Quando leggiamo la Bibbia e ci soffermiamo alla nostra vita pratica lo facciamo sempre in base all’età che abbiamo, cioè da adulti, ma cosa pensa il Signore riguardo ai bambini, e col termine “bambini” mi riferisco dal concepimento al momento in cui capiscono la fede. La Bibbia dice qualche cosa riguardo ai neonati o ai bambini che ancora non possono arrivare alla fede? Questo è un argomento che tocca anche i feti che sono stati abortiti, dove vanno a finire questi? Per i bambini invece che sono arrivati alla fede, perchè Gesù li difende in un modo che si potrebbe definire “spietato” con l’esempio della “macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare” l’uomo che ha scandalizzato dei bambini?

Un mussulmano che lavora con me un giorno mi ha detto: “quando un bambino nasce, non ha nessuna religione”. Non può che essere vero perchè non è ancora in grado di fare una scelta, non è in grado di accettarla, nè di rifiutarla, ma a questo argomento ritornerò più avanti.

- Per i bambini arrivati alla fede -

Nei vangeli c’è un episodio in cui Gesù difende i bambini in modo molto vigoroso:

· Matteo 18:6 Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare.

Qui Gesù afferma che ci sono dei piccoli che credono in Lui, e quei bambini hanno una fede sincera e genuina che gli adulti devono ritrovare perchè hanno riempito la loro vita di altri interessi.

Questi altri interessi hanno aggiunto una caratteristica nuova agli adulti rispetto ai bambini. Dio non è più al primo posto, ma l’io, e per questo motivo si aggiungono una serie di azioni dettate dalla “malizia” che i bambini non hanno o hanno in una misura molto inferiore rispetto agli adulti:

· 1Corinzi 14:20 Fratelli, non siate bambini quanto al ragionare; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto al ragionare, siate uomini compiuti.

Voglio soffermarmi sulla parola “malizia” perchè il suo significato è molto interessante. A volte con la parola “malizia” noi intendiamo solamente l’esprimersi con doppi sensi a sfondo erotico, ma non è così.

Nel dizionario Zanichelli ho trovato 4 significati molto interessanti che mi ha fatto capire quanto è malvagia la malizia:

1) Inclinazione a commettere azioni disoneste, ingiuste, maligne. Chi non ha queste caratteristiche? Se questo si manifesta già sui bambini, tanto più si manifesta sugli adulti. Questa definizione descrive il peccato.

· Proverbi 24:8 Chi pensa a fare il male sarà chiamato esperto in malizia.

2) Compiaciuta conoscenza del male. I credenti non hanno superato la prima definizione perchè l’inclinazione al peccato la possediamo ancora, ma chi si compiace nel male non ha conosciuto Dio:

· 1Giovanni 3:6 Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare;chiunque persiste nel peccare non l'ha visto, né conosciuto.

Persistere nel peccare non significa avere l’inclinazione al peccato, ma prendere piacere in un determinato peccato senza confessarlo a Dio nè tantomeno pentirsi. Difficile dire se una tale persona sia credente.

I bambini sono carenti di questa caratteristica perchè una volta sgridati soffrono davvero, non si compiacciono del male che hanno fatto, ma hanno bisogno della vicinanza dei genitori e lo dimostrano ricercando la vicinanza del genitore che gli ha sgridati. Noi siamo chiamati a fare la stessa cosa con Dio!!!

3) Capacità di comprendere ciò che è audace e piccante: esprimersi con malizia. Questo è il significato più comune che si dà alla parola “malizia” e purtroppo ci si scherza abbondantemente. Fare battute a sfondo sessuale, sottovalutare la potenza di Satana in immagini di nudi o visioni pornografiche pensando che non tocchi il nostro intimo. Una volta che siamo bombardati da queste cose, arriviamo ad avere la capacità di esprimersi con malizia, un esempio è il fidanzato che vuole avere rapporti con la sua fidanzata e per averla comincia ad adularla con parole e regali, oppure facendo l’offeso la ricatta minacciando di lasciarla... ecc... ecc... In questo caso i bambini hanno completamente assente questo concetto di malizia.

