"Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.
La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.
E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi".
(Filippesi 4:4-5-6-7-8-9)
Nella lettera ai filippesi il Signore ci parla per mezzo dell'apostolo Paolo principalmente esortandoci alla vita cristiana. Nelle indicazioni che rivolge ai santi di Filippi utilizza anche degli esempi; almeno tre in particolare. Nel primo dei tre abbiamo l'esempio di Cristo Gesù, del quale l'apostolo ne descrive l'umiltà durante la sua vita terrena (Capitolo 2, v 6-7-8); nel secondo e nel terzo esempio viene preso in considerazione Paolo stesso (capitolo 3/ capitolo 4 v 9).