E' successo! Nella scuola pubblica, con gli insegnanti di religione nominati dal Vescovo e pagati dallo Stato, adesso il voto in religione (cattolica) fa media con le altre materie per avere i “crediti”.
Dal Corriere della Sera del 13 maggio 2010
“Rendere implicitamente obbligatorio il facoltativo. Trasformare una libera scelta in una convenienza. Gratificare chi opta per l’ora di religione di una condizione di vantaggio rispetto a chi, per le più
diverse ragioni, decide di non avvalersene.
La sentenza del Consiglio di Stato che stabilisce l’importanza
determinante dell’insegnante di religione “ai fini dell’attribuzione del
credito scolastico” intacca un principio di eguaglianza e introduce un
criterio di esclusione per chi quel “credito” non può (o non vuole)
accumularlo. .....
La sentenza del Consiglio di Stato ricorre a un escamotage, applicando
gli stessi parametri ai corsi “alternativi”. Ma tutti sanno che quei
corsi sono assenti nella grande maggioranza delle scuole. Con il
risultato che si avranno gli studenti che frequentano il corso di
religione con una marcia in più, un credito in più, un contributo in più
che faccia “media” con le altre materie. E gli altri? Gli altri
dovranno dolersi di non aver scelto l’ora di religione. Le loro pagelle
partiranno con una penalità, appesantite da una scelta che si rivelerà
un handicap.
Una libera opinione diventa, di fatto, un privilegio. .......”
Pierluigi Battista
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