La Bibbia su Linux

La Bibbia. Una versione per Linux. Questo file (5.8Mb) contiene tutti i file necessari per installare una versione del programma per Linux, con una versione della Bibbia (la Nuova Riveduta). Per installarlo, copia il file ad una directory qualsiasi e scompattalo, usando un programma di XWindows oppure dalla riga di comando: tar xvzf laparola-6.1.0.tar.gz

Poi leggi il file leggimi per ulteriori istruzioni. Siccome i file delle versioni e delle collezioni sono identici in tutti i sistemi operativi, tutte le versioni e collezioni disponibili per Windows (tranne quelle che usano il greco o l'ebraico) possono essere utilizzate anche da questa versione per Linux.

Rilasciata la versione 7.15 del programma La Parola

Richard Wilson, instancabile nel suo lavoro, sviluppatore del sotware La Parola, ha rilasciato una nuova versione, la 7.15 (aggiornamento  aprile 2010).
 
Ho rilasciato una nuova versione del programma. La novità principale è che ho inserito le versioni interlineari italiano-greco e greco-italiano del Nuovo Testamento.
Richard Wilson, instancabile nel suo lavoro, sviluppatore del sotware La Parola, ha rilasciato una nuova versione, la 7.15 (aggiornamento  aprile 2010).
 
Ho rilasciato una nuova versione del programma. La novità principale è che ho inserito le versioni interlineari italiano-greco e greco-italiano del Nuovo Testamento.

Pentecoste. La festa delle Settimane (Shavuot)

Sette settimane dopo la Pasqua (in base a Levitico 23:15-16 e Deuteronomio 16:9-10) il popolo ebraico celebrava la Festa delle Settimane i Hag Ha-Shavuot (Shavuot significa "settimane"). Quando c'era ancora il Tempio, Shavuot, insime alla Pasqua e alla Festa delle Capanne era una delle tre Feste nella quali ogni ebreo maschio adulto (che era in grado di falro) doveva andare a Gerusalemme per partecipare al sacrificio delle primizie nel quale il pane fatto con il grano nuovo era offerto sull'altare. Un'altro nome per Shavuot è Hag Ha-Bikkurim, festa delle Primizie.

Lettera d'amore...

Figlio mio,
  • Io ti ho investigato e ti conosco. (parafrasi Salmo 139.1)
  • Io so quando ti siedi e quando ti alzi (paraf. Salmo 139.2)
  • Io esamino accuratamente il tuo cammino e il tuo riposo (paraf. Salmo 139.3)
  • Io conosco a fondo tutte le tue vie (paraf. Salmo 139.3)
  • Perfino i capelli del tuo capo sono tutti contati. (paraf. Matteo 10,29-31)
  • Tu sei stato creato a mia immagine (paraf. Genesi 1.27)
  • In me vivi, ti muovi e sei (paraf. Atti 17.28)
  • Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto (Geremia 1,4-5)
  • Ti ho scelto per un'eredità (paraf. Efesini 1.11-12)
  • Tu non eri un errore (paraf. Salmo 139.15)
  • E nel mio libro erano già scritti tutti i giorni che erano stati fissati per te (paraf. Salmo 139.16)
  • Io ho determinato le epoche prestabilite e i confini della tua abitazione (paraf. Atti 17.26)
  • Io ti ho fatto in modo stupendo (Salmo 139.14)
  • Io ti ho intessuto nel grembo di tua madre (Salmo 139.13)
  • Sono io che ti ho tratto dal grembo di tua madre (Salmo 71.6)
  • La mia immagine è stata deformata da quelli che non mi conoscono (paraf. Giovanni 8.41-44)
  • Io non sono né distante né arrabbiato, ma sono l'espressione pefetta dell'amore (paraf.

Gli uomini del nostro tempo...

