Dio ama Israele nonostante la sua ingratitudine
Gr 2:1-9; De 32:9-25
11:1 «Quando Israele era fanciullo, io lo amai
e chiamai mio figlio fuori d'Egitto.
11:2 Egli è stato chiamato, ma si è allontanato da chi lo chiamava;
hanno sacrificato ai Baali,
hanno bruciato incenso a immagini scolpite!
11:3 Io insegnai a Efraim a camminare,
sorreggendolo per le braccia;
ma essi non hanno riconosciuto che io cercavo di guarirli.
11:4 Io li attiravo con corde umane, con legami d'amore;
ero per loro come chi solleva il giogo dalle mascelle,
e porgevo loro dolcemente da mangiare.
11:5 Israele non tornerà nel paese d'Egitto;
ma l'Assiro sarà il suo re,
perché hanno rifiutato di convertirsi.
11:6 La spada sarà brandita contro le sue città,
ne spezzerà le sbarre, ne divorerà gli abitanti,
a motivo dei loro disegni.
11:7 Il mio popolo persiste a sviarsi da me;
lo s'invita a guardare a chi è in alto,
ma nessuno di essi alza lo sguardo.
Gr 31:18-21; Is 27:12-13
11:8 «Come farei a lasciarti, o Efraim?
Come farei a darti in mano altrui, o Israele?
Come potrei renderti simile ad Adma
e ridurti allo stato di Seboim?
Il mio cuore si commuove tutto dentro di me,
tutte le mie compassioni si accendono.
11:9 Io non sfogherò la mia ira ardente,
non distruggerò Efraim di nuovo,
perché sono Dio, e non un uomo,
sono il Santo in mezzo a te,
e non verrò nel mio furore.
11:10 Essi seguiranno il SIGNORE, che ruggirà come un leone,
poiché egli ruggirà, e i figli accorreranno in fretta dall'Occidente.
11:11 Accorreranno in fretta dall'Egitto come uccelli
e dal paese d'Assiria come colombe;
io li farò abitare nelle loro case», dice il SIGNORE.
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