La Bibbia del detenuto - Martin Niemöller

"Distretta e tribolazione mi hanno colto, ma i tuoi comandamenti sono il mio diletto" (Salmo 119:143). Martin Niemoeller, oppositore del nazismo ed internato in un campo di concentramento dal 1937 al 1945, l'uomo che Hitler chiamava "il suo prigioniero particolare", ci ha lasciato questa testimonianza: «non posso esprimere ciò che la Bibbia ha significato per me durante i miei lunghi anni di prigionia e soprattutto negli ultimi quattro che ho passato in una cella di Dachau.

Acclamate il Signor!



Cantate al SIGNORE un cantico nuovo, perch'egli ha operato prodigi;
la sua destra e il suo braccio santo l'hanno reso vittorioso.
Il SIGNORE ha fatto conoscere la sua salvezza, ha manifestato la sua giustizia davanti alle nazioni.
Si è ricordato della sua bontà e della sua fedeltà verso la casa d'Israele;
tutte le estremità della terra hanno visto la salvezza del nostro Dio.
Acclamate il SIGNORE, abitanti di tutta la terra, date in canti di gioia e di lode, salmeggiate al SIGNORE con la cetra, con la cetra e la voce del canto.
Con trombe e al suono del corno acclamate il re, il SIGNORE.
Risuoni il mare e quanto contiene, il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani, esultino insieme i monti davanti al SIGNORE. Poich'egli viene a governare la terra; egli governerà il mondo con giustizia, e i popoli con rettitudine.
Salmo 98

La sovranità di Dio

«Ricordate il passato, le cose antiche; perché Io sono Dio, e non ce n'è alcun altro; sono Dio, e nessuno è simile a Me. Io annunzio la fine sin dal principio, molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute; Io dico: Il Mio piano sussisterà, e metterò a effetto tutta la Mia volontà; chiamo da oriente un uccello da preda, da una terra lontana l'uomo che effettui il Mio disegno. Sì, io l'ho detto e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l'eseguirò»
(Isaia 46:9-11)

Questo mondo ha visto tanti governanti potenti: grandi re che erano sovrani su regni di dimensioni quasi infinite e con potere assoluto.
Uno di questi visse circa 2500 anni fa ed era sovrano su un impero gigantesco.
Suo padre aveva sconfitto gli Assiri ed aveva già assunto un'egemonia mondiale. Poi lui, a sua volta, sconfisse i fieri Egiziani nell'anno 605 a.C. a Karkemiš. In seguito ampliò la capitale del suo regno e la fortificò con una grande muraglia spessa diversi metri, che poi fu annoverata tra le sette meraviglie del mondo. I suoi piani di ampliamento compresero pure la costruzione della «strada delle processioni» in onore della dea «Ishtar», divinità della fertilità.
Meravigliosi mattoni smaltati in blu decoravano la porta di Ishtar che dimostrò al visitatore rispettoso quanto fosse grande la ricchezza e la superiorità di Babele.

Above All - Michael W. Smith



Above all powers
above all kings

Above all nature
and all created things

Above all wisdom
and all the ways of man

You were here before
the world began

Above all kingdoms
Above all thrones

Above all wonders
the world has ever known

Above all wealth
and treasures of the earth

There's no way to measure
what You're worth

Crucified
laid behind the stone

You lived to die
rejected and alone

Like a Rose
trampled on the ground

You took the fall
and thought of me

Above all :||

Crucified
laid behind the stone

You lived to die
rejected and alone

Like a Rose
trampled on the ground

You took the fall
and thought of me

Above all


Like a Rose
trampled on the ground

You took the fall
and thought of me

Above all

 

God Bless You

yours in Christ,

Adam

 

Abbracciami Gesù

Un giorno ti lasciai.....

 


La mano del Signore secondo la Bibbia

Chi di voi non conosce il brano biblico di Giobbe 2:10, in cui il patriarca, colpito pesantemente negli affetti, nelle ricchezze e nella salute, risponde con queste parole alla moglie che lo spingeva ad abbandonare Dio:
"Tu parli da donna insensata!
Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?"

