Dio e il mondo spirituale sono reali e possiamo contare su di loro con la stessa sicurezza con cui contiamo sul mondo familiare che ci circonda. ...
Noi abitualmente pensiamo che il mondo visibile è reale, dubitando della realtà di qualunque altro. Non neghiamo l’esistenza del mondo spirituale, ma dubitiamo che sia reale nel senso universalmente accettato del termine. ...
Noi abitualmente pensiamo che il mondo visibile è reale, dubitando della realtà di qualunque altro. Non neghiamo l’esistenza del mondo spirituale, ma dubitiamo che sia reale nel senso universalmente accettato del termine. ...
L’oggetto della fede dei cristiani è la realtà che non si vede. ...
Dobbiamo spostare il nostro interesse dal visibile all’invisibile. Perchè la grande Realtà invisibile è Dio.
“Chi si accosta a Dio deve credere che Egli è e che è il rimuneratore di tutti quelli che lo cercano diligentemente” (Ebrei 11:6 - King James Version).
Questo è basilare nella vita della fede. Da qui possiamo elevarci ad altezze sconfinate. “Abbiate fede in Dio” disse il nostro Signore Gesù Cristo, “abbiate fede anche in me” (Giovanni 14:1). Senza il primo non ci può essere il secondo.
Se vogliamo veramente seguire Dio, dobbiamo cercare di essere “dell’altro mondo”.
... Esso non è futuro ma presente. E’ parallelo al nostro familiare mondo fisico e le porte tra i due mondi sono aperte.
“Voi vi siete avvicinati” dice l’autore agli Ebrei (e il tempo verbale è chiaramente presente) al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche, all’assemblea dei primogeniti che sono scriti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù. il mediatore del nuovo patto ...” (Ebrei 12:22-24).
(da “La Ricerca di Dio” di A.W.Tozer, editore Verso la meta)
Autori
Argomenti
- Accedi per commentare
- 954 viste