Preso dal Signore

Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra.
Colossesi3:1-2

Un fratello ci ha lasciato proprio oggi.
Dio lo ha preso ed ora è in paradiso col Signore Gesü; di certo li non si sente spaesato! Viveva cosi lontano da questo mondo e cosi vicino al suo Salvatore! Passava molte ore leggendo e meditando la Bibbia, e per lunghi momenti stava raccolto in preghiera. Inoltre, affrontava qualsiasi soggetto di conversazione alla luce della Parola di Dio e nella prospettiva dell'eternità.
Quanto deve essere felice ora che si trova presso Colui del quale parlava così spesso!
Quel fratello mi fa pensare ad Enoc, uno dei primi uomini di fede. "Camminò con Dio; poi scomparve, perche Dio lo prese" (Genesi 5:24). Non ci è detto altro su ciò che ha fatto o detto durante la sua vita sulla terra. È vissuto in compagnia di Dio per mezzo della fede, e ad un certo punto Dio lo ha preso direttamente pres­so di sè.

Oggi

Oggi moriranno 80.000 persone di fame, un bambino ogni 3 secondi.
Oggi nasceranno 376.000 persone. Tutte hanno bisogno di Gesù.
Oggi milioni di persone dovranno lottare per un po’ di cibo, percorrere molti chilometri per un po’ d’acqua, cercare disperatamente un medico che non c’è.
Preghiamo per loro e ingraziamo il Signore per quello che oggi avremo senza sforzo.

 

La potenza dell'uomo nascosto

Dopo che Gesù ebbe predicato il sermone sul monte, i suoi ascoltatori rimasero stupiti. La Scrittura dice: "Quando Gesú ebbe finito questi discorsi, la folla si stupiva del suo insegnamento, perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi"
(Matteo 7:28-29). La parola greca per "autorità" in questo verso significa "con padronanza, potenza, libertà, come uno che ha controllo". Gli uditori di Gesù stavano dicendo, in effetti: "Quest'uomo parla come se sapesse ciò che dice".

Notate: questo verso non dice che Cristo parlò con autorità, ma piuttosto come "uno che ha autorità". Una cosa è parlare con quella che riteniamo sia autorità - a voce alta e gridando, dando l'impressione di avere il controllo. Ma nel regno di Dio l'autorità è qualcosa di diverso. È qualcosa che si ha, non qualcosa che semplicemente si pronuncia.

L'autorità che Gesù possedeva, scosse l'intero sistema religioso. I capi ebrei andarono a lui chiedendogli da dove aveva ricevuto quest'autorità: "Con quale autorità fai tu queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?" (21:23). Gesù rispose loro di punto in bianco:
"Non ve lo dico" (vedi 21:24-27). Il nostro Signore sapeva di non dover dire al diavolo in che modo aveva ricevuto la sua autorità spirituale.

Noi Dio e la speranza

"Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! ... Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti" (Giovanni 14:1,27)

Come doveva essere bello per quei discepoli, ansiosi, preoccupati da tante minacce che planavano su di essi, vedere il loro maestro così calmo e sereno! Una pace che non nascondeva la realtà. Egli annunciò loro che il mondo avrebbe avuto dell'odio per loro come per lui, che sarebbero stati perseguitati, come lui.

Avrebbero attraversato la tristezza... Ma proseguì immediatamente affermando che un giorno questa tristezza sarebbe stata mutata in gioia! Poi disse loro con commovente sincerità: "Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo" (Giovanni 16:33). Gesù non cercava di velare gli occhi dei discepoli sulla realtà. Desiderava che fossero coscienti. Aprì loro la speranza... ma senza illusioni. Sarebbe stato difficile! Essere discepoli di un crocifisso significa anche p ortare un poco la sua croce! Quando nel mare c'è uno scoglio, i flutti si scagliano contro producendo degli schizzi...

Dio ti viene incontro

Dio conosce i tuoi pensieri, Egli ti viene incontro, proprio come il padre fece col figliuol prodigo, poiché Dio desidera solo il bene della sua creatura. «Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvage! E perché morreste voi?» (Ezechiele 33:11).

Il segreto della forza spirituale

Il profeta Isaia pronunciò una maledizione contro Israele: "Guai ai figli ribelli, dice il Signore" (Isaia 30:1). La parola ebraica tradotta con "guai" significa profondo dolore e smarrimento. Cos'aveva fatto il popolo di Dio, per ferirlo così profondamente? E perché lui li definisce ribelli? Dopo tutto, non erano pagani ma suoi figli.
Quale mostruoso peccato avevano commesso, per cui vengono definiti
ribelli?

La parola che Isaia usa per "ribellione" in questo verso significa allontanamento, testardaggine, rivolta. Da cosa si stava allontanando esattamente il popolo di Dio? E cosa aveva causato il loro allontanamento?

Troviamo la risposta nella frase successiva: "Formano dei disegni, ma senza di me, contraggono alleanze, ma senza il mio Spirito" (30:1). La frase "contraggono alleanze" significa qui che avevano fatto i propri piani. Per dirla in parole povere, Dio stava dicendo: "Il mio popolo non mi consulta più. Non cercano la mia guida ed il mio consiglio.
Invece, si appoggiano sul braccio della carne. Ed ogni volta agiscono senza cercarmi, cercano aiuto dal mondo ed accumulano peccato su peccato. Hanno dimenticato la fiducia nel braccio potente dell'Eterno".

