Troviamo vergognoso che le nazioni, è nel caso specifico l'Italia, non mostra attenzione verso lo straniero. Sappiamo bene perché molti scappano dalle proprie nazioni, le loro fughe hanno un elevato rischio, diventando prede di uomini senza scrupoli, e rischiano di perdere la vita. Le paure paranoiche nei confronti dello straniero, del diverso, del misero, fanno sì che si alzano muri sempre più alti, oppure si finisce per chiuderli in luoghi separati e lontani, così che si mette in pace la coscienza e si è liberi per condurre una vita tranquilla. Se può essere così per un governo che decide di procedere in questa maniera per difendere i propri cittadini, non può però essere così per i discepoli di Cristo, non possiamo passare dall'altra parte e non abbiamo alternativa al mostrare amore pratico nei confronti degli ultimi.
Nella Parabola di Gesù:"del buon Samaritano" troviamo la premura che bisogna avere verso lo straniero giacente a terra, e dobbiamo rispondere alla domanda di Gesù: "chi è che ha avuto misericordia?" (Ricordiamoci che anche noi siamo stranieri e di passaggio) La Parola ci ricorda questo <<...Non calpesterai il diritto dello straniero o dell'orfano...>> poi consiglia:<<Se mietendo il tuo campo, vi avrai dimenticato qualche covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero...>> e così il testo continua con altri esempi.
(Deuteronomio 24:17-22)
Anche noi siamo chiamati ad essere benigni, e fare qualcosa per alleviare i pesi di chi è in difficoltà. Il Signore ci aiuti a fare la nostra parte.
Antonio Zonda
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