Come mai la croce e` divenuta il simbolo cristiano quando viene usata in piu` di mille usi e modi con altrettanti milioni di non credenti che la portano al collo per bellezza, superstizione, e  contro il malocchio?

E` questo il valore della croce che si deve dare allo strumento di morte che  Gesu` soffri` e mori`? dove e` scritto che il vero cristiano debba portare appresso ,nelle case e nelle  chiese , ed essere motivo di identita` cristiana? 

Chi degli apostoli ha mai detto di usarla come segno cristiano? E` veramente la croce la forza cristiana che da`  coraggio di affrontare per essa  sofferenze e sottomissione a Dio?

La croce,  quella croce che  Gesu` trovo` morte e sofferenza e` divenuta un`inciampo cristiano.  Ma veramente come decrive la croce W.E Vine nel suo " Amplified Expository Dictionary of New Testament Word "stauros per prima cosa denota un palo dritto. E su questo palo o stauros, venivano inchiodati per esecuzione i malfattori. Tutt`e due le parole e il verbo Stauroo, attaccare, fissare, etc etc, sono originalmente da essere  distinte dalla forma eclesiastica di due trave incrociate.

La forma di quest`ultima ha avuto origine nell`antica Chaldea,e era usata come il simbolo del dio Tammuz  ( nella forma del   mistico Tau,le iniziali del suo nome.) in quel paese e le terre vicine incluso l`Egitt.. Dalla meta` del del terzo centenario A.D.le chiese hanno sia dipartito o hanno  travestito ,certe dottrine della fede cristiana.In modo da aumentare il prestigio dell`apostato sistema eclesiastico,i pagani erano ricevuti dentro le chiese a parte dalla rigenerazione di fede,e erano largamente permessi a ritenere i loro simboli e segni pagani.

Percio` la forma Tau o t,nella sua piu` freguente forma,c on i pezzi della croce abbassata,e ` stata adotata per essere la croce di Cristo." Non e` la risposta per ogni cristiano di portare la croce malgrado tutto dentro il nostro cuore, sappendo veramente apprezzare il valore del sacrificio di Cristo?

Con molte probabilita` questo mio post non  sara` mai in prima visione cioe` nella pagina principale

God bless us all 

alex

Ciao Salvezza ricordavo di aver letto qualcosa su questo argomento, te lo riporto perchè ritengo sia ben strutturato.... ovviamente valgono le considerazioni già postate..


di Filippo Chinnici - tratto da www.adivasto.it sito al momento non più esistente

 I Testimoni di Geova affermano che Gesú Cristo non è morto in croce, ma bensí su un palo di tortura. Inoltre tutte le volte che ricorre la parola "croce", la loro Bibbia traduce "palo di tortura". Come stanno veramente le cose?


Prima di entrare nel vivo della questione è importante specificare che ciò che veramente è importante, non è se lo strumento di supplizio utilizzato per fare morire il Signore Gesú sia stata la croce oppure il palo, quanto piuttosto il fatto che Egli sia morto per riconciliarci a Dio (Ro 5:11) e purificarci da ogni peccato (1 Gv 1:7).

Per la stessa ragione la croce non è per noi un oggetto da adorare, tant’è vero che né le nostre case, né i nostri locali di culto, contengono croci. Tuttavia, per amore della verità, bisogna anche affermare che Cristo è morto in croce! Una verità verso cui i nemici di Dio sempre si sono schierati contro: dai filosofi greci del tempo apostolico fino agli atei e miscredenti dei tempi moderni (cfr. 1 Co 1:17-23; Fl 3:17-18).


L’aspetto lessicale

Il testo originale greco del Nuovo Testamento circa lo strumento di morte su cui Gesú offrí la propria vita, usa abitualmente stauròs e cinque volte xylon.

