L’unico grande soggetto che corre lungo tutta la Parola di Dio è Cristo: il discendente di donna promesso in Genesi 3:15. Questo versetto segna la profondità del disastro nella quale l’uomo è sceso con la caduta e diventa il fondamento del resto della Bibbia.
Ogni speranza di recupero per l’uomo e per la creazione è centrata in Cristo. Il quale al tempo stabilito doveva nascere nel mondo, soffrire e morire e, con la resurrezione, diventare il Capo di una nuova creazione e, infine, schiacciare la testa del serpente antico, che era stato causa di tutto il disastro. Cristo, quindi, il Re, e il Regno che deve fondare diventa il grande soggetto che si sviluppa in tutta la Parola di Dio.
Quindi, Egli è la chiave per la comprensione della rivelazione divina nella Parola e senza di Lui essa non può essere capita.
Il contenuto della Bibbia deve quindi essere visto e strutturato in riferimento a Lui. Il piano e i propositi di Dio sono tutti centrati in Cristo.
1. Nell’Antico Testamento abbiamo il Re e il Regno in Promessa e Profezia, Illustrazione e Tipo.
2. Nei quattro Vangeli abbiamo il Re e il Regno presentati e proclamati da Giovanni il Battista e da Cristo stesso. E vediamo il Regno rifiutato e il Re crocifisso.
3. Negli Atti degli apostoli abbiamo la transizione dal Regno alla Chiesa. Il Regno è offerto ancora una volta a Israele da Pietro ed è ancora rifiutato, Stefano viene lapidato e Pietro imprigionato (capitolo 12). Poi a Paolo, che era stato scelto e chiamato (capitolo 9), viene affidato il suo ministero (capitolo 13) e, dopo il rifiuto finale della sua testimonianza riguardo al Regno, pronuncia per la terza ed ultima volta la sentenza di cecità spirituale di Isaia 6 (1) e dichiara: “La salvezza di Dio è mandata ai Gentili” (Atti 28: 25-28).
In questa comunicazione finale ai credenti ebrei è scritto che, benché nel piano di Dio tutte le cose siano state poste sotto i piedi di Cristo, “Non vediamo ancora che tutte cose Gli siano sottoposte” (Ebrei 2:7-9). Da allora, il Regno è in sospeso.
4. Nelle Lettere abbiamo il Re esaltato e (mentre il Regno è in sospeso) fatto Capo della Chiesa sopra tutte le cose, durante il presente intervallo, la dispensazione della Grazia di Dio.
5. Nell’Apocalisse abbiamo la rivelazione del Re nel giudizio e vediamo il Regno stabilito, il Re insediato con potenza e gloria, la promessa adempiuta e e la profezia realizzata.
Possiamo mostrare quanto scritto sopra con questa struttura:
- A Il Re e il Regno in Promessa e Profezia (Antico Testamento)
- B Il Regno presentato, proclamato e rifiutato. I Misteri (o Segreti) del Regno rivelati. (Matteo 13:1 , 34, 35). (I quattro Vangeli).
- C Transizione (Atti). Il Regno offerto di nuovo e rifiutato (Le prime Lettere di Paolo).
- B Il Re esaltato e fatto Capo della Chiesa (“Che è il Suo Corpo, il compimento di Colui che porta a compimento ogni cosa in tutti) sopra tutte le cose (Efesini 1:22-23). Il Grande Mistero rivelato (Le ultime Lettere di Paolo). Il Regno in sospeso (Ebrei 2:8).
- A. Il Re e il Regno rivelati. Il Re insediato e il Regno stabilito con Giudizio divino, potenza e gloria. (Ap. 19, 20).Promessa e profezia adempiute (Apocalisse). (1) Le altre due citazioni di Isaia 6 sono del nostro Signore, in Matteo 13:14, 15 e Giovanni 12:40.
Vediamo le corrispondenze:
In A-A abbiamo il Re e il Regno.
In B-B abbiamo il Re e i misteri (o segreti) del Regno (Matteo 13).
In C, l’elemento centrale, abbiamo il presente intervallo, mentre il Re è assente, e la rivelazione del Mistero della Chiesa (Efesini 3).
Dalla struttura si capisce che il grande Soggetto dell’intero Libro è uno solo. Da Genesi 3:15 a Apocalisse 22, tutto è pervaso dall’attesa di qualcuno che deve arrivare. L’attesa di Cristo è sempre stata la speranza del Suo popolo.
Nella “pienezza dei tempi” Egli venne ma essendo stato rifiutato e ucciso Egli risorse dallamorte e ascese in cielo. Là Egli è “seduto” e “aspetta solo più che i Suoi nemici sian ridotti ad essere lo sgabello dei Suoi piedi” (Ebrei 10:13).
Cristo, quindi, l’Atteso, è il Soggetto che percorre tutta la Parola di Dio nel suo insieme.
Egli è lo spirito, lo spirito che dà vita alla Parola scritta, senza il Quale, la Parola è morta. “Come il corpo senza lo spirito è morto” (Giacomo 2:26) così la Parola scritta, senza lo spirito è morta. Cristo è questo pneuma o spirito. Questo è quel che dice 2 Corinzi 3.
Questo è il motivo per cui il Signore Gesù ha detto delle Scritture: “Esse testimoniano di me” (Giovanni 1:45; 5:39, Luca 24:44-45).
Il grande progetto delle Scritture è parlare di Colui che è atteso. Tutto il resto è subordinato a questo. Possiamo dire della Parola scritta quel che è detto della nuova Gerusalemme: “L’Agnello è la sua luce” (Ap. 21:23).
E.W. Bullinger
Autori
Argomenti
- Accedi per commentare
- 811 viste