Gli uomini del nostro tempo dovranno dolersi delle malvagità dei cattivi
MA ANCORA DI PIU’ DEL SILENZIO DEI COSIDETTI BUONI.
(Martin Luther King)
Gli uomini del nostro tempo dovranno dolersi delle malvagità dei cattivi
MA ANCORA DI PIU’ DEL SILENZIO DEI COSIDETTI BUONI.
(Martin Luther King)

L'uomo perduto e il Dio salvatore

Una pecora si è smarrita. Il pastore la cerca, la trova, se la mette sulle spalle e, tutto allegro, la riporta all'ovile.

Una "dramma", una piccola moneta, è stata perduta. Una donna la cerca con cura finchè non la ritrova; quando l'ha ritrovata, si rallegra con le sue vicine di casa.

Un figlio dissipatore si è perso nei piaceri del mondo. Quando ritorna a casa, suo padre lo accoglie a braccia aperte, e dà una festa in suo onore.

Pecora, dramma, figlio prodigo, tutti perduti, sono simboli dell`uomo peccatore e lontano da Dio.

Ma il cielo si addolora per la miseria dell'uomo che lo porta alla morte e al giudizio eterno. Dio Figlio, il buon Pastore, viene per dare la sua vita per salvare la sua pecora perduta.

Dio Spirito Santo, rappresentato dalla donna, illumina mediante la Parola divina gli angoli oscuri, per ritrovare la moneta perdu­ta.

Dio Padre apre il suo cuore al figlio pentito. E la gioia riempie il cielo "per un solo pec­catore che si ravvede"; una gioia condivisa e comunicativa.

Quanta preoccupazione da parte di Dio per la salvezza della mia anima! Mi ha cercato, mi ha trovato, mi ha salvato. E ora vuole rendermi partecipe della sua gioia.
 

Lo hanno odiato senza motivo

Ma questo è avvenuto affinché sia adempiuta la parola scritta nella loro legge: "Mi hanno odiato senza motivo". (Giovanni 15:25).

Gesù disse di essere venuto per cercare e salvare i perduti; questo  èra lo stesso uomo che aveva il potere di sottomettere i venti e le onde. In ogni momento Cristo avrebbe potuto far scendere il fuoco dal cielo per distruggere i malvagi; ma invece Gesù venne come un umile servitore.

L'Evangelo racconta che Egli ascoltò pazientemente le grida strazianti del popolo; molti imploravano che Cristo li liberasse dalle loro afflizioni ed Egli andava incontro ai loro bisogni: guariva gli ammalati, apriva occhi ciechi, sbloccava orecchie sorde, scioglieva lingue legate e permetteva agli storpi di camminare, liberava i prigionieri da qualunque tipo di legame; resuscitava persino i loro morti.

Perfino alcuni non credenti ammettono: nessuno ha mai amato l'umanità
più di Gesù. Egli si preoccupava delle moltitudini che erano davanti a lui, vedendoli come pecore perdute in cerca di un pastore.

T come Tamuz?

Come mai la croce e` divenuta il simbolo cristiano quando viene usata in piu` di mille usi e modi con altrettanti milioni di non credenti che la portano al collo per bellezza, superstizione, e  contro il malocchio?

E` questo il valore della croce che si deve dare allo strumento di morte che  Gesu` soffri` e mori`? dove e` scritto che il vero cristiano debba portare appresso ,nelle case e nelle  chiese , ed essere motivo di identita` cristiana? 

Il nuovo inizio

Oh Dio, che cosa farò?
sono alla fine totale di me stessa.

Meraviglioso, cara figliola!
Ora comincia il tuo nuovo inizio insieme a me.

Ruth Harms Calkin

Oh Dio, che cosa farò?
sono alla fine totale di me stessa.

Meraviglioso, cara figliola!
Ora comincia il tuo nuovo inizio insieme a me.

Ruth Harms Calkin

Adesso, è ora!

    Signore,
     vedo con sorprendente chiarezza
      che la vita non è mai così lunga
       da rimandarti a domani.
        Ciò che ci sta davanti
          è ben presto alle nostre spalle.

        Non potrò mai raccogliere
       gli anni che ho buttato.

