Bestemmie

  • Dio è messo alla porta dal materialismo;
  • Dio è giudicato dalla scetticismo
  • Dio è categorizzato dalla filosia
  • Dio è codificato del cattolicesimo
  • Dio è abbassato dalla teologia protestante
  • Dio è ignorato dalla scienza

Ma Dio può essere bestemmiato dagli uomini che vivono incorentemente con ciò che professano

(Gian Nunzio Artini al campo di Giona a Poggio Ubertini)

Uscendo da Sodoma

Mi capitò una volta di udire un pastore che diceva a delle persone: "L'Antico Testamento non ha più alcuna rilevanza per i nostri tempi.
Non è più necessario studiarlo ancora."

Quanto si sbagliava quest'uomo! Una delle ragioni per cui mi piace leggere l'Antico Testamento, sta nel fatto che esso spiega il Nuovo Testamento in modo semplice e chiaro. Le sue storie sono piene di
caratteri e situazioni che rappresentano verità eterne personificate
nelle vite di gente reale.

Infatti, le Scritture lasciano trasparire che tutte le battaglie fisiche d'Israele rispecchiano le nostre attuali battaglie spirituali: "Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche." (1 Cor. 10.11)

Persino il tabernacolo e le sue suppellettili sono un esempio di cose celesti: "Essi celebrano un culto che è rappresentazione e ombra delle cose celesti, come Dio disse a Mosè quando questi stava per costruire il tabernacolo: Guarda di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte" (Eb. 8.5).

10.10.2010 - ROMA - Due ex suore si raccontano

Domenica 10 ottobre 2010 presso la Chiesa Cristiana Evangelica che si raduna in Via Emilio Gallori, 85 Roma (zona Giardinetti) due ex suore raccontano la loro storia.

Qui è possibile vedere la testimonianza di queste due carissime vecchiette che, nel corso degli anni, hanno maturato la fede decidendo per Gesù.

Questo l'indirizzo della Chiesa Evangelica dove daranno la loro testimonianza e risponderanno ad eventuali domande. Nella pagina è possibile reperire le coordinate e i mezzi per raggiungere la piccola ma fervente realtà evangelica di quel luogo.

- Qui la testimonianza audio

- Qui quella video

Il Cristiano In viaggio

Dopo aver presentato, alla luce delle Scritture, la vita del cristiano al lavoro e a tavola, consideriamo ora quale deve essere il comportamento di un autentico credente nel suo andare e venire (Salmo 56:8), nel tempo cioè che trascorre fuori dal suo ambiente familiare e da quello professionale.

Che si tratti degli spostamenti quotidiani compiuti per recarsi al posto di lavoro e per ritornarne a casa o per fare delle commissioni, o che si tratti di uscite settimanali, di viaggi di piacere o di affari, dobbiamo, in ogni tempo ed in ogni circostanza, ricordarci che il nostro Padre Celeste si aspetta che la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale (2 Corinzi 4:10-11), cioè nella nostra esistenza terrena.

Che la nostra strada sia corta o lunga, che noi la compiamo a piedi, in bicicletta, in auto, in autobus, in tram, in metrò, in treno, in battello o in aeroplano, i nostri privilegi e le nostre responsabilità non cambiano (Salmo 73:23-28).

Salvatore o giudice?

(Gesù) è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti... "Chiunque" (cioè tutti nessuno escluso) crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome. Atti 10:42-43

Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza! 2 Corinzi 6:2

Avevamo dato a una signora I'indirizzo di un buon avvocato, che sarebbe stato capace di difenderla al meglio davanti al tribunale. Non rifiutò il consiglio, ma tardò a mettersi in contatto con quel legale, al punto che, quando si rivolse a lui, si sentì rispondere:" Mi dispiace signora, ma non posso più difenderla perchè son passato alla magistratura e sono stato nominato giudice; per di più, mi è stato assegnato proprio il suo caso.
E` un vero peccato che non si sia rivolta a me prima!"

Allo stesso modo molte persone tardano a venire a Gesù rimandando sempre a domani il momento di mettersi in regola con Dio. Pensano di avere ancora tempo, così passano i giorni, i mesi, gli anni, finchè arriverà il giorno in cui Gesù non sarà più il Salvatore, ma il Giu­dice di coloro che non lo avranno riconosciuto come loro Signore.

Non diciamo questo per farvi paura, ma per invitarvi ad andare a Cristo, così come siete. Non cercate di migliorarvi, ma andate a lui con tutti i vostri dubbi e le vostre miserie ed Egli vi risponderà.

Il legalismo

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Il legalismo». Sebbene il termine «legalismo» intenda, in generale, «l'atteggiamento di rispetto verso della legalità o conformità assoluta a essa», nell’accezione teologica esprime l’uso esasperato di norme e precetti religiosi. Io lo definirei così: «l’assoluta conformità nella dottrina e nello stile di vita personale ed ecclesiale alle convenzioni denominazionali e alle tradizioni tramandate dai padri di un certo movimento». Infatti, il problema del legalismo è dato dal fatto che le interpretazioni scritturali, le esperienze, le convenzioni e gli stili di vita ecclesiali e personali della prima generazione (o delle prime generazioni) di un dato movimento vengono ritenuti «normativi» e «modello» distintivo, da seguire assolutamente. Chi non corrisponde a tali canoni, è considerato eterodosso, se non addirittura fuori dottrina. 

