Da un giornale gratuito distribuito alle fermate della metro di oggi (03 dicembre 2008)

- Uccide i genitori col machete: "Mi sono allenato".
Armato di machete Valerio Ullasci di 30 anni ha massacrato i propri genitori. La mattanza in una violletta due notti fa a Mentana.
La confessione, agghiacciante dell'uomo: "Mi sono allenato tutto il giorno col machete, poli li ho colpiti"... prosegue in Cronoca.

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Ancora da un'agenzia di stampa del 27 settembre 2008

- Uccide figli a martellate poi si da fuoco in auto a Pisa Cep

La tragedia è avvenuta ieri sera al Cep, un quartiere popolare alla periferia di Pisa. Tra le ipotesi che possono avere provocato il gesto, i forti dissapori con la compagna da cui ha avuto i due bambini. Simone Parola di 39 anni ha ucciso a martellate i due figli Tommaso di 5 anni e Rachele di 7, avuti dalla sua convivente, li ha cosparsi di benzina e poi si sarebbe dato fuoco all'interno della sua auto, una Daewoo Matiz bianca. Proprio dentro la vettura, infatti, ritrovata in una piccola strada sui margini dell'Arno appena fuori dal centro abitato del Cep, un quartiere della periferia est di Pisa, sono stati ritrovati i tre cadaveri. Sembra che prima di agire l'uomo abbia chiamato alcuni parenti che lo attendevano per la cena e li abbia informati di ciò che stava per compiere. Sono stati loro a dare l'allarme e a permettere il ritrovamento dei corpi. Non si sa ancora che cosa abbia spinto Simone Parola a compiere un gesto così efferato e disperato nello stesso tempo. Qualcuni dice che soffriva da tempo di crisi depressive. Altri parlano invece di dissapori con la nuova compagna, la madre dei figli da lui uccisi ieri sera.
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APCOM del 01 dicembre 2008

- Uccide figlia neonata, "piangeva troppo". Ma non se lo ricorda Catanzaro, 1 dic. (Apcom) - Aveva solo 14 giorni Annarita e la sua unica colpa era quella di piangere. Così, al termine dell'ennesimo litigio tra i suoi genitori, sua madre l'ha gettata più volte a terra uccidendola. Una tragedia familiare, quella che si è consumata ieri notte a Gagliano, quartiere alla periferia di Catanzaro, dove una ragazza di appena vent'anni, mamma da 14 giorni appena, non ha retto al peso di una situazione familiare che negli ultimi tempi era diventata per lei insostenibile. Secondo quanto accertato dai carabinieri che ieri hanno arrestato dopo un lungo interrogatorio Morena Loprete, la donna al termine di un violento litigio con il convivente, il 24enne Rosario Donato, ha ucciso la sua figlioletta, morta a causa di alcuni politrauma al cranio e all'addome, come ha chiarito il medico legale Giulio Di Mizio dell'università di Catanzaro. Lei nega tutto, dice di non ricordare cosa sia successo alla bambina. Ammette solo di aver litigato con il compagno ma alla piccola dice di non avere fatto alcun male. Anzi, non è vero neppure che Annarita è morta, sono i carabinieri a dirlo ma non è possibile che sia così, continua a ripetere.

Lo stato di choc della donna è evidente. Non era infrequente sentirli litigare, hanno riferito i vicini di casa sentiti dagli inquirenti, ma ieri notte c'era qualcosa di diverso in quel litigio. Urla, grida d'aiuto, lacrime, minacce. Così, quando i carabinieri della compagnia di Catanzaro arrivano sul posto trovano la donna da sola in casa e tracce di sangue sparse tutto intorno. Poco dopo li ha raggiunti il giovane convivente, che presentava una ferita all'addome e il lobo dell'orecchio strappato a morsi dalla compagna. Sembrava solo l'infelice epilogo di un litigio scaturito per motivi banali, ma in realtà si è rivelato solo il preludio della tragedia che i carabinieri hanno scoperto di lì a poco. Nella seconda stanza del bilocale, accanto al letto stretto, c'è una culla: i militari si avvicinano e dentro trovano una bambina. Non respira. Mentre il padre viene portato in ospedale per le cure mediche, nel reparto di chirurgia del Pugliese-Ciaccio, i medici del servizio 118, arrivati intanto sul posto, constatano che la neonata è senza vita. Partono le indagini.

La donna viene portata in caserma e inizia a raccontare la sua versione dei fatti: "Abbiamo litigato con Rosario e l'ho colpito con un coltello". La donna, accerteranno i carabinieri si è scagliata contro l'uomo, e lo ha colpito all'addome, ma l'uomo nel tentativo di difendersi è riuscito a divincolarsi e disarmarla. Ma la donna a quel punto si è nuovamente scagliata contro l'uomo e con un morso è riuscita a staccargli il lobo dell'orecchio sinistro. La donna della bambina dice di non sapere nulla, ma a parlare, però, sono quei traumi sul corpo di Annarita. Al punto da convincere i carabinieri ad arrestare la donna, su disposizione del sostituto procuratore Elia Taddeo, richiusa nel carcere femminile di Castrovillari, con l'accusa di omicidio volontario della figlioletta e tentato omicidio del marito, ma la donna continua a dichiararsi innocente per quanto riguarda la morte della figlia. Non era il primo litigio, all'interno della coppia formata da due giovanissimi sul quale era arrivata, pesante come un macigno, la responsabilità di una figlia. Proprio questo, secondo il racconto dei vicini, avrebbe acuito i litigi, fino al dramma della scorsa notte.

