Gesù guarisce un paralitico
=(Mt 9:1-8; Lu 5:17-26) Gv 10:31-38
- 2:1 Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo in Capernaum. Si seppe che era in casa,
- 2:2 e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta la poteva contenere. Egli annunziava loro la parola.
- 2:3 E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini.
- 2:4 Non potendo farlo giungere fino a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto dalla parte dov'era Gesù; e, fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico.
- 2:5 Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati».
- 2:6 Erano seduti là alcuni scribi e ragionavano così in cuor loro:
- 2:7 «Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?»
- 2:8 Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che essi ragionavano così dentro di loro, e disse: «Perché fate questi ragionamenti nei vostri cuori?
- 2:9 Che cosa è più facile, dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dirgli: "Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?"
- 2:10 Ma, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati,
- 2:11 io ti dico (disse al paralitico) àlzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua».
- 2:12 Il paralitico si alzò subito, prese il suo lettuccio e se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l'abbiamo mai vista».
Chiamata di Levi
=(Mt 9:9; Lu 5:27-28) Mt 4:18-22
- 2:13 Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutta la gente andava da lui, ed egli insegnava loro.
- 2:14 E, passando, vide Levi, figlio d'Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi, lo seguì.
=(Mt 9:10-13; Lu 5:29-32) Lu 15:1-10; Sl 25:8-9
- 2:15 Mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e «peccatori» erano anch'essi a tavola con lui e con i suoi discepoli; poiché ce n'erano molti che lo seguivano.
- 2:16 Gli scribi che erano tra i farisei, vedutolo mangiare con i pubblicani e con i «peccatori», dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangia e [beve] con i pubblicani e i peccatori?»
- 2:17 Gesù, udito questo, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non son venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori».
Il digiuno; parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi
=(Mt 9:14-17; Lu 5:33-39)
- 2:18 I discepoli di Giovanni e i farisei erano soliti digiunare. Alcuni andarono da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano e i tuoi discepoli non digiunano?»
- 2:19 Gesù disse loro: «Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo, non possono digiunare.
- 2:20 Ma verranno i giorni, che lo sposo sarà loro tolto; e allora, in quei giorni, digiuneranno.
- 2:21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; altrimenti la toppa nuova porta via il vecchio, e lo strappo si fa peggiore.
- 2:22 Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, e il vino si perde insieme con gli otri; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi».
Gesù, Signore del sabato
=(Mt 12:1-8; Lu 6:1-5)
- 2:23 In un giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi discepoli, strada facendo, si misero a strappare delle spighe.
- 2:24 I farisei gli dissero: «Vedi! Perché fanno di sabato quel che non è lecito?»
- 2:25 Ed egli disse loro: «Non avete mai letto quel che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e coloro che erano con lui?
- 2:26 Com'egli, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?»
- 2:27 Poi disse loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato;
- 2:28 perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».
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