La mediocrità si manifesta nella nostra esistenza attraverso l'incapacità di far sentire alle anime il gusto delle cose di Dio, per la mancanza di potere che ci impedisce di camminare nella luce e rischiarare gli altri.
Essa diventa visibile nei nostri insuccessi, nei nostri deficit, nella nostra stanchezza, nel nostro amore debole, nella nostra mancanza di speranza, nella nostra vita colma di delusioni e di preoccupazioni, nella nostra vita sterile, nella paura della sofferenza, nell'innerzia spirituale.
Essa si rivela, infine, in tutte le opere della carne che l'apostolo Paolo oppone ai frutti dello Spirito. Non si dimentica forse, per il cristiano, nella mancanza di pienezza nella felicità?
Il cristiano mediocre è colui che non ama totalmente, che non obbedisce interamente e che non rinuncia interamente. Il mediocre è colui che non vuole andare fino in fondo ma andare fino in fondo per il cristiano è andare alla croce.
Chi è che non vuole andare alla croce SONO IO, IL MIO IO, LA MIA PERSONALITA', LA MEDIOCRITA' NON E' PIU' QUALCOSA MA E' QUALCUNO, SONO IO.
A questa mediocrità si oppone la SANTITA'. Questa santità non è qualcosa, un certo grado di purezza, di giustizia e di verità. La santità che si oppone alla mediocrità non è una cosa che si oppone ad un'latra. E'QUALCUNO che si oppone a QUALCUNO; E' DIO CHE SI OPPONE A ME. La santità è Dio stesso nella Sua essenza e il fine ulstimo dell'uomo.
G. Racine
Qui il libro in pdf di G. Racine: mediocrità o Santità?
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