Giobbe riconosce il peccato dell'uomo
(Sl 130:3; Ro 3:19-20)(Sl 147:5; Da 4:34-35, 37) Gb 33:8-13
9:1 Allora Giobbe rispose e disse:
9:2 «Sì, certo, io so che è così;
come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio?
9:3 Se all'uomo piacesse disputare con Dio,
non potrebbe rispondergli su un punto fra mille.
9:4 Dio è saggio, è grande in potenza;
chi gli ha tenuto fronte e se n'è trovato bene?
9:5 Egli trasporta le montagne senza che se ne accorgano,
nel suo furore le sconvolge.
9:6 Egli scuote la terra dalle sue fondamenta,
e le sue colonne tremano.
9:7 Comanda al sole, ed esso non sorge;
mette un sigillo sulle stelle.
9:8 Da solo spiega i cieli,
cammina sulle più alte onde del mare.
9:9 È il creatore dell'Orsa, d'Orione,
delle Pleiadi,
e delle misteriose regioni del cielo australe.
9:10 Egli fa cose grandi e imperscrutabili,
meraviglie innumerevoli.
9:11 Ecco, egli mi passa vicino, e io non lo vedo;
mi scivola accanto e non me n'accorgo.
9:12 Ecco, afferra la preda, e chi si opporrà?
Chi oserà dirgli: "Che fai?"
9:13 Dio non ritira la sua collera;
sotto di lui si curvano i campioni della superbia.
9:14 Io, come farei a rispondergli,
a scegliere le mie parole per discutere con lui?
9:15 Avessi anche ragione, non gli replicherei,
ma implorerei misericordia al mio giudice.
9:16 Se io lo invocassi ed egli mi rispondesse,
non per questo crederei che avesse dato ascolto alla mia voce;
9:17 egli mi piomba addosso dal seno della tempesta,
moltiplica senza motivo le mie piaghe,
9:18 non mi lascia riprender fiato,
e mi sazia d'amarezza.
9:19 Se si tratta di forza, ecco, egli è potente;
se di diritto, egli dice: "Chi mi convocherà?"
9:20 Se io fossi senza colpa, la mia bocca mi condannerebbe;
se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole.
Giobbe accusa Dio
(Ec 9:1-3; 8:14) Sl 73:13-15; Gb 10
9:21 «Sono innocente? Sì, lo sono!
Di me non mi preme,
io disprezzo la mia vita!
9:22 Per me è la stessa cosa! Perciò dico:
"Egli distrugge ugualmente l'integro e il malvagio".
9:23 Se un flagello, a un tratto, semina la morte,
egli ride dello sgomento degli innocenti.
9:24 La terra è data in balìa dei malvagi;
egli vela gli occhi ai giudici di essa;
se non è lui, chi è dunque?
9:25 I miei giorni se ne vanno più veloci di un corriere;
fuggono via senz'aver visto il bene;
9:26 passano rapidi come navicelle di giunchi,
come l'aquila che piomba sulla preda.
9:27 Io dico: "Voglio dimenticare il mio lamento,
abbandonare questa faccia triste,
e stare allegro".
9:28 Ma mi spavento per tutti i miei dolori.
Sono certo che non mi considererai innocente.
9:29 Io sarò condannato;
perché dunque affaticarmi invano?
9:30 Anche se mi lavassi con la neve
e mi pulissi le mani con il sapone,
9:31 tu mi tufferesti nel fango di una fossa,
le mie vesti mi avrebbero in orrore.
9:32 Dio non è un uomo come me,
perché io gli risponda
e perché possiamo comparire in giudizio assieme.
9:33 Non c'è fra noi un arbitro,
che posi la mano su tutti e due!
9:34 Dio allontani da me la sua verga;
smetta di spaventarmi con il suo terrore;
9:35 allora io parlerò senza temerlo,
perché sento di non essere quel colpevole che sembro».
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