Si racconta che il diavolo si ritirava dal commercio e vendeva i suoi attrezzi al miglior acquirente.
Il giorno della svendita, tutti gli attrezzi erano disposti in modo che richiamassero l'attenzione dei compratori, e naturalmente si trattava di un lotto alquanto sinistro: odio, gelosia, invidia, vanità, inganno, maldicenza ... oltre a tutti i componenti del male.
Ma un po' più distante dagli altri, c'era uno strumento di forma inoffensiva, molto consumato, come se fosse stato usato moltissime volte, eppure aveva un prezzo altissimo.
Qualcuno domandò al diavolo come si chiamasse quell'attrezzo e perché avesse un prezzo così alto.
Il diavolo rispose che l'attrezzo si chiamava SCORAGGIAMENTO ed il prezzo era tanto alto perché era il più utile di tutti.
Spiegò che con esso poteva entrare nella coscienza dell'essere umano, ed una volta dentro, per mezzo dello scoraggiamento, poteva fare di quella persona quello che voleva. Era molto consumato perché l'usava con tutti, e siccome poche persone sapevano che apparteneva a lui, poteva abusarne.
Potrebbe far sorridere il pensiero che il nemico possa andare in pensione; infatti lui non va mai in vacanza ma è sempre attivo e studia come farci cadere.
Lo scoraggiamento è uno degli stati d'animo contro il quale è indispensabile fortificarsi.
Ci scoraggiamo per la situazione economica, per il lavoro, per lo studio, per la famiglia, per gli amici che sembrano allontanarsi. Potrei continuare e la lista sarebbe molto lunga.
Dobbiamo mantenerci allerta contro lo scoraggiamento ...
Se c'è un inciampo o una caduta, non bisogna arrendersi, è necessario trovare la forza in Dio, la forza di andare avanti nel nostro cammino.
«Non siate tristi; perché la gioia del Signore è la vostra forza» (Neemia 8:10).
Dio ci benedica
Una cara sorella da Oristano
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