 
Al di là delle considerazioni circa la fede e l'integrità di Giobbe, possiamo riscontrare in queste parole una concreta sottomissione alla volontà e alla sovranità di Javè, la quale viene espressa in termini di accettazione, "dalla mano di Dio", di tutto ciò che accade nella vita, sia in bene che in male.
Questo è uno dei 137 versetti della Bibbia che citano la "mano di Dio" oppure la "mano del Signore" o ancora la "destra di Dio": questi versetti hanno attratto la mia attenzione già da molto tempo e, solo di recente, mi sono lasciato convincere dal Signore allo scopo di approfondirli e di riportarli nel presente studio.

Dio parla, ma..

Dio parla ma l'uomo non ci bada. I più si scelgono una religione, o fanno proprio un certo modo di pensare, senza riflettere se veramente questo corrisponde alla realtà. Il credere diventa quindi solo un palliativo per la propria coscienza. Alla domenica si va in chiesa, senza crederci una gran che, ma ci si sente a posto. Qual è l'uomo che ha ancora il coraggio di mettere in discussione le proprie idee su Dio? Si liquida la questione dicendo a se stessi: "Nessuno lo può sapere, nessuno ha mai visto Dio o è stato dopo la morte per poterci raccontare cosa c'è di là!".

Lasciate che vi dica che sono solo scuse! La Bibbia, il libro che Dio ha dato agli uomini perché lo conoscano e siano salvati, afferma:

"Non v'è alcun giusto, neppure uno. Non v'è alcuno che abbia intendimento, non v'è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti sono diventati inutili. Non v'è alcuno che pratichi la bontà, no, neppure uno" (Rom. 3:11-12).

Il giudizio che Dio fa dell'uomo è una cosa a cui dovremmo prestare veramente attenzione, perché è molto più importante del giudizio del capo di lavoro o della moglie o del marito o di qualsiasi altra creatura sulla faccia della terra.

Abbracci gratis! - Free hugs in Italy (2010)



Hallelujah (Free Hugs) Free hugs in Italy (2010) (Leonard Cohen lyric) By Alexandra Burke

A questo mondo ho rinunciato

A questo mondo ho rinunciato

Fai come me

La relazione fra la nostra fede e la nostra vita, cioè fra quello in cui crediamo ed il modo in cui viviamo, è essenziale per la nostra testimonianza come figli di Dio e per l'esempio che offriamo alle nuove generazioni. Come è possibile infatti che le persone siano avvicinate all'Evangelo o chi vive accanto a noi possa avere l'influenza benefica del nostro esempio, se viviamo la nostra fede in modo ipocrita e incoerente?

Fai quel che dico, ma non quel che faccio.
Oggi ci si accontenta spesso di un cristianesimo basato sul "credere le cose giuste" piuttosto che sul "fare le cose giuste".
Non è quindi infrequente incontrare persone che sanno di vivere nella disubbidienza in un determinato aspetto della loro vita eppure dicono: "Che importa? Questo non intacca la mia fede".
La fede viene vissuta nei pensieri piuttosto che negli atti.
Si dovrebbe fare questo. Si dovrebbe fare quello. Ma purtroppo ... non si fa.
"Siamo fatti così ... Che ci vuoi fare?...". E con queste parole si considera conclusa l'applicazione del testo biblico.
La fede, invece di costituire una relazione con il Dio vivente e vero che ha trasformato la vita del credente, viene sostituita da un surrogato, un insieme di dogmi, di articoli scritti su un pezzo di carta, che ci accontentiamo di conoscere a livello intellettuale.

Il Sabato è per l'uomo o l'uomo è per il Sabato?

Vi sono delle cose che, proprio perché noi, gli stranieri, gentili convertiti a Cristo, non siamo ebrei, non potremo mai del tutto comprendere e incorporare nella nostra cultura. Io sono convinto che ciò valga anche per lo Shabbat, il Sabato ebraico.

