Se non sai correggere te stesso, non puoi correggere gli altri...

R_Francesco

Perché allora,

un fratello deve aver timore di evidenziare un "difetto" al fratello?.... Senza incapare ne discorso della trave e del fuscello o nel "chi non ha peccato scagli la prima pietra?.... Un proverbio antico recita: "il gobbo per la strada, la sua gobba non la vede più" ora, dico io, sempre con amore cristiano, non sarebbe meglio che qualcuno gli facese notare che ha un qualcosa che non va?... Almeno, una possibilità di autocrtica la potrebbe mettere in atto e possibilmente correggersi alla luce della Parola di Dio....

F.sco

alex

sono molto felice di rileggerti, e di saperti "ripristinato" :-)

Caro fratello tale argomento è sempre spinoso. Infatti davanti ad una riprensione, davanti ad un "rilievo" è possibile sentirsi ripetere la famosa frase dello stecchino e della trave.

Tuttavia questa frase deve rivestire una certa importanza nella vita del cristiano, se non altro perche è prorpio Cristo che l'ha pronunciata. Deve aver avuto i suoi buoni motivi per farlo. Ricordiamo per intero questo suo insegnamento: Mt 7:1 «Non giudicate, affinché non siate giudicati; 2 perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi. 3 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? 4 O, come potrai tu dire a tuo fratello: "Lascia che io ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre la trave è nell'occhio tuo? 5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello.

E' interessante notare che Gesù qui non sta vietando la riprensione e la correzione, infatti dirà: "allora ci vedrai e potrai... " Piuttosto evidenzia la necessità di un esame di coscienza che deve "girare" in ogni Suo figliolo. Infatti a chi piace la riprensione? E non è forse vero chel'uomo, e il credente in quanto uomo, è spesso pronto ad evidenziare i difetti altrui e a nascondere o tollerare, giustificare i propri?

Ecco quindi che Gesù qui ci vuole insegnare non ha riprendere o a correggere, molti altri passi ci spiegano che va fatto e, non solo, ci istruiscono su come va fatto (l'amore deve guidare il tutto).. ma semplicemente ci invita ad analizzarci dentro prima di farlo.

A confrontarci con Gesù, la Via maestra, l'esempio perfetto, per vedere quanto siamo deboli e imperfetti e bisognosi di amore, correzione, perdono, giustificazione.... solo dopo questo esame di coscienza, che ci ridurrà umili e timorosi ancor di più, nuovamente, rinnovatamente nei confronti del Signore, potremo trovare il giusto modo per correggere i fratelli che ci sono vicini.

Quando, cioè, siamo passati per il "fuoco" per la vergogna dei nostri pensieri, per il ringraziamento del perdono, per il rinnovamento dello spirito, ecco saremo pronti ad essere oculisti perspicaci (per dirla alla TdG :-)

Interessante il proverbio del gobbo al quale potremmo donare... uno specchio Occhiolino 

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