«Stauròs» significa: palo, palizzata, strumento di pena croce;
«Xylon» significa: legno legname per navi, pezzo di legno, tronco, trave, palo, bastone, clava, randello, collare di legno, asse o trave, la croce, tavolo o banco di cambia valute, pianta, albero;

Vista la complessità di significato dei termini, le opere enciclopediche riportano per ogni significato la fonte [p.es.: xylon = legno (Omero), legname per navi (Tucidide), bastone, randello (Aristofane) ... la Croce (NT)] per cui, come ogni giovane studente di liceo sa, si prende il significato che si addice al contesto che interessa. Per esempio, se sta traducendo un’opera di Omero ne prende uno, se un’opera di Aristofane un altro e cosí via. Questo perché ogni lingua è sempre in evoluzione. Per esempio la parola «piombo» indicava fino ad una certa epoca soltanto il metallo che conosciamo e di cui si occupa la chimica. Ma la stessa parola cominciò a significare quello stesso metallo adattato a strumento di morte, ossia una pallottola, talché la frase: «Tizio è caduto sotto il piombo» oggi ha un significato diverso da una volta. La pallottola è piombo adattato, ossia con una forma propria capace di ferire e uccidere. Dopo l’invenzione dell’arma da fuoco, la stessa parola «piombo» cominciò a significare anche un piombo non generico. Per cui dalla sola parola «piombo» non è possibile determinare di che forma o di che calibro sia la pallottola, ma bisogna fare altri studi, ricorrere ad altre fonti e testimonianze.

Ora, prima che la croce venisse inventata come strumento di supplizio, i termini greci anzidetti avevano anche il significato di «palo» (presso Omero, cioè V sec. a.C.), ma quando i popoli (persiani, greci, cartaginesi, romani), cominciarono ad usare la croce come supplizio di morte per i condannati, gli stessi termini assunsero anche il significato di «croce». D’altra parte, se non si tiene conto di questi elementari accorgimenti viene da domandarsi come mai i TdG (Testimoni di Geova) non abbiano scelto come strumento di morte per Gesú il «collare di legno» oppure il «tavolo», altre varianti dei termini in questione. Per queste ragioni quando nella loro «Bibbia» i capi dei TdG traducono «palo di tortura» piuttosto che «croce», come fanno tutte le Bibbie in tutte le lingue, essi stanno sbagliando, poiché è accertato, come i Dizionari riportano, che ai tempi del Nuovo Testamento i termini anzidetti avevano già assunto il significato di «croce».

Inoltre, bisogna dire che se gli scrittori ispirati del N.T. avessero voluto riferirsi inequivocabilmente ad un «palo di tortura» come sostengono i TdG, avrebbero piú agevolmente usato la parola «skòlops» (almeno una volta) che significa proprio «palo» (2 Co 12:7; LXX Nu 23:55; Ez 28:24). Gli stessi dirigenti TdG ammettono ciò scrivendo nella nota in calce a 2 Co 12:7 della loro "Bibbia": «Un palo appuntito».


L’aspetto biblico

Per essere originali ad ogni costo i dirigenti dei TdG rappresentano Gesú messo su un «palo di tortura» con le mani sopra la testa trafitte da un solo chiodo (si veda p.es. il volumetto "La conoscenza che conduce alla vite eterna", ed. Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Roma 1995, pag. 67).

Ora, non bisogna essere dei grandi teologi per accorgersi dell’evidente discrepanza con la Parola di Dio. Il Vangelo di Giovanni ci narra l’episodio in cui Gesú Cristo risorto appare ai discepoli. Quando la cosa, in seguito, verrà riferita a Tommaso, che non era stato presente, questi dice: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò» (Gv 20:25).

Il testo parla di chiodi, in greco tòn éIon, al plurale, e non «del chiodo» come avrebbe dovuto esprimersi Tommaso se il Maestro fosse stato appeso al palo con le mani sovrapposte. Per cui i dirigenti dei TdG cercano di ingannare. La contraddizione è facilmente risolvibile se Cristo è morto su una croce a doppio braccio ricevendo un chiodo per ogni mano.

Un’altra indicazione la riceviamo dal titulus, ossia il cartello con la causa della pena scritta sopra che nella rappresentazione geovista è posta sopra le mani di Cristo, mentre la Bibbia afferma che essa Gli fu posta sopra la testa e non sopra le mani: «Al di sopra del capo gli posero scritto il motivo della condanna: Questo è Gesú, il re dei Giudei» (Mt 27:37).