Scrivo questo breve studio sull'argomento perché sollecitato a farlo, ma con un certo interesse, non perché reputi del tutto edificante discutere di questo argomento, ma interessante si ed utile magari per chi si pone delle domande in tal senso. Tali domande, inutile nasconderlo dietro un dito, sono ovviamente alimentate dal ritorno all'obbligo del giorno del Sabato ebraico da parte di alcuni movimenti evangelici. Prego subito costoro di non vedere un tono polemico nella posizione che andrò ad esporre e della quale comunque alla luce della Parola di Dio sono convinto, sebbene nell'esposizione della mia comprensione della Bibbia non rientri la condanna di chi pensa o sente diversamente o si sforza di aderire in una maniera più letterale al Decalogo o alla Legge mosaica.

CHI E'......

CHI E' IL GIUDICE?
IL GIUDICE E' DIO.PERCHE' E' DIO?
PERCHE' E' LUI CHE GIUDICA TRA ME ED IL MIO AVVERSARIO.CHI E' IL TUO AVVERSARIO? IL MIO AVVERSARIO NON ESISTE, PERCHE' NON ESISTE? PERCHE' E' UNA VOCE CHE DISSENTE DALLA VERITA' CHE STO DICENDO.  

Io lascio tutto



 

Io lascio tutto dietro me....

 

Scivolano le ore...

PASSA IL TEMPO INESORABILE LENTO
IN SILENZIO NON UN LAMENTO
NON FA' RUMORE
SCIVOLANO LE ORE
ECCOTI CANUTO VECCHIO
A STENTO PORTI IL SECCHIO
BRIVIDI PERVADONO LA MENTE
LA FINE RESTA SOLAMENTE
NON SAI IL DOPO
SON NATO A CHE SCOPO?
CHI HA VOLUTO IO NASCESSI?
MEGLIO IL MIO PARTO UN ECLISSI
IL CUOR MI DUOLE
E CIO' CHI LO VUOLE?
ECCO LA FINE DEL MIO VIAGGIO
DOVE PORRO' IL MIO ANCORAGGIO?
NON SO' NIENTE DEL DOPO
SOLTANTO FIABE DI ESOPO
COSI' ALACREMENTE
SPOLVERANDO NELLA MENTE
UN RICORDO CON RABBIA
IN SOFFITTO UNA BIBBIA
TROVERO' LI' LA SOLUZIONE
ECCO: GESU' LA MIA REDENZIONE

 

Ecco, tu hai ridotto i miei giorni alla lunghezza di un palmo, e la durata della mia vita è come niente davanti a te; sì, ogni uomo nel suo stato migliore non è che vapore. (Sela)  Sì, l'uomo va attorno come un'ombra; sì, invano si affaticano tutti e accumulano beni senza sapere chi li raccoglierà! Ma ora, o Signore, che aspetto? La mia speranza è in te. 8 Liberami da tutte le mie colpe; non farmi essere l'oggetto di scherno dello stolto. Sto in silenzio, non aprirò bocca, perché sei tu che operi...

Dal salmo 39

C'eri tu?

"Were you there when they crucified my Lord?": questa è la prima delle tre domande con cui un noto canto negro spiritual inizia ogni strofa: "C'eri tu quando crocifissero il mio Signore? C'eri tu quando lo deposero nella tomba? C'eri tu quando la pietra fu rotolata dalla tomba?". "C'eri tu?!?": che domanda strana! Certo che no: io non c'ero! Non c'era nessuno di noi! Il momento in cui la pietra è stata rotolata non ha, fra l'altro, avuto testimoni e i testimoni della crocifissione e della sepoltura di Gesù non sono più su questa terra da duemila anni.

Ma... chi è quel "tu" a cui è rivolta la domanda? E come mai ad un gruppo di schiavi negri o ad uno solo di loro, mentre erano probabilmente riuniti la sera intorno al fuoco dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro nei campi di cotone, è venuta in mente proprio questa domanda?

Una domanda che è risuonata nei cuori, nella notte, e che li ha interpellati ad una risposta? Quel "tu" posso essere io, quel "tu" può essere ciascuno di noi: la domanda mi interpella direttamente.