4) Astuzia o accorgimento per ingannare es.: le malizie di alcuni commercianti. Questo significato è simile al 3° significato solo che in questo caso, il parlare con astuzia non è a scopo sessuale ma a scopo di guadagno, cioè impoverire un’altro per arricchire se stesso.

A volte anche i bambini possono sentire questo, volere il gioco di un altro bambino e portarselo a casa, ma se non riesce ad averlo farà i capricci, ma non porterà rancore. Per quanto riguarda gli adulti, il discorso è diverso. Negli adulti c’è la premeditazione di voler imbrogliare e Zanichelli fa l’esempio delle malizie di alcuni commercianti. Anche nella Bibbia Dio condanna gli abusi dei commercianti:

· Deuteronomio 25:13-16 Non avrai nella tua borsa due pesi, uno grande e uno piccolo. Non avrai in casa due misure, una grande e una piccola. Terrai pesi esatti e giusti, terrai misure esatte e giuste, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà. Poiché il SIGNORE, il tuo Dio, detesta chiunque fa quelle cose e commette iniquità.

Chi aveva nella borsa due pesi, uno più pesante e l’altro più leggero, li usava a seconda se comprava o vendeva. Per esempio, se io devo vendere 100 grammi di grano, metto sulla bilancia il peso da 95 grammi, prendo i soldi per 100 grammi, ma in realtà ne ho venduti 95. Viceversa, se devo comperare 100 grammi di grano, metto sulla bilancia il peso da 105 grammi, pago i soldi per 100 grammi ma in realtà ne ho presi 105, e questo vale anche per le due misure per i liquidi. A quel tempo si vendeva e si comprava così, ma al giorno d’oggi i commercianti si sono evoluti in abilità, in ogni modo agiscono con premeditazione, cosa assente nei bambini; loro vedono il giocattolo e se lo vanno a prendere.

I bambini non sono immuni dall’inclinazione al peccato, ma sono immuni dal compiacimento del male, dalla “malizia sessuale” e dalla premeditazione di far del male agli altri per il proprio vantaggio.

I bambini, si dice, sono come delle spugne perchè assorbono ogni cosa non avendo la capacità di ragionare, ecco perchè Gesù difende i bambini in modo molto vigoroso; d’altro canto, essendo genuini, andavano a Gesù liberamente senza sapere che i capi volevano la Sua morte, mentre gli adulti potevano esserne timorosi, dato che hanno la capacità di ragionare.

Quando Paolo dice di essere uomini compiuti quanto al ragionare, intende di riconoscere la verità con il ragionamento e non di allontanarla:

· 1Corinzi 1:20-21 Dov'è il sapiente? Dov'è lo scriba? Dov'è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza di questo mondo? Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione.

Dio non si può trovare con il ragionamento umano, ma con la fede in Lui, solo in questo modo ragioniamo con un’altra mente:

· 1Corinzi 2:16 Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruireOra noi abbiamo la mente di Cristo.

Uomini compiuti quanto al ragionare significa innanzitutto aver conosciuto Dio per essere istruiti da Lui, avere un discepolato da Dio stesso in modo da sapere cose che nel mondo non si trovano, solo così possiamo essere:

· 1Pietro 3:15 ...sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni.

Chi è che facilmente fa domande di qualsiasi tipo? Proprio i bambini e se i bambini oggi hanno un infanzia molto minore rispetto a solo vent’anni fà, è colpa di questa società di adulti che mettono davanti ai bambini dei falsi modelli da imitare. Oggi molti adulti scandalizzano i bambini!.

La Bibbia è molto severa riguardo agli adulti che sono figli di Dio nel cercare di dare il buon esempio per la testimonianza:

· 1Corinzi 3:17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.