Partita di calcio notturna

Partita di calcio notturna

La notte ha cominciato a muoversi nello stadio, si è popolata di diecimila ombre.
E quando i fari hanno dipinto il velluto dello spazioso manto erboso, la notte ha intonato un coro, alimentato da diecimila voci.

Poi il direttore del gioco ha dato il segno d'inizio  la cerimonia maestosa è cominciata senza ostacoli.
La palla bianca è volata da giocatore a giocatore come se prima fosse stato preparato tutto nei minimi dettagli.

Satana chi è ?

Benché l’argomento di questo capitolo non produca arricchimento spirituale, è tuttavia necessario conoscere cosa ci dice su Satana la Parola di Dio. Resi consapevoli della sua astuzia, della sua potenza e della sua costante attività, dobbiamo stare in guardia per non essere presi nei suoi lacci. Sapendo pure che questo nemico è stato vinto dal Signore Gesù, il nostro Salvatore, saremo rafforzati per resistergli, senza tuttavia tentare di affrontarlo perché è più forte di noi. Con Gesù saremo vittoriosi!

Salvati per grazia, mediante la fede in Cristo Gesù

Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.

E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l'esperienza speranza.

Discesa dello Spirito Santo

"  E  all`improvviso venne dal cielo un rumore come di vento impettuoso e riempi  tutta la casa  dove si trovavano. Ed apparvero ad essi,distinte, delle lingue come  di fuoco,e se ne poso` una su ciascuno di loro ; e furono ripieni di Spirito Santo,e cominciarono  a parlare vari linguaggi secondo che lo Spirito Santo dava loro di esprimerisi".Atti 2:3-4 .

Gesù è risorto! Alcuni testimoni della risurrezione di Gesù Cristo.

 Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù (Atti 4:33).

Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti (1Corinti 15:20).

 

„Il Signore è veramente risorto,,. Con questa gioiosa esclamazione si salutarono i suoi discepoli al loro primo incontro la sera della risurrezione; di essa alcuni di loro erano stati testimoni oculari.

Le denominazioni Evangeliche come espressione di libertà nello Spirito Santo

Come è noto, il Protestantesimo si divide in diversi movimenti, e questi, a loro volta, in diverse denominazioni. Questo, però, non significa che Cristo è diviso, anzi, significa che la Chiesa di Cristo è libera da ogni organizzazione gerarchica che soffoca lo Spirito santo, come ha lasciato detto il nostro Signore Gesù Cristo nella Parola di Dio: "... voi siete tutti fratelli" [Matt. 23:8].

Settemila persone non si sono inchinate

Voglio condurvi sul Monte Horeb, in Israele, in una caverna buia.
All'interno di questa caverna siede un profeta solitario di Dio.
Questo pio uomo è anziano, probabilmente attorno agli ottant'anni. Ha completamente abbandonato la società.

Circa quaranta giorni prima, questo profeta aveva implorato Dio di
farlo morire. Era convinto: "Questa nazione si è spinta troppo oltre.
E la chiesa si è allontanata senza possibilità di recupero. Ogni
pastore è un burattino del diavolo. Adesso il risveglio è proprio
impossibile. Non ci rimane alcuna speranza. Signore, ho fatto il mio
dovere. Per favore, prenditi la mia vita" (vedi 1 Re 19:4).

Chi era questo profeta? Era il santo Elia, che era giunto ad uno stato osì disperato proprio alcune ore dopo aver vinto la più grande vittoria di tutto il suo ministero.

Certamente vi ricorderete questa storia. Sul monte Carmel, Elia
affrontò 850 falsi profeti in una battaglia estrema, dalla quale
sarebbe dovuto emergere il vero Dio. Circa 450 fra questi profeti
servivano il dio Baal; gli altri 400 erano profeti degli altari
idolatri costruiti dalla malvagia regina Iezebel. Ora, in un rituale
demoniaco, i profeti di Baal iniziarono a danzare e a percuotersi,

Dare...

“Il Signore è buono verso tutti, pieno di compassioni per tutte le Sue opere”
(Salmo 145:9).

Dio non cambia.
Questa generosità, che fa parte del Suo carattere, non è episodica, ma continua nel tempo: “Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c’è variazione né ombra di mutamento. (Giacomo 1:17).

La generosità di Dio si vede in Gesù.

Paolo mette l’enfasi su quanto Cristo ha già dato. “Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signor Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la Sua povertà, voi poteste diventar ricchi” (2 Corinzi 8:9).

Se Gesù Si è dato per noi (Galati 2:20), noi prima di tutto dobbiamo dare noi stessi a Lui.
Questo è stato il segreto dei credenti della Macedonia: “Prima hanno dato se stessi al Signore, e poi a noi, per la volontà di Dio” (2 Corinzi 8:5b).

Dopo aver offerto la nostra vita al Signore, dobbiamo dare noi stessi, il nostro tempo, i nostri talenti, agli altri.
Il dare non riguarda solo il denaro!

Se comprendiamo qualcosa della natura di Dio e del sacrificio di Cristo, il dare diventa una cosa naturale, non un’imposizione.