Giobbe loda la potenza di Dio
Gb 9:4-10; 11:7-9; Sl 104:1-9; Is 40:12-28
26:1 Allora Giobbe rispose e disse:
26:2 «Come hai ben aiutato il debole!
Come hai sorretto il braccio senza forza!
26:3 Come hai ben consigliato chi è privo di saggezza!
E che abbondanza di sapere tu gli hai comunicato!
26:4 Ma, a chi ti credi di aver parlato?
E di chi è lo spirito che parla per mezzo tuo?
26:5 Davanti a Dio tremano le ombre
disotto alle acque e ai loro abitanti.
26:6 Davanti a lui il soggiorno dei morti è nudo,
l'abisso è senza velo.
26:7 Egli distende il settentrione sul vuoto,
sospende la terra sul nulla.
26:8 Rinchiude le acque nelle sue nubi,
e le nubi non scoppiano per il peso.
26:9 Nasconde l'aspetto del suo trono,
vi distende sopra le sue nuvole.
26:10 Ha tracciato un cerchio sulla superficie delle acque
là dove la luce confina con le tenebre.
26:11 Le colonne del cielo sono scosse,
tremano alla sua minaccia.
26:12 Con la sua forza egli solleva il mare,
con la sua intelligenza ne abbatte l'orgoglio.
26:13 Al suo soffio il cielo torna sereno,
la sua mano trafigge il drago fuggente.
26:14 Ecco, questi non sono che gli estremi lembi della sua azione.
Non ce ne giunge all'orecchio che un breve sussurro.
Ma il tuono delle sue potenti opere chi può comprenderlo?»
Giobbe - Indice
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