Quello dell'appartenenza religiosa è un valore universale e quindi dare
risposte da questo punto di vista è sempre un arricchimento per la
società. C'è un dialogo aperto tra l'amministrazione e le confessioni
religiose per dare una risposta a tutti quanti per quanto riguarda i
luoghi di culto. Si tratta di dare risposte attese da molti anni». Così
il sindaco Alemanno, nel giorno in cui annuncia il via libera
all'edificazione di 51 nuove parrocchie nelle periferie capitoline,
risponde alla prima marcia per la libertà religiosa che si è svolta
venerdì pomeriggio a Roma. La manifestazione, organizzata dai Radicali e
l'Alleanza dei Cristiani Evangelici, è servita per accendere i
riflettori sulle altre confessioni religiose. «Migliaia di persone a
Roma, cristiani evangelici, buddisti, sikh, sono costretti a riunirsi in
locali di fortuna per professare la propria fede religiosa, a causa
della mancanza di luoghi idonei - deunciano Radicali e Alleanza dei
Cristiani Evangelici - nonostante la volontà di costruire a proprie
spese i loro edifici di culto, il Comune di Roma ostacola l'acquisizione
dei terreni».
Radicali ed Evangelici hanno poi «avviato una raccolta
firme su una interrogazione popolare per chiedere al sindaco come il
Comune ha speso le decine di milioni di euro di oneri concessori che la
legge prevede siano destinati alle necessità di culto della
popolazione». Domande alle quali Alemanno ha risposto, ricordando un
precetto «universale» per Roma che è stata e sarà sempre capitale del
dialogo e della tolleranza.
Fonte: Il Tempo
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