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Questi sono solo alcuni recenti casi, purtroppo la sequela è lunghissima e appare senza fine. Anzi sembrano in crescita.

Il mondo offre la sua pace. Chimere quale ricchezza, successo. L'edonismo, la bellezza, il possedere, l'avere, più che l'essere.

Una pace che pace non è. Promette libertà e pace, come Cristo, ma ne è l'antitesi. E i frutti li viviamo in prima persona.

Grazie a Dio, però, perchè ha la pazienza, ancora, di attenderci. Attende che volgiamo lo sguardo dal corruttibile all'incorrutibile, da ciò che finisce a ciò che è eterno. Attende che ogni ginocchio riconosca la propria fragilità e si inchini davanti al solo che può alzarci fino, gloria a Dio, alla Sua statura. Questo è amore. questa è pace, la pace del tutto è compiuto, la pace di Cristo. Ci accompagni in questo viaggio.

Giovanni 14
27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

alex

Ancora leggo dall''ANSA le ultime notizie in materia, le ultime di una sequela che non ha termine. Non è catastrofismo, è la realtà. La realtà di un cuore che, benchè aumenti la conoscenza e la scienza, la tecnica, non cambia.

Anzi questo cuore nell'uomo che diviene ancor più, e ancor prima, sleale calunniatore, insensibile, e' scritto:

Paolo ai Romani, capitolo 1 

18 L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; 19 poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; 20 infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, 21 perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato. 22 Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, 23 e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.

24 Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; 25 essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.

26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; 27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.

28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

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Ed ancora a Timoteo scriverà

2Tm 3:1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 5 aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza

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No non è catastrofismo, non è pessimismo. Questo è l'Uomo, fatto a Sua somigliaza capace di grandi opere, di amare, di meditare e cercare il Suo creatore, ma capace, per natura, di scivolare negli abissi più impenetrabili e senza fondo. Nel mondo c'è uno spirito che grida "puoi essere come Dio" ed ancora "Dio non c'è, non esiste, non vede". Questa è la babele che stiamo costruendo, la torre che innalziamo verso il cielo. Eppure non da pace all'Uomo. Il consumismo, il capitalismo, il comunismo, la religione, il potenfice, la democrazia, il socialismo. "Tu sei Dio, puoi risolvere le cose da te, puoi innalzarti fino al cielo", questo è lo spirito che regna oggi nel mondo. Richezza, potere, benessere, oggetti, beni, principi, religioni, chimere che distolgono lo sguardo sul Solo che puo darci pace. In questo tritacarne, in questo mondo che abbiamo spogliato, non c'è altra via se non la Via.

I potenti si riuniscono, i re si alleano, la costruzione traballa, la Torre è in bilico, il potere economico è in pericolo. All'ora alleanze e patti, non certo per amore. Potenti capi religiosi che annunciano che vi deve essere pace, benessere, amore e concordia e indicano ancora l'uomo e non Dio.... Che non sia questa l'armageddon?

Alex

DONNA SPARA A FIGLIA E POI SI TOGLIE LA VITA VICINO ROMA

ROMA - Una donna di 54 anni ha sparato un colpo di pistola contro la figlia di 25 anni che dormiva accanto a lei e poi si è tolta la vita sparandosi alla gola. E' successo stamani a Nerola, centro a pochi chilometri da Roma.

La figlia è stata ricoverata all' ospedale di Monterotondo con alcune fratture, procurate dal proiettile che fortunatamente non ha leso organi vitali. Secondo una prima ricostruzione effettuata dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Ostia, la donna è soggetta a depressione ed è in cura al Cim di Roma.

La pistola, di proprietà del marito, era regolarmente denunciata. Il corpo della donna è stato portato presso l'istituto legale della Sapienza di Roma ed è a disposizione dell'autorità giudiziaria. 


VIOLENZA SESSUALE: ABUSI SU 14ENNE,TRE ARRESTI NEL NAPOLETANO

 NAPOLI - Avrebbero violentato, in gruppo, una ragazzina di 14 anni. Tre uomini sono stati arrestati dai carabinieri a Massa di Somma, in provincia di Napoli. Il fatto sarebbe avvenuto fra il mese di ottobre e di novembre del 2007 e le indagini hanno preso il via grazie alla denuncia presentata dalla vittima.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dalla Procura di Nola, uno degli indagati accompagnava la minorenne con la propria moto in una località distante dal centro abitato, dove sarebbero state consumate le violenze. Scene riprese anche da un telefono cellulare per minacciare la vittima: se avesse parlato quelle immagini sarebbero finite sulla rete internet.

 Oltre agli arrestati, alle violenze avrebbero preso parte anche altre persone. In un'occasione la ragazza sarebbe stata anche minacciata con una pistola. Il gip del tribunale di Nola ha disposto l'arresto in carcere per Mauro Cirullo e gli arresti domiciliari per Salvatore Mariniello e Aniello Iengo.


Inviato da alex il

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