Come fiume silenzioso

Scorre impetuoso
Quasi ignaro...silenzioso
Il fiume del tempo
Strappa giorni senza sgomento
E non ci accorgiamo
Che alla Beffarda ci avviciniamo
Sorride sorniona
Mai ti abbandona
Sempre presente
Sia levante o ponente
Chiunque tu sia stato
Nessuno ha mai raccomandato
Ha quasi del divino
Presente notte o mattino
Ha potere uguale
E' imparziale
E quando si presenterà
Senza invito ti condurrà
Domani non aspettare non rimandare
Oggi Gesù il tuo Salvatore personale
Poi morire sarà come dormire
Nel Signore la vita rifiorire

SdP

The Blessing UK

Chiese da tutto il Regno Unito cantano una benedizione. "Possa il Signore benedirti, tenerti e far risplendere il suo volto su di te"
Churches from around the UK singing a blessing. "May the Lord bless you and keep you and make his face shine upon you"

Gocce di pianto

Raffiche di vento
Urla violento
Cade scrosciante
Dal ciel tuonante
Sbatte la pioggia
Sui vetri selvaggia
Mi attrai il tintinnio
Caotico turbinio
Soffia il vento
Pare un lamento
Piove piove a dirotto :
E' il pianto di Dio
Sul mondo corrotto

SdP

Matteo 23:25-27 - Guai a voi, ipocriti, maestri della Legge

«Guai a voi, ipocriti, maestri della Legge e farisei! Vi preoccupate di pulire la parte esterna dei vostri piatti e dei vostri bicchieri, ma intanto li riempite dei vostri furti e dei vostri vizi.  Fariseo cieco! Purifica prima quel che c’è dentro il bicchiere, e poi anche l’esterno sarà puro.  «Guai a voi, ipocriti, maestri della Legge e farisei! Voi siete come tombe imbiancate: all’esterno sembrano bellissime, ma dentro sono piene di ossa di morti e di marciume. Matteo 23:25‭-‬27

È facile condannare i Farisei, ma anche noi siamo ipocriti. Spesso, infatti, vogliamo presentare a tutto il mondo un’immagine perfetta di noi stessi, ma a volte siamo piene di avidità, orgoglio ed egocentrismo. Crediamo nella bugia che, se seguiamo tutte le ‘regole’ esteriori,  come andare in chiesa, memorizzare dei versetti, dire sempre la cosa giusta e schierarci sempre dalla parte giusta, saremo ritenute degne di presentarci davanti a Dio. A Dio però importa più il nostro cuore e le nostre motivazioni, che ciò che vogliamo mostrare agli altri.

Spiritualmente stanco. Cosa significa?

«L'iddio di eternità... non si stanca» (Isaia 40:28)

L'esaurimento è il segno che le forze vitali si sono logorate.
Quando si è esauriti spiritualmente ciò non avviene a causa del peccato , ma a causa del servizio; e l'essere o non essere esauriti dipende da dove si prendono le riserve di energia.
Gesù disse a Pietro: <>, ma non dette nulla per nutrirle.
 
Il processo che ti fa essere pane spezzato e vino versato per gli altri consiste nel fatto che tu devi essere il loro nutrimento, fino a che non imparino a prenderlo da Dio. Essi arriveranno a consumarti fino in fondo; tu da parte tua, abbi cura di procuratiti il nutrimento, altrimenti presto o tardi ti ritroverai esaurito completamente.
 
Prima che altre anime imparino a trarre direttamente la loro forza dal Signore Gesù, dovranno farlo attraverso di te; dovranno letteralmente <> prima di arrivare a nutrirsi da Dio.

Avessi taciuto

Perdonami Signore
Del mio orrore
Quante nullità

Affidai alla mia abilità
Io uomo limitato
Ho vomitato

Frasi sconnesse
False promesse
Detti insignificanti

Parole mancanti
E...quando rifletto
A quanto ho detto

Ai miei insoluti
Invidio i muti.

Salmo 23

Riceviamo e volentieri condividiamo: Cari amici eccoci dopo una lunga pausa con un nuovo video e un nuovo canto soprattutto! Anche questo brano ha una lunghissima storia che affonda le sue radici nell'agonia del periodo del servizio militare! Ma tutto ciò che è buono viene da Dio ed Egli è appunto la fonte di ispirazione. Questa volta il testo è il famosissimo salmo 23, uno dei più "gettonati"!

Matteo 5:8 - Beati quelli che sono puri di cuore: essi vedranno Dio

C.S.Lewis, nel suo libro Diario di un dolore dice: “È opportuno dire che i puri di cuore vedranno Dio perché solo i puri di cuore vogliono davvero vederlo”. Gesù non sta parlando di una purezza rituale, ovvero dell’ubbidienza perfetta al sistema dei sacrifici e della legge, ma della devozione intima nel voler seguire Dio. Questo non è qualcosa che possiamo ottenere da sole perché siamo esseri umani peccaminosi ma può essere solo il risultato della redenzione che la morte e la resurrezione di Cristo hanno provveduto per noi: adesso siamo purificate, pulite e giustificate.

Da figlio prediletto a schiavo

Il testo di oggi è in Genesi 37:19-25. Evidentemente né Giacobbe né Giuseppe capirono quanto fosse profondo l'odio dei fratelli, altrimenti Giacobbe non avrebbe mai mandato Giuseppe da loro. La rabbia era così forte da spingerli a complottare contro di Giuseppe per ucciderlo. È difficile immaginare una famiglia così disastrata. Fortunatamente uno dei figli propose un'alternativa: gettiamo il ragazzo in un pozzo (con l'intento di andare poi a salvarlo da una morte certa). Giuseppe non perse la vita ma fu venduto come schiavo. Che cosa spinse i fratelli a pensare che sarebbe stato meglio lasciare vivo Giuseppe? (Genesi 37:27).
 
È raro, trovare nella vita di qualcuno un evento tanto decisivo e drammatico come quello che visse Giuseppe quando passò da figlio prediletto a schiavo. Tuttavia, anche in questo dramma, la Bibbia dice che "il Signore era con Giuseppe" (Genesi 39:2). Come si può conciliare questo testo con il fatto che il ragazzo fu portato in schiavitù? Il Signore non avrebbe potuto risparmiargli questo trauma? Che cosa ci può insegnare quest'esperienza quando, in mezzo a una tragedia, siamo tentati di pensare che il Signore ci ha dimenticati? (Ebrei 13:5).