Lamentazioni sulla sorte del popolo
La 1; 2 (Ro 2:2-6; Ga 6:7)
4:1 Come mai si è oscurato l'oro,
s'è alterato l'oro più puro?
Come mai le pietre del santuario si trovano sparse
qua e là agli angoli di tutte le strade?
4:2 I nobili figli di Sion,
pregiati come oro fino,
come mai sono considerati quali vasi di terra,
opera di mani di vasaio?
4:3 Perfino gli sciacalli porgono le mammelle
e allattano i loro piccoli;
la figlia del mio popolo è divenuta crudele,
come gli struzzi del deserto.
4:4 La lingua del lattante gli si attacca al palato,
per la sete;
i bambini chiedono pane,
e non c'è chi gliene dia.
4:5 Quelli che si nutrivano di cibi delicati
cadono d'inedia per le strade;
quelli che erano allevati nella porpora
abbracciano il letamaio.
4:6 Il castigo dell'iniquità della figlia del mio popolo è più grande
di quello del peccato di Sodoma,
che fu distrutta in un attimo,
senza che mano d'uomo la colpisse.
4:7 I suoi prìncipi erano più splendenti della neve,
più bianchi del latte;
avevano il corpo più vermiglio del corallo,
il loro volto era uno zaffiro.
4:8 Il loro aspetto ora è più cupo del nero;
non si riconoscono più per le vie;
la loro pelle è attaccata alle ossa,
è secca, è diventata come il legno.
4:9 Gli uccisi di spada sono stati più felici
di quelli che muoiono di fame;
poiché questi deperiscono estenuati,
per mancanza di prodotti dei campi.
4:10 Mani di donne, sebbene pietose,
hanno fatto cuocere i propri bambini,
sono serviti loro di cibo,
nella rovina della figlia del mio popolo.
4:11 Il SIGNORE ha esaurito il suo furore,
ha riversato la sua ira ardente,
ha acceso in Sion un fuoco
che ne ha divorato le fondamenta.
4:12 Né i re della terra
né alcun abitante del mondo avrebbero mai creduto
che l'avversario, il nemico, sarebbe entrato
nelle porte di Gerusalemme.
4:13 Così è avvenuto a causa dei peccati dei suoi profeti,
delle iniquità dei suoi sacerdoti,
che hanno sparso nel mezzo di lei
il sangue dei giusti.
4:14 Essi vagavano come ciechi per le strade,
sporchi di sangue,
in modo che non si potevano
toccare le loro vesti.
4:15 «Fatevi in là! Un impuro!» si gridava al loro apparire;
«Fatevi in là! Fatevi in là! Non lo toccate!»
Quando fuggivano, peregrinavano qua e là,
e si diceva fra le nazioni: «Non restino più qui!»
4:16 La faccia del SIGNORE li ha dispersi,
egli non volge più verso di loro il suo sguardo;
non si è portato rispetto ai sacerdoti,
non si è avuto pietà dei vecchi.
4:17 A noi si consumavano ancora gli occhi
in cerca di un soccorso, aspettato invano;
dai nostri posti di vedetta scrutavamo
la venuta d'una nazione che non poteva salvarci.
4:18 Si spiavano i nostri passi,
impedendoci di camminare per le nostre piazze.
«La nostra fine è prossima. I nostri giorni sono compiuti,
la nostra fine è giunta!»
4:19 I nostri persecutori sono stati più leggeri
delle aquile nei cieli;
ci hanno dato la caccia su per le montagne,
ci hanno teso agguati nel deserto.
4:20 Colui che ci fa respirare, l'unto del SIGNORE
è stato preso nelle loro fosse;
egli, del quale dicevamo:
«Alla sua ombra noi vivremo tra le nazioni».
4:21 Esulta, gioisci, o figlia di Edom,
che risiedi nel paese di Uz!
Anche fino a te passerà la coppa;
tu ti ubriacherai e ti denuderai.
4:22 Il castigo della tua iniquità è finito, o figlia di Sion!
Egli non ti manderà più in esilio;
egli punisce l'iniquità tua, o figlia di Edom,
mette allo scoperto i tuoi peccati.
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