"Quanto a me, lungi da me il peccare contro il Signore cessando di pregare per voi! Anzi, io vi mostrerò la buona e diritta via"
(1 Samuele 12:23)

Fra tutti i modi di compiere il bene e di mostrare amore verso gli altri, la preghiera è sicuramente quello migliore. Qualche volta ci capita di dire a qualcuno che si trova in grosse difficoltà: «mi dispiace non poterti aiutare, posso solamente pregare per te». Se preghiamo veramente offriamo il migliore degli aiuti che gli potremmo offrire. Dio conosce meglio di noi come aiutarlo. Spesso il contributo che noi possiamo dare, al di là delle nostre migliori intenzioni, non fa altro che procurare danni. Noi vorremmo togliere i pesi che invece il nostro amico farebbe meglio a portare, vorremmo appianare il sentiero che è meglio, per il momento, rimanga accidentato. Quando interveniamo con i nostri metodi, corriamo costantemente il pericolo di ostacolare l'opera di Dio nella vita di qualcuno. La cosa migliore che possiamo fare è pregare. I problemi di fronte ai quali ci troviamo reclamano, innanzitutto, la guida divina. All'intervento di Dio non bisogna ricorr ere quando riteniamo ci sia spazio soltanto per la supplica. Anche il mondo conosce improvvisi slanci religiosi, per poi rivelarsi un disprezzatore di ogni spirito di vera devozione.

La preghiera viene prima, non dopo, precede e non segue soltanto. Nel tempo in cui ci troviamo, impariamo a comunicare prima di tutto con Dio ed assolveremo al nostro compito di dare il vero aiuto ai nostri amici presentandoli a Colui che può e vuole intervenire nel modo giusto in ogni situazione.  

 

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Inviato da alex il

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