produzione un affresco teso a distruggere "la mitologia del Cristo per fare di Gesù un vero uomo, non un personaggio di favola". In realtà, "i costumi e le scene, che ostentano la cura del particolare e la raffinatezza del gusto, fanno da cornice e fondo alle pennellate assai oleografiche del regista".
Censure sul testo del Vangelo
Nella scena del Magnificat, si è scelto di non far pronunciare a Maria le parole più forti del testo, rivolte contro i potenti e i ricchi:
« ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote. »
Edizione italiana
Pino Colizzi oltre a doppiare il protagonista Powell, interpreta anche il personaggio di Jobab, doppiato da Cesare Barbetti
--- fonte: wikipedia ---
- Accedi per commentare
- 11810 viste