La preoccupazione di molti è cosa possono fare per il Signore, laddove dovrebbero studiarsi di capire cosa voglia il Signore da loro; perché, solo in tale maniera possono meglio servirLo nel prossimo. Abbiamo udito da alcuni che nel leggere le Scritture, e meditare sui Misteri di Dio amerebbero ritenere le impressioni dello spirito per passarle ad altri. Tanti leggono, in vista di quello che possono predicare, e così non crescono mai nella vera conoscenza. L'uomo che davvero vuol servire Iddio, deve dimenticare il servire, ma deve approfondire la comunione con Lui. Il cibo che mangiamo è prima digerito, poi assimilato, e dopo diviene parte dell'organismo, senza che possiamo indicare da quale porzione venga la forza. Lo stesso è nel campo dello spirito: quando siamo nutriti da Lui, e come a Lui piace, a tempo, abbiamo la forza per ogni cosa che Egli comanda. L'acqua che scende dal cielo ritorna in fonti, ma prima si sperde nelle viscere della terra, senza che possiamo distinguere quale speciale porzione d'acqua sia quella che beviamo.