· Colossesi 3:8 Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene.

La Bibbia regola la nostra vita su tutte le azioni, compresa la nostra bocca, dobbiamo sentire il bisogno di Dio come lo sentono gli stessi bambini riguardo ai genitori e Gesù non per niente ha detto che:

· Matteo 18:3 «In verità vi dico:se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.

Gesù prende così tanto in considerazione i bambini per la loro genuinità al punto di affermare di diventare come loro per entrare nella salvezza! Gesù ama così tanto i bambini che ci insegna che non abbandonerà quelli che sono morti prima di poter capire cos’è la fede, bambini ancora incapaci di essere “adulti”.

Vediamo ora la giustizia di Dio riguardo questi bambini.

- Dal concepimento ad appena prima dell’intendere e di volere –

Non è possibile stabilire il momento in cui i bambini passano da quello stato a quello di adulti.

Nel film “prima dell’apocalisse” si vede il rapimento della chiesa, ed insieme a questa, anche tutti i bambini sparirono lasciando i loro genitori che non avevano creduto. I feti abortiti e i bambini che muoiono prima di aver la capacità di capire, dove vanno? I bambini che muoiono in Africa sono parecchi:

http://www.savethechildren.it/2003/comunicati.asp?id=139 (16/10/2008)

Ogni anno oltre 10 milioni di bambini sotto i 5 anni (30.000 al giorno) muoiono di malattie prevenibili. Ogni anno più di 500.000 donne muoiono durantela gravidanza o di parto.

Gesù lascia perdere tutti questi bambini solo perchè molto probabilmente sono figli di mussulmani? Non credo proprio.

Quando Davide aveva peccato di adulterio con Bat-Sceba e fatto uccidere Uria, suo marito, Davide aveva avuto da lei un bambino, ma Dio ha voluto punire Davide prendendosi il bambino. Davide saputo dal profeta Natan il castigo che Dio voleva infliggergli cominciò a digiunare chiedendo perdono a Dio per il suo peccato sperando che gli risparmiasse il bambino, ma questo non avvenne. Ora sentiamo dalla bocca di Davide, che cosa disse dopo che il bambino era morto:

· 2Samuele 12:21-23 I suoi servitori gli dissero: «Che cosa fai? Quando il bambino era ancora vivo digiunavi e piangevi; ora che è morto, ti alzi e mangi!» Egli rispose: «Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: Chissà che il SIGNORE non abbia pietà di me e il bambino non resti in vita? Ma ora che è morto, perché dovrei digiunare? Posso forse farlo ritornare? Io andrò da lui, ma egli non ritornerà da me!»

Davide, sapendo che il bambino era morto, smise di digiunare e di fare cordoglio perchè accettò la volontà di Dio. Sapeva che il bambino non poteva ritornare nel mondo dei vivi sulla terra, però sapeva che nel giorno della sua morte, lui andrà dal bambino e questa la dice lunga perchè Davide sapeva per fede di essere salvato:

· Salmi 17:15 Quanto a me, per la mia giustizia, contemplerò il tuo volto; mi sazierò, al mio risveglio, della tua presenza.

· Salmi 63:5 L'anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti loderà con labbra gioiose.

· 2Samuele 23:3 Il Dio d'Israele ha parlato, la Ròcca d'Israele mi ha detto: "Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio, è come la luce mattutina, quando il sole si alza in un mattino senza nuvole e con il suo splendore, dopo la pioggia, fa spuntare l'erbetta dalla terra". Non è così della mia casa davanti a Dio? Poich'egli ha stabilito con me un patto eterno, ben regolato in ogni punto e perfettamente sicuro. Non farà egli germogliare la mia completa salvezza e tutto ciò che io bramo?

Se Davide rivedrà il bambino, lo rivedrà nel regno dei salvati.

