Quante volte vi siete trovati in situazioni per le quali, qualcuno vi ha risposto: "Chi non ha peccato scagli la prima pietra ...."
A noi tutti, è noto l'episodio che viene proposto in Giovanni 8:7, questo episodio, quelli del mondo, lo hanno fatto proprio e adottato a proprio uso e consumo... tutte le volte che si sentono "ripresi", citano quella frase e come per incanto, la loro "colpa", si dissolve. In quel momento, ti stanno dicendo:
Si, ho sbagliato lo riconosco ma, anche tu sbagli e pertanto, il tuo sbaglio che solo tu conosci, non ti da il diritto di farmi rilevare il mio sbaglio...
Alla riprensione, rispondono con la riprensione e "usano" la parola (una volta tanto) ma a loro danno!... Il guaio è che questa attitudine, la si può "cogliere" anche tra di noi... tra quelli che ci si dice di Cristo... L'altra scrittura che viene "usata" per ribaltare i termini di una situazione, è quella che tratta della trave e del fuscello nell'occhio - Matteo 7:5 - Io credo che sarebbe ora di trattare la parola di Dio con molta attenzione! Quando uno ci riprende, non possiamo rigirare la frittata citando le scritture, solo Gesù potè pronunciare quelle frasi in quel contesto e sempre solo Lui nel nostro tempo. Se la riprensione che ci giunge, risponde a vero, non possiamo trincerarci dietro alle frasi tratte dalla scrittura ma dobbiamo esaminarci con molta accortezza. E' pure vero che moltissime volte, la parola viene scagliata come una pietra, senza un minimo d'amore (" così dice la scrittura ")...non tenendo conto che nel mentre stiamo riprendendo il fratello, la stessa parola ci sta riprendendo! La parola è un'arma a doppio taglio che ferisce il destinatario e che può uccidere chi la scaglia....chi la scaglia, ritenendosi nel giusto! Basterebbe un pò di equilibrio per guadagnare un fratello e non rischiare la propria vita....
Pace.
Francesco
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