Non è questa un’altra contraddizione? Non è questa un’altra prova della volontaria fraudolenza dei dirigenti dei TdG? In realtà il Signore Gesú morí su una croce con le braccia aperte a forma di uccello e le sue mani furono inchiodate separatamente - con un chiodo per ogni mano - e la citata scritta è stata posta sopra il Suo capo.


L'aspetto archeologico

Prima di Costantino i cristiani ebbero una vita difficile e migliaia furono i martiri che preferirono farsi uccidere piuttosto che rinnegare Cristo. Accuse e persecuzioni gli vennero mosse sia da ebrei che da pagani, in quanto gli ebrei aborrivano un Messia crocifisso, mentre per i pagani la croce era un segno malfamato perché strumento di morte degli schiavi. Per questa ragione Paolo scrive: Noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio (1 Co 1:23-24).

L'archeologia conferma questi fatti con un numero elevato di prove, che non tratteremo per evitare di rendere eccessivamente prolisso questo studio. Basti ricordare il graffito del Palatino (risalente al II sec. d.C.), o la croce di Ercolano, che la quasi totalità dei piú insigni archeologi ha riconosciuto essere la raffigurazione della una croce cristiana (questa spiegazione è suffragata dal fatto che molto probabilmente a Ercolano, prima del 79 d.C., e quindi a meno di 40 anni dalla morte di Cristo, vi era un nucleo di credenti che si riunivano in casa - cfr. Ro 16:5; infatti, l’apostolo Paolo pochi anni prima della grande eruzione vesuviana era passato proprio da Pozzuoli dove fu accolto da fratelli nella fede - At 28:13,14. Ed Ercolano dista solo pochi chilometri da Pozzuoli).

Per cui possiamo asserire che sin dal tempi piú antichi la Croce era conosciuta dai cristiani, prima dell’epoca di Costantino, non quella di Tammuz, né un palo, ma una croce a doppio braccio su cui Cristo è stato immolato per la salvezza di tutti coloro che pongono la propria fede in Lui.


Conclusione

In conclusione possiamo rispondere alla domanda posta, dicendo che non è vero che il Signore Gesú Cristo è morto su un «palo di tortura», ma Egli è certamente morto su una «croce». Resta comunque chiaro il fatto che questo non ci autorizza a fare della croce un’immagine di adorazione. Se poi la forma del supplizio su cui è morto Gesú è simile ad un oggetto di adorazione pagana, questo non dovrebbe turbarci, dal momento che altri popoli pagani adorano anche dei semplici «pali» (vedi per esempio: culto di Baal, l’idolo di Astarte o «palo sacro» - cfr. Deut. 7:5; Gd 3:7; 6:25; 2 Rom 13:6).

Comunque, Cristo è morto per la nostra salvezza, poiché Il sangue di Gesú Cristo ci purifica da OGNI peccato (1 Gv 1:7).

alex

Cara Salvezza, bentornata dalla vacanza. Com'è andata, come sei stata?. Magari ce lo scriviamo in privato... Ti leggo agguerrita.... Sorriso

La questione  croce o palo è assai discusso in certi ambienti. Tuttavia non credo che poi sia di fondamentale importanza capire perfettamente se era una croce perfetta oppure una X o un palo più o meno dritto... Certo è importante il sacrificio avvenuto su quell'albero, su quel palo o su quella croce... Il messaggio che parte da quella croce, palo o altro, che è arrivato nei nostri cuori e che siamo chiamati a testimoniare, con amore, pace, pazienza. Tuttavia senza vergogna e con insistenza e in ogni occasione, con la saggezza celeste che dobbiamo sempre richiedere al Padre Celeste.

Certamente anche fosse un palo, una X o un albero, la società, gli uomini avrebberò trovato il modo per commercializzare la x, l'albero, il palo etc...
Commercializzare, idolatrare, sbeffeggiare, etc....