 

Il popolo di Dio non deve sentirsi confuso in tempo di calamità

Quando ho iniziato a scrivere questo messaggio, il Wall Street Journal ha riportato che tutto il mondo era sotto una grande nube di paura.
Persone in ogni nazione sono ora paralizzate dagli eventi mondiali.
Immediatamente i miei pensieri si sono volti verso i membri della nostra comunità di Times Square. Essi non mostravano tale paura, al contrario, tutti abbiamo una grande tranquillità verso questi tempi, inoltre abbiamo anche una profonda, stabile, gioia.

Sono stato guidato a leggere il Salmo 37, scritto da Davide: "L'Eterno
conosce i giorni degli uomini integri; e la loro eredità durerà in perpetuo. Essi non saran confusi nel tempo dell'avversità, e saranno
saziati nel tempo della fame." (Salmi 37:18-19)
questa è una sorprendente profezia per il popolo di Dio che si compie
davanti ai nostri occhi.

In parole povere, il salmo 37 ci dice che il Signore si erge per colpire questa società il cui peccato è arrivato fino al cielo. Davide profetizza: "Perché le braccia degli empi saranno rotte..." (Salmi 37:17). Eppure questo stesso salmo è di grande speranza, contiene un'incredibile promessa verso coloro che mettono tutta la loro fiducia nel Signore.

Alza lo sguardo

Non guardare né a te stesso né agli altri! Guarda a Gesù, « duce e perfetto esempio di fede » (Epistola agli Ebrei 12:2).
Questo è il segreto di una vita cristiana felice.

Ma non è tutto. Volgi a Lui lo sguardo e aspettalo, poiché deve tornare. Nelle Sacre Scritture è parlato molto della promessa del ritorno del Signore Gesù per prendere a Sé tutti i veri credenti, la sua Chiesa, e introdurli nel cielo, nella casa del Padre. Che privilegio dunque per il credente di poter aspettare il suo Signore!

Oggi viviamo in un tempo di turbamento e di grande confusione. Tutti hanno paura di ciò che potrà avvenire. La scienza, che avrebbe dovuto portare all'umanità sicurezza e felicità, si è dimostrata non solo impotente, ma anche controproducente, e persino micidiale. L'incredulità, la violenza, l'immoralità prendono sempre più piede nella nostra società.

Non diminuiamo la potenza di Gesù

«Donde hai dunque cotest'acqua viva?» (Giovanni 4:11)

 "Il pozzo è profondo" diceva la donna Samaritana; infatti lo è, e molto più di quel che lei immaginasse.

Pensa alle profondità della natura umana, o della vita umana, pensa alle profondità dei "pozzi" che stanno dentro di te.

Hai forse agito in modo da limitare il ministerio di Gesù, così che Egli non ha potuto fare nulla?

Supponi che nel tuo cuore vi sia un pozzo di profonda miseria e che Gesù venga e dica:"Il vostro cuore non sia turbato", e che tu scrolli le spalle e dica di rimando : "Ma Signore, il pozzo è profondo, non puoi attingere pace e conforto!"

Infatti Egli non ve li attingerà, ma ve li immetterà dall'alto; Gesù non trae nulla dalle profondità della natura umana.

Ricordare le opere che ammettiamo abbia fatto per noi nel passato il Santo d'Israele, e poi concludere:"Ma questo, sono certo che non può farlo", equivale a prendersi l'arbitrio di pensare che Egli abbia dei limiti e di stabilirli.

Nulla offende tanto l'Onnipotente quanto il non credere, come discepoli di Gesù, alla Sua Onnipotenza. Dimenticare che Egli è onnipotente è impoverire il Suo ministerio; ma l'impoverimento è in noi stessi, non in Lui.

Quando vi riunite

Spesso purtroppo può accaderci di trasformare gli incontri settimanali della nostra chiesa locale (di adorazione, di studio biblico o di preghiera) in incontri quasi ripetitivi: uno si succede all'altro, settimana dopo settimana, mese dopo mese, senza particolari sussulti spirituali e senza evidenti frutti concreti nella vita di chi vi partecipa.

Eppure, quando ci riuniamo, ogni cosa dovrebbe essere fatta, come indica la Parola, "per l'edificazione" (1 Corinzi 14:26), cioè tutto dovrebbe contribuire alla crescita delle persone che formano la chiesa e che partecipano agli incontri.

Quando questo non accade, gli incontri invece che essere una ricchezza si trasformano in una perdita e non soltanto di tempo.

Nella Bibbia (Neemia 8) troviamo la descrizione di un incontro del popolo di Dio che ha prodotto dei concreti frutti spirituali:

Il tempo....

  • Il tempo, rispetto all'eternità è come un granello di sabbia in un deserto. Anzi, infinitamente meno.
  • Il tempo passa.. l'eternità no!

Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno
Giovanni 6.40

  • Il tempo, rispetto all'eternità è come un granello di sabbia in un deserto. Anzi, infinitamente meno.
  • Il tempo passa.. l'eternità no!

Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno
Giovanni 6.40