A casa nostra c'è il motto: "niente musi lunghi ". - I musi lunghi sono una brutta abitudine soprattutto per chi ha un carattere permaloso. Col passare del tempo e attraverso le circostanze sto cercando di insegnare alle bimbe che i musi lunghi non servono. Quando si arrabbiano o subiscono degli sgarbi, devono imparare a perdonare e a togliere il muso dalle loro facce.
"...il sole non tramonti sopra la vostra ira e non fate posto al diavolo."
(Efesini 4 : 26 )
E' giusto insegnare ai bambini a risolvere ogni lite prima che sia troppo tardi: prima cioè che il diavolo abbia occasione di infilarsi nei loro pensieri e costruire sull' ira ogni sorta di muro che si eleva contro il loro prossimo : è necessario parlare, chiarire, perdonare e superare il torto subìto.
Ho conosciuto una mamma che teneva il muso lungo a sua figlia nonostante ella le avesse chiesto perdono. La bambina convisse con un forte senso di colpa e di inferiorità per tanto tempo pensando di non essere mai abbastanza buona o brava o intelligente...
"Poi venite e discutiamo. - dice il Signore - Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come la porpora, diventeranno come la lana..."
(Isaia 1 : 18)
"Ma Egli, che è pietoso, perdona l'iniquità e non distrugge il peccatore. Più volte trattenne la sua ira e non lasciò divampare tutto il Suo sdegno ricordando ch'essi erano carne, un soffio che va e non ritorna." (Salmo 78 : 38)
"Poi venite e discutiamo. - dice il Signore - Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come la porpora, diventeranno come la lana..."
(Isaia 1 : 18)
"Ma Egli, che è pietoso, perdona l'iniquità e non distrugge il peccatore. Più volte trattenne la sua ira e non lasciò divampare tutto il Suo sdegno ricordando ch'essi erano carne, un soffio che va e non ritorna." (Salmo 78 : 38)
Questi versi sono meravigliosi perché ci insegnano che la pietà è alla base del perdono: infatti Dio non ci ha distrutto nella sua ira ma attraverso la croce di Cristo ha annullato la potenza del peccato in noi liberandoci da ciò che ci teneva schiavi.
"Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con Lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato..." (Romani 6 : 6)
"Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con Lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato..." (Romani 6 : 6)
"Chi copre gli sbagli si procura amore, ma chi sempre vi torna su, disunisce gli amici migliori." (Prov. 17:9)
"Abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l'amore copre una gran quantità di peccati." (1 Pietro 4 : 8)
Questo versetto mi ha spiegato un altro aspetto importante del perdono: quando l'errore è stato corretto, non è più necessario ritornarci su. Il bambino ha ricevuto già la punizione.
Il peccato è stato coperto e perdonato. E' distruttivo riparlarne come se non fosse stato risolto oppure raccontarlo agli altri davanti al bimbo.
Il peccato è stato coperto e perdonato. E' distruttivo riparlarne come se non fosse stato risolto oppure raccontarlo agli altri davanti al bimbo.
Se vuoi raccontare cosa ha combinato tuo figlio, fallo in privato.
I bimbi sbagliano e disobbediscono. Tutti i bambini sono così.
Tutti i bambini dicono bugie e tutti sono da correggere.
L'importante è correggere al momento giusto.
Il libro dell' Ecclesiaste, al cap. 8 vers. 11 dice:
"Siccome la sentenza contro un'azione cattiva non si esegue prontamente, il cuore dei figli degli uomini è pieno della voglia di fare il male."
I bimbi sbagliano e disobbediscono. Tutti i bambini sono così.
Tutti i bambini dicono bugie e tutti sono da correggere.
L'importante è correggere al momento giusto.
Il libro dell' Ecclesiaste, al cap. 8 vers. 11 dice:
"Siccome la sentenza contro un'azione cattiva non si esegue prontamente, il cuore dei figli degli uomini è pieno della voglia di fare il male."
Chi non corregge prontamente, appena c'è l'occasione per farlo, è come se non avesse corretto.
Non serve dire al bimbo : "Aspetta che arrivi papà e poi facciamo i conti!"
La Bibbia ci insegna a fare i conti subito!
Non serve dire al bimbo : "Aspetta che arrivi papà e poi facciamo i conti!"
La Bibbia ci insegna a fare i conti subito!
Spesso i bambini provocano i genitori e sembra che lo facciano apposta per farsi sgridare... In effetti è così.
Loro hanno bisogno di sapere continuamente quali sono i limiti entro i quali possono agire e l'unico modo per conoscerli è provocare una reazione nel genitore.
Spesse volte ho sentito mamme che ridendo, presentano il loro figlio di due, tre, o quattro anni in questo modo :
"E' proprio un bimbo monello!" oppure "Questa è proprio la mia peste!" o ancora
"E' proprio una bestia!".
"E' proprio un bimbo monello!" oppure "Questa è proprio la mia peste!" o ancora
"E' proprio una bestia!".
Quest' ultima frase l'ho proprio sentita dire tre anni fa da una conoscente, davanti al proprio figlioletto. Lei lavora come maestra alla scuola materna in un paesino vicino a dove abito. Quel giorno ho deciso che le mie bimbe non avrebbero frequentato quella scuola materna perché ho considerato che se una madre dice "bestia" al proprio figlio, che titoli darà ai figli non suoi ?
Forse vi sembrerà che esagero....ma per me le parole sono importanti e lo sono anche per i nostri figli. Per loro, papà e mamma sono perfetti, non sbagliano mai, dicono sempre la verità e sono la fonte della loro esistenza. Personalmente preferisco presentare le mie figlie come vivaci, esplosive, euforiche....
silvia
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