Ciò che ci deve muovere a compassione, pietà, non è l'uso che si fa dell'oggetto, correndo il rischio di essere farisaici, ma il fatto che il messaggio che esso rappresenta è annacquato nella religione...

Così non sia nei nostri cuori, così non sia in ciò che dobbiamo testimoniare.
TVB in Cristo Gesù

Alex

 

Salvezza

E` vero  quello che dici: Cio` che ci deve commuovere a compassione, pieta`,non e` l`uso che si fa` dell`oggetto, correndo il rischio di essere farisaici, ma il fatto che il messaggio che esso rappresenta e` annacquato nella religione. Cosi` non sia nei nostri cuori, cosi` non sia in cio` che dobbiamo testimoniare.

 Comunque io uso con fiducia il dizionario del Nuovo Testamento di Vines ed in esso ripongo la mia fiducia. In piu`,non fa  nessun confronto con il credo dei tdg, che per un motivo o un`altro saltano sempre fuori come fossero gli unici a non credere nella croce ma bensi` nel palo.  Per cio` che riguarda i chiodi, infatti sono al plurale,hanno  buccato le mani e i piedi. Tutto il resto non cambia assolutamente niente. 

Anch`io TVB in Cristo Gesu`.

 

In Dio Confido

R_Francesco

Pace ...

"Giovanni 4:23 - Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede."

Per questa ragione e non solo, nelle assemblee Pentecostali che conosco, non c'è alcun segno o simbolo identificativo della critianità popolare...solo la Bibbia che è parola dell'Iddio vivente, capeggia tra i fedeli... e la stessa, non è un ogetto sacro... ma santificante per il contenuto che ci porge.

Giusto per una mia testimonianza...

F.sco

 

 

Anonymous

Ciao Francesco,e` un piacere risentirti dopo tanto tempo. " ...solo la Bibbia che è parola dell'Iddio vivente, capeggia tra i fedeli... e la stessa, non è un ogetto sacro... ma santificante per il contenuto che ci porge. "  Niente e` piu` vero di quello che Giovanni 4:23 scrive,e quello che tu dici e` una buona testimonianza ALLA VERITA` .

Dio ci benedica sempre specialmente in questi giorni che viviamo cosi` difficili e ci aiuti col Suo S.S fino alla fine di questo sistema di cose. Ciao e a risentirci

R_Francesco

Pace "anonymous?"

"Dio ci benedica sempre specialmente in questi giorni che viviamo cosi` difficili e ci aiuti col Suo S.S fino alla fine di questo sistema di cose. Ciao e a risentirci" ...

Non ti sei firmato, ma mi pare di riconoscerti....

Col presente scritto, tengo ad enfatizzare la gioia per il fatto che anche tu che scrivi, ti includi come destinatario delle benedizioni e degli aiuti da parte di Dio. Altri hanno l'abitudine di mettersi ad un altro livello e le benedizioni e/o aiuti da parte di Dio, le inviano agli altri che leggono, senza ritenere di averne bisogno a loro volta. Pertanto, tutti siamo peccatori e tutti bisognosi delle benedizioni da parte di Dio....

Pace scrittore " anonimo? "...

Che Dio Ci benedica assieme... amen

F.sco

Salvezza

Ma,si,che mi conosci,quando scrivo lascio l `impronta del police che e` unico.Il fatto e` che ho spedito senza firmarmi. Come non possiamo riconoscere la necessita` vitale dell`aiuto di Dio.  Ogni giorno siamo sia nelle gioie che nei dolori. Viviamo in tempi molto difficili da passare e anch`io mi unisco a tutte le voci che chiedono aiuto a Dio giornalmente.Il non riconoscere questa verita` puo` causare un certo allontanamento da Dio,e questo sarebbe tragico,sarebbe la nostra prematura fine con gravi conseguenze. Scusa se non mi sono firmata,ma tanto avevi gia` il sentore di chi poteva essere. grazie della tua risposta,,TVB in Gesu` Salvezza Innocenza

 

 

In Dio Confido

Inviato da Salvezza il

CONDIVIDI...

  facebook icona twitter icona whatapps icona