L’apostolo Paolo è dottrinale su questo punto:

· Romani 7:7-9 Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». Ma il peccato, colta l'occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto. Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii;

Quando Paolo dice che un tempo viveva senza legge, è senza ombra di dubbio che non stesse parlando di quando Dio non aveva ancora dato la legge agli israeliti in esodo, perchè si sta riferendo a sè stesso, e Paolo non è vissuto a quel tempo, ma si riferisce a quando era bambino, a quando per lui la legge era sconosciuta e non aveva la consapevolezza, nè la conoscenza dell’importanza dei comandamenti di Dio.

I feti, i neonati o i bambini che muoiono sono salvati perchè non hanno raggiunto quella conoscenza morale che li istruisce sulla legge di Dio (la coscienza che Dio ha impiantata nel cuore di tutti [Romani 2:14-15]). In questo modo non la possono trasgredire in modo da far prendere vita al peccato e farli morire spiritualmente. Andranno incontro alla morte carnale perchè è una conseguenza di quello che Adamo ed Eva hanno fatto, ma non a quella spirituale.

R Romani 7:11 Perché il peccato, còlta l'occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise.

Paolo un giorno sarebbe morto comunque, invece in questo versetto dice che il peccato, a causa del comandamento lo uccise. Pur dicendo questa cosa mentre era in vita, si riferisce alla morte spirituale che ancora non si vede, ma la vedranno quelli che subiranno la morte seconda, quella più terribile:

· Apocalisse 20:14 Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco.

I bambini che ancora devono essere istruiti su cosa sia la coscienza, sono incapaci di essere consapevoli di trasgredire un comandamento, non perchè un uomo non li ha ancora istruiti, ma perchè Dio non l’ha ancora fatto perchè è Lui che conosce i cuori di tutti, d’altra parte, quel giorno arriverà per tutti i bambini che rimarranno in vita, in modo che anche loro abbiano la possibilità di fare una scelta, man mano che si fanno adulti.

Per dirla grossa, è più fortunato un neonato che muore che un uomo che vive tra le cose migliori di questa vita e muore da incredulo!

Gesù da un indicazione di dove si trovano questi miriadi di bambini che non hanno ancora avuto la possibilità di essere increduli:

· Matteo 18:10 «Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.

Se non fosse per la Bibbia, noi non potremmo mai sapere dove vanno a finire questi bambini dopo la morte, ma chi è ancorato alla Scrittura sà le risposte. Qui vediamo la grande bontà insieme alla grande giustizia di Dio che è perfettamente in armonia con chi invece ha una coscienza morale:

· Luca 12:48 ...A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà.

Il discorso dei bambini salvati per il fatto che non possiedono una coscienza morale, vale anche per le persone adulte portatori di handicap che anche loro non sanno nè intendere nè volere dalla nascita.

Non per niente quando nella Bibbia è scritto che:

· Isaia 55:8-9 «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie», dice il SIGNORE. «Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.

Quando vediamo un portatore di handicap su una sedia a rotelle che si guarda in giro stralunato, il mondo intero dice: ”poverino!!!” Dio invece risponde: “poverini voi che avete la possibilità di capire come stanno le cose e non volete!!!”.

· Giovanni 5:39-40 Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse son quelle che rendono testimonianza di me; eppure non volete venire a me per averla vita!

Quanti leggono la Bibbia pensando sia solo un libro, perchè in realtà pensano di saperne più di Dio!

Bisogna farsi bambini per ricevere la salvezza offerta da Dio.

Concludendo dico che la prova del 9 delle nostre azioni, qualunque esse siano, sappiamo se sono giuste o sbagliate facendoci questa domanda: questa determinata azione la insegnerei ad un bambino? La insegnerei a mio figlio o a mia figlia? La risposta è immediata tramite la coscienza: dato che Gesù difende i bambini e Dio ci parla tramite la nostra coscienza, sapremo se certe azioni sono giuste o no.

Che Dio ci aiuti a diventare come i bambini davanti a Lui, per ragionare da uomini compiuti, con la mente di Cristo.

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