Autore: quasi certamente Giuda, fratello di Gesù e di Giacomo.
Data di composizione: probabilmente tra il 67 e l'80.
Scopo: accertire energicamente la chiesa: i falsi insegnamenti infiltrati nella chiesa sono una minaccia seria.
Concetto centrale: Bisogna lottare contro l'errore e smascherarlo (v. 3).
Struttura:
A Saluti 1-2
B Esortazioni 3
C Empi che negano 4
D Vi ricordo 5a
E Empi: descrizione e retribuzione
D Ricordatevi
C Empi che dividono 18-19
B Esortazione 20-23
A Lode finali 24-25
Note varie:
- Interessante il paragone tra i falsi insegnanti e vari fenomeni naturali
- Giuda fa riferimento anche a libri apocrifi come "Il libro di Enoc" (14-15) e "l'Assunzione di Mosè" (9)
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Giuda fratello di Gesù?
L'autore di questa epistola si definisce "Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo". C'era un solo Giacomo, ben conosciuto, (un mezzo) fratello di Gesù, leader della chiesa di Gerusalemme.
Giuda, uno dei figli di Giuseppe e Maria è citato in Matteo 13:55 e in Marco 6:3.
Il Riferimento di Paolo (1 Co 9:5) ai "fratelli del Signore" indica che essi erano predicatori e che erano sposati. Con le parole "servo di Gesù Cristo" Giuda chiarisce che non era un apostolo.
La stessa cosa si deduce dall'affermazione (v. 17) riguardo alle "parole dette innanzi a dagli apostoli del nostro Signore Gesù Cristo".
Il motivo per cui Giuda non dice di essere fratello di Gesù + dovuto probabilmente alla sua umiltà.
Giuda, come suo fratello Giacomo, riconosceva che la sua parentela naturale con Gesù non gli dava alcun privilegio nei confronti degli altri cristiani e dei servi di Cristo.
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