La conversione di Saulo da Tarso

Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. 1Timoteo 1:15

(Atti capitoli 9, 22 e 26)
La conversione di quell'uomo che diventerà Paolo è notevole. La troviamo raccontata tre volte nel libro degli Atti. Essa mostra tutto l'amore di Dio verso quell'uomo che ha poi riconosciuto di essere stato un bestemmiatore e un persecutore dei cristiani, il più grande dei peccatori (1 Timoteo 1:13-15).

Poichè Dio mi ama...

Poiché Dio mi ama, è lento a perdere la pazienza con me.

Poiché Dio mi ama, prende i fatti della mia vita e li usa per aiutarmi a crescere.

Poiché Dio mi ama, Egli è per me. Vuole vedermi evolvere e maturare nel Suo amore.

Poiché Dio mi ama, non scaglia la Sua ira su ogni mio piccolo errore, per quanti essi siano.

Poiché Dio mi ama, non tiene il conto di tutti i miei peccati per poi schiacciarmi sotto il loro peso quando ne ha la possibilità.

Poiché Dio mi ama, si addolora se non seguo il Suo cammino, erché vede che non ho fiducia in Lui e non Lo amo come dovrei.

Poiché Dio mi ama, continua a fidarsi di me anche quando io non mi fido più di me stesso.

Poiché Dio mi ama, non dice mai che per me non c’è speranza: invece è paziente, mi ama e mi corregge, tanto che mi è difficile comprendere quanto sia profonda la sua sollecitudine.

Poiché Dio mi ama, non mi abbandona mai, anche se molti dei miei amici potrebbero farlo.

Le 7 chiese

Ho avuto occasione, oggi pomeriggio, di visionare questo video, meditazione di Giacomo DI GAETANO, sulle lettere alle sette chiese riportate nell'Apocalisse. L'ho trovata molto edificante e ne consiglio la visione.

 

Fonte: http://www.evantv.net

Amare i perduti

Di questi tempi c'è molto da parlare della spaventosa situazione in cui si trova il mondo; tutte le nazioni sono travagliate, sull'orlo di un disastro economico. Eppure nel mezzo della paura e dell'agitazione che sta stringendo il mondo, Dio sta ancora amando e salvando le anime perdute.

La sua meravigliosa opera di salvezza non cambia mai; non viene nfluenzata dall'economia. Il Suo amorevole e convincente Spirito Santo non viene ostacolato dalle condizioni di Wall Street o dalle traballanti finanze globali. La potenza salvifica di Dio non è mai stata limitata dalla contrazione dei conti bancari.

Il nostro Signore non cambia mai le Sue promesse; esse sono sempre: "si ed amen", in qualunque momento e circostanza. Dio non ha promesso di provvedere a tutti i nostri bisogni escludendo il tempo in cui
siamo disoccupati; non ha neanche promesso di essere YaHWeH Jiré, cioè Colui che ci provvede, escludendo i momenti quando veniamo terrorizzati dalla situazione economica.

Le promesse del nostro Signore non cambiano mai, ciò include anche la
Sua promessa di salvare i preduti.

Sapevate che...

  1. (Es. 25:31-40) Dio ordinò a Mosè di erigere un candelabro a sette bracci, chiamato menorah, per illuminare il Santuario. La forma della menorah si ritrova in natura nella salvia giudaica, una pianta aromatica dotata di sette rami distinti.
  2. S. Cristoforo, mostra delle evidenti somiglianze con la divinità egiziana Anubi.
  3. Al tempo di Gesù la Torah veniva trascritta su rotoli di pergamena cuciti assieme e avvolti attorno a due asticelle chiamate “ alberi della vita”.
  4. La stella di Merenptah è il più antico riferimento extrabiblico al popolo d’Israele ( chiamato Ysrir) e risale al 1360 a.C.
  5. Al tempo di Gesù chi portava il lutto non calzava i sandali.
  6. L’esistenza di Sarsekim, capo degli eunuchi al tempo di Nebucadnetsar di Geremia 39:3, è confermata da una tavoletta cuneiforme conservata nella British Museum a Londra.
  7. I marmi del tempio di Gerusalemme furono esportati da Tito dopo la disfatta della città nel 70 d.C. e servirono ad addobbare la facciata del Colosseo.