Più che "SANTO SUBITO!" religiosamente, per potere entrare in paradiso, è indispensabile essere "SANTO SICURO!" spiritualmente. Non per meriti religiosi ma per la GRAZIA di DIO. Giustamente l'apostolo Paolo dirà: "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 3:23-24).
E ancora, l'apostolo equivale le opere religiose ad un debito e la fede alla giustizia, cioè, ad un peccatore, giustificato, salvato e santificato da Gesù: "Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; mentre a chi non opera ma crede in Colui (Gesù) che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia" (Romani 4:4-5).
Infatti ancora dirà: "Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia" (Romani 11:6). Cioè, se la santificazione si ottiene gratuitamente, non è più per pagamento di meriti umani, altrimenti non è più gratuita. - "Dov'è dunque il vanto?" ancora dirà: "Esso è escluso. Per quale legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede; poiché riteniamo che l'uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge" (Romani 3:27-28). "Chi ha orecchi per udire oda", disse molte volte Gesù (Matteo 11:15).
Purtroppo la gente al tempo del Vecchio Testamento, agiva come segue: "Ma essi rifiutarono di fare attenzione, opposero una spalla ribelle, e si tapparono gli orecchi per non udire" (Zaccaria 7:11).
Lo stesso fecero all'inizio del Nuovo Testamento biblico. Infatti mentre Stefano annunziava le cose grandi di Dio: "...essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono" (Atti 7:57-58).
La profezia riguardante il nostro tempo non è da meno: "Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole" (2Timoteo4:3-4).
Il ladrone in croce, chiamato erroneamente "buon", poiché tutti i ladroni e gli assassini non hanno nulla di buono (e come sopra detto, siamo tutti peccatori), nell'arco di una crocifissione diventò santo e nello stesso giorno si ritrovò in paradiso. Gesù voleva dire anche all'altro ladrone: "Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso" (Luca 23:43). Ma non glielo disse, non perché era più peccatore, ma perché non aveva creduto.
Non aveva creduto alla sufficienza del sacrificio di Gesù, per la salvezza e santificazione di ogni peccatore. Anche tu quindi se credi, oggi stesso, potrai essere santo subito e sicuro.
La parola "santo", nella Bibbia, attribuita al Padre, a Gesù, allo Spirito Santo e ai credenti, la si trova per ben 333 volte. In nessuna parte vi è associato un iter burocratico di detto tipo. Il termine santo significa puro e separato, cioè, persona purificata, salvata da Gesù e messa a parte per il cielo.
Miracolo divino che si ottiene da vivi, da morti è troppo tardi. L'apostolo Pietro stesso, per ispirazione divina, istruisce la Chiesa che non si può ricevere la santità con cose corruttibili, con argento, oro, o con vari vani modi tradizionali, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della creazione del mondo, Egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi; per mezzo di Lui credete in Dio che Lo ha risuscitato dai morti e Gli ha dato gloria, affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio (non in qualche sedicente santo) - (1Pietro 1:18/21).
Varie sette e religioni presentano una sorta di élite di uomini super speciali. Fra i "Testimoni di Geova", ne hanno 144.000, gli unici degni del cielo, mentre tutti gli altri, chi a possedere la terra o chi ad essere distrutti. Nel cattolicesimo romano vi sono speciali defunti eletti a mediatori per tutte le categorie lavorative e protettori di ogni paese, città e nazione. Oramai il numero supera di molto i 365 giorni del calendario.
Nel mondo Indù, vi sono i Guru, una specie di santoni da venerare ecc... Ma Dio annuncia chiaramente nella Sua Parola, la Bibbia, per bocca dell'apostolo Pietro: "Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: «In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali (altri traducono: Dio non fa preferenze di persone - Iddio non ha riguardo alla qualità delle persone - Dio non usa alcuna parzialità); ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito.
Questa è la parola ch'egli ha diretta ai figli d'Israele, portando il lieto messaggio di (o evangelizzando) pace per mezzo di Gesù Cristo. Egli è il Signore di tutti" (Atti 10:34/36). Umanamente se ci confrontiamo uomini con uomini, vi sono i migliori e i peggiori, ma se tutti noi ci confrontiamo col Dio tre volte santo, siamo tutti cattivi e da condannare. Ma per il sacrificio unico e sufficiente di Gesù, tutti coloro che crederanno ciò, saranno salvati e diverranno santi subito e sicuri. Prerogativa indispensabile per potere entrare nel luogo santo di Dio, il cielo.
Nella Parola di Dio non viene mai insegnato che un uomo possa fare santo un altro uomo, o di uomini particolarmente santi da venerare, ma che ogni credente è santo solo ed unicamente per l'eroicità e le virtù di Gesù, per come tutti i credenti della città di Filippi vengono menzionati (Filippesi 1:1).
Non vi fate imbrogliare! Noi dal canto nostro insieme all'apostolo Paolo: "pieghiamo le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (Efesini 3:14/19).
Quel giorno non conterà chi è stato fatto santo a Roma, ma se tu sei santo.
Lo sei? Te